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Campagna di screening per la ricerca di anticorpi anti-Covid

Fino al 21 luglio si può aderire alla proposta della Regione Toscana

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L’Università di Pisa aderisce al progetto proposto dalla Giunta Regionale Toscana (Ordinanze del Presidente della Giunta Regione Toscana n° 23 del 3 aprile 2020, 39 del 19 aprile 2020, 54 del 6 maggio 2020; Deliberazione 18 maggio 2020, n. 624, BURT n. 22 del 27/05/2020) per l’effettuazione di uno screening sierologico di popolazione volto alla ricerca di anticorpi anti-Covid. Lo screening è disponibile per tutto il personale universitario strutturato e non strutturato (ad es. assegnisti e dottorandi).

Attraverso un accordo con l’AOUP, è prevista l’esecuzione, a coloro che aderiranno su base volontaria, di un test rapido su una goccia di sangue capillare ottenuta per digito-puntura del polpastrello (come per gli stick glicemici in pazienti diabetici). La risposta del test si ottiene immediatamente. Coloro a cui venisse riscontrata una positività certa o dubbia agli anticorpi saranno sottoposti ad un test diagnostico molecolare (tampone naso-faringeo), che individuando il virus nelle proprie secrezioni, permette concretamente di diagnosticare un’infezione corrente (spesso a- o pauci-sintomatica) potenzialmente contagiosa verso terze persone. Oltre al tampone verrà eseguito anche un prelievo di sangue venoso, per l’esecuzione una ricerca anticorpale. Le analisi su tampone e campione di sangue venoso saranno effettuati presso le strutture di AOUP.

Al fine di garantire l’organizzazione del/dei punti prelievo e prevedere l’impegno di risorse umane necessario, si chiede pertanto, entro il termine del 21 luglio di confermare la propria disponibilità accedendo al seguente sito https://unipi.it/ScreeningCovid19. Alla fine di tale periodo di pre-registrazione, coloro che hanno espresso la volontà di adesione riceveranno una mail con le istruzioni per accedere a uno specifico calendario online per la prenotazione del test negli orari e date disponibili.

Il disegno del progetto segue le indicazioni fornite dalla regione i cui punti principali (Allegato A dell’Ordinanza n. 54 RT) sono di seguito riassunti e fanno parte:

  1. il datore di lavoro comunica a tutti i propri dipendenti la possibilità di effettuare lo screening sierologico
  2. il datore di lavoro informa i propri dipendenti che il test non è obbligatorio, ma è effettuato solo su base volontaria e senza alcun onere economico per chi decide di aderire
  3. il datore di lavoro predispone un elenco dei propri dipendenti che hanno dato l’adesione alla esecuzione del test
  4. i dati anamnestici ed i risultati del test sono inviati al Servizio Sanitario Regionale per avere un dato della stima della siero-prevalenza nella popolazione
  5. a seguito di esito positivo o dubbio del test sierologico rapido si dovrà procedere all’effettuazione del test molecolare (tampone nasofaringeo) e un prelievo ematico, con onere da parte di ciascun soggetto di adottare tutte le misure di igiene e prevenzione necessarie ai fini dell'isolamento domiciliare preventivo, che terminerà solo alla negatività del tampone.
  6. durante l’eventuale periodo di isolamento domiciliare preventivo, di cui al punto precedente, il dipendente non potrà pertanto recarsi al lavoro sarà considerato da UNIPI come assente giustificato
  7. le misure di igiene e prevenzione necessarie ai fini dell’isolamento domiciliare preventivo sono cautelativamente identiche a quelle che sarebbero necessarie nel caso di positività al tampone naso-faringeo, vedere sito RT per dettagli https://www.regione.toscana.it/documents/10180/24370769/Isolamento+domiciliare.pdf/f375c63a-ff33-ca71-3de3-b31af36c813a?t=1584098506822 .

FAQ
A cosa serve la pre-registrazione? 
Il progetto prevede una adesione volontaria e sulla base del numero delle adesioni sarà organizzata una campagna di prelievi su uno o più punti dell’Ateneo o dell’AOUP. È fondamentale per gli aspetti organizzativi logistici e di impegno del personale sapere in anticipo il numero di persone che aderiranno.

Con il test rapido si evidenzia sia la presenza di IgM che IgG?
Sì, il test impiegato fornirà un risultato di tipo qualitativo (positivo o negativo) sia per IgG che per IgM.

Che differenza c’è tra le IgM e le IgG?
Le IgM sono le immunoglobuline che il nostro sistema immunitario produce a breve distanza di tempo dal contatto con l’agente microbico, sia che al contatto faccia seguito una malattia pauci- o gravemente sintomatica, sia che ne derivi una infezione completamente asintomatica. Le IgG invece sono la categoria di anticorpi che rimane più a lungo dopo una infezione, a volte persistendo per tutta la vita.

Se sono positivo alle IgG e/o IgM sono un soggetto in grado di infettare le persone con cui vengo a contatto?
Non necessariamente, visto che la contagiosità dipende dalla presenza di una positività al tampone naso-faringeo. La positività al tampone evidenzia la presenza del virus nelle secrezioni delle prime vie aeree e conseguentemente nelle goccioline (droplets) che emettiamo parlando e soprattutto con gli starnuti o i colpi di tosse. È opportuno in ogni caso, in via cautelativa, ridurre le occasioni di socialità (come da indicazioni della RT https://www.regione.toscana.it/documents/10180/24370769/Isolamento+domiciliare.pdf/f375c63a-ff33-ca71-3de3-b31af36c813a?t=1584098506822 ) anche in questi giorni, ai fini di ridurre al minimo il rischio.

Nel caso di positività al tampone che succede?
A seguito del riscontro di una positività al test molecolare (tampone naso-faringeo), sarà fatta la notifica di malattia infettiva all’Igiene Pubblica della ASL territorialmente competente, che notificherà a sua volta al soggetto interessato una misura di quarantena di 14 gg, durante la quale dovrà seguire precise istruzioni comportamentali per minimizzare il rischio di trasmettere trasmissione dell’infezione alle persone più vicine.

Nel caso di positività al tampone sarà ricoverato in struttura ospedaliera?
Non necessariamente, considerato che il ricovero ospedaliero è riservato ai soggetti Covid positivi con sintomi che richiedano terapie da praticare in strutture ospedaliere.

Cosa comporta la condizione di "assente giustificato"?
Il lavoratore che dovesse risultare positivo al test sierologico dovrà astenersi dal riprendere servizio fino all'esito negativo del successivo tampone naso-faringeo. In tale periodo intercorrente verrà considerato "assente giustificato", analogamente ad una condizione di ricovero ospedaliero.

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  • 14 luglio 2020

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