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Martedì, 29 Aprile 2025 12:22

Teatro Verdi - Fondazione Teatro di Pisa

L’Università di Pisa e la Fondazione Teatro di Pisa hanno rinnovato l’accordo per il triennio 2024-26, confermando il ruolo dell’Ateneo come socio della Fondazione e rimarcando l'impegno delle due istituzioni nel promuovere cultura, formazione e collaborazione a beneficio della comunità universitaria e cittadina.

L’accordo prevede numerosi vantaggi per la comunità universitaria ed in particolare:

  • per gli abbonamenti per le stagioni lirica e prosa, si confermano le condizioni dell’accordo stipulato tra il Teatroe il Centro Ricreativo Dipendenti dell’Università;
  • il personale docente e tecnico-amministrativo ha diritto a uno sconto del 15% sul prezzo del biglietto di ogni ordine di posto (esclusa la 2^ galleria) per le stagioni lirica, prosa e danza.
  • ingresso gratuito per i docenti che organizzano gruppi di studenti (non inferiori a 10) per la visione di uno spettacolo o per la loro partecipazione ad attività programmate dal teatro.
Martedì, 29 Aprile 2025 12:14

Pisa Calcio

Grazie alla convenzione tra l'Università di Pisa e il Pisa Sporting Club srl, a partire dalla stagione calcistica 2024-2025, comunità studentesca e personale Unipi possono usufruire di sconti sui biglietti delle partite casalinghe della squadra presso lo Stadio "Arena Garibaldi - Romeo Anconetani".

Sconti disponibili:

  • 20%: Curva Nord
  • 25%: Gradinata
  • 30%: Tribuna Inferiore e Superiore

L'acquisto dei biglietti scontati sarà possibile esclusivamente presso lo Store del Pisa Sporting Club (Pisa, via Oberdan 22 - Borgo Largo). Per ottenere lo sconto, sarà necessario presentare

Per il personale tecnico-amministrativo: badge e documento d’identità;

Per i Docenti: copia della pagina Unimap e documento d’identità

Gli sconti saranno applicati sempre sulle tariffe al pubblico che potrebbero variare ma  la percentuale di sconto resterà invariata.

Non è previsto un limite numerico di biglietti, salvo esaurimento dei posti disponibili nei vari settori dello stadio.

Per informazioni è possibile scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Arezzo indice la sesta edizione del Concorso Nazionale di scrittura “Architettura di Parole”.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 18 maggio 2025.

Bando, locandina e scheda di iscrizione in allegato.

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Vittoria Stanzione, dottoranda in Fisica dell’Università di Pisa e allieva della professoressa Marilù Chiofalo, è risultata vincitrice ex aequo della Sezione C – Narrazioni del XII CONCORSO NAZIONALE Sulle vie della parità, promosso da Toponomastica Femminile in collaborazione con il Premio Italo Calvino.

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Il suo racconto breve, intitolato Penelope dei quanti, pubblicato sulla rivista “Vitamine Vaganti”, rilegge il mito classico di Penelope attraverso una lente scientifica e simbolica, fondendo mito greco e fisica quantistica in una narrazione fantastica e allegorica.

"In una originalissima versione del mito – recita la motivazione della giuria - la protagonista si trova, in quanto donna, nella condizione di 'un elettrone sospeso in uno stato indefinito, in attesa che una misura la definisse', temendo che 'il mondo attorno a lei l'avrebbe costretta, comunque, su di un'unica traiettoria'. È la sua arte, il suo arazzo a salvarla svelandone le infinite possibilità. Molto apprezzati sia l'idea inedita di fondo sia lo stile del racconto".

“Penelope dei quanti” dà voce a una protagonista che non si limita ad attendere, ma si moltiplica in infinite versioni di sé: artista, guaritrice, ostetrica, navigatrice, insegnante, pensatrice. Ogni filo della sua tela rappresenta le potenzialità umane, ogni gesto un atto creativo e liberatorio. L’arazzo diventa una metafora della realtà quantistica e della libertà femminile.

Il concorso Sulle vie della parità, giunto alla XII edizione, promuove la parità di genere attraverso progetti educativi, artistici e culturali. La Sezione C, rivolta a studenti universitari, dottorandi e borsisti, valorizza la scrittura creativa come strumento di riflessione e cambiamento. Per questa edizione il tema era “Le donne e le arti” a partire da un incipit letterario che nel caso di Stanzione è la “La tela” di Simona Baldelli.

 

Il suo racconto si intitola “Penelope dei quanti”

Vittoria Stanzione, dottoranda in Fisica dell’Università di Pisa e allieva della professoressa Marilù Chiofalo, è risultata vincitrice ex aequo della Sezione C – Narrazioni del XII CONCORSO NAZIONALE Sulle vie della parità, promosso da Toponomastica Femminile in collaborazione con il Premio Italo Calvino.

Il suo racconto breve, intitolato Penelope dei quanti, pubblicato sulla rivista “Vitamine Vaganti”, rilegge il mito classico di Penelope attraverso una lente scientifica e simbolica, fondendo mito greco e fisica quantistica in una narrazione fantastica e allegorica.

"In una originalissima versione del mito – recita la motivazione della giuria - la protagonista si trova, in quanto donna, nella condizione di 'un elettrone sospeso in uno stato indefinito, in attesa che una misura la definisse', temendo che 'il mondo attorno a lei l'avrebbe costretta, comunque, su di un'unica traiettoria'. È la sua arte, il suo arazzo a salvarla svelandone le infinite possibilità. Molto apprezzati sia l'idea inedita di fondo sia lo stile del racconto".

“Penelope dei quanti” dà voce a una protagonista che non si limita ad attendere, ma si moltiplica in infinite versioni di sé: artista, guaritrice, ostetrica, navigatrice, insegnante, pensatrice. Ogni filo della sua tela rappresenta le potenzialità umane, ogni gesto un atto creativo e liberatorio. L’arazzo diventa una metafora della realtà quantistica e della libertà femminile.

Il concorso Sulle vie della parità, giunto alla XII edizione, promuove la parità di genere attraverso progetti educativi, artistici e culturali. La Sezione C, rivolta a studenti universitari, dottorandi e borsisti, valorizza la scrittura creativa come strumento di riflessione e cambiamento. Per questa edizione il tema era “Le donne e le arti” a partire da un incipit letterario che nel caso di Stanzione è la “La tela” di Simona Baldelli.

Pubblicate le prime indicazioni a livello europeo per potenziare i servizi vaccinali negli istituti penitenziari. Il documento, intitolato “Strengthening vaccination services in prison settings: Public health guidance” è il risultato del progetto europeo RISE-Vac (Reaching the hard-to-reach: increasing access and vaccine uptake among prison populations in Europe), finanziato dal 3° Programma Salute dell’Unione Europea e coordinato dall’Università di Pisa. A guidare l’iniziativa, Lara Tavoschi, professoressa di igiene e medicina preventiva, affiancata da Erica De Vita, ricercatrice e da un gruppo di assegniste e specializzande tutte del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Il progetto ha coinvolto nove istituzioni partner in sei paesi europei (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Cipro e Moldova).

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L’annuncio arriva in occasione European Immunization Week (EIW), promossa annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che per l’edizione 2025 pone proprio l’accento sull’urgenza di garantire una copertura vaccinale elevata ed equa in tutte le comunità, senza lasciare indietro nessuno.

“Queste indicazioni – spiega Tavoschi - sono un passo avanti fondamentale per la promozione della salute pubblica in contesti caratterizzati da elevata vulnerabilità. I principali benefici attesi dalla loro adozione sono l’aumento della copertura vaccinale tra le persone detenute, il miglioramento dell’equità e dell’accesso alle cure, il rafforzamento della continuità assistenziale post-detenzione, nonché un coinvolgimento attivo di personale e detenuti tramite strumenti educativi mirati”.

Le raccomandazioni sono già state presentate alle istituzioni sanitarie e penitenziarie dei paesi coinvolti, dove sono in corso le prime applicazioni pilota. Uno degli elementi distintivi del progetto RISE-Vac è stata infatti lo studio sul campo che ha coinvolto vari istituti penitenziari con un approccio fortemente partecipativo. Detenuti e personale penitenziario, ad esempio, sono stati attivamente coinvolti nella co-creazione di materiali educativi multilingue – tra cui video, opuscoli e percorsi formativi – disponibili gratuitamente sul sito del progetto.

“Con la pubblicazione di queste indicazioni - conclude Tavoschi - l’Università di Pisa consolida il proprio ruolo guida nella ricerca europea per la salute pubblica e contribuisce concretamente alla definizione di strategie vaccinali più inclusive ed efficaci, anche nei contesti più complessi”.

 

Sono il risultato del progetto RISE-Vac coordinato dall’Università di Pisa

Pubblicate le prime indicazioni a livello europeo per potenziare i servizi vaccinali negli istituti penitenziari. Il documento, intitolato “Strengthening vaccination services in prison settings: Public health guidance” è il risultato del progetto europeo RISE-Vac (Reaching the hard-to-reach: increasing access and vaccine uptake among prison populations in Europe), finanziato dal 3° Programma Salute dell’Unione Europea e coordinato dall’Università di Pisa. A guidare l’iniziativa, Lara Tavoschi, professoressa di igiene e medicina preventiva, affiancata da Erica De Vita, ricercatrice e da un gruppo di assegniste e specializzande tutte del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Il progetto ha coinvolto nove istituzioni partner in sei paesi europei (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Cipro e Moldova).

L’annuncio arriva in occasione European Immunization Week (EIW), promossa annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che per l’edizione 2025 pone proprio l’accento sull’urgenza di garantire una copertura vaccinale elevata ed equa in tutte le comunità, senza lasciare indietro nessuno.

“Queste indicazioni – spiega Tavoschi - sono un passo avanti fondamentale per la promozione della salute pubblica in contesti caratterizzati da elevata vulnerabilità. I principali benefici attesi dalla loro adozione sono l’aumento della copertura vaccinale tra le persone detenute, il miglioramento dell’equità e dell’accesso alle cure, il rafforzamento della continuità assistenziale post-detenzione, nonché un coinvolgimento attivo di personale e detenuti tramite strumenti educativi mirati”.

Le raccomandazioni sono già state presentate alle istituzioni sanitarie e penitenziarie dei paesi coinvolti, dove sono in corso le prime applicazioni pilota. Uno degli elementi distintivi del progetto RISE-Vac è stata infatti lo studio sul campo che ha coinvolto vari istituti penitenziari con un approccio fortemente partecipativo. Detenuti e personale penitenziario, ad esempio, sono stati attivamente coinvolti nella co-creazione di materiali educativi multilingue – tra cui video, opuscoli e percorsi formativi – disponibili gratuitamente sul sito del progetto.

“Con la pubblicazione di queste indicazioni - conclude Tavoschi - l’Università di Pisa consolida il proprio ruolo guida nella ricerca europea per la salute pubblica e contribuisce concretamente alla definizione di strategie vaccinali più inclusive ed efficaci, anche nei contesti più complessi”.

Ceraolo PacinottiLunedì 28 aprile nella penisola iberica si è manifestato un ampio black-out, termine che, pensando alla “luce” che se ne va e al buio che ne consegue, indica la mancanza di energia elettrica. Si è visto, per chi non ci avesse mai pensato, che senza l’energia elettrica si ferma tutto, gli elettrodomestici, i semafori, le infrastrutture telematiche, gli ascensori, i treni…

L’energia elettrica è fornita da quello che si chiama il “Sistema elettrico per l’energia”, che è esattamente l’argomento di un mio insegnamento all’Università di Pisa. Questo sistema ha il compito di fornire ai carichi tutta l’energia che richiedono e lo fa producendo istante per istante, 24 ore su 24 questa energia (più una piccola aliquota perduta lungo le linee e negli altri componenti del sistema), adeguandosi continuamente alle necessità sia dei carichi stessi che dei sistemi di generazione da fonti non programmabili, quali la solare e l’eolica. 

Per ottenere questo risultato il esso è dotato di un complesso sistema di regolazione e controllo che continuamente modifica l’assetto dei suoi componenti (alternatori, convertitori elettronici, delle linee di trasmissione, ecc.) che gli consente, salvo casi rarissimi, di rimanere stabile a seguito di perturbazioni anche significative: un guasto su una linea, su un alternatore, un improvviso distacco di carico, un fenomeno atmosferico di grande entità.

Può però accadere (per fortuna, come dicevo, solo in rarissimi casi) che questo complesso apparato non ce la faccia ad affrontare una particolare contingenza. In questi casi può avvenire un black-out, e intere nazioni possono essere disalimentate per ore. Accadde nel 2003 in Italia, è accaduto ieri in Spagna.

Il sistema elettrico per l’energia si è sviluppato prevalentemente nel XX secolo ed è da alcuni considerato “maturo”. In realtà esso è tutt’ora oggetto di profonde trasformazioni, pilotate soprattutto dalla necessità inderogabile di promuovere la decarbonizzazione attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. E pertanto continua a necessitare di competenze di alto livello sia per la gestione quotidiana che per la programmazione degli investimenti e dei suoi sviluppi futuri.

A questo riguardo sicuramente una figura centrale è costituita dall’ingegnere elettrico. Gli ingegneri elettrici (in un prossimo futuro si potrebbero chiamare opportunamente ingegneri dell’energia elettrica) sono appunto dei tecnici la cui vocazione consiste nella organizzazione della produzione, trasporto a distanza, controllo e distribuzione agli utenti dell’energia elettrica. E la nostra università possiede un ottimo corso di studi di laurea magistrale in Ingegneria elettrica.

Ancora non sappiamo molto delle cause che hanno portato al blackout in Spagna. Potrebbero consistere in deficit strutturali o anche semplici errori nel controllo, magari indotti da un attacco hacker. Ora per i tecnici del sistema spagnolo è il momento di lavorare per ripristinare il sistema; solo dopo verranno le analisi, i resoconti, e le contromisure.

Esso ci ha però sicuramente ricordato quanto sia importante l’energia elettrica e come senza di essa tutte le attività sostanzialmente si fermano. Il sistema elettrico per l’energia è un grande patrimonio della nostra società, da continuare a far crescere per far fronte alle nuove sfide che deve affrontare, prima di tutto la decarbonizzazione che si realizza prevalentemente attraverso produzione di energia elettrica da fonti non climalteranti e l'elettrificazione dei carichi.

Prof. Massimo Ceraolo
Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Lunedì, 28 Aprile 2025 14:21

“In un’altra vita” al Teatro Nuovo

Mercoledì 30 aprile, alle ore 21.00, presso il Teatro Nuovo, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "In un'altra vita" di Federico Malvaldi, con Daniele Paoloni e Veronica Rivolta. 

Cosa accade quando veniamo dimenticati? Quali sentimenti siamo costretti ad attraversare nell’attimo in cui ci accorgiamo che negli occhi e nella memoria della persona che amiamo, o che abbiamo amato, non esistiamo più?

I protagonisti di questa storia sono Anna ed Elia. Quasi vent’anni di vita insieme: un amore nato durante i tempi dell’università che si è alimentato, è cresciuto ed è sopravvissuto fino a quando, un giorno, Elia non ha guardato Anna negli occhi senza più riconoscerla. Il passato che si sgretola. Un passato fatto di sogni, rimpianti, sbagli e reiterazioni. Anni in cui i due hanno fatto di tutto per restare insieme nonostante le loro differenze e le difficoltà a incastrarsi l’uno con l’altra, cercando di superare le proprie disfunzionalità per trovare una forza comune all’interno del rapporto di coppia.

A un certo punto, però, tutto finisce. E anche se il dissesto sembra improvviso, in realtà sono i piccoli terremoti quotidiani, privati e relazionali, ad aver logorato una relazione che col tempo ha smesso di crescere, per stagnarsi in un’immobilità senza via d’uscita.

Una produzione la Compagnia Mauri Sturno, in collaborazione con Remuda Teatro E.T.S. Spettacolo finalista al Festival Inventaria 2024 e vincitore di una residenza presso Artesia Teatro, selezionato all’interno della rassegna PILLOLE2023 di Fortezza EST e selezionato alla Biennale College 2022. Lo spettacolo fa parte del cartellone 2024/2025 del Teatro Nuovo sostenuto da Fondazione Pisa, soci Coop Pisa e Unicoop Firenze.

Il costo del biglietto ridotto per studenti, docenti e dipendenti dell'Università è di 10 euro.

Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.

Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa 
Per partecipare agli spettacoli del Teatro Nuovo è richiesta la tessera associativa annuale di Binario Vivo (costo 3 euro).
Tesseramento online: https://www.cloud32.it/GES/pub/iscrisocio/232333/01 

Contatti: 392.3233535; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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