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Con un evento online, il Museo di Storia Naturale presenta in anteprima al pubblico la nuova mostra temporanea “La plastica e noi”, realizzata in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine (ISMAR – CNR) di Lerici e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Roma 2) sede di Portovenere.

Sarà possibile seguire l’evento in streaming sui canali facebook e Youtube del Museo e sul canale facebook dell’Ateneo il giorno lunedì 20 luglio alle 16.30 (link per la diretta Youtube: https://bit.ly/2DEYMbb).

L’inquinamento da plastica in mare è un problema globale che riguarda molti aspetti della nostra vita, dalla salvaguardia ambientale alla salute umana. Oltre a presentare i dati più rilevanti sull’inquinamento e alcuni risultati delle ultime ricerche svolte sulle nostre spiagge, la mostra invita a riflettere sul nostro rapporto con la plastica, sui danni che può causare all'ecosistema e su cosa possiamo fare per limitarli. Accompagnando i visitatori lungo l’intero percorso della Galleria dei cetacei del Museo, “La plastica e noi” vuole essere allo stesso tempo una provocazione e un’occasione per prendere coscienza del problema e limitare la quantità di plastica che noi stessi produciamo ogni giorno.

La mostra è realizzata con il supporto di Acque SpA, Geofor e Revet, e con la collaborazione di: Comune di Calci, Regione Toscana, UniCoop Firenze e Toscana Pallets.

L’esposizione sarà visitabile non appena il Museo potrà riaprire le porte ai visitatori e sarà aperta fino a maggio 2021. L’annuncio della data di riapertura del Museo è previsto nei prossimi giorni.

dsu-toscana.jpgL'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana ha pubblicato in coerenza con gli indirizzi approvati dalla Giunta Regionale in materia di diritto allo studio, il bando per l'assegnazione della borsa di studio ed il posto alloggio per il sostegno degli studenti universitari che hanno scelto di iscriversi per l'anno accademico 2020/2021 negli Atenei della Toscana che può essre consultato qui. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata per le ore 13,00 del 4 settembre 2020.

Il concorso è rivolto a coloro che intendono frequentare o già frequentano uno dei corsi di laurea delle Università e degli Istituti di alta formazione presenti nel territorio della regione in possesso di determinati requisiti economici. I vincitori della borsa otterranno un contributo monetario, l'accesso gratuito alle mense universitarie e, per i fuori sede, la possibilità di soggiornare in una delle residenze universitarie del DSU Toscana, oltre l'esenzione dal pagamento delle tasse universitarie concessa dai maggiori Atenei.

Innalzati i valori di riferimento degli indicatori della situazione economica equivalente Isee e della situazione patrimoniale equivalente Ispe che salgono, rispettivamente, a 23.600,00 euro e a 51.300 euro, permettendo ad una numero maggiore di studenti di poter ottenere i benefici.

La novità più rilevante per l'anno accademico 20/21 riguarda i requisiti di merito ed è rappresentata dal bonus straordinario di 5 crediti per gli studenti iscritti agli atenei e di 10 crediti per gli studenti iscritti agli istituti, accademie e conservatori, introdotta in conseguenza dell'emergenza Covid-19. Il bonus straordinario verrà conteggiato automaticamente dalla procedura informatica qualora lo studente non raggiunga il requisito di merito con i crediti effettivamente conseguiti utilizzando anche tutto il bonus ordinario e non darà luogo a bonus residui. Gli studenti che faranno ricorso a questo strumento verranno collocati in una graduatoria specifica e la borsa di studio sarà garantita previa totale copertura della graduatoria ordinaria. In merito alle assegnazioni di alloggio in residenza, i borsisti beneficiari che hanno fatto ricorso al bonus straordinario potranno accedere al contributo affitto e saranno convocati per il posto letto a seguito di esaurimento della graduatoria ordinaria.

Aumenterà inoltre la quota di riserva destinata alle convocazioni nelle Residenze Universitarie dei nuovi immatricolati che sale da 215 a 265 posti alloggio.

Continuerà ad essere erogato il contributo affitto, concesso agli assegnatari di posto alloggio che, in attesa della convocazione in una delle Residenze Universitarie del DSU Toscana, devono trovare sistemazione nel mercato privato e viene posta la solita attenzione agli studenti disabili riservando parametri Isee ed Ispe differenziati e con soglie più alte rispetto alla generalità degli iscritti e il contestuale riconoscimento della priorità di assegnazione del posto alloggio.

Gli studenti stranieri già vincitori di borsa di studio nell'anno accademico 2019/2020 che intendono ripresentare domanda per l'anno successivo ma nell'ambito dello stesso ciclo di studi potranno confermare i propri dati economico-patrimoniali, se la loro situazione non ha subito cambiamenti rispetto all'anno precedente, dichiarando nella domanda l'assenza di variazioni rispetto alla condizione rappresentata nel concorso 19/20 senza dover allegare la documentazione relativa al requisito economico. La norma non è valida per gli studenti del ciclo unico che si iscrivono al quarto anno e devono ripresentare la documentazione .

Per partecipare al concorso per l'assegnazione della borsa di studio e posto alloggio è necessario compilare l'apposita domanda presente sul "Portale dei Servizi on Line" accessibile dal sito www.dsu.toscana.it nel quale sono reperibili tutte le informazioni in merito, inserendo i dati relativi alla Dichiarazione Sostitutiva Unica valida per le prestazioni per il Diritto allo Studio Universitario relativamente al codice fiscale dello studente richiedente il beneficio. Gli studenti potranno accedere al Portale dei Servizi On Line anche attraverso SPID.

Infine, per aiutare gli studenti universitari borsisti che non trovano immediatamente posto nelle residenze, ma anche gli studenti che non hanno i requisiti per la borsa di studio e alloggio, nell'individuazione di una sistemazione, favorendo una ricerca spesso difficile, è possibile consultare la piattaforma "cerco alloggio" raggiungibile sempre dal sito del DSU Toscana che consente l'incontro certificato ed affidabile tra domanda e offerta di alloggi privati.

Per tutti i dettagli sui requisiti di partecipazione, modalità, scadenze si prega di leggere il bando integrale pubblicato sul sito www.dsu.toscana.it

 

gianluca_Fiori-web jpg.jpgL’elettronica del futuro prende forma grazie a un progetto di ricerca condotto dall’Università di Pisa insieme all’Università di Manchester, all’IIT e alla TUW di Vienna: per la prima volta è stato infatti stampato su carta un transistor utilizzando materiali bidimensionali come il Solfuro di Molibdeno, attraverso un processo basato su stampa a getto di inchiostro. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications nell’articolo “Low-voltage 2D materials-based printed field-effect transistors for integrated digital and analog electronics on paper”.

“Il nostro transistor stampato su carta ha prestazioni elettriche confrontabili con la attuale tecnologia di riferimento basata su semiconduttori organici – spiega il professor Gianluca Fiori (foto a destra), docente di elettronica al dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa e coordinatore del progetto – L’utilizzo della carta come supporto e dei materiali bidimensionali come “inchiostro” di stampa è sicuramente una grande innovazione: l’auspicio per il futuro è poter fabbricare dispositivi di elettronica di largo consumo con il vantaggio di poter avere sistemi “personalizzati”, a basso impatto ambientale, facilmente smaltibili e riciclabili”. Per fare qualche esempio, questa tecnologia è attualmente in fase di sviluppo per la stampa e la realizzazione di dispositivi biomedicali usa e getta, la messa a punto di sistemi di anticontraffazione o la realizzazione di smart-label da applicare su prodotti alimentari per verificare il loro stato di conservazione o la rottura della catena del freddo.

Lo studio coordinato da Gianluca Fiori è il frutto di due progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, il primo un ERC Consolidator Grant della durata di 5 anni, il secondo con il progetto WASP H2020. Il prossimo passo sarà quello di aumentare la complessità dei circuiti appena realizzati, ovvero aumentare il numero di transistori sul substrato cartaceo per incrementare le potenzialità applicative di questa nuova tecnologia.

L’elettronica del futuro prende forma grazie a un progetto di ricerca condotto dall’Università di Pisa insieme all’Università di Manchester, all’IIT e alla TUW di Vienna: per la prima volta è stato infatti stampato su carta un transistor utilizzando materiali bidimensionali come il Solfuro di Molibdeno, attraverso un processo basato su stampa a getto di inchiostro. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications nell’articolo “Low-voltage 2D materials-based printed field-effect transistors for integrated digital and analog electronics on paper”.

“Il nostro transistor stampato su carta ha prestazioni elettriche confrontabili con la attuale tecnologia di riferimento basata su semiconduttori organici – spiega il professor Gianluca Fiori, docente di elettronica al dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa e coordinatore del progetto – L’utilizzo della carta come supporto e dei materiali bidimensionali come “inchiostro” di stampa è sicuramente una grande innovazione: l’auspicio per il futuro è poter fabbricare dispositivi di elettronica di largo consumo con il vantaggio di poter avere sistemi “personalizzati”, a basso impatto ambientale, facilmente smaltibili e riciclabili”. Per fare qualche esempio, questa tecnologia è attualmente in fase di sviluppo per la stampa e la realizzazione di dispositivi biomedicali usa e getta, la messa a punto di sistemi di anticontraffazione o la realizzazione di smart-label da applicare su prodotti alimentari per verificare il loro stato di conservazione o la rottura della catena del freddo.

Lo studio coordinato da Gianluca Fiori è il frutto di due progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, il primo un ERC Consolidator Grant della durata di 5 anni, il secondo con il progetto WASP H2020. Il prossimo passo sarà quello di aumentare la complessità dei circuiti appena realizzati, ovvero aumentare il numero di transistori sul substrato cartaceo per incrementare le potenzialità applicative di questa nuova tecnologia.

L’Università di Pisa aderisce al progetto proposto dalla Giunta Regionale Toscana (Ordinanze del Presidente della Giunta Regione Toscana n° 23 del 3 aprile 2020, 39 del 19 aprile 2020, 54 del 6 maggio 2020; Deliberazione 18 maggio 2020, n. 624, BURT n. 22 del 27/05/2020) per l’effettuazione di uno screening sierologico di popolazione volto alla ricerca di anticorpi anti-Covid. Lo screening è disponibile per tutto il personale universitario strutturato e non strutturato (ad es. assegnisti e dottorandi).

Attraverso un accordo con l’AOUP, è prevista l’esecuzione, a coloro che aderiranno su base volontaria, di un test rapido su una goccia di sangue capillare ottenuta per digito-puntura del polpastrello (come per gli stick glicemici in pazienti diabetici). La risposta del test si ottiene immediatamente. Coloro a cui venisse riscontrata una positività certa o dubbia agli anticorpi saranno sottoposti ad un test diagnostico molecolare (tampone naso-faringeo), che individuando il virus nelle proprie secrezioni, permette concretamente di diagnosticare un’infezione corrente (spesso a- o pauci-sintomatica) potenzialmente contagiosa verso terze persone. Oltre al tampone verrà eseguito anche un prelievo di sangue venoso, per l’esecuzione una ricerca anticorpale. Le analisi su tampone e campione di sangue venoso saranno effettuati presso le strutture di AOUP.

Al fine di garantire l’organizzazione del/dei punti prelievo e prevedere l’impegno di risorse umane necessario, si chiede pertanto, entro il termine del 21 luglio di confermare la propria disponibilità accedendo al seguente sito https://unipi.it/ScreeningCovid19. Alla fine di tale periodo di pre-registrazione, coloro che hanno espresso la volontà di adesione riceveranno una mail con le istruzioni per accedere a uno specifico calendario online per la prenotazione del test negli orari e date disponibili.

Il disegno del progetto segue le indicazioni fornite dalla regione i cui punti principali (Allegato A dell’Ordinanza n. 54 RT) sono di seguito riassunti e fanno parte:

  1. il datore di lavoro comunica a tutti i propri dipendenti la possibilità di effettuare lo screening sierologico
  2. il datore di lavoro informa i propri dipendenti che il test non è obbligatorio, ma è effettuato solo su base volontaria e senza alcun onere economico per chi decide di aderire
  3. il datore di lavoro predispone un elenco dei propri dipendenti che hanno dato l’adesione alla esecuzione del test
  4. i dati anamnestici ed i risultati del test sono inviati al Servizio Sanitario Regionale per avere un dato della stima della siero-prevalenza nella popolazione
  5. a seguito di esito positivo o dubbio del test sierologico rapido si dovrà procedere all’effettuazione del test molecolare (tampone nasofaringeo) e un prelievo ematico, con onere da parte di ciascun soggetto di adottare tutte le misure di igiene e prevenzione necessarie ai fini dell'isolamento domiciliare preventivo, che terminerà solo alla negatività del tampone.
  6. durante l’eventuale periodo di isolamento domiciliare preventivo, di cui al punto precedente, il dipendente non potrà pertanto recarsi al lavoro sarà considerato da UNIPI come assente giustificato
  7. le misure di igiene e prevenzione necessarie ai fini dell’isolamento domiciliare preventivo sono cautelativamente identiche a quelle che sarebbero necessarie nel caso di positività al tampone naso-faringeo, vedere sito RT per dettagli https://www.regione.toscana.it/documents/10180/24370769/Isolamento+domiciliare.pdf/f375c63a-ff33-ca71-3de3-b31af36c813a?t=1584098506822 .

FAQ
A cosa serve la pre-registrazione? 
Il progetto prevede una adesione volontaria e sulla base del numero delle adesioni sarà organizzata una campagna di prelievi su uno o più punti dell’Ateneo o dell’AOUP. È fondamentale per gli aspetti organizzativi logistici e di impegno del personale sapere in anticipo il numero di persone che aderiranno.

Con il test rapido si evidenzia sia la presenza di IgM che IgG?
Sì, il test impiegato fornirà un risultato di tipo qualitativo (positivo o negativo) sia per IgG che per IgM.

Che differenza c’è tra le IgM e le IgG?
Le IgM sono le immunoglobuline che il nostro sistema immunitario produce a breve distanza di tempo dal contatto con l’agente microbico, sia che al contatto faccia seguito una malattia pauci- o gravemente sintomatica, sia che ne derivi una infezione completamente asintomatica. Le IgG invece sono la categoria di anticorpi che rimane più a lungo dopo una infezione, a volte persistendo per tutta la vita.

Se sono positivo alle IgG e/o IgM sono un soggetto in grado di infettare le persone con cui vengo a contatto?
Non necessariamente, visto che la contagiosità dipende dalla presenza di una positività al tampone naso-faringeo. La positività al tampone evidenzia la presenza del virus nelle secrezioni delle prime vie aeree e conseguentemente nelle goccioline (droplets) che emettiamo parlando e soprattutto con gli starnuti o i colpi di tosse. È opportuno in ogni caso, in via cautelativa, ridurre le occasioni di socialità (come da indicazioni della RT https://www.regione.toscana.it/documents/10180/24370769/Isolamento+domiciliare.pdf/f375c63a-ff33-ca71-3de3-b31af36c813a?t=1584098506822 ) anche in questi giorni, ai fini di ridurre al minimo il rischio.

Nel caso di positività al tampone che succede?
A seguito del riscontro di una positività al test molecolare (tampone naso-faringeo), sarà fatta la notifica di malattia infettiva all’Igiene Pubblica della ASL territorialmente competente, che notificherà a sua volta al soggetto interessato una misura di quarantena di 14 gg, durante la quale dovrà seguire precise istruzioni comportamentali per minimizzare il rischio di trasmettere trasmissione dell’infezione alle persone più vicine.

Nel caso di positività al tampone sarà ricoverato in struttura ospedaliera?
Non necessariamente, considerato che il ricovero ospedaliero è riservato ai soggetti Covid positivi con sintomi che richiedano terapie da praticare in strutture ospedaliere.

Cosa comporta la condizione di "assente giustificato"?
Il lavoratore che dovesse risultare positivo al test sierologico dovrà astenersi dal riprendere servizio fino all'esito negativo del successivo tampone naso-faringeo. In tale periodo intercorrente verrà considerato "assente giustificato", analogamente ad una condizione di ricovero ospedaliero.

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