Selezione di una unità cat. C al Centro "E. Piaggio". Scad. 31/05
Si è conclusa la competizione YOU, DESIGN per la progettazione di una passerella ciclo-pedonale a Stoccarda
Dopo circa sei mesi di lavoro svolto interamente on-line, si è conclusa la gara YOU, DESIGN per la progettazione di una passerella pedonale di 60 metri di luce libera situata virtualmente nei pressi di Stoccarda, in Germania, e riservata agli studenti dell’Ateneo pisano. La prestigiosa collaborazione internazionale università-impresa è intercorsa tra il corso di Progetto di Strutture Speciali, di cui è titolare il professor Maurizio Froli e co-docente l’ingegner Francesco Laccone, e lo Studio internazionale di ingegneria e architettura SBP, celebre per i suoi progetti di ponti avveniristici e grandi coperture che si è fatto promotore della competizione avente come tema il progetto di una passerella ciclo-pedonale che scavalca il fiume Neckar nei pressi di Stoccarda, sede principale di SBP.
Gli studenti hanno ricevuto istruzione e guida alla progettazione di passerelle, oltre che dai propri docenti, anche nel corso di alcuni workshop on-line tenuti da progettisti dello Studio SBP, tra i quali Andreas Keil, direttore della Bridge Division, Daniel Gebreiter, Conceptual Design Lead e Matteo Dini, Project Manager e già allievo dell’Università di Pisa.
Il vincitore della competizione è risultato lo studente Simone Boccaccio con un progetto avveniristico di passerella sorretta da una struttura membranale del tipo Grid-Shell. Seconda classificata la studentessa Michela Blasi con il progetto di una elegante passerella del tipo arco-telaio in cemento armato precompresso. Terzo classificato lo studente Lorenzo Boschi con il progetto di una passerella strallata.
Il primo classificato Simone Boccaccio ha vinto in premio un periodo di tirocinio retribuito di sei mesi da svolgersi nella sede principale di SBP a Stoccarda a partire da settembre.
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Passerella 1 - Simone Boccaccio: Struttura Grid-Shell in acciaio a maglia quadrangolare a nodi saldati, controventatura con funi e pannellatura in acciaio forato. Il camminamento ciclo-pedonale è inglobato nella griglia stessa e raccordato tramite travi di irrigidimento. Il design è stato concepito per creare una spettacolarità visibile solamente dal fruitore che si trova in prossimità della passerella, trasmettendo una percezione di un ambiente raccolto e organico.
Passerella 2 - Michela Blasi: Passerella ciclo-pedonale in cemento armato precompresso, composta da blocchi prefabbricati poi assemblati in loco. Il progetto risulta essere un prolungamento naturale della pista ciclabile esistente, inserendosi elegantemente nel contesto.
Passerella 3 - Lorenzo Boschi: Passerella strallata di 70m di luce e 5,6m di larghezza. Piloni e pile sono pensati in calcestruzzo armato, mentre l'impalcato in acciaio. Sono state installate nel corrimano luci a LED per l'illuminazione del solo percorso e ridurre così l'inquinamento luminoso nel contesto naturale circostante. Valore aggiunto per l'ecosostenibilità è l'utilizzo di asfalto modificato con aggiunta di gomma da riciclo dei pneumatici fuori uso per la superficie calpestabile.
L’Ateneo ricorda Andrea Nannini, a un anno dalla sua scomparsa
“In memoria di Andrea”. Questo il titolo dell’evento svoltosi ieri nell’Aula Magna della Scuola di Ingegneria per ricordare, a un anno dalla sua scomparsa, Andrea Nannini, professore di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
Il professor Nannini inizia il suo rapporto con l’Università di Pisa nel1983, come dottorando, per poi diventare ricercatore e, infine, associato nel 1992 e ordinario nel 2000 al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ha rivestito il ruolo di coordinatore del dottorato di ricerca in Ingegneria dell'Informazione e, per diversi mandati, è stato Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica.
A lui e al professor Alessandro Diligenti si deve la nascita del gruppo di ricerca in tecnologie microelettroniche, uno dei pochi nel panorama nazionale, tuttora molto attivo e riconosciuto a livello internazionale. In questo campo ha sempre svolto la sua attività scientifica che, più recentemente, si era concentrata sul settore emergente dei microsistemi e dei sensori. Nella sua lunga carriera si è distinto per studi pionieristici nel campo dei materiali per la microelettronica e dei dispositivi Micro-Eletto-Meccanici (MEMS).
A ricordarlo ieri tanti colleghi ed ex allievi, che hanno voluto intitolare a suo nome il laboratorio di Tecnologie Microelettroniche al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. “Ci siamo incontrati sui banchi delle Aule della Facoltà di Ingegneria poco meno di mezzo secolo fa – ricorda Bruno Neri, docente di Elettronica – e da allora abbiamo proseguito assieme per più di trent’anni nei nostri percorsi paralleli di docenti e di ricercatori alternandoci nelle responsabilità istituzionali. Il cammino di Andrea un anno fa si è interrotto prematuramente, ma ha lasciato un segno indelebile non solo nei nostri cuori, ma anche nella realtà in cui ha vissuto e operato attivamente contribuendo a migliorarla con il suo costante e intenso impegno nella ricerca e nell’insegnamento, a cui si è dedicato con intensità sempre maggiore a partire dagli anni duemila. Aveva una grandissima attenzione alle esigenze degli studenti, che si è concretizzata nella pubblicazione di dispense e libri di testo sempre aggiornati e molto curati e nei numerosi incarichi istituzionali da lui ricoperti.”
Un momento della cerimonia, a sinsitra il rettore Paolo Mancarella a destra il professore Andrea Caiti
Proprio a riconoscimento del grande impegno come didatta, ad Andrea Nannini è stato intitolato anche un premio di laurea, il cui conferimento ha chiuso l’evento di commemorazione. Ad aggiudicarsi il riconoscimento Francesco Bruni, curriculum impeccabile, con valutazioni tra le più alte mai totalizzate da studenti del corso Magistrale in Ingegneria Elettronica, e una tesi eccellente, svolta presso STMicroelectronics, nella quale ha progettato un primo prototipo di microprocessore asincrono per circuiti che elaborano segnali provenienti da sensori. Il premio di laurea intende onorare la memoria di uno dei padri della microelettronica a Pisa conferendo un riconoscimento a percorsi universitari di alto livello.
“Negli ultimi 15 anni i nostri uffici erano uno di fronte all’altro, le porte spesso aperte e spesso ci facevamo reciprocamente visita per parlare di lavoro o più semplicemente per fare due chiacchiere in pieno relax – conclude Neri - Si parlava di tutto, della situazione politica, di quella accademica, dei figli e degli interessi personali: il suo era la fotografia, che è anche l’arte di fissare in un’immagine i ricordi. Così vogliamo ricordarlo con il suo sorriso un po' amaro e disincantato e l’ironia mai banale con la quale era solito affrontare ogni cosa”.
L’Ateneo ricorda Andrea Nannini, a un anno dalla sua scomparsa
“In memoria di Andrea”. Questo il titolo dell’evento svoltosi ieri nell’Aula Magna della Scuola di Ingegneria per ricordare, a un anno dalla sua scomparsa, Andrea Nannini, professore di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
Il professor Nannini inizia il suo rapporto con l’Università di Pisa nel1983, come dottorando, per poi diventare ricercatore e, infine, associato nel 1992 e ordinario nel 2000 al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ha rivestito il ruolo di coordinatore del dottorato di ricerca in Ingegneria dell'Informazione e, per diversi mandati, è stato Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica.
A lui e al professor Alessandro Diligenti si deve la nascita del gruppo di ricerca in tecnologie microelettroniche, uno dei pochi nel panorama nazionale, tuttora molto attivo e riconosciuto a livello internazionale. In questo campo ha sempre svolto la sua attività scientifica che, più recentemente, si era concentrata sul settore emergente dei microsistemi e dei sensori. Nella sua lunga carriera si è distinto per studi pionieristici nel campo dei materiali per la microelettronica e dei dispositivi Micro-Eletto-Meccanici (MEMS).
A ricordarlo ieri tanti colleghi ed ex allievi, che hanno voluto intitolare a suo nome il laboratorio di Tecnologie Microelettroniche al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
“Ci siamo incontrati sui banchi delle Aule della Facoltà di Ingegneria poco meno di mezzo secolo fa – ricorda Bruno Neri, docente di Elettronica – e da allora abbiamo proseguito assieme per più di trent’anni nei nostri percorsi paralleli di docenti e di ricercatori alternandoci nelle responsabilità istituzionali. Il cammino di Andrea un anno fa si è interrotto prematuramente, ma ha lasciato un segno indelebile non solo nei nostri cuori, ma anche nella realtà in cui ha vissuto e operato attivamente contribuendo a migliorarla con il suo costante e intenso impegno nella ricerca e nell’insegnamento, a cui si è dedicato con intensità sempre maggiore a partire dagli anni duemila. Aveva una grandissima attenzione alle esigenze degli studenti, che si è concretizzata nella pubblicazione di dispense e libri di testo sempre aggiornati e molto curati e nei numerosi incarichi istituzionali da lui ricoperti.”
Proprio a riconoscimento del grande impegno come didatta, ad Andrea Nannini è stato intitolato anche un premio di laurea, il cui conferimento ha chiuso l’evento di commemorazione. Ad aggiudicarsi il riconoscimento Francesco Bruni, curriculum impeccabile, con valutazioni tra le più alte mai totalizzate da studenti del corso Magistrale in Ingegneria Elettronica, e una tesi eccellente, svolta presso STMicroelectronics, nella quale ha progettato un primo prototipo di microprocessore asincrono per circuiti che elaborano segnali provenienti da sensori.
Il premio di laurea intende onorare la memoria di uno dei padri della microelettronica a Pisa conferendo un riconoscimento a percorsi universitari di alto livello.
“Negli ultimi 15 anni i nostri uffici erano uno di fronte all’altro, le porte spesso aperte e spesso ci facevamo reciprocamente visita per parlare di lavoro o più semplicemente per fare due chiacchiere in pieno relax – conclude Neri - Si parlava di tutto, della situazione politica, di quella accademica, dei figli e degli interessi personali: il suo era la fotografia, che è anche l’arte di fissare in un’immagine i ricordi. Così vogliamo ricordarlo con il suo sorriso un po' amaro e disincantato e l’ironia mai banale con la quale era solito affrontare ogni cosa”.
Si è conclusa la competizione YOU, DESIGN per la progettazione di una passerella ciclo-pedonale a Stoccarda
Dopo circa sei mesi di lavoro svolto interamente on-line, si è conclusa la gara per la progettazione di una passerella pedonale di 60 metri di luce libera situata virtualmente nei pressi di Stoccarda, in Germania, e riservata agli studenti dell’Ateneo pisano.
La prestigiosa collaborazione internazionale università-impresa è intercorsa tra il corso di Progetto di Strutture Speciali, di cui è titolare il professor Maurizio Froli e co-docente l’ingegner Francesco Laccone, e lo Studio internazionale di ingegneria e architettura SBP, celebre per i suoi progetti di ponti avveniristici e grandi coperture che si è fatto promotore della competizione avente come tema il progetto di una passerella ciclo-pedonale che scavalca il fiume Neckar nei pressi di Stoccarda, sede principale di SBP.
Gli studenti hanno ricevuto istruzione e guida alla progettazione di passerelle, oltre che dai propri docenti, anche nel corso di alcuni workshop on-line tenuti da progettisti dello Studio SBP, tra i quali Andreas Keil, direttore della Bridge Division, Daniel Gebreiter, Conceptual Design Lead e Matteo Dini, Project Manager e già allievo dell’Università di Pisa.
Il vincitore della competizione è risultato lo studente Simone Boccaccio con un progetto avveniristico di passerella sorretta da una struttura membranale del tipo Grid-Shell. Seconda classificata la studentessa Michela Blasi con il progetto di una elegante passerella del tipo arco-telaio in cemento armato precompresso. Terzo classificato lo studente Lorenzo Boschi con il progetto di una passerella strallata.
Il primo classificato Simone Boccaccio ha vinto in premio un periodo di internship retribuito di sei mesi da svolgersi nella sede principale di SBP a Stoccarda a partire da settembre.
1. La passerella progettata da Simone Boccaccio, che si è classificata al primo posto. Struttura Grid-Shell in acciaio a maglia quadrangolare a nodi saldati, controventatura con funi e pannellatura in acciaio forato. Il camminamento ciclo-pedonale è inglobato nella griglia stessa e raccordato tramite travi di irrigidimento. Il design è stato concepito per creare una spettacolarità visibile solamente dal fruitore che si trova in prossimità della passerella, trasmettendo una percezione di un ambiente raccolto e organico.
2. La passerella progettata da Michela Blasi, che si è classificata al secondo posto. Passerella ciclo-pedonale in cemento armato precompresso, composta da blocchi prefabbricati poi assemblati in loco. Il progetto risulta essere un prolungamento naturale della pista ciclabile esistente, inserendosi elegantemente nel contesto.
3. La passerella progettata da Lorenzo Boschi, che si è classificata al terzo posto. Passerella strallata di 70m di luce e 5,6m di larghezza. Piloni e pile sono pensati in calcestruzzo armato, mentre l'impalcato in acciaio. Sono state installate nel corrimano luci a LED per l'illuminazione del solo percorso e ridurre così l'inquinamento luminoso nel contesto naturale circostante. Valore aggiunto per l'ecosostenibilità è l'utilizzo di asfalto modificato con aggiunta di gomma da riciclo dei pneumatici fuori uso per la superficie calpestabile.
borsa di ricerca nell'ambito della CONVENZIONE 2021 CICO COMUNE DI PISA - Servizio Cultura e Biblioteche del Prof. Fabris
Laureati illustri dell’Ateneo: venerdì 14 incontro con Lucia Morselli, amministratrice delegata di Arcelor-Mittal Italia
Venerdì 14 maggio, alle ore 18, Lucia Morselli, attuale amministratrice delegata di Arcelor-Mittal Italia S.p.A., sarà ospite dell’Università di Pisa per il ciclo di incontri "Meeting Generations”, l’iniziativa che ha come protagonisti i laureati illustri dell’Ateneo pisano promossa dallo Starting Finance Club Unipi e dall'ALAP (Associazione Laureati dell'Ateneo Pisano).
Lucia Morselli, laureatasi in Matematica a Pisa nel 1978, terrà un intervento dal titolo “Le prospettive industriali italiane e la transizione green” in cui discuterà della situazione aziendale e industriale italiana, e delle possibili questioni che debbano in questo senso essere affrontate per restare al passo della fortissima concorrenza internazionale. Il tema dell'Ilva di Taranto sarà un'ulteriore fonte di riflessione e discussione. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dall’Aula Magna Storica della Sapienza sul canale YouTube dell’Ateneo e sui canali Facebook dell’Università di Pisa e SF Club Unipi.
Porteranno i loro saluti il presidente dell'Associazione Laureati Ateneo Pisano, Paolo Ghezzi, e il presidente di Starting Finance Club Unipi, Nicola Grazzini, oltre a Francesco Tagliente, delegato nazionale per i rapporti istituzionali di ANCRI, Associazione Nazionale Insigniti dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Interverrà il rettore Paolo Mancarella.
L'incontro è il secondo appuntamento del progetto "Meeting Generations" che ha l'obiettivo formativo e culturale di favorire il dialogo tra diverse generazioni di studenti dell'Ateneo pisano. Il ciclo è organizzato da Starting Finance Club UniPi, associazione indipendente di natura e anima universitaria fondata nell'ottobre del 2017 da sei studenti dell'Università di Pisa, e dall’ALAP in collaborazione con l'Università di Pisa.
Incontri con i laureati illustri dell’Ateneo pisano: venerdì 14 maggio appuntamento con Lucia Morselli, amministratrice delegata di Arcelor-Mittal Italia
Venerdì 14 maggio, alle ore 18, Lucia Morselli, attuale amministratrice delegata di Arcelor-Mittal Italia S.p.A, sarà ospite dell’Università di Pisa per il ciclo di incontri "Meeting Generations”, l’iniziativa che ha come protagonisti i laureati illustri dell’Ateneo pisano promossa dallo Starting Finance Club Unipi e dall'ALAP (Associazione Laureati dell'Ateneo Pisano). Lucia Morselli, laureatasi in Matematica a Pisa nel 1978, terrà un intervento dal titolo “Le prospettive industriali italiane e la transizione green” in cui discuterà della situazione aziendale e industriale italiana, e delle possibili questioni che debbano in questo senso essere affrontate per restare al passo della fortissima concorrenza internazionale. Il tema dell'Ilva di Taranto sarà un'ulteriore fonte di riflessione e discussione. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dall’Aula Magna Storica della Sapienza sul canale YouTube dell’Ateneo (link: https://www.youtube.com/watch?v=w7dIJcCwswc) e sui canali Facebook dell’Università di Pisa e SF Club Unipi.
Porteranno i loro saluti il presidente dell'Associazione Laureati Ateneo Pisano, Paolo Ghezzi, e il presidente di Starting Finance Club Unipi, Nicola Grazzini, oltre a Francesco Tagliente, delegato nazionale per i rapporti istituzionali di ANCRI, Associazione Nazionale Insigniti dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Interverrà il rettore Paolo Mancarella.
L'incontro è il secondo appuntamento del progetto "Meeting Generations" che ha l'obiettivo formativo e culturale di favorire il dialogo tra diverse generazioni di studenti dell'Ateneo pisano. Il ciclo è organizzato da Starting Finance Club UniPi, associazione indipendente di natura e anima universitaria fondata nell'ottobre del 2017 da sei studenti dell'Università di Pisa, e dall’ALAP in collaborazione con l'Università di Pisa.
Riabilitazione motoria: realizzato il primo sistema per acquisire in 3D l’anatomia degli arti superiori
E’ a forma di anello il primo strumento mai realizzato per acquisire in 3D l’anatomia degli arti superiori, procedura indispensabile nelle terapie riabilitative dei pazienti reduci da infarto o che soffrono di lesioni sportive. Portatile, a basso costo, compatto e leggero, il dispositivo è stato creato dai ricercatori dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto europeo PRIME-VR2.
“Attualmente l’acquisizione dell'anatomia degli arti, che include morfologia, capacità motoria e forza muscolo-scheletrica, viene fatta a mano utilizzando semplici strumenti: righe per la forma, goniometri per i movimenti e dinamometri per le forze”, spiega il professore Sandro Barone del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Ateneo pisano.
E sempre manuale, mediante l’uso di stampi di gesso, è anche la realizzazione di dispositivi medici personalizzati da far indossare ai pazienti nel corso della riabilitazione. Ma come sottolineano dall’Università di Pisa, si tratta di procedure che richiedono tempo e la cui accuratezza dipende molto anche dalla capacità dei singoli operatori. La struttura ad anello dotata di sensori RGB-D realizzata dal team dell’Ateneo pisano è dunque una risposta a queste criticità.
“Grazie al nostro sistema – conclude Barone – l’acquisizione dell’anatomia degli arti superiori è più veloce, meno complessa e più precisa e consente di progettare dispositivi altamente personalizzati partendo dai dati digitali acquisiti. Questa tecnologia consente infine di risolvere due importanti problemi, ovvero la difficoltà di acquisire la forma delle mani che talvolta non possono essere mantenute in posizione fissa a causa della condizione del paziente, e la presenza di dati artefatti dovuti a movimenti involontari”.
Il team dell’Università di Pisa coinvolto nella realizzazione del dispositivo e nel progetto PRIME-VR2 è composto da Sandro Barone, Armando Razionale, Paolo Neri, Alessandro Paoli e Francesco Tamburrino.
Riabilitazione motoria: realizzato il primo sistema per acquisire in 3D l’anatomia degli arti superiori
E’ a forma di anello il primo strumento mai realizzato per acquisire in 3D l’anatomia degli arti superiori, procedura indispensabile nelle terapie riabilitative dei pazienti reduci da infarto o che soffrono di lesioni sportive. Portatile, a basso costo, compatto e leggero, il dispositivo è stato creato dai ricercatori dell’Università di Pisa nell’ambito del progetto europeo PRIME-VR2.
“Attualmente l’acquisizione dell'anatomia degli arti, che include morfologia, capacità motoria e forza muscolo-scheletrica, viene fatta a mano utilizzando semplici strumenti: righe per la forma, goniometri per i movimenti e dinamometri per le forze”, spiega il professore Sandro Barone del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Ateneo pisano.
Il prototipo del dispositivo realizzato
E sempre manuale, mediante l’uso di stampi di gesso, è anche la realizzazione di dispositivi medici personalizzati da far indossare ai pazienti nel corso della riabilitazione. Ma come sottolineano dall’Università di Pisa, si tratta di procedure che richiedono tempo e la cui accuratezza dipende molto anche dalla capacità dei singoli operatori. La struttura ad anello dotata di sensori RGB-D realizzata dal team dell’Ateneo pisano è dunque una risposta a queste criticità.
“Grazie al nostro sistema – conclude Barone – l’acquisizione dell’anatomia degli arti superiori è più veloce, meno complessa e più precisa e consente di progettare dispositivi altamente personalizzati partendo dai dati digitali acquisiti. Questa tecnologia consente infine di risolvere due importanti problemi, ovvero la difficoltà di acquisire la forma delle mani che talvolta non possono essere mantenute in posizione fissa a causa della condizione del paziente, e la presenza di dati artefatti dovuti a movimenti involontari”.
Il team dell’Università di Pisa coinvolto nella realizzazione del dispositivo e nel progetto PRIME-VR2 è composto da Sandro Barone, Armando Razionale, Paolo Neri, Alessandro Paoli e Francesco Tamburrino.