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Mercoledì, 16 Gennaio 2013 11:39

Visto d'ingresso per motivi di studio

Visto d'ingresso

Il visto d'ingresso è l'autorizzazione concessa ai cittadini stranieri non comunitari (appartenenti a Paesi al di fuori dell'Unione Europea e dello Spazio Schengen) per l’accesso, transito o soggiorno in Italia.

Il visto viene rilasciato dalle Ambasciate e Consolati Italiani nel territorio di residenza del cittadino straniero. L’elenco delle Ambasciate e Consolati italiani è visionabile al link: www.esteri.it/it/ministero/struttura/laretediplomatica/.

I cittadini di alcuni Paesi sono esenti dall’obbligo di visto per soggiorni non superiori a 90 giorni (ogni 180 giorni) nel territorio dei Paesi Schengen, Italia inclusa (elenco al sito web della Farnesina). L’esenzione non vale per ingressi in Italia motivati da cure mediche o dall'esercizio di un’attività remunerata.

Per tutti i soggiorni di lunga durata (oltre 90 giorni), lo straniero deve sempre munirsi di visto.

In caso di soggiorni di durata superiore a tre mesi, e comunque qualora siano in possesso di visto di tipo D, i cittadini stranieri non comunitari devono richiedere il permesso di soggiorno entro 8 giorni lavorativi dal loro ingresso in Italia.

Documenti necessari per richiedere il visto per motivi di studio

Il visto per studio consente l'ingresso in Italia, ai fini di un soggiorno di lunga durata ma a tempo determinato, allo straniero che - nell’ambito della quota stabilita dal decreto di cui all’articolo 39, comma 4 del testo unico 286/1998 e successive modifiche ed integrazioni, ed alle condizioni stabilite dal provvedimento di cui all’articolo 46, comma 2 del D.P.R. 394/1999 e successive modifiche ed integrazioni - intenda seguire corsi universitari.

I candidati con cittadinanza NON UE che devono richiedere un visto di studio ai fini dell’iscrizione ai seguenti corsi universitari: Laurea, Laurea magistrale, Laurea magistrale a ciclo unico, Master universitario di primo e di secondo livello, Corso propedeutico – Foundation Course, Dottorato di ricerca, Diploma di specializzazione, Corso di perfezionamento, Corso di lingua e cultura italiana, Corso singolo e stage, periodo di mobilità) devono, precedentemente alla richiesta del visto, presentare domanda di preiscrizione sul portale ministeriale UNIVERSITALY.

I candidati a corsi universitari per i quali è prevista una precedente ammissione da parte del competente Consiglio di corso di studio ai fini dell’immatricolazione devono obbligatoriamente caricare sul portale Universitaly anche la lettera di ammissione ricevuta dal corso richiesto (per ulteriori informazioni sulla documentazione da allegare in caso di preiscrizione a Dottorato o Master, contattare l’Ufficio Dottorato o l’Ufficio Master).

Sul portale Universitaly occorre registrarsi, e poi selezionare l’Università di Pisa, il Corso di studi prescelto, la lingua del Corso, l’Ambasciata o Consolato italiano nel proprio Paese di residenza dove si farà richiesta del visto (nella domanda di preiscrizione non indicare il codice fiscale, se non si possiede già, e l’ID dell’Ateneo prescelto.

La domanda di preiscrizione sarà valutata dall’Università di Pisa e, successivamente alla sua validazione, inoltrata alla sede diplomatica italiana (Ambasciata/Consolato) competente per la richiesta di visto.

Al momento della validazione della domanda lo studente riceverà una notifica dal Portale Universitaly e troverà il Sommario in pdf sulla propria pagina di Universitaly, in fondo alla stessa. Dal momento della validazione della domanda di preiscrizione il candidato potrà presentare richiesta di visto all’Ambasciata competente allegando, in aggiunta ai documenti richiesti a tal fine dalla sede diplomatica italiana, anche il Sommario suddetto.

I documenti da produrre per ottenere un visto per studio sono principalmente:

  • formulario per la domanda del visto d’ingresso
  • fotografia recente in formato tessera
  • documento di viaggio in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto
  • disponibilità in Italia di adeguato alloggio
  • pre-iscrizione al corso da seguire in Italia (Sommario sul Portale Universitaly)
  • assicurazione sanitaria, se lo straniero non ha diritto all’assistenza sanitaria in Italia in virtù di accordi o convenzioni in vigore con il suo Paese
  • dimostrazione della disponibilità in Italia dei mezzi di sostentamento, pari a non meno di € 448,52 per ogni mese di durata dell’anno accademico. Tale disponibilità può essere comprovata mediante:
    • esibizione di mezzi personali o familiari
    • garanzie economiche fornite da Istituzioni ed Enti italiani di accertato credito, da Governi locali, o da Istituzioni ed Enti stranieri considerati affidabili dalla Rappresentanza diplomatica italiana.

I requisiti e le procedure per il rilascio del visto sono indicati da un apposito provvedimento, pubblicato annualmente dal MIUR, d’intesa con il MAECI ed il Ministero dell’Interno.

Per tutti i dettagli sul rilascio dei visti per l’Italia: http://vistoperitalia.esteri.it/home/it

Informazioni a cura di:

Unità Promozione Internazionale
Piazza Torricelli, 4 56124 Pisa

 

Lunedì, 14 Gennaio 2013 11:33

Allianz S.p.A.

Allianz S.p.A. div. Subalpina, presso l'Agenzia di Pisa – via Volpe, 84 – Ospedaletto – Pisa (codice 5820), metterà a disposizione i suoi prodotti assicurativi, a condizioni agevolate, per i dipendenti in servizio a tempo indeterminato dell'Università di Pisa e loro familiari conviventi con qualifica di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

La convenzione è valida fino a diversa comunicazione da parte dell' Agenzia Assicurativa.

Sconti per il personale

Sono previsti i seguenti sconti:

• Garanzia R.C.A.

Tariffa Unificata Allianz in vigore al momento dell'emissione della polizza
Bonus/Malus Autovetture
Autovetture uso privato, fuoristrada omologati come autovetture: sconto 12%

• Garanzie A.R.D.

Tariffa Ufficiale Allianz in vigore al momento dell'emissione della polizza, limiti e massimali di tariffa
Incendio/furto
Autovetture in servizio privato, Veicoli ad uso promiscuo e fuoristrada (fino a 9 posti e 35 q.li p.c.p.c.): sconto 30%

Come richiedere i servizi

Gli interessati potranno presentarsi presso l'Agenzia di Pisa – via Volpe, 84 – Ospedaletto – Pisa (codice 5820), esibendo il documento di appartenenza a una delle categorie indicate nell'accordo – tesserino universitario per il personale tecnico-amministrativo, certificato per il personale docente e ricercatore.

Contatti

Antonini Assicurazioni – Agente Luca Antonini
Via Volpe, 84 – 56121 - Ospedaletto – Pisa
Tel. 050/983344 – 050/982943 Fax 050/9656906
Mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orario di apertura: Lunedì – Venerdì / 9,00 : 13,00 – 15,00 : 18,00

 

Lunedì, 14 Gennaio 2013 10:34

Hardwired for jealousy

Donatella MARAZZITI The brains of the obsessively jealous are specially programmed to generate their out of control behavior, says a new study. Understanding how the brains of stalkers function could lead to medication to control extreme forms of jealous behavior.

A team of researchers from the Departments of Neuroscience and Psychiatry at the University of Pisa, Italy, claim they have discovered the areas of the brain responsible for making us jealous and of triggering the kind of delusional jealousy that drives stalkers – also known as Othello's syndrome after the Shakespeare character who kills his wife due to jealousy.

The researchers are keen to widen their research to examine the areas of the brain associated with being in love to see how these connect to the jealousy centers.

In a new article in the journal CNS Spectrums, which is published by Cambridge University Press, the researchers examined MRI brain scans and trawled through research into neurological and psychiatric disorders that are accompanied by delusional jealousy to reach their conclusions.

While acknowledging that jealousy is a fundamental of human experience, the authors sought to pinpoint what is happening in the brain when jealousy turns into a dangerous obsession that may result in extremely aggressive behavior, such as stalking, suicide, or murder.

The neural roots of jealousy are located in the area of the brain called the ventromedial prefrontal cortex, which is found roughly just above the forehead. In this region we process emotions and reflect on ourselves and others. Here we process thoughts and feelings of the one we love and predict scenarios of how we would feel about his or her possible loss.

The obsessively jealous brain appears to have three characteristics: it is prone to believe the relationship with the loved one is the only thing of any importance; it misinterprets innocent behaviors, thoughts, and feelings of the loved one; and it feels the potential loss of the loved one as a life-shattering catastrophe. This in turn can prompt extreme reactions like stalking or even murder.

The researchers believe that, in some people, this process may become ingrained, leading to a destructive 'habit' of jealousy becoming hardwired in the brain. They want to do more research on this aspect and also investigate how medication can help.

The brain dimension could also explain why extreme delusional forms of jealousy are common in psychiatric disorders such as schizophrenia and alcoholism, and also in neurological disorders such as Alzheimer's and Parkinson's.

Team researcher Donatella Marazziti said the study of jealousy is just beginning: "Jealousy has long attracted the interest of both psychiatrists and psychologists, but it is only recently that it has captured the attention of neuroscience – the science of the nervous system including the brain. It has also been 'hidden' in wider classifications of disorders such as depression, obsessive-compulsive disorder or paranoia. Our research shows that it really deserves a category of its own – especially in its extreme forms when it provokes terrifying behaviors such as stalking or drives people to suicide or murder."

Marazziti continued, "The study of the roots of jealousy in the brain is just beginning. Ultimately we would like to be able to understand it well enough to be able to control its more extreme forms. However, much more work needs to be done to understand the biological roots of this emotion that still represents a great mystery of human nature."

(Cambridge University Press' Press Release)

prof.sa MarazzitiLa gelosia delirante a cui sono associati comportamenti aggressivi come lo stalking, il suicidio o l'omicidio sarebbe legata ad uno squilibrio di una specifica area del cervello. E' questo il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa e recentemente pubblicato sulla rivista CNS Spectrums della Cambridge University Press. Secondo gli autori dell'articolo - Donatella Marazziti, Michele Poletti, Liliana Dell'Osso, Stefano Baroni e Ubaldo Bonuccelli - le radici neuronali della cosiddetta "sindrome di Otello" si troverebbero nella corteccia frontale ventro-mediale, un'area del cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi.

"Abbiamo elaborato un modello teorico – spiega Donatella Marazziti – basato sull'osservazione clinica dei pazienti affetti da schizofrenia, alcolismo e morbo di Parkinson nei quali sono molto comuni le manifestazioni di gelosia delirante, in particolare nei soggetti che soffrono di morbo di Parkinson e che sono curati con farmaci che incrementano la produzione di dopamina".

"L'indagine empirica delle basi neurali della gelosia è solo all'inizio e ulteriori studi sono necessari per chiarirne le radici biologiche", avverte Donatella Marazziti. Se infatti la gelosia è un sentimento del tutto naturale, il punto è individuare lo squilibrio biochimico che trasforma questo sentimento in un'ossessione pericolosa. Pensare che la relazione con la persona amata sia l'unica cosa importante della propria vita, interpretare erroneamente i comportamenti e i sentimenti del partner e percepire la sua perdita come una totale catastrofe sono ad esempio sintomi che alla fine possono portare a comportamenti aggressivi ed estremi.

"La speranza – conclude Donatella Marazziti - è che una maggiore conoscenza dei circuiti cerebrali e delle alterazioni biochimiche che sottendono i vari aspetti della gelosia delirante, possa aiutare ad arrivare ad un'identificazione precoce dei soggetti a rischio".

Ne hanno parlato:

Unomattina - RAI1
Servizio sul TG di RAI2

ANSA

AdnKronos

IlSecoloXIX.it

Ilmondo.it

LaStampa.it

Tgcom24.mediaset.it

Corriere fiorentino

Nazione - Pisa

QN

Nazione.it

Tirreno

Tirreno- Pisa

Tirreno.it

Corriere.it

Corrierefiorentino.it

InToscana.it

OgniSette.it

50Canale.tv

PisaToday.it

NoveFirenze.it

inaugurazione Dente PiaggioUn altro tassello del parco dell'innovazione e della ricerca di Pontedera, che sta sorgendo nell'area del "Dente Piaggio", è stato posto venerdì 11 gennaio 2013 con l'inaugurazione della sede del corso di laurea in Infermieristica e della segreteria studenti dell'Università di Pisa. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, il rettore dell'Ateneo pisano, Massimo Augello, e il direttore dell'Asl 5 di Pisa, Rocco Damone.

I locali che saranno utilizzati dal corso di laurea in Infermieristica sono composti da otto aule per l'insegnamento, ampi spazi comuni e uffici di segreteria. Il corso di laurea, che è tornato da alcuni anni a essere tenuto nella città di Pontedera, accoglie una cinquantina di studenti e già nello scorso anno ha prodotto i primi laureati.

La segreteria studenti è costituita invece da un ampio locale, al cui interno saranno a disposizione due operatori che svolgeranno sia attività di front-office che di back-office. Nella zona di attesa sono state installate quattro postazioni internet, che permetteranno agli studenti di navigare in rete e di accedere ai portali dell'Ateneo pisano per l'avvio di diversi procedimenti amministrativi. In sede, gli studenti e i laureati potranno svolgere tutte le pratiche inerenti la rispettiva carriera universitaria, dall'immatricolazione al ritiro del certificato di laurea. La segreteria sarà aperta le mattine dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, oltre ai pomeriggi di martedì e giovedì, dalle ore 14.30 alle 17.30.

pontederaLe nuove strutture si trovano al piano terra del "Dente Piaggio", mentre al primo piano, che necessita di un successivo intervento di completamento, sarà allestito un laboratorio per sviluppare i progetti di cooperazione internazionale e sarà realizzata una foresteria destinata ad accogliere gli ospiti stranieri dell'Università di Pisa, quali docenti, ricercatori, dottorandi e studenti. Con il completamento del progetto, questa area diventerà così un vero e proprio polo della didattica, della ricerca e dell'innovazione, caratterizzandosi in modo particolare sul versante dell'internazionalizzazione.

Il potenziale di giovani interessati a questi servizi è molto elevato, visto che sono oltre 100 gli immatricolati e complessivamente più di 700 gli iscritti all'Università di Pisa residenti nel solo comune di Pontedera e diverse centinaia quelli che abitano nei comuni limitrofi.

Alla cerimonia ha partecipato un folto pubblico e le diverse autorità cittadine. Nel suo discorso, il sindaco Millozzi ha sottolineato l'importanza per il territorio delle due strutture inaugurate: "in una fase difficile per gli enti locali – ha detto – solo dalla sinergia di tutti è stato possibile procedere con questa realizzazione". Il sindaco ha poi ricordato che la struttura sarà dedicata a Daniela Donati, direttrice generale del Comune, prematuramente scomparsa, che aveva lavorato molto per questa realizzazione. Il rettore Massimo Augello ha voluto sottolineare l'importanza del rapporto con il territorio e la sua volontà di rafforzare notevolmente questa vocazione. Infine il direttore Rocco Damone ha evidenziato il livello qualitativo delle strutture sanitarie presenti in città e ha voluto ricordare anche l'importanza e la qualità della scuola infermieri di Pontedera.

Ne hanno parlato:
Nazione Pontedera 1
Nazione Pontedera 2
Tirreno Pontedera
PisaToday.it
PisaInforma.it    

Focus 50 Canale 

Al via la ventesima edizione dei seminari dedicata alla Bibbia e ai suoi molteplici echi nella cultura e nell'arte. Il tema di quest'anno è "Contro o oltre il limite: protesta e ribellione a partire dalla tradizione biblica". Gli incontri sono organizzati da un gruppo di docenti dei due Dipartimenti di area umanistica dell'Ateneo pisano (Civiltà e forme del sapere e Filologia, Letteratura e Linguistica), in collaborazione con il Servizio cultura e università della diocesi di Pisa. Le sei lezioni aperte al pubblico si svolgono nell'Aula Magna di Palazzo Boilleau, in via Santa Maria n. 85, ogni martedì alle 17,15 a cominciare dall'8 gennaio sino al 12 febbraio 2013. In parallelo partirà al cinema Arsenale anche ciclo di film sempre dedicato al tema della ribellione. La prima proiezione è prevista il 14 gennaio con Don Roberto Filippini della diocesi di Pisa che presenterà "Il trono di sangue" di Akira Kurosawa.

"Abbiamo inaugurato questa iniziativa vent'anni fa – racconta il professore Cesare Letta dell'Università di Pisa – convinti che la Bibbia sia uno dei grandi codici da cui hanno attinto le culture occidentali".

Dopo il primo appuntamento dedicato alle immagini della Torre di Babele nell'arte, sono previsti altri cinque incontri. Il 15 gennaio Donatella Scaiola della Pontificia Università Urbaniana di Roma, parlerà delle figure Giobbe e Gesù; il 22 gennaio Guido Paduano dell'Università di Pisa allargherà il confronto al mondo classico e alla figura di Prometeo; il 29 gennaio, il professor Maurizio Iacono dell'Ateneo pisano toccherà il tema della ribellione nella filosofia del Novecento; il 5 febbraio Sergio Zatti, Ordinario di Storia della critica letteraria all'Università di Pisa, parlerà di Satana come "eroe del risentimento" in Tasso e Milton; il 12 febbraio, infine, Paolo Sacchi, professore emerito all'Università di Torino si soffermerà su "Adamo, Caino, Babele, Lucifero: la ribellione nei libri canonici e apocrifi dell'Antico Testamento".

"La ribellione – spiega Don Filippini –è una possibilità data nel confronto con il limite. Figure come quelle di Lucifero, Caino, Adamo sono modelli della non accettazione dei limiti 'creaturali', o per dirla con un linguaggio più laico 'naturali'. Ma ci sono anche altri esempi: Giobbe che si confronta con il limite nella forma della sofferenza innocente , si interroga, contesta, protesta e infine ne accoglie il mistero o lo stesso Cristo che lo affronta, lo patisce e e attraversandolo nella fiducia, si apre ad una ulteriorità". "La tensione – conclude Don Filippini – è verso l'accettazione 'armonica' del limite, e in questo senso il tema della ribellione offre uno spaccato che fa la grandezza o la tragedia dell'uomo: trovare o meno la 'misura' significa realizzarsi o perdersi".

L'Università di Pisa ha completato il percorso di attuazione del nuovo Statuto e dato avvio alla contabilità di tipo economico-patrimoniale. Dopo la riorganizzazione delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio e l'insediamento del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, nel mese di dicembre 2012 sono stati infatti nominati il direttore generale, i membri del Collegio dei revisori dei conti e quelli del Nucleo di valutazione, mentre il 1° gennaio 2013 è partito il nuovo sistema di contabilità legato al Bilancio unico di Ateneo.

Il dottor Riccardo Grasso, che già ricopriva la carica di direttore amministrativo, è stato nominato direttore generale dell'Ateneo, con un incarico di due anni e mezzo che scadrà il 30 giugno 2015.

Nato a Catania nel 1956 e laureato in Giurisprudenza nell'Università della stessa città siciliana, il dottor Grasso ha ricoperto importanti incarichi alla Scuola Normale, fino a quello di vice direttore amministrativo, per poi continuare la sua carriera dirigenziale nell'Università di Pisa a partire dal 1998. Dall'aprile del 2003 è direttore amministrativo dell'Ateneo. Ricopre attualmente, tra gli altri incarichi, quello di amministratore delegato della casa editrice dell'Ateneo, la Pisa University Press, e quello di revisore dei conti all'Università di Firenze.

Sarà dunque Riccardo Grasso a interpretare la nuova figura del direttore generale, ricoprendo uno dei ruoli fondamentali nel modello di governance delineato dalla legge numero 240 del 2010 e ripreso dallo Statuto dell'Ateneo.

Questa figura è stata ridefinita rispetto a quella del precedente direttore amministrativo, sia per quanto riguarda le procedure di nomina che le funzioni. Sul primo aspetto, il direttore generale è nominato non più dal solo rettore, ma dal Consiglio di amministrazione, su proposta del rettore e sentito il parere del Senato accademico, che deve scegliere tra personalità di elevata qualificazione professionale e comprovata esperienza pluriennale con funzioni dirigenziali. Sul secondo aspetto, il direttore generale è ora inserito tra gli Organi dell'Università e a lui è attribuita la gestione complessiva e l'organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico-amministrativo dell'Ateneo. Rispetto al passato, dunque, questa figura risponde in modo più efficace alla logica dell'autonomia dei poteri, che prevede la separazione tra indirizzo politico e responsabilità gestionale, e ha competenze più ampie, che si estendono al coordinamento delle attività gestionali dei dipartimenti attraverso un rapporto di collaborazione diretta con i direttori di queste strutture. Il direttore generale non è più membro di diritto del Consiglio di amministrazione e del Senato accademico, pur continuando a partecipare, senza diritto di voto, alle sedute dei due Organi di governo.

Mercoledì 9 gennaio, nella sede di Palazzo "Alla Giornata" si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del ministero per i Beni e le attività culturali e quelli dell'Università, alla presenza del direttore generale per le Biblioteche, gli istituti culturali e il diritto di autore, Rossana Rummo, del rettore Massimo Augello, del sindaco Marco Filippeschi, del soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno, Gian Carlo Borellini, e della direttrice della Biblioteca universitaria nazionale, Angela Marseglia.

Il gruppo dei tecnici (composto dagli ingegneri Paolo Iannelli, del MIBAC, Walter Salvatore e Simona Burchi, dell'Ateneo pisano, e dall'architetto Marta Ciafaloni, della Soprintendenza) ha presentato il crono-programma integrato delle attività, che include gli ulteriori studi e le specifiche iniziative finalizzate a completare la valutazione della sicurezza dell'edificio della Sapienza e a individuare gli interventi necessari per la riapertura del Palazzo. Sono stati inoltre illustrati i lavori da realizzare al San Matteo per garantire l'apertura di un servizio al pubblico della Biblioteca universitaria nazionale per l'intero periodo di chiusura della Sapienza.

Il crono-programma prevede che entro la fine di marzo vengano concluse le indagini conoscitive dell'edificio, che saranno integrate con i necessari approfondimenti entro il mese di giugno. Da quella data sarà quindi possibile effettuare le valutazioni circa la compatibilità delle funzioni esistenti. A oggi sono stati già avviati i rilievi di dettaglio delle strutture della Sapienza, nonché i necessari studi geotecnici e il monitoraggio del quadro fessurativo presente nel Palazzo.

Le indagini e le analisi di sicurezza saranno completate entro il mese di ottobre e consentiranno la realizzazione degli eventuali interventi ritenuti necessari.

Per quanto riguarda il San Matteo, è stata individuata una sezione in cui allestire una sede distaccata della Biblioteca universitaria comprensiva di sala consultazione, che consentirà una ripresa del servizio nei confronti dell'utenza universitaria e degli studiosi, seppur con alcune limitazioni in ordine ai prestiti. In questo caso, i lavori sono stati definiti e finanziati in modo da poter aprire la sede al pubblico entro l'inizio del nuovo anno accademico.

Infine è stato deciso di potenziare già da oggi il servizio di prestito della Biblioteca universitaria nazionale, attraverso l'individuazione di ulteriori spazi da destinare allo scopo.

Dal 6 all'11 gennaio nove dirigenti dell'Amministrazione per gli Alimenti e Farmaci della Regione Autonoma del Guangxi sono in Toscana per seguire un corso di alta formazione sul management dei laboratori che operano nell'ambito della sicurezza alimentare. Il corso è organizzato dal Centro Sino-Italiano per la Sicurezza Alimentare (CSISA), coordinato dalla professoressa Alessandra Guidi, che ha sede presso il dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa. Oltre al dipartimento, sono direttamente coinvolti nell'attività del Centro la Direzione generale del diritto alla salute e delle politiche di solidarietà della Regione Toscana e l'Istituto zooprofilattico sperimentale per il Lazio e la Toscana.

Il corso prevede una full immersion all'interno dei laboratori degli istituti zooprofilattici, organi ufficiali del Ministero della Salute, di Pisa, Firenze e Siena, che da sempre hanno attive collaborazioni con l'Ateneo Pisano. Gli ospiti cinesi avranno l'opportunità non soltanto di confrontarsi direttamente con l'organizzazione e l'attività dei laboratori ufficiali, ma anche di seguire i lavori sul campo degli organi di controllo grazie alla collaborazione dell'ASL 5 di Pisa.

L'attività del CSISA, per la parte di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, si colloca all'interno della School of Policy, progetto della Regione Toscana, avente lo scopo di promuovere le eccellenze del sistema sanitario toscano, offrire percorsi internazionali di alta formazione e favorire la cooperazione tra università, centri di ricerca e strutture sanitarie, anche attraverso l'attrazione di investimenti stranieri.

Dopo la pausa delle festività natalizie sono riprese le attività didattiche di "Pianeta Galileo" con le scuole del territorio (scuole secondarie di primo e secondo grado) presso il Museo degli Strumenti per il Calcolo dell'Università di Pisa. Tutti i martedì e i giovedì si effettueranno visite guidate e laboratori dal titolo "L'informatica una lunga storia" e "Una sessione sulla Macchina Ridotta – la CEP prima della CEP". Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Galileo Galilei, tel. 050 2215212.

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