Incarico per un medico veterinario libero professionista esperto nell’ambito della riproduzione equina
Quattro brevetti dell’Università di Pisa in mostra a Milano a “InnovAgorà”
Sono quattro i brevetti dell’Università di Pisa presenti a InnovAgorà, la manifestazione in programma dal 6 all’8 maggio a Milano presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci che espone in mostra le migliori tecnologie prodotte da università ed enti di ricerca italiani.
L’Ateneo pisano partecipa con brevetti sviluppati in diverse aree tematiche, tre al dipartimento di Farmacia e uno al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione. Il primo è del professor Mauro Pineschi, e riguarda lo sviluppo di derivati 1,3-diaza-4-ossa- [3.3.1] - biciclici per il trattamento del diabete; il secondo è della professoressa Simona Rapposelli, ha come oggetto lo sviluppo di analoghi sintetici di 3-iodotironamina e loro usi; il terzo è della professoressa Claudia Martini che ha brevettato un metodo per la diagnosi di malattie neurodegenerative; il quarto è stato sviluppato dall’ingegner Vincenzo Ferrari ed è un visore indossabile per realtà aumentata.
InnovAgorà è un evento dedicato alla promozione dei risultati della ricerca pubblica per presentare a imprese e investitori una selezione di tecnologie brevettate per favorirne il trasferimento e la valorizzazione presso il tessuto imprenditoriale del paese. In totale saranno esposte e presentate al pubblico 170 tecnologie brevettate, selezionate tra i più promettenti risultati di ricerca di 48 atenei italiani e 13 enti di ricerca. L’evento è promosso dal MIUR e organizzato da CNR e MuST (Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci) in collaborazione con il Corriere della Sera.
Incarico per supporto alla Didattica (10 ore) nell’ambito del master di II livello in “Diagnostica per Immagini dei piccoli animali” a.a. 2017/2018
Cordoglio dell’Ateneo per la scomparsa del professor Roberto Tartarelli
È scomparso all’età di 80 anni il professor Roberto Tartarelli, a lungo docente di Chimica industriale e tecnologica presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa. Nato a Pietrasanta (Lucca) nel 1939, era stato nominato professore ordinario di “Cinetica Chimica applicata” nel 1974 e ha insegnato fino al 2010, anno del suo pensionamento. Era stato direttore del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali per due mandati, dal 2004 al 2010. Nell’anno 2000 era stato insignito dell’onorificenza dell’Ordine del Cherubino.
I colleghi della Scuola di Ingegneria lo ricordano con queste parole:
«Con profondo dispiacere la Scuola di Ingegneria rende partecipi della scomparsa del Prof. Roberto Tartarelli. Generazioni di allievi ricordano il Prof. Tartarelli come docente di straordinaria chiarezza e capacità didattica; da Presidente del Corso di Studio in Ingegneria Chimica e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Chimica è stato promotore di importanti iniziative di miglioramento e innovazione; brillante maestro di scienza, è stato insignito della massima Onorificenza accademica dell’Ordine del Cherubino. Nel coniugare sempre il suo eccezionale valore intellettuale con una essenziale sobrietà, è stato per tutti noi un esempio di dedizione ai più alti ideali accademici».
Contest #MyInformatica50
Per festeggiare i 50 anni del primo corso di laurea in informatica d’Italia, l’Università di Pisa raccoglierà le foto scattate dalle persone che negli anni hanno frequentato questo corso o il dipartimento.
L’obbiettivo è costruire un diario per immagini che testimoni la storia del corso di laurea attraverso il racconto dei suoi protagonisti, delle suoi luoghi ed eventi.
La partecipazione al concorso è gratuita ed aperta a chiunque abbia, o abbia avuto, a vario titolo, rapporti con il corso di laurea in informatica: studenti, ex studenti, docenti e personale amministrativo.
Le modalità per partecipare sono due::
- Inviare una email con la foto a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome e anno in cui è stata scattata la foto e una breve didascalia dell’immagine.
oppure - Condividere le foto sul proprio profilo Instagram pubblico taggando @unipisa e usando l'hashtag: #MyInformatica50, indicando nome e anno in cui è stata scattata la foto e una breve didascalia dell’immagine
Le foto più belle verranno ripostate e condivise sui nostri social (Instagram, Facebook e Twitter), potranno essere utilizzate per le iniziative di “Informatica50” e arricchire la galleria fotografica del sito https://www.unipi.it/index.php/fotogallery-50 e, in generale, essere utilizzate per la comunicazione istituzionale di Ateneo.
Segui hashtag: #MyInformatica50
Spettacolo "Mi chiamo Egon#2: un posto nella storia - Storia Trans"
Il 9 maggio alle 21 va in scena alla Gipsoteca di Pisa lo spettacolo teatrale "Mi chiamo Egon#2: un posto nella storia - Storia Trans".
L'evento è organizzato dall'associazione "Ritmi Meridiani",con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Spettacolo "Mi chiamo Egon#2: un posto nella storia - Storia Trans"
Il 9 maggio alle 21 va in scena alla Gipsoteca di Pisa lo spettacolo teatrale "Mi chiamo Egon#2: un posto nella storia - Storia Trans".
L'evento è organizzato dall'associazione "Ritmi Meridiani",con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Avviso di fabbisogno interno "Attività di orientamento per studenti Erasmus incoming". Scad. 6/5
Rendicontazione dei progetti di ricerca
La rendicontazione dei progetti di ricerca è effettuata dalle singole strutture e si avvale del supporto delle direzioni interessate. Le richieste all’amministrazione centrale di certificazioni e documenti inerenti la rendicontazione dei progetti di ricerca utilizzano canali diversi a seconda della tipologia di documenti da richiedere.
In particolare, come indicato dalla Circolare del Direttore Generale n.8/2019, dal 1° giugno 2019 gli utenti abilitati dalle singole strutture possono richiedere attraverso un sistema di richieste on line la seguente documentazione: certificazioni del costo annuale e infra-annuale lordo amministrativo, dichiarazioni sostitutive sul pagamento cumulativo degli stipendi, ordinativi di pagamento cumulativi e quietanze di pagamento degli stipendi, F24 per la parte contributiva, dichiarazioni sostitutive sul pagamento cumulativo di oneri e contributi stipendiali, ed infine certificati di servizio.
Ad oggi i moduli diponibili per gli utenti abilitati sono due:
- Il formulario per la presentazione delle richieste varie (che include le certificazioni del costo annuale e infra-annuale lordo amministrativo, dichiarazioni sostitutive sul pagamento cumulativo degli stipendi, ordinativi di pagamento cumulativi e quietanze di pagamento degli stipendi, F24 per la parte contributiva, dichiarazioni sostitutive sul pagamento cumulativo di oneri e contributi stipendiali) ricerca è accessibile all'indirizzo su.unipi.it/rendricdocvari
- Il formulario per la presentazione delle richieste dei certificati di servizio per il personale docente, tecnico-amministrativo e gli assegnisti di ricerca che è accessibile all'indirizzo su.unipi.it/rendriccertserv
Si raccomanda agli utenti la massima attenzione nella compilazione dei formulari ma, se è comunque necessario annullare una richiesta formulata attraverso il sistema, si prega di farlo in tempi rapidi accedendo all'indirizzo su.unipi.it/redricannull
Si ricorda che, ad oggi, per quanto concerne:
- le richieste riguardanti i versamenti IVA (sia F24EP che dichiarazioni sostitutive sul pagamento cumulativo di IVA all’erario) debbono essere effettuate inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e allegando la specifica tabella debitamente compilata
- le richieste inerenti le certificazioni dell’avvenuto invio mensile delle denunce contributive all’INPS (denunce ex DMA2-Lista Pos Pa, denunce Uni E-Mens, DM10) vanno inoltrate via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Le richieste di certificazione del costo lordo annuo dei dottorandi possono essere rivolte al collega Antonello Ciancio dell''Unità Borse di Dottorato, Contratti Specializzandi e Attività Contabili all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
The largest fossil whale ever found
A new study just published in the international journal Biology Letters, published by the prestigious Royal Society of London, describes the enormous skeleton of a fossil blue whale, discovered in 2006 on the edge of Lake San Giuliano near Matera (southern Italy). This research involved the palaeontologists Giovanni Bianucci, Alberto Collareta, Walter Landini, Caterina Morigi and Angelo Varolaof the Department of Earth Sciences of the University of Pisa, Agata Di Stefano of the Department of Biological Geological and Environmental Sciences of the University of Catania, and Felix Marxof the Directorate Earth and History of Life of the Royal Belgian Institute of Natural Sciences in Brussels.
Excavation of the fossil skeleton of Balaenoptera cf. musculus on the edge of San Giuliano Lake, Matera, Italy (photo G. Bianucci).
Giovanni Bianucci, who took part in the excavation and coordinated the study of the fossil, explains: "The shape of its bones clearly identifies the Matera fossil as a close relative of the living blue whale (Balaenoptera musculus), the largest animal that ever lived. This idea also fits with the estimated length of the new specimen, which at 26 meters is the largest whale fossil ever described, and perhaps the largest whale that ever swam in the Mediterranean Sea. This finding is important not just because it is a world record, but above all because of its implications for the evolution of extreme size".
Comparison between the ear bones of the extant blue whale and the fossil from Matera, highlighting similar features (photo and composition by F. Marx and G. Bianucci).
Gigantism is a phenomenon that has emerged, independently and at different times, in many vertebrate lineages. Large body size is thought to confer some form of competitive advantage, but exactly how and why it evolved remains a matter of debate. In recent years, research into vertebrate gigantism has focused especially on baleen whales (Mysticeti), which include the largest animals on Earth. By far the biggest is the blue whale, which can exceed 30 meters in length and reach up to 180 tonnes in weight.
Skull of Balaenoptera cf. musculus from Matera (left), next to an explanatory drawing showing the position of the preserved bones in the complete skull (photo of the skull by Akhet s.r.l.; drawing and composition by G. Bianucci and F. Marx).
Unlike most other mammals, mysticetes lack teeth, and instead use comb-like keratinous plates hanging from their upper jaw to trap tiny prey like krill. Their extremely large size has been interpreted as a way to avoid predation, e.g. by the - now extinct - gigantic sperm whale Livyatan melvillei, or the equally impressive megatooth shark Carcharocles megalodon; or as the result of a recent change in the availability and distribution of prey, which would have forced whales to move between distant feeding and/or breeding grounds.
Artistic reconstruction of the Matera whale (drawing by Alberto Gennari).
"Most fossil whales are much smaller than their living relatives" explains Alberto Collareta, "which has led to the idea that baleen whale gigantism is a relatively recent phenomenon. For example, one recent study modelled the evolution of mysticete body size over time, and found that extremely large whales only arose during the past 2-3 million years. Unfortunately, the mysticete fossil record of this period is rather poor, which means that scientists so far had to rely mainly on data from the living species".
Fossils from the past 2-3 million years are rare, because sea levels during this period were often lower than today. Most of the fossils that formed were drowned when the water rose again, and now lie inaccessible beneath the ocean floor. There are, however, some exceptions, such as the new blue whale from Matera. Agata di Stefano and Caterina Morigi analysed microfossils found with the specimen, which showed that the animal lived sometime between 1.49 and 1.25 million years ago. Its size demonstrates that extremely large whales already existed back then, and likely arose earlier than previously thought.
"Together, the Matera whale and some other, even older finds from Peru show that large whales evolved earlier, and probably more gradually, than previously thought. These ocean giants play a crucial role as ecosystem engineers, and probably have done so for quite some time." says Felix Marx.
Giovanni Bianucci concludes: "The profound impact of baleen whales on the modern ocean highlights the need to understand their deep-time ecology. Doing so will help us gain a better understanding of the evolutionary dynamics of the marine environment, and the delicate balance of the biological communities within it".
Mysticete body length plotted against time. Red circles indicate the position of the Matera whale and three new fossil mysticetes from Peru (diagram modified by Graham J. Slater et al.; drawing of Balaenoptera cf. musculusby Carl Buell).