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Nato ad Ancona nel 1939, Marcello Brunelli si è laureato con lode in Medicina presso il nostro Ateneo nel 1967, per iniziare la sua attività di ricerca prima presso l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e poi presso l’Istituto di Fisiologia di via San Zeno diretto da Giuseppe Moruzzi dove, nei primi anni ’70, diventa assistente di Fisiologia Umana.

In questi anni, collaborando con il Prof. Franco Magni, studia i meccanismi alla base del controllo nervoso e ormonale del lampeggiamento nella lucciola, di cui dimostra l’andamento circadiano. Sempre in collaborazione con Magni, esegue studi relativi alle influenze del tronco encefalico sui comportamenti di sonno e veglia usando il piccione come animale modello, studi che coinvolgono anche Giuseppe Moruzzi. Sempre utilizzando il piccione, Marcello Brunelli partecipa a studi sulla percezione visiva. Nello stesso periodo focalizza il suo interesse sullo studio del sistema nervoso della sanguisuga, che userà a lungo come modello per esplorare i meccanismi neurobiologici della memoria e dell’apprendimento non associativo.

 

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Lo studio di questi meccanismi sarà anche l’argomento sviluppato durante il suo soggiorno negli USA negli anni 1975 e 1976, presso i laboratori di Eric Kandel, premio Nobel per la Medicina nell’anno 2000 assieme ai colleghi Paul Greengard e Arvid Carlsson. Durante questo soggiorno, Brunelli prende parte agli studi condotti sulla lumaca di mare Aplysia, un modello ampiamente usato per gli studi legati ai meccanismi di apprendimento e memoria. Allestendo eleganti esperimenti nei quali l’AMP ciclico, già noto come secondo messaggero attivato in risposta a certi ormoni, viene iniettato nel terminale presinaptico, Marcello Brunelli contribuisce a dimostrare che l’AMP ciclico è in grado di mediare gli effetti della serotonina nella facilitazione presinaptica, risultati che saranno fondamentali per l’assegnazione del premio Nobel a Kandel.

Al suo rientro in Italia, Marcello Brunelli continua gli studi sul ruolo della serotonina e del calcio intracellulare nella modulazione dell’attività sinaptica utilizzando il modello di sanguisuga in cui, grazie a tecniche di elettrofisiologia studia i meccanismi alla base dei processi di abitudine e di sensibilizzazione. Le sue ricerche sui meccanismi neurofisiologici e molecolari della memoria si svolgeranno ininterrottamente fino al 2013.

Nel frattempo, nel 1981 diviene ordinario di Fisiologia Generale presso la Facoltà di Scienze del nostro Ateneo e, dal 1983 al 1986 subentra a Giuseppe Moruzzi nella direzione dell’Istituto di Fisiologia. Dal 1986 al 1990 ricopre il ruolo di direttore del Dipartimento di Fisiologia e Biochimica. In questo periodo ricopre anche cariche come membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Fisiologia e come presidente della Società di Neurobiologia Applicata e di Neurostomatologia. Alla fine degli anni ’90 ricopre il ruolo di coordinatore del dottorato di ricerca in Neuroscienze di Base e dello Sviluppo. Dotato di una curiosità mai doma, negli ultimi anni di attività accademica si dedica allo studio dei meccanismi alla base del riflesso trigemino-cardiaco prodotto da una stimolazione propriocettiva.

Poco dopo aver ricevuto il premio Nobel, Eric Kandel mandò un messaggio a Marcello Brunelli: "You started it all. Thank you for your collaboration". La scomparsa di Marcello Brunelli rappresenta un pezzo della Fisiologia, non solo italiana, che purtroppo se ne va.

Gli amici e colleghi di Marcello

Il 15 e il 17 dicembre 2020 si svolge il corso di formazione a distanza "Le azioni di contrasto al sessismo e all’omofobia”, organizzato dalla Provincia di Pisa nell’ambito del Coordinamento dei CUG cittadini.

Il corso è articolato in un modulo teorico di 2 ore ed un modulo laboratoriale di 1 ora e 30 minuti.

Potranno partecipare 30 unità di personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e le richieste saranno accolte rispettando l’ordine di arrivo.

Ai partecipanti sarà comunicato un link al quale collegarsi prima dell’accesso al corso, per compilare un questionario della durata di circa 10 minuti. I questionari sono anonimi e saranno visionati esclusivamente dai docenti formatori. 

Per il personale in smartworking le ore del corso on line seguite in orario di lavoro, sono giustificate indicando la partecipazione al corso nel campo “motivazione” del sistema GPRES al momento dell’inserimento del giustificativo “LAVORO A DISTANZA EMERG. COVID”. Le ore di corso svolte al di fuori del proprio orario di lavoro non sono conteggiate come ore di “maggior presenza”. È tuttavia possibile, in accordo con il responsabile della struttura di riferimento, rimodulare i rientri pomeridiani.

Per partecipare: Tutte/i le/gli interessate/i sono invitate/i a far pervenire la richiesta  al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , previa informazione al proprio responsabile di struttura, entro e non oltre il 4 dicembre p.v.

 

Il professor Fabio Gadducci, ordinario del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, è stato eletto presidente del "GRuppo di INformatica" (GRIN), l'associazione che cura l'organizzazione, il coordinamento e la promozione delle attività scientifiche e didattiche dei docenti universitari del settore.

Il professor Gadducci, oltre a insegnare “Software Validation and Verification” al corso di laurea in Informatica e a far parte della Scuola di dottorato in “Data Science”, è membro del Consiglio Universitario Nazionale, dove è anche coordinatore dell’Area di Scienze matematiche e informatiche. Direttore scientifico del Museo degli Strumenti per il Calcolo, è delegato del rettore nel comitato esecutivo dell’Internet Festival e nel board di Software Heritage, oltre ad aver fatto parte del Comitato organizzativo di “Informatica 50” ed essere stato responsabile scientifico dei progetti “La CEP prima della CEP” e “Il laboratorio delle Calcolatrici Pisane”.
Il professor Gadducci è stato responsabile o ha collaborato a numerosi progetti di ricerca di ambito nazionale e internazionale e le sue attività di ricerca si concentrano su vari aspetti fondazionali dell’informatica, in particolare legati alla specifica logica ed algebrica ed alla verifica di sistemi autonomici distribuiti e concorrenti. Autore di numerose pubblicazioni, ha contribuito all’organizzazione di convegni e seminari di rilievo internazionale.
Tra gli altri interessi scientifici, il professor Gadducci si occupa di fumetto e letteratura popolare, con particolare attenzione alla storia editoriale.

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Costituita nel 1990 con sede a Pisa, come riconoscimento per il primo corso di laurea in Scienze dell'Informazione istituito dall'Ateneo pisano nel 1969, l'associazione GRIN copre tutti gli ambiti della disciplina e rappresenta l'intera comunità accademica nazionale. Negli anni ha influenzato decisioni di carattere generale, tra cui i cambiamenti nei settori scientifico/disciplinari e la modifica che permette ai laureati in Informatica l'accesso all'Albo degli Ingegneri dell'Informazione, ponendosi come referente per varie attività di carattere accademico, quali la valutazione della ricerca dei dipartimenti e la certificazione dei corsi di laurea. Ha inoltre promosso un programma di cooperazione con analoghe associazioni europee, con associazioni sia culturali che imprenditoriali del settore e con le associazioni dei laureati.

Prima del professor Gadducci sono stati presidenti del GRIN altri due docenti dell'Università di Pisa: Franco Turini tra 1994 e 1997 e Pierpaolo Degano tra 1999 e 2003.

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