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Mercoledì, 02 Novembre 2011 15:04

In Sapienza un workshop sulla fotografia digitale

Nell'ambito delle iniziative promosse da "Pisa per la Fotografia 2011", venerdì 4 novembre alle 16.00, nell'Aula Magna storica del Palazzo della Sapienza (in via Curtatone e Montanara 15), si terrà un workshop dal titolo "Dallo scatto al multimediale", in cui esperti della Nikon (Nital) e di Apple (Dataport) illustreranno i materiali e le tecniche per condividere al meglio i propri scatti digitali (e le proprie riprese) nel mondo multimediale. "Pisa per la Fotografia 2011", arrivata alla sua ottava edizione, è una manifestazione promossa dal Circolo Dipendenti Universitari, dal Circolo Fotografico Pisano e da Foto Ottica Allegrini.

I nuovi prodotti fotografici offrono all'utilizzatore una miriade di possibilità di catturare immagini e i nuovi software sono a disposizione per il loro miglior utilizzo. La fotografia ormai non è più solo stampa ma è anche slideshow, condivisione in rete e con i dispositivi mobili (smartphone, tablet, lettori multimediali). Con questo workshop si intende dare una risposta a tutti quegli appassionati che intendono avvalersi di tutto questo.

Mercoledì, 02 Novembre 2011 14:32

Il primo homo sapiens europeo? Era italiano

Località della Puglia dove si situa la Grotta del CavalloIl primo sapiens europeo? Era italiano. A svelarlo un articolo appena pubblicato sulla rivista 'Nature', frutto della collaborazione internazionale di 13 enti di ricerca fra cui l'Università di Pisa e di Siena. "Sino ad ora – spiega l'antropologo dell'Ateneo pisano Francesco Mallegni che ha collaborato allo studio – si pensava che l'homo sapiens fosse apparso in Europa assai prima di 45.000 anni fa, in Romania, ma i ritrovamenti fatti in Puglia nella Grotta del Cavallo di Uluzzo, in provincia di Lecce, sono i più antichi esistenti e dimostrano che il suo arrivo dall'Africa è precedente di alcuni millenni".

Al centro di tutta la ricerca ci sono due denti di latte ritrovati durante una campagna di scavo nella Grotta del Cavallo alla metà degli anni sessanta del Novecento e che erano stati inizialmente classificati come neandertaliani. "Per molte migliaia di anni – continua Mallegni - l'homo sapiens e l'homo di Neandertal hanno convissuto in Europa: dal primo discendiamo noi, l'altro invece si è estinto circa 27.000 anni fa". Le misurazioni effettuate dallo studioso pisano e le analisi condotte all'Università di Vienna attraverso modelli digitali 3D hanno dunque dimostrato, contrariamente a quanto si pensava prima, che i due denti appartengono a due bambini sapiens. I due molari superiori di latte sono del tutto uguali a quelli dei bambini di oggi. "Il primo dei denti trovati – aggiunge Mallegni - spunta tra 15 ed i 18 mesi dalla nascita e siccome è senza usura il bambino alla morte poteva avere 18 mesi; il secondo spunta a due anni ed essendo usurato in questo caso il bambino alla morte poteva avere dai 3 ai 4 anni o forse leggermente di più".

manufatti grottaI due denti sono stati trovati a circa 2 metri e mezzo dalla superficie e la datazione della stratigrafia è stata eseguita su conchiglie dello stesso deposito attraverso il metodo AMS (Accelerator Mass Spectrometry) del radiocarbonio. I resti risalgono a circa 45-43.000 anni fa, all'epoca della glaciazione Würm 2, un mondo naturalmente molto diverso da quello attuale. Il clima era fresco e arido e la quantità di terre emerse era molto maggiore rispetto ad oggi (Corsica e Toscana, ad esempio, erano molto più vicine). Gli uomini sapiens di allora erano cacciatori-raccoglitori e vivevano in piccoli gruppi e pur conoscendo il fuoco non cuocevano ancora i cibi (da cui probabilmente l'usura di uno dei denti ritrovati).

"Insieme ai due molari - spiega l'antropologo pisano - sono stati rinvenuti anche dei manufatti, come strumenti ricavati da ossa o conchiglie usate per ornamento, ma non bisogna pensare a sepolture, probabilmente i due bambini sono morti in quella grotta casualmente". "A parte i dentini il cui smalto ha la stessa durezza del topazio e quindi si conservano bene – conclude Mallegni – non è rimasto altro, un po' perché le ossa dei bambini sono particolarmente deperibili, un po' perché, denti a parte, i resti umani erano spesso depredati dagli animali".

Ne hanno parlato:

QN

Nazione Pisa

Tirreno Pisa

Il Giornale di Vicenza

Il Giorno Milano

La Sicilia Catania 

Repubblica.it

PisaNotizie.it

Greenreport.it 

IlTirreno.it

Ansa

Wired.it

Televideo.rai.it

Greenreport.it

Libero.it

InToscana.it

Il quotidiano di Puglia

Libero

Qn (4.11.2011)

Secolo d'Italia

 

Da pochi giorni é on line il portale del Coordinamento University Press Italiane di cui la PLUS, casa editrice dell'Ateneo pisano, è uno dei soci fondatori. Navigando al suo interno sarà possibile trovare informazioni sul Coordinamento, sulle sue attività e sulle case editrici che lo compongono. Ogni mese verranno inoltre presentate le novità editoriali di ciascuna University Press insieme alle informazioni sugli incontri e le presentazioni più interessanti che verranno di volta in volta organizzati. Il nuovo sito è disponibile al link http://www.universitypressitaliane.com/. Sul nuovo portale è consultabile il catalogo federato delle UPI in versione elettronica, uno strumento che permette la ricerca dei titoli pubblicati dalle case editrici universitarie attraverso la consultazione dei metadati delle pubblicazioni, keywords incluse.

Il Coordinamento UPI è nato nella primavera del 2009 su iniziativa di undici University Press italiane – oggi diventate quattordici - che hanno deciso di promuovere iniziative condivise volte a valorizzare l'editoria accademica italiana, rispondendo al bisogno di aumentarne l'impatto e la visibilità nel panorama nazionale. Il gruppo si è posto anche come obiettivo comune la diffusione di pubblicazioni di qualità legate ai risultati della ricerca scientifica italiana nel circuito della comunicazione accademica a livello nazionale e internazionale. Tra le iniziative più riuscite, la partecipazione a fiere dell'editoria nazionali e internazionali con uno stand comune, l'ultima delle quali è la Buchmesse di Francoforte a metà ottobre.

fioravanti e defrancescoUn libro e una mattinata in compagnia di amici e colleghi. Così l'Università di Pisa ha festeggiato il settantesimo compleanno del professor Gianfranco Fioravanti, ordinario di Storia della filosofia medievale all'Università di Pisa, che in questi giorni andrà in pensione. Il 28 ottobre, nell'aula "Francesco Barone" del dipartimento di Filosofia dell'Università di Pisa, alla presenza di numerosi docenti e allievi, è stato offerto al professore un volume di studi inediti a lui dedicato ("Scientia, Fides, Theologia. Studi di filosofia medievale in onore di Gianfranco Fioravanti", curato da Stefano Perfetti (Edizioni ETS, 2011).

Amici e colleghi hanno ripercorso la carriera accademica del professor Gianfranco Fioravanti, con ricordi legati al mondo universitario e alla vita privata. Tra loro anche la professoressa Lucia Tomasi, delegata del rettore alla cultura, Maurizio Iacono, preside della facoltà di Lettere e filosofia, e Simonetta Bassi, direttore del dipartimento di Filosofia. Nell'occasione era presente anche il prorettore vicario, Nicoletta De Francesco.


fioravanti e perfettiIl professor Fioravanti insegna dal 1974 nell'Ateneo pisano. È stato preside della facoltà di Lettere e filosofia (1997-2003) e senatore accademico (1995-2010). Nel 2006 l'Università di Pisa gli ha tributato la sua onorificenza più alta, l'Ordine del Cherubino. Nato a Colle di Val d'Elsa il 30 settembre 1941, Gianfranco Fioravanti si è formato a Pisa. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore dal 1960 al 1966, si è laureato nel 1964 all'Università di Pisa con una tesi in Storia della filosofia medievale (relatore Vittorio Sainati). Nel 1967 ha conseguito il diploma di perfezionamento in filosofia presso la Scuola Normale (relatore Eugenio Garin).

Le ricerche di Gianfranco Fioravanti riguardano le diverse forme di aristotelismo delle università medievali (da quello eterodosso di Sigieri di Brabante e Boezio di Dacia a quello eclettico di Alberto Magno). Ha inoltre condotto ricerche significative sul pensiero politico e scientifico medievale. In anni recenti si è dedicato a studi danteschi ed è imminente la pubblicazione della sua edizione commentata del "Convivio" di Dante.

 

Altre foto della mattinata:

fioravanti plateafioravanti1 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Per le lauree rilasciate dall'Università di Pisa arriva un'etichetta di prestigio: la Commissione europea ha assegnato all'Ateneo pisano il "Diploma Supplement Label", che riconosce alla nostra università il merito di rilasciare, secondo le modalità richieste, il DS, un documento integrativo valido in tutta Europa - e anche nel resto del mondo - che serve a rendere più "trasparente" e più spendibile nel mondo del lavoro il proprio titolo di studio. Il Diploma Supplement, inoltre, facilita la valutazione del titolo ai fini dell'accesso ai livelli di formazione successive, in Italia e all'estero. Collegandosi al portale Alice, i nostri laureati possono infatti stamparsi automaticamente e gratuitamente il "Diploma supplement" in versione italiana e inglese, che fornisce informazioni più dettagliate sul percorso di studi svolto.

Il DS integra il diploma di laurea standard con la descrizione del curriculum di studi effettivamente seguito, fornendo una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard articolato in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

Il "Diploma Supplement" è stato pensato proprio per valorizzare il contenuto della nuova offerta didattica degli atenei e la loro autonomia: favorisce la mobilità degli studenti, l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente, facilita la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro e rende più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei laureati.

Si svolgerà venerdì 28 ottobre 2011, nell'Aula Magna di Scienze politiche, la giornata di studio dal titolo "Disagio territoriale. Il destino dei piccoli comuni di montagna", che mira ad approfondire questo argomento di tragica attualità, con un'attenta analisi della situazione italiana e più in particolare con riferimento a casi tipici della Toscana, della Calabria e della Sardegna. L'iniziativa è promossa dal gruppo di ricerca che fa capo al professor Mario Aldo Toscano, ordinario di Storia e teoria sociologica.

La decadenza dei piccoli comuni di montagna appare sempre più come una perdita sociale di eccezionale gravità con implicazioni forti dal punto di vista del presidio territoriale, della conservazione degli insediamenti, della difesa di antiche comunità storicamente importanti.

Alla giornata di studio parteciperanno eminenti studiosi dell'Università di Pisa e giovani ricercatori del dipartimento di Scienze politiche e sociali – Antonella Cirillo, Claudia Damari, Silvia Cervia – oltre all'onorevole Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, a Franca Biglio, presidente dell'Associazione nazionale piccoli comuni, e a esperti di altre università e istituzioni testimoni delle realtà locali esaminate.

Il convegno si annuncia particolarmente significativo sia per i risvolti politici e programmatici che riguardano il territorio, sia per la promozione della visione di una nuova integrazione tra città e montagna nel quadro di un'etica del territorio da ricostruire, come emerge dallo studio compiuto dal gruppo pisano e pubblicato dalla casa editrice "Le Lettere" di Firenze con il titolo "Derive territoriali. Cronache dalla montagna del disagio".

Nella mattina di venerdì 28 ottobre alle ore 11, nell'aula "Francesco Barone" del dipartimento di Filosofia dell'Università di Pisa, in via Paoli 15, sarà festeggiato il settantesimo compleanno del professor Gianfranco Fioravanti, ordinario di Storia della filosofia medievale all'Università di Pisa, che in questi giorni andrà in pensione. Nell'occasione sarà offerto al professore un volume di studi inediti a lui dedicato ("Scientia, Fides, Theologia. Studi di filosofia medievale in onore di Gianfranco Fioravanti", curato da Stefano Perfetti (Edizioni ETS, 2011).

Il professor Fioravanti insegna dal 1974 nell'Ateneo pisano. È stato preside della facoltà di Lettere e filosofia (1997-2003) e senatore accademico (1995-2010). Nel 2006 l'Università di Pisa gli ha tributato la sua onorificenza più alta, l'Ordine del Cherubino. Nato a Colle di Val d'Elsa il 30 settembre 1941, Gianfranco Fioravanti si è formato a Pisa. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore dal 1960 al 1966, si è laureato nel 1964 all'Università di Pisa con una tesi in Storia della filosofia medievale (relatore Vittorio Sainati). Nel 1967 ha conseguito il diploma di perfezionamento in filosofia presso la Scuola Normale (relatore Eugenio Garin).

Le ricerche di Gianfranco Fioravanti riguardano le diverse forme di aristotelismo delle università medievali (da quello eterodosso di Sigieri di Brabante e Boezio di Dacia a quello eclettico di Alberto Magno). Ha inoltre condotto ricerche significative sul pensiero politico e scientifico medievale. In anni recenti si è dedicato a studi danteschi ed è imminente la pubblicazione della sua edizione commentata del "Convivio" di Dante.

L'Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell'eccellenza pisana nel campo dell'informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell'ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione Galileo. Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell'Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell'informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica.

L’Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell’eccellenza pisana nel campo dell’informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell’ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione Galileo. Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell’Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell’informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica. 

Continua il viaggio tra i fondi antichi della biblioteca di Lingue e letterature moderne 1 che, dopo i manoscritti, presenta le Cinquecentine provenienti dai tre fondi comprendenti edizioni del XVI secolo, il recentissimo Fondo Busnelli, il Fondo Malagoli e il Fondo Rari. L’appuntamento è mercoledì 26 ottobre, alle ore 16.00, nella sede di Francesistica in Piazza Torricelli 2, con la presentazione del catalogo curato da Cinzia Romagnoli ed edito da Dedizioni. All’incontro interverranno, oltre alla curatrice, Piero Floriani (Università di Pisa), Alessandra Pesante (Biblioteca Universitaria di Pisa), Paolo Pontari (Università di Pisa).

In occasione della giornata, verranno esposte alcune Cinquecentine provenienti dai tre fondi, che comprendono 78 titoli, stampe provenienti da studiosi e docenti di letteratura, tra cui classici di letteratura latina, storia, geografia, religione e letteratura italiana. A chiusura dell’incontro, il Coro dell’Università di Pisa, diretto da Stefano Barandoni, eseguirà alcuni brani di Giuseppe Verdi.

DS labelPer le lauree rilasciate dall'Università di Pisa arriva un'etichetta di prestigio: la Commissione europea ha assegnato all'Ateneo pisano il "Diploma Supplement Label", che riconosce alla nostra università il merito di rilasciare secondo le modalità richieste il DS, un documento integrativo valido in tutta Europa - e anche nel resto del mondo - che serve a rendere più "trasparente" e più spendibile nel mondo del lavoro il proprio titolo di studio. Il Diploma Supplement, inoltre, facilita la valutazione del titolo ai fini dell'accesso ai livelli di formazione successive, in Italia e all'estero. Collegandosi al portale Alice, i nostri laureati possono infatti stamparsi automaticamente e gratuitamente il "Diploma supplement" in versione italiana e inglese, che fornisce informazioni più dettagliate sul percorso di studi svolto.

Il DS integra il diploma di laurea standard con la descrizione del curriculum di studi effettivamente seguito, fornendo una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard articolato in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

Il "Diploma Supplement" è stato pensato proprio per valorizzare il contenuto della nuova offerta didattica degli atenei e la loro autonomia: favorisce la mobilità degli studenti, l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente, facilita la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro e rende più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei laureati.

Info sul Diploma Supplement


Ne hanno parlato:

La Nazione

Il Tirreno 

Unità Toscana

Corriere fiorentino

InToscana

PisaNotizie.it 

PisaInformaFlash.it

IlTirreno.it 


TG:

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