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Immagini di rivoluzioni, immagini di follia nel XX secolo

Convegno

data 28 Febbraio 2019 - 01 Marzo 2019  |  luogo Palazzo Boilleau Via Santa Maria, 85, 56126 Pisa PI, Italia
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Giovedì 28 febbraio e venerdì 1° marzo presso Palazzo Boilleau, si terrà il convegno dal titolo "Immagini di rivoluzioni, immagini di follia nel XX secolo", organizzato nell’ambito del PRA 2017-19 "La mutevole ambivalenza epistemologica delle immagini. Invenzione, espressione, comunicazione", la cui responsabile scientifica è Maria Antonella Galanti.

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Programma

28 febbraio - Un secolo di rivoluzioni
Introduce e coordina, Maria Antonella Galanti (Università di Pisa)

h. 15.00 Saluti
Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa
Pierluigi Barrotta, Direttore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere

h. 15.15 Introduzione
h. 15.30 "Il concetto di rivoluzione nel XX secolo" 
Alberto M. Banti
(Università di Pisa)
h. 16.00 "Le rivoluzioni del XX secolo tra scienze umane, pedagogia ed educazione"
Franco Cambi (Università di Firenze)
h. 16.30 Pausa caffè
h. 16.45 Presentazione del libro "Rivoluzioni. Aspetti del pensiero del Novecento", Edizioni ETS, Pisa 2018
Guido Carpi (Università di Napoli “L’Orientale”) e Pasquale Terracciano (Università di Pisa) ne discutono con i curatori, Fabrizio Meroi e Paolo Vanini (Università di Trento)

h. 18.15 Discussione

1 marzo – Tra filosofia e psichiatria: la rivoluzione di Franco Basaglia

Introduce e coordina Fabrizio Meroi (Università di Trento)
h. 9.00 Introduzione
h. 9.15 "Franco Basaglia nel contesto delle neuroscienze"
Angelo Gemignani (Università di Pisa)
h. 9.45 "Chiudere ospedali e costruire dipartimenti: temi e costumi del dibattito fra gli psichiatri dal ’78 a oggi"
Gerardo Favaretto (psichiatra, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale AULSS2 Marca Trevigiana)
h. 10.15 "La rivoluzione basagliana e la psichiatria territoriale quaranta anni dopo"
Paolo Marinari (psichiatra, già Responsabile della Unità Funzionale Salute Mentale Adulti ASL Area vasta Nord-Ovest Area pisana)
h. 10.45 Pausa caffè
h. 11.00 Presentazione del libro "La trappola del fuorigioco", Edizioni alphabeta, Merano 2017, di Carlo Miccio
Maria Antonella Galanti e Alfonso M. Iacono (Università di Pisa) ne discutono con l’autore
h. 12.30 Discussione

 Presentazione del convegno a cura della prof.ssa Maria Antonella Galanti 

"Due guerre mondiali e in mezzo i genocidi e le dittature feroci che mostrano il volto crudele della vecchia Europa, da una parte, dall’altra nuove idee e utopie a rompere certezze secolari e granitiche rappresentano la frastagliata identità del XX secolo. L’uscita de L’interpretazione dei sogni di Freud, proprio tra il 1899 e il 1900, segna anche simbolicamente l’inizio di una nuova epoca venata di inquietudine e incertezze identitarie, ma anche foriera di nuove tensioni ideali che scuotono tutti gli ambiti di esistenza. Arte, letteratura, musica, filosofia, visioni del mondo inusitate, nuove speranze di riscatto dalla miseria e dalle malattie, ma anche sconosciute e diverse angosce definiscono il secolo che da poco si è concluso e nel quale la frequenza d’uso del termine “rivoluzione” subisce un’impennata progressiva.

Gli anni settanta del XX secolo sono caratterizzati da grandi rivolgimenti sociali nei quali si esprimono tensioni legate all’accettazione della diversità in ogni suo aspetto e alla rivendicazione del diritto inalienabile al rispetto della persona nella sua soggettività. Per la prima volta, infatti, si parla di “soggetti collettivi” intesi come insiemi di persone accomunate dagli stessi bisogni, originati da specifiche forme di discriminazione e dal desiderio di esserne liberati. Per la prima volta, inoltre, si rompono segregazioni tradizionali e confini, come avviene, nel 1977, con l’inserimento nella scuola di tutti degli alunni con forme diverse di disabilità.

Il movimento di critica alla psichiatria tradizionale e ai manicomi, quello degli studenti che cominciano a pensare anche a una diversa qualità della formazione, quello delle donne che chiedono di affrontare la questione delle discriminazioni di genere, sono solo alcuni esempi tra i più noti di un generale, nuovo e diffuso bisogno di una qualità migliore della vita e della convivenza umana. Il desiderio comune a tanti movimenti di idee è quello di abbattere confini e barriere, stereotipi e pregiudizi e in particolare tutte le paure irrazionali nei confronti della diversità in ogni sua espressione.

Il movimento studentesco del sessantotto e dei primi anni settanta, in origine nato in alleanza rispetto alle rivendicazioni legate al mondo del lavoro e in nome di ideali sociali generali, si trasforma ben presto in una riflessione sui propri bisogni specifici, non identificabili solo nelle necessità materiali legate al diritto allo studio. Per la prima volta, infatti, gli studenti mettono in discussione anche i contenuti e le modalità di diffusione della cultura erogata a scuola e all’università. Sulla stessa scia si pone, nel nostro paese, il movimento basagliano, e non a caso L’ìstituzione negata, che esce nel 1968, diventa rapidamente uno dei libri cult anche del movimento studentesco. Non è tanto e solo l’insieme di esperienze che racconta, a rendere così attrattivo questo testo, ma sono le idee che propone a risultare affascinanti e coinvolgenti.

L’elemento trasversale a tante multiformi espressioni di desiderio di cambiamento che animano la seconda metà del XX secolo, infatti, è una sorta di rivendicazione di diritto alla felicità non intesa in senso egoistico, ma considerata completa e gratificante solo se condivisa, nel riconoscimento della fragilità che rende simili tutti gli esseri umani e della comune capacità di sognare un mondo migliore, inclusivo e accogliente, in cui vivere."

 

Scarica la locandina dell'evento

 

 

Info e Contatti:
galanti@unipi.it

Allegati:

2019-02-28 09:26:50
2019-03-01 16:26:50

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