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GemmaLa dottoranda Gemma Carolina Bettelani, 26 anni, di Sarzana, è tra i quattro vincitori del programma internazionale “Innovation in Haptics Research”, che prevede un finanziamento a studenti di dottorato che propongono progetti innovativi nel campo dell’aptica, la scienza che studia il senso del tatto. Il progetto selezionato tra i vincitori si chiama READABLE (Reliable ElectromAgnetic DynAmic BrailLE), e prevede la realizzazione di un dispositivo Braille dinamico e portatile per permettere la lettura ai non vedenti. Dottoranda al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, Gemma Carolina Bettelani svolge il suo lavoro al Centro di Ricerca dell’Università di Pisa “E. Piaggio”, che da anni vanta un gruppo di ricerca all’avanguardia sullo studio e la riproduzione del senso del tatto in dispositivi artificiali e nella realtà virtuale.

“Nel mondo ci sono 285 milioni di persone ipovedenti, di cui 39 milioni non vedenti – afferma Gemma Bettelani – La qualità della loro vita dipende anche dall’avere accesso a contenuti testuali e grafici usando altri sensi, per esempio l’udito e il tatto. I dispositivi Braille meccanici fino ad ora prodotti spesso non hanno più di una riga, a causa degli alti costi di produzione. Sono dispositivi in grado di cambiare dinamicamente le lettere, ma non riescono a convogliare molta informazione per volta. Il mio progetto ambisce a superare queste limitazioni, creando una tavoletta a più righe, semplice e low cost, in cui i caratteri braille vengono attuati da un magnete che li fa andare su e giù ricevendo corrente. In questo modo è possibile cambiare le lettere braille in modo dinamico, e potenzialmente leggere su una sola tavoletta interi libri”.

Il dispositivo READABLE, attualmente allo stato di progetto, sarà stampato con stampante 3D, in modo da abbattere ulteriormente i costi e rendere possibile alle persone non vedenti o ipovedenti una modalità di accesso ai testi diversa da quella puramente uditiva, ad ora la più accessibile ed economica, a causa della complessità e dei costi dei dispositivi braille.

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Il pin di READABLE.

“È stato dimostrato – continua Gemma Bettelani – che una modalità attiva di accesso al testo, basata sull’esplorazione tattile anziché sull’ascolto passivo, permette una migliore comprensione dell’informazione. Il dispositivo può anche essere usato in diversi esperimenti, per capire come anche le persone vedenti usano il senso del tatto e quali informazioni riescono a percepire con le mani rispetto ai non vedenti. Un campo di ricerca fondamentale per progettare per esempio dispositivi per agire nella realtà virtuale, ad esempio nella chirurgia a distanza o nell’intrattenimento”.

Il programma “Innovation in haptics research” è finanziato dal Technical Committee on Haptics della Robotics and Automation Society, e prevede il conferimento di un budget fino a 10.000 dollari a studenti di dottorato e post doc, per sviluppare progetti innovativi legati allo sviluppo di interfacce aptiche uomo-macchina, algoritmi di controllo per la riproduzione di sensazioni tattili in realtà virtuale, studio del tatto umano.

Giovedì 13 e venerdì 14 dicembre avrà luogo al Centro Congressi le Benedettine (Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, a Pisa) il convegno di studi su Economisti e scienza economica in Italia durante il fascismo, organizzato dal Centro interuniversitario di documentazione sul pensiero economico italiano (CIPEI), insieme al dipartimento di Economia e management dell’Università di Pisa.
Si tratta della prima iniziativa promossa dal CIPEI di Pisa, un centro di studi che, unico nel suo genere nel panorama universitario italiano, si dedica a diffondere tra gli studiosi la conoscenza degli economisti italiani tramite la sistematica raccolta delle loro fonti storiche (bibliografiche e archivistiche).
Il convegno vuole richiamare l’attenzione su un periodo storico come il fascismo, quando la scienza economica si trovò costretta a confrontarsi con mutamenti epocali, tra il tramonto dello Stato liberale e l’affermarsi dello Stato autoritario, le cui specificità in politica economica hanno continuato a segnare l’Italia ben oltre il crollo del regime.
In chiave interdisciplinare sarà affrontato un ampio ventaglio di argomenti, introdotti dalle relazioni generali di apertura della prima giornata di Riccardo Faucci (Università di Pisa), Richard Arena (Université Côte d’Azur) e Piero Barucci (Università di Firenze). Fra i temi principali sarà trattata la storia dei fatti e delle istituzioni che hanno maggiormente influito sulla formazione del sapere economico, le Scuole di studi corporativi, gli economisti che collaborarono alla politica economica, il sistema bancario, la stampa accademica e, infine, l’epurazione degli economisti di religione ebraica in seguito alle leggi razziali del 1938.
La giornata di giovedì 13 dicembre potrà essere seguita in diretta streaming nella sezione "Eventi" del sito dell’Università di Pisa e sul sito del CIPEI.
La mattina di venerdì 14 sarà dedicata ad approfondimenti su specifici argomenti: le biografie scientifiche dei principali economisti, gli scritti economici di Mussolini, la cinematografia del fascismo. Saranno illustrate le principali questioni del dibattito economico dell’epoca: la crisi del 1929, l’incremento delle diseguaglianze economiche, il corporativismo e i provvedimenti autarchici.

Martedì, 11 Dicembre 2018 09:17

Pubblicazione di "Beppe a Legge"

L'associazione "Sinistra per... Giurisprudenza" ha realizzato la pubblicazione "Beppe a Legge" , allegata in calce a questa pagina.

In questa edizione:

  • Fascismo delle orgini
  • Elezioni di midterm
  • Saper raccontare l'orrore
  • Model United Nations
  • Una sconfitta per il comune pisano

La pubblicazione ha ricevuto il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì, 11 Dicembre 2018 09:10

Beppe a Legge

L'associazione "Sinistra per... Giurisprudenza" ha realizzato la pubblicazione "Beppe a Legge" , allegata in calce a questa pagina.

In questa edizione:

  • Fascismo delle orgini
  • Elezioni di midterm
  • Saper raccontare l'orrore
  • Model United Nations
  • Una sconfitta per il comune pisano

La pubblicazione ha ricevuto il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il 20 e il 21 dicembre, nell'Aula 6 del Polo Guidotti, l'associazione Zetesis, con il coordinamento di Agnese Di Riccio e Danilo Manca, organizza la conferenza Sellars e la filosofia post-kantiana.

L'evento è organizzato con il contributo finanziario dell'Università di Pisaper le attività studentesche.

Programma

20 dicembre, ore 14:30

Tra cause e ragioni: la nozione di "sensazione" in W. Sellars
Luca Corti

Intuizione e determinazione categoriale. Note kantiane a Sellars
Luigi Filieri

Impressioni sensibili e capacità concettuali. L'eredità kantiana in McDowell
Anselmo Aportone

Illusioni prospettiche: sul concetto di esperienza in Hegel e McDowell
Agnese Di Riccio

21 dicembre, ore 9:00

Il naturalismo hegeliano come spinozismo
Guido Frilli

Il ruolo della lettura semantica di Hegel nella filosofia del linguaggio di Brandom
Giacomo Turbanti

Sellars e la radice fenomenologica del dato: Farber, Husserl e la naturalizzazione della fenomenologia
Antonio Nunziante

Il mondo della vita e l'immagine scientifica dell'uomo
Danilo Manca

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 10 Dicembre 2018 17:13

Sellars e la filosofia post-kantiana

Il 20 e il 21 dicembre, nell'Aula 6 del Polo Guidotti, l'associazione Zetesis, con il coordinamento di Agnese Di Riccio e Danilo Manca, organizza la conferenza Sellars e la filosofia post-kantiana.

L'evento è organizzato con il contributo finanziario dell'Università di Pisaper le attività studentesche.

Programma

20 dicembre, ore 14:30

Tra cause e ragioni: la nozione di "sensazione" in W. Sellars
Luca Corti

Intuizione e determinazione categoriale. Note kantiane a Sellars
Luigi Filieri

Impressioni sensibili e capacità concettuali. L'eredità kantiana in McDowell
Anselmo Aportone

Illusioni prospettiche: sul concetto di esperienza in Hegel e McDowell
Agnese Di Riccio

21 dicembre, ore 9:00

Il naturalismo hegeliano come spinozismo
Guido Frilli

Il ruolo della lettura semantica di Hegel nella filosofia del linguaggio di Brandom
Giacomo Turbanti

Sellars e la radice fenomenologica del dato: Farber, Husserl e la naturalizzazione della fenomenologia
Antonio Nunziante

Il mondo della vita e l'immagine scientifica dell'uomo
Danilo Manca

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

manifesto 68La conoscenza del Sessantotto pisano si arricchisce di una nuova banca dati che descrive oltre 20 mila documenti, dando conto della ricognizione effettuata su più di 20 tra archivi pubblici e privati, pisani e non solo. Il database è il principale risultato di due borse di ricerca volute e finanziate dall'Università di Pisa nell'ambito del ciclo di iniziative su "Pisa e il '68" e affidate alle giovani storiche Chiara Dogliotti e Cinzia Leopizzi. L'esito della ricognizione archivistica sarà presentato durante il convegno "1968: Pisa, Italia. Immagini e documenti per una storia del Sessantotto", in programma alla Gipsoteca di arte antica giovedì 13 e venerdì 14 dicembre. Con loro e con i due curatori scientifici, i professori dell'Ateneo pisano Luca Baldissara e Alessandro Breccia, parteciperanno alcuni dei principali studiosi italiani del '68, a partire da Peppino Ortoleva, dell'Università di Torino, che terrà una relazione su "Il Sessantotto negli anni Sessanta", e Michele Battini, dell'Università di Pisa, che parlerà de "Il Sessantotto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta".

Giovedì pomeriggio, alle ore 19, in Gipsoteca sarà inoltre proiettato in anteprima assoluta il video documentario dal titolo "Cartoline dal Sessantotto. Pisa e gli anni della contestazione", realizzato dal regista Lorenzo Garzella con interviste ai protagonisti, foto e filmati di archivio.

Guarda il trailer del film.

Il database sul Sessantotto pisano, liberamente accessibile, ha censito più di 20 mila documenti, ognuno supportato da una descrizione particolareggiata con categorie e parole chiave utili per approfondire la ricerca. Oltre ad alcuni importanti archivi privati, sono stati esaminati gli archivi di numerosi centri pubblici, pisani e non solo: l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, la Biblioteca Franco Serantini, l'Archivio di Stato, la Prefettura, la Procura della Repubblica, il Comune, l'Archivio Storico Diocesano, la Camera del Lavoro, le ACLI, la Casa della Donna, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana di Pisa (già Provveditorato agli Studi), l'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Antonio Pacinotti” e il Liceo Classico “Galileo Galilei” (accorpati nell’unico Istituto di Istruzione Superiore “Galieli-Pacinotti”), il Liceo Scientifico “Ulisse Dini”, il Museo Piaggio e la Camera del Lavoro di Pontedera, l'Archivio Centrale di Stato, il Centro di Documentazione di Lucca, l'Archivio Movimenti di Genova, l'Archivio “Parri” di Bologna, il Centro Studi Movimenti di Parma.

volantino 68Pensato per offrire uno strumento agli studiosi e più in generale a tutti coloro che vorranno conoscere in profondità il sessantotto pisano, il database fa emergere alcuni temi che appaiono centrali nella riflessione storiografica sul tema: dal rapporto tra operai e studenti al contributo degli studenti cattolici, dall’influenza delle principali istituzioni universitarie e amministrative pisane sull’elaborazione teorica del movimento studentesco alla conflittualità operaia tra organizzazioni sindacali e movimenti di base, fino a evidenziare le differenze e le affinità con altri casi italiani.

La ricerca delle dottoresse Dogliotti e Leopizzi, con il coordinamento dei professori Baldissara e Breccia, e lo stesso convegno del 13 e 14 dicembre, fanno parte del programma "Pisa e il '68", con cui l'Università, il Comune, la Biblioteca Franco Serantini, il Cinema Arsenale e la Scuola Normale Superiore hanno approfondito il contesto del '68 a 50 anni di distanza. Il ciclo è stato aperto nel febbraio del 2017 da un incontro sulle "Tesi della Sapienza" e si è sviluppato attraverso momenti di riflessione su aspetti e protagonisti di quella stagione, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali e appuntamenti espositivi. A fine maggio e inizio giugno si è svolto inoltre il convegno internazionale dal titolo "1968-2018. Cinquant'anni dopo. Il Sessantotto nella storia". Obiettivo generale del progetto è quello di promuovere, con la necessaria distanza storica e critica, e con ricerche inedite, momenti di conoscenza su un periodo che ha visto la città e l’Università di Pisa al centro del panorama nazionale e mettere a confronto generazioni diverse e diversi modi di rilettura e comprensione della storia.

“Da Marconi al 5G, prospettive per le radiocomunicazioni globali” è il titolo del il XV Forum di Italradio che si svolgerà mercoledì 12 dicembre dalle 9,30 nella Villa Medicea a Coltano (Pisa). Organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, Italradio e MBI Group, il Forum è aperto alla comunità scientifica, agli appassionati della radio e della figura di Guglielmo Marconi e a tutti gli interessati al futuro delle radiocomunicazioni. Per tutta la durata del Forum sarà attiva all'interno della Villa Medicea un'area demo intitolata “Tecnologie per sensori, misure e radiocomunicazioni” in cui aziende, start-up, spin-off, consorzi e gruppi di ricerca svolgeranno dimostrazioni per il pubblico. Significativi anche data e luogo delle dell’evento: il 12 dicembre di 117 anni fa Marconi realizzò il primo collegamento transatlantico e, due anni dopo, scelse proprio Coltano per installare la prima stazione radio intercontinentale in Italia, anche se purtroppo il forum non potrà essere ospitato nel luogo esatto dove il fisico italiano condusse i suoi esperimenti giacché la palazzina marconiana versa in uno stato di completo abbandono sin dal 1944, quando la città venne bombardata e la stazione abbandonata.
“Confido che iniziative come questa – dichiara Filippo Giannetti, docente di telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e grande appassionato della figura di Gugliemo Marconi – servano ad accendere i riflettori su un luogo che ha una grandissima importanza storica, ma che è lasciato in decadenza fin da dopo la seconda guerra mondiale. La Stazione Marconi è stata acquisita dal Comune di Pisa lo scorso anno con l’intento di costruire un museo delle telecomunicazioni. Ci auguriamo che il progetto venga portato a conclusione anche grazie alla voce di tanti appassionati e studiosi della radio che si ritroveranno a Coltano il prossimo 12 dicembre”.
"Un gradito ritorno a Pisa – commenta Luigi Cobisi di Italradio - e un enorme passo avanti verso le nuove realtà della radiocomunicazione che Marconi certo non avrebbe voluto fossilizzate al lemma della vecchia, cara radio. Non c'è nulla di vecchio nella radio".
“Il focus sarà sul futuro della radio – prosegue Attilio Vaccaro, direttore progetti speciali ad MBI - in particolare sulle potenzialità delle tecnologie satellitari emergenti Saranno presentati vari progetti per raccontarne gli utilizzi attuali: dal monitoraggio ambientale, alla meteorologia”.
Programma: http://www.mbigroup.it/wp-content/uploads/2018/11/locandina-XV-Forum-Italradio.pdf
Registrazione: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-xv-forum-italradio-51999928185

 

La conoscenza del Sessantotto pisano si arricchisce di una nuova banca dati che descrive oltre 20 mila documenti, dando conto della ricognizione effettuata su più di 20 tra archivi pubblici e privati, pisani e non solo. Il database è il principale risultato di due borse di ricerca volute e finanziate dall'Università di Pisa nell'ambito del ciclo di iniziative su "Pisa e il '68" e affidate alle giovani storiche Chiara Dogliotti e Cinzia Leopizzi. L'esito della ricognizione archivistica sarà presentato durante il convegno "1968: Pisa, Italia. Immagini e documenti per una storia del Sessantotto", in programma alla Gipsoteca di arte antica giovedì 13 e venerdì 14 dicembre. Con loro e con i due curatori scientifici, i professori dell'Ateneo pisano Luca Baldissara e Alessandro Breccia, parteciperanno alcuni dei principali studiosi italiani del '68, a partire da Peppino Ortoleva, dell'Università di Torino, che terrà una relazione su "Il Sessantotto negli anni Sessanta", e Michele Battini, dell'Università di Pisa, che parlerà de "Il Sessantotto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta".
Mercoledì pomeriggio, alle ore 19, in Gipsoteca sarà inoltre proiettato in anteprima assoluta il video documentario dal titolo "Cartoline dal Sessantotto. Pisa e gli anni della contestazione", realizzato dal regista Lorenzo Garzella con interviste ai protagonisti, foto e filmati di archivio.
Il database sul Sessantotto pisano, liberamente accessibile, ha censito più di 20 mila documenti, ognuno supportato da una descrizione particolareggiata con categorie e parole chiave utili per approfondire la ricerca. Oltre ad alcuni importanti archivi privati, sono stati esaminati gli archivi di numerosi centri pubblici, pisani e non solo: l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, la Biblioteca Franco Serantini, l'Archivio di Stato, la Prefettura, la Procura della Repubblica, il Comune, l'Archivio Storico Diocesano, la Camera del Lavoro, le ACLI, la Casa della Donna, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana di Pisa (già Provveditorato agli Studi), l'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Antonio Pacinotti” e il Liceo Classico “Galileo Galilei” (accorpati nell’unico Istituto di Istruzione Superiore “Galieli-Pacinotti”), il Liceo Scientifico “Ulisse Dini”, il Museo Piaggio e la Camera del Lavoro di Pontedera, l'Archivio Centrale di Stato, il Centro di Documentazione di Lucca, l'Archivio Movimenti di Genova, l'Archivio “Parri” di Bologna, il Centro Studi Movimenti di Parma.
Pensato per offrire uno strumento agli studiosi e più in generale a tutti coloro che vorranno conoscere in profondità il sessantotto pisano, il database fa emergere alcuni temi che appaiono centrali nella riflessione storiografica sul tema: dal rapporto tra operai e studenti al contributo degli studenti cattolici, dall’influenza delle principali istituzioni universitarie e amministrative pisane sull’elaborazione teorica del movimento studentesco alla conflittualità operaia tra organizzazioni sindacali e movimenti di base, fino a evidenziare le differenze e le affinità con altri casi italiani.
La ricerca delle dottoresse Dogliotti e Leopizzi, con il coordinamento dei professori Baldissara e Breccia, e lo stesso convegno del 13 e 14 dicembre, fanno parte del programma "Pisa e il '68" (pisaeil68.unipi.it), con cui l'Università, il Comune, la Biblioteca Franco Serantini, il Cinema Arsenale e la Scuola Normale Superiore hanno approfondito il contesto del '68 a 50 anni di distanza. Il ciclo è stato aperto nel febbraio del 2017 da un incontro sulle "Tesi della Sapienza" e si è sviluppato attraverso momenti di riflessione su aspetti e protagonisti di quella stagione, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali e appuntamenti espositivi. A fine maggio e inizio giugno si è svolto inoltre il convegno internazionale dal titolo "1968-2018. Cinquant'anni dopo. Il Sessantotto nella storia". Obiettivo generale del progetto è quello di promuovere, con la necessaria distanza storica e critica, e con ricerche inedite, momenti di conoscenza su un periodo che ha visto la città e l’Università di Pisa al centro del panorama nazionale e mettere a confronto generazioni diverse e diversi modi di rilettura e comprensione della storia.

Sabato 8 dicembre sono state inaugurate due nuove sale del Museo Multimediale delle Rocche e Fortificazioni di Barga (Lucca) che hanno così compeltato l’intero percorso museale. La prima è dedicata a quattro personaggi importanti per la Valle del Serchio: Matilde di Canossa, Castruccio Castracani, Paolo Guinigi, e Ludovico Ariosto; la seconda alle carte storiche della zona.

Il progetto del Museo è stato affidato nel 2013 al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, dove si è costituito un gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Sandra Lischi e composto da Marco Bigliazzi, Andreina Di Brino, Gianluca Paoletti, e Giuseppe Cassaro. Alla realizzazione delle nuove sale hanno inoltre collaborato Raffaele Savigni dell’Università di Bologna (Matilde di Canossa), Gianni Boccardi (Castruccio Castracani), Jean-Claude Maire Vigueur dell’Università di Roma (Paolo Guinigi) e Maria Cristina Cabani dell’Università di Pisa (Ariosto).

 

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La professoressa Lischi tiene il suo intervento all'inaugurazione del Museo

“In stretta collaborazione con la committenza – spiega Sandra Lischi - abbiamo costruito un percorso insieme conoscitivo ed attraente, che consente ai visitatori di viaggiare virtualmente nella Valle del Serchio, esplorando diversi aspetti storici, ambientali e storico-artistici, grazie a immagini in movimento, a dispositivi interattivi, all’uso di testi e di musiche”.

Molte le autorità presenti all’inaugurazione tra cui il sindaco di Barga Marco Bonini, Patrizio Andreuccetti, sindaco di Borgo a Mozzano e presidente dell'Unione dei Comuni e il sindaco di Coreglia Valerio Amadei. Nell’occasione il museo è stato intitolato a Laura Risaliti, funzionaria della Comunità Montana Media Valle del Serchio recentemente scomparsa che ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione del Museo.

Il Museo Multimediale delle Rocche e Fortificazioni rimarrà aperto al pubblico nei giorni 8 e 9 dicembre con orario 15,00/19,00.

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