Liliana dell’Osso fra le protagoniste della mostra fotografica “Una vita da scienziata”
La psichiatra Liliana dell’Osso dell’Università di Pisa è una delle 15 donne protagoniste della mostra fotografica “Una vita da scienziata – i volti del progetto #100esperte” inaugurata a Milano lo scorso 16 gennaio presso il Centro Diagnostico Italiano.
L’esposizione, che resterà aperta sino al 30 giugno, è incentrata sul ruolo di primo piano svolto dalle donne italiane nell’ambito della scienza. Un reportage fotografico del francese Gerald Bruneau sostenuto dalla Fondazione Bracco che racconta ogni campo della ricerca scientifica attraverso le immagini di cento studiose, ritratte in tutta la loro umanità nei loro uffici e tra i loro strumenti di lavoro.
Sperimentazione responsabile: il Politecnico di Torino entra a far parte del Centro 3R
Si arricchisce di un importante partner il Centro 3R l’infrastruttura nata un anno fa su impulso delle università di Pisa e Genova per la promozione dei principi delle 3R nella didattica e nella ricerca: il Politecnico di Torino è entrato a far parte dell’organismo che costituisce una novità assoluta nel panorama italiano e che vuole stimolare e sensibilizzare studenti, ricercatori e docenti alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali, come stabilito dalla direttiva europea in materia, recepita in Italia con il D.L. 26/2014. “3R” è l’acronimo di Replacement (sostituzione delle sperimentazioni sugli animali con metodi alternativi ogni qual volta questo sia possibile), Reduction (riduzione al minimo indispensabile del numero di animali utilizzati) e Refinement (continuo perfezionamento dei metodi impiegati allo scopo di ridurre la sofferenza degli animali).
«A un anno dall’inizio della sua attività, il Centro 3R va a includere al suo interno un’università di assoluto prestigio a livello nazionale e internazionale – dichiara la professoressa Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa – Il Politecnico di Torino, oltre a una maggiore visibilità e forza lavoro, porta specifiche conoscenze ed expertise nell’ambito di materiali e scaffold 3D e metodi computazionali e ingegneristici. Il nostro sogno è che il Centro 3R diventi un punto di riferimento (informazioni, materiali, documenti, risposte a quesiti da parte dei ricercatori, materiale didattico, supporto ai progetti e nella loro preparazione ecc.) per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale nei giovani ricercatori e studenti».
Ad oggi sono più di 250 i docenti e ricercatori afferenti al Centro 3R, un numero più che radoppiato da gennaio 2018. Tra le varie iniziative e attività promosse nel suo primo anno di vita, ricordiamo un corso organizzato a Genova sui metodi alternativi, con lezioni e seminari tenuti da diversi membri del consiglio scientifico didattico, e la collaborazione con un gruppo europeo di Centri 3R. Il prossimo giugno, l’Università di Genova ospiterà la conferenza annuale del Centro, per fare un punto sulle 3R nelle università italiane.
“In questi mesi abbiamo ricevuto numerosi inviti da parte di università italiane interessate all’affiliazione al Centro 3R e di comitati organizzativi di convegni internazionali per illustrare le finalità del Centro” riferisce Anna Maria Bassi, vice-direttore del Centro e referente per l’Università di Genova. “Il riscontro ottenuto è stato rilevante, infatti è stato chiesto al Centro 3R di partecipare alla creazione di una rete di collaborazione tra Centri 3R europei. L’affiliazione dei colleghi del Politecnico di Torino conferma come uno degli obiettivi del Centro 3R sia quello di formare i giovani ricercatori attraverso una sinergia multidisciplinare e un accesso aperto alle informazioni, grazie alla libera condivisione dei contenuti in rete. Attraverso questo approccio innovativo, che prevede quindi una collaborazione a livello nazionale e internazionale” continua Anna Maria Bassi “si potranno raggiungere obiettivi sempre più rilevanti e risultati scientificamente validi, nell’ambito della ricerca biomedica di base, traslazionale e applicata”.
“Da sempre il Politecnico di Torino è in prima linea nella sperimentazione preclinica responsabile, oggetto di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali, tra cui 2 recenti finanziamenti ERC - commenta Valeria Chiono, referente della collaborazione per il politecnico - Per questo motivo la nostra università ha accolto con entusiamo l’iniziativa del Centro 3R, aderendo come intero ateneo, con 6 su 11 dipartimenti impegnati in prima linea. La nostra prima iniziativa come membri del Centro 3R sarà rivolta alla formazione dei giovani, con l’attivazione di un corso sulla sperimentazione preclinica biomedica, a partire dal prossimo anno accademico. Essere parte di un network nazionale di ricercatori impegnati sullo stesso fronte, consentirà uno scambio di esperienze e di conoscenze e darà un impulso alla ricerca di modelli preclinici alternativi”.
Sperimentazione responsabile: il Politecnico di Torino entra a far parte del Centro 3R
Si arricchisce di un importante partner il Centro 3R, l’infrastruttura nata un anno fa su impulso delle università di Pisa e Genova per la promozione dei principi delle 3R nella didattica e nella ricerca: il Politecnico di Torino è entrato a far parte dell’organismo che costituisce una novità assoluta nel panorama italiano e che vuole stimolare e sensibilizzare studenti, ricercatori e docenti alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali, come stabilito dalla direttiva europea in materia, recepita in Italia con il D.L. 26/2014. “3R” è l’acronimo di Replacement (sostituzione delle sperimentazioni sugli animali con metodi alternativi ogni qual volta questo sia possibile), Reduction (riduzione al minimo indispensabile del numero di animali utilizzati) e Refinement (continuo perfezionamento dei metodi impiegati allo scopo di ridurre la sofferenza degli animali).
«A un anno dall’inizio della sua attività, il Centro 3R va a includere al suo interno un’università di assoluto prestigio a livello nazionale e internazionale – dichiara la professoressa Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa – Il Politecnico di Torino, oltre a una maggiore visibilità e forza lavoro, porta specifiche conoscenze ed expertise nell’ambito di materiali e scaffold 3D e metodi computazionali e ingegneristici. Il nostro sogno è che il Centro 3R diventi un punto di riferimento (informazioni, materiali, documenti, risposte a quesiti da parte dei ricercatori, materiale didattico, supporto ai progetti e nella loro preparazione ecc.) per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale nei giovani ricercatori e studenti».
Ad oggi sono più di 250 i docenti e ricercatori afferenti al Centro 3R, un numero più che radoppiato da gennaio 2018. Tra le varie iniziative e attività promosse nel suo primo anno di vita, ricordiamo un corso organizzato a Genova sui metodi alternativi, con lezioni e seminari tenuti da diversi membri del consiglio scientifico didattico, e la collaborazione con un gruppo europeo di Centri 3R. Il prossimo giugno, l’Università di Genova ospiterà la conferenza annuale del Centro, per fare un punto sulle 3R nelle università italiane.
“In questi mesi abbiamo ricevuto numerosi inviti da parte di università italiane interessate all’affiliazione al Centro 3R e di comitati organizzativi di convegni internazionali per illustrare le finalità del Centro” riferisce Anna Maria Bassi, vice-direttore del Centro e referente per l’Università di Genova. “Il riscontro ottenuto è stato rilevante, infatti è stato chiesto al Centro 3R di partecipare alla creazione di una rete di collaborazione tra Centri 3R europei. L’affiliazione dei colleghi del Politecnico di Torino conferma come uno degli obiettivi del Centro 3R sia quello di formare i giovani ricercatori attraverso una sinergia multidisciplinare e un accesso aperto alle informazioni, grazie alla libera condivisione dei contenuti in rete. Attraverso questo approccio innovativo, che prevede quindi una collaborazione a livello nazionale e internazionale” continua Anna Maria Bassi “si potranno raggiungere obiettivi sempre più rilevanti e risultati scientificamente validi, nell’ambito della ricerca biomedica di base, traslazionale e applicata”.
“Da sempre il Politecnico di Torino è in prima linea nella sperimentazione preclinica responsabile, oggetto di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali, tra cui 2 recenti finanziamenti ERC - commenta Valeria Chiono, referente della collaborazione per il PoliTo - Per questo motivo la nostra università ha accolto con entusiamo l’iniziativa del Centro 3R, aderendo come intero ateneo, con 6 su 11 dipartimenti impegnati in prima linea. La nostra prima iniziativa come membri del Centro 3R sarà rivolta alla formazione dei giovani, con l’attivazione di un corso sulla sperimentazione preclinica biomedica, a partire dal prossimo anno accademico. Essere parte di un network nazionale di ricercatori impegnati sullo stesso fronte, consentirà uno scambio di esperienze e di conoscenze e darà un impulso alla ricerca di modelli preclinici alternativi”.
Avviso di fabbisogno interno per una unità di personale cat. D nell’ambito della oncologia e citopatologia dei piccoli animali
Premio di studio intitolato a Dino Martelli migliore tesi della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica - Scad. 28/02
Avviso di fabbisogno interno per una unità di personale cat. D nell’ambito della oncologia e citopatologia dei piccoli animali
Mercoledì 23 gennaio su Rai 1 la docufiction «Figli del destino» nata nell’ambito delle iniziative di San Rossore 1938
Mercoledì 23 gennaio andrà in onda su Rai 1, in prima serata, la docufiction «Figli del destino», per la regia di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli che raccoglie le testimonianze e le storie di quattro bambini che, nel 1938, furono espulsi dalla scuola in quanto ebrei. Il film è stato proposto alla Rai, nel quadro del programma di “San Rossore 1938”, dall’Università di Pisa che ne ha curato anche la revisione scientifica e storica.
Vedremo le testimonianze dirette di quattro bambini di allora che, in quanto ebrei, patirono le conseguenze di quell’infamia e le loro storie filmate. Tra queste quella della senatrice a vita Liliana Segre e quella di Guido Cava, presidente emerito della comunità ebraica pisana.
Il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella parteciperà all’anteprima del film che sarà proiettato in Senato il pomeriggio del 23 gennaio. La revisione storica della sceneggiatura è stata curata da Michele Battini docente della nostra università e coordinatore del Comitato scientifico di “San Rossore 1938” e l’intervista a Guido Cava è stata registrata nella tenuta di San Rossore proprio nel luogo dove furono filmate le leggi razziali.
“Sono molto contento che questo lavoro che proponemmo loro lo scorso anno come compendio alle nostre iniziative, veda la luce proprio in questi giorni, – commenta il rettore Paolo Mancarella – e apprezzo molto che, dopo la media partnership che Rai Cultura e Rai Storia hanno offerto alle nostre attività, la televisione di Stato abbia deciso di confermare la sua attenzione a questi temi trasmettendo il film sulla sua rete più importante nella fascia di massimo ascolto. È anche il segno – prosegue Mancarella – che la Rai può svolgere pienamente la propria funzione di servizio pubblico fornendo prodotti di qualità come questo, utili alla diffusione della memoria perché quel che è accaduto non si ripeta mai più”.
San Rossore 1938: il 23 gennaio su Rai 1 la docufiction «Figli del destino»
Mercoledì 23 gennaio andrà in onda su Rai 1, in prima serata, la docufiction «Figli del destino», per la regia di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli che raccoglie le testimonianze e le storie di quattro bambini che, nel 1938, furono espulsi dalla scuola in quanto ebrei. Il film è stato proposto alla Rai, nel quadro del programma di “San Rossore 1938”, dall’Università di Pisa che ne ha curato anche la revisione scientifica e storica.
Vedremo le testimonianze dirette di quattro bambini di allora che, in quanto ebrei, patirono le conseguenze di quell’infamia e le loro storie filmate. Tra queste quella della senatrice a vita Liliana Segre e quella di Guido Cava, presidente emerito della comunità ebraica pisana.
Il rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella parteciperà all’anteprima del film che sarà proiettato in Senato il pomeriggio del 23 gennaio. La revisione storica della sceneggiatura è stata curata da Michele Battini, docente della nostra università e coordinatore del Comitato scientifico di “San Rossore 1938”; l’intervista a Guido Cava è stata registrata nella tenuta di San Rossore proprio nel luogo dove furono filmate le leggi razziali.
“Sono molto contento che questo lavoro che proponemmo loro lo scorso anno come compendio alle nostre iniziative, veda la luce proprio in questi giorni, – commenta il rettore Paolo Mancarella – e apprezzo molto che, dopo la media partnership che Rai Cultura e Rai Storia hanno offerto alle nostre attività, la televisione di Stato abbia deciso di confermare la sua attenzione a questi temi trasmettendo il film sulla sua rete più importante nella fascia di massimo ascolto. È anche il segno – prosegue Mancarella – che la Rai può svolgere pienamente la propria funzione di servizio pubblico fornendo prodotti di qualità come questo, utili alla diffusione della memoria perché quel che è accaduto non si ripeta mai più”.
Una immagine della docufction "Figli del destino".
Avviso di fabbisogno interno "Studio sulle tecnologie di allevamento, sulla qualità delle produzioni e dei prodotti di alcune specie animali allevate e selvatiche"
Sanzione etica a carico del prof. Alessandro Strumia
Il Senato Accademico dell’Università di Pisa, nella seduta del 18 gennaio 2019, dopo aver valutato la delibera motivata assunta dalla Commissione Etica di Ateneo a conclusione dell’attività istruttoria svolta, nonché la proposta di irrogazione di sanzione formulata dal Rettore, ha deliberato di comminare al prof. Alessandro Strumia la sanzione del richiamo pubblico per la violazione, grave e rilevante, degli artt. 3, 5, comma 1, e 9 del Codice Etico di Ateneo.
Il Senato Accademico richiama il Prof. Alessandro Strumia a prendere atto che quanto da lui sostenuto pubblicamente in più occasioni – e non smentito altrettanto pubblicamente – in merito all’incidenza del genere sull’esito delle procedure concorsuali in taluni ambiti scientifici, è in contrasto con:
- l’art. 3 del Codice etico, nella parte in cui afferma che “tutti i componenti la comunità universitaria, docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo [...] sono tenuti ad ispirare i propri comportamenti ai principi di [...] lealtà, correttezza […] enunciati in questo codice, anteponendo il superiore interesse della comunità stessa a quello personale”;
- l’art. 5, comma 1, del Codice etico, laddove recita: “Nel pieno rispetto della libertà della ricerca scientifica e dell’insegnamento spettante a tutti i destinatari del codice […] tutti debbono svolgere i propri compiti uniformandosi ai principi di lealtà e di rispetto reciproco”;
- l’art. 9 del Codice etico, ai sensi del quale “Nell’esercizio della libertà accademica i membri dell’Università sono tenuti a mantenere una condotta […] responsabile”.
Pisa, 18 gennaio 2019
Il segretario
Dott. Riccardo Grasso
Il Rettore
Prof. Paolo M. Mancarella
------------------------------------------------------------------------------------------
La sottoscritta Sandra Bernardini, in qualità di responsabile dell’Ufficio del Rettore, attesta ex art. 22, comma 2, D. Lgs. n. 82/2005 la conformità tra il contenuto in formato elettronico e quello cartaceo conservato presso l’Ufficio del Rettore.
La Responsabile dell’Ufficio del Rettore
F.to avv. Sandra Bernardini
Firma autografa sostituita a mezzo firma digitale ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n. 82/2005 s.m.i.