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picture alessio cavicchiIl professor Alessio Cavicchi, ordinario di Agribusiness e Sviluppo Rurale presso il Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, è stato nominato dal Joint Research Center e dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea (DG EAC) nell’Advisory Board dell’iniziativa Higher Education for Smart Specialisation (HESS). Il progetto HESS mira a coinvolgere e sostenere le pubbliche amministrazioni (governi e regioni) e le università europee nei processi di sviluppo regionale e nella creazione di ecosistemi regionali dell'innovazione.

Il gruppo consultivo di HESS è composto da sette esperti esterni selezionati in tutta l'UE che prestano servizio come accademici o professionisti nel campo dell’istruzione, della formazione professionale e dello sviluppo territoriale, e comprende l'OCSE ed EURASHE (European Association of Institutions in Higher Education) come osservatori. Il gruppo di esperti ha l'obiettivo di riflettere sui risultati di alcune iniziative come la politica di coesione, la strategia di specializzazione intelligente, l’Erasmus+, le European University e le attività dello European Institute of Innovation and Technology (EIT), identificando le attività rilevanti e le implicazioni di policy più ampie.

Gli altri membri del gruppo sono Elvira Uyarra (University of Manchester), John Goddard (Newcastle University), Ellen Hazelkorn (TU Dublin e BH Associates), Henning Kroll (Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research) Adina Fodor (University Babes Bolyai - Cluji) e Mikkel Trym (International Consultant), insieme agli osservatori John Edwards (Eurashe) e Andrea Rosalinde Hofer (OCSE).

Studenti a lezione e in sfida per conoscere la realtà delle imprese. È arrivato alla 11° edizione il “Business Plan in Progress”, progetto dell’insegnamento di Finanza per le operazioni straordinarie (laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari) dell’Ateneo, che prevede la vera e propria stesura di progetti di impresa. Gli studenti sotto la guida della professoressa Giovanna Mariani e dei collaboratori, hanno sviluppato dei business plan su progetti assegnati da imprenditori e manager. In questa sessione hanno partecipato il Gruppo Bruno Lucchetti Marmi e Graniti S.R.L, con la dottoressa Benedetta Lucchetti, che ha proposto progetti di diversificazione geografica, la spin-off di UNIPI, SkyBox Engineering, con i professori e ingegneri Aldo Frediani e Vittorio Cipolla, che hanno assegnato due progetti per la valutazione di una strategia di diversificazione, il dottor Francesco Greggio, con i progetti Toremar, per la valutazione di una nuova tratta, per una start-up nel settore food, Pan di Panna, ed una nuova iniziativa imprenditoriale nelle criptovalute, il dottor Antonio Procopio con un nuovo progetto per Digital Hub ed il dottor Michele Ardoni, per una start-up nel settore della ristorazione, Sciallami.

studenti business plan

Gli studenti sono stati seguiti dai referenti delle imprese e da tutor accademici, docenti e dottorandi del Dipartimento di Economia e Management. Il 18 maggio sono stati presentati i “pitch” alla presenza delle imprese promotrici e in streaming, e consegnati i business plan realizzati dagli studenti, con relativa valutazione. Gli imprenditori hanno valutato in modo positivo i lavori, dando anche indicazioni aggiuntive sui progetti e sulle presentazioni. L’obiettivo è che gli studenti, vicini all’ingresso nel mondo del lavoro, comincino ad utilizzare le conoscenze acquisite nel corso di studio e le metodologie di analisi in ottica operativa, favorendo il lavoro di gruppo, l’utilizzo dell’excel per la pianificazione, e si esercitino nella preparazione e gestione di una presentazione di un progetto. Questi momenti di collaborazione costruttiva con gli esperti del mondo del lavoro sono basilari per sensibilizzare gli studenti all’uso delle soft skills, oramai riconosciute essenziali per entrare nel mondo del lavoro con successo, oltre a poter avere opportunità di stage e/o svolgimento di tesi in impresa.

soliniUn progetto di ricerca sul potenziale sviluppo dei recettori purinergici come target terapeutico per la cura delle malattie infiammatorie e degenerative e delle neoplasie è stato finanziato dalla European Cooperation in Science and Technology (COST), una organizzazione dell'Unione Europea che sostiene la ricerca innovativa con lo scopo di connettere iniziative di singoli ricercatori che vogliano costituirsi in un network, mettendoli in grado di far crescere le loro idee in qualunque campo scientifico e tecnologico, e favorendo le comunicazioni tra pari.

La COST Action ha finanziato 70 progetti in ogni campo del sapere, di cui solo 10 hanno come proponente un gruppo italiano. Del gruppo di ricerca proponente, coordinato dalla professoressa Elena Adinolfi dell’Università di Ferrara, fanno parte due ricercatori dell’Università di Pisa (foto): la professoressa Anna Solini (Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e di area critica) e il dottor Luca Antonioli (Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale). Il progetto, che coinvolge ricercatori provenienti da 19 paesi e aziende italiane e tedesche, avrà la durata di quattro anni e combinerà ricerca, innovazione, e opportunità di sviluppo di carriera per i giovani.

L’8 giugno alle 10 nell’aula magna nuova del Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15, Pisa) sarà inaugurato lo Sportello interuniversitario pisano contro la violenza di genere, nato su iniziativa dei tre atenei cittadini, il primo in Italia che consorzia più istituzioni accademiche.

 

Saranno presenti all'incontro con la stampa:

Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa

Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna

Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore

Renata Pepicelli, Professoressa dell’Università di Pisa coordinatrice dell’iniziativa

 

Per i dettagli dell'inaugurazione: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6489-sportello-interuniversitario-pisano-contro-la-violenza-di-genere

Negli scorsi giorni, alcuni studenti del corso di laurea magistrale in Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente, accompagnati dal professor Gianluca Miniaci e da assegnisti di ricerca, hanno avuto la possibilità di seguire un programma di lezioni al Cairo.
Il viaggio nella capitale egiziana, finanziato dai fondi per i Progetti speciali per la didattica del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, ha permesso agli studenti di vedere da vicino reperti e monumenti millenari che di solito si studiano solo sui libri e sperimentare un metodo di insegnamento alternativo che prevedesse la loro partecipazione attiva.

L’esperienza si è svolta nell’ambito del corso di “Storia sociale e cultura materiale dell’antico Egitto”, che da qualche anno affianca alle lezioni frontali anche attività seminariali nelle più importanti realtà museali e accademiche europee, come Londra, Bruxelles e Amsterdam.
Quest’anno è stato il turno del Cairo, dove gli studenti hanno presentato e discusso le loro ricerche presso la sede dell’IFAO (Institut Français d'Archéologie Orientale), in cui è stato anche possibile visitare la biblioteca e il laboratorio tipografico con macchine per la stampa dei geroglifici che risalgono agli inizi del XX secolo.

Il lavoro seminariale è poi continuato nello storico Museo Egizio del Cairo, in cui i gruppi di studenti hanno ricoperto per un giorno il ruolo del curatore, progettando una nuova esposizione e immaginando una disposizione alternativa dei reperti di quattro sale e il relativo sistema di pannelli e didascalie. Inoltre, hanno potuto carpire i segreti dei professionisti del settore accedendo a spazi chiusi al pubblico, come il database, l’archivio fotografico e i laboratori di restauro.
Nel corso del soggiorno al Cairo, il programma ha previsto anche la visita al nuovo National Museum of Egyptian Civilization, in cui da un anno sono esposte le mummie dei faraoni, e una tappa nell’importante sito archeologico di Saqqara.

Qui gli studenti hanno visitato le gallerie sotterranee del Serapeum e il grande complesso di Djoser con la Piramide a gradoni, letto i più antichi testi funerari nella Piramide di Unas e studiato le variopinte scene in alcune delle decine di tombe private del sito.
Il gruppo si è infine immerso a pieno nella vita cairota, arricchendo l’esperienza grazie ai sapori tipici della cucina egiziana, il folklore delle danze locali, i colori e i profumi del mercato di Khan el-Khalili.
Guarda il video-racconto dell’esperienza sul canale Youtube della cattedra di Egittologia dell’Ateneo.

Negli scorsi giorni, alcuni studenti del corso di laurea magistrale in Orientalistica: Egitto, Vicino e Medio Oriente, accompagnati dal professor Gianluca Miniaci e da assegnisti di ricerca, hanno avuto la possibilità di seguire un programma di lezioni al Cairo.
Il viaggio nella capitale egiziana, finanziato dai fondi per i Progetti speciali per la didattica del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, ha permesso agli studenti di vedere da vicino reperti e monumenti millenari che di solito si studiano solo sui libri e sperimentare un metodo di insegnamento alternativo che prevedesse la loro partecipazione attiva.

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L’esperienza si è svolta nell’ambito del corso di “Storia sociale e cultura materiale dell’antico Egitto”, che da qualche anno affianca alle lezioni frontali anche attività seminariali nelle più importanti realtà museali e accademiche europee, come Londra, Bruxelles e Amsterdam.
Quest’anno è stato il turno del Cairo, dove gli studenti hanno presentato e discusso le loro ricerche presso la sede dell’IFAO (Institut Français d'Archéologie Orientale), in cui è stato anche possibile visitare la biblioteca e il laboratorio tipografico con macchine per la stampa dei geroglifici che risalgono agli inizi del XX secolo.

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Il lavoro seminariale è poi continuato nello storico Museo Egizio del Cairo, in cui i gruppi di studenti hanno ricoperto per un giorno il ruolo del curatore, progettando una nuova esposizione e immaginando una disposizione alternativa dei reperti di quattro sale e il relativo sistema di pannelli e didascalie. Inoltre, hanno potuto carpire i segreti dei professionisti del settore accedendo a spazi chiusi al pubblico, come il database, l’archivio fotografico e i laboratori di restauro.
Nel corso del soggiorno al Cairo, il programma ha previsto anche la visita al nuovo National Museum of Egyptian Civilization, in cui da un anno sono esposte le mummie dei faraoni, e una tappa nell’importante sito archeologico di Saqqara.

Qui gli studenti hanno visitato le gallerie sotterranee del Serapeum e il grande complesso di Djoser con la Piramide a gradoni, letto i più antichi testi funerari nella Piramide di Unas e studiato le variopinte scene in alcune delle decine di tombe private del sito.
Il gruppo si è infine immerso a pieno nella vita cairota, arricchendo l’esperienza grazie ai sapori tipici della cucina egiziana, il folklore delle danze locali, i colori e i profumi del mercato di Khan el-Khalili.
Guarda il video-racconto dell’esperienza sul canale Youtube della cattedra di Egittologia dell’Ateneo.

Ritorna l'appuntamento estivo delle “Serate Astronomiche alla Ludoteca Scientifica”, rassegna di incontri dedicati all'astronomia organizzati dal Museo degli strumenti di Fisica dell’Università di Pisa. Gli eventi ad ingresso gratuito si terranno alla Cittadella Galileiana (Largo Renzo Spadoni, Pisa) alle ore 21.00.

Si parte il 7 giugno con "Il volto della Luna", una serata astronomica in compagnia di Francesco Maio dedicata ai bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, con un laboratorio incentrato nella simulazione della formazione dei crateri lunari con seguente osservazione della Luna mediante telescopi.

Il programma degli incontri continuerà il 14 giugno, con “La nascita di un pianeta” di Francesco Maio; il 20 giugno con “Solstizio d’Estate” di Agnese Guernieri e Domenico Antonacci; il 27 giugno con “Danziamo la fisica" di Elisa De Luca e Fausto Rossi; il 7 luglio con “Dalla Terra alla Luna” di Francesco Maio; il 15 luglio con "Saturno: il signore degli anelli" di Francesco Maio.

Per maggiori dettagli sul programma degli eventi e per seguire tutti gli aggiornamenti è possibile contattare la Ludoteca Scientifica al 3200403946.

L’8 giugno alle 10 nell’aula magna nuova del Palazzo della Sapienza (via Curtatone e Montanara, 15, Pisa) sarà inaugurato lo Sportello interuniversitario pisano contro la violenza di genere, nato su iniziativa dei tre atenei cittadini, il primo in Italia che consorzia più istituzioni accademiche.

 

Saranno presenti all'incontro con la stampa:

Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa

Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna

Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore

Renata Pepicelli, Professoressa dell’Università di Pisa coordinatrice dell’iniziativa

 

Per i dettagli dell'inaugurazione: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6489-sportello-interuniversitario-pisano-contro-la-violenza-di-genere

È uscito per le Edizioni Il Mulino il volume “Presidenti della Repubblica. Da De Nicola al secondo mandato di Mattarella”, con autore Andrea Pertici, professore di diritto costituzionale nell’Università di Pisa. Descritta succintamente dal testo costituzionale, la Presidenza della Repubblica è stata via via «riempita» dai momenti politici e dalla cultura di chi è stato chiamato a incarnarne lo spirito. Cosa distingue Einaudi da Gronchi? È stato Pertini il primo «presidente degli italiani»? Perché il sistema mediatico ha descritto Napolitano come «Re Giorgio»? Cosa rappresenta, per l’Italia e il suo sistema politico, la riconferma di Sergio Mattarella? L’Assemblea costituente optò per una forma di governo parlamentare, ma affidò al Capo dello Stato importanti poteri di intermediazione politica, di controllo e di stimolo che il cittadino comune vede ciclicamente in atto nei passaggi istituzionali: la formazione dei governi, lo scioglimento della Camere, l’elezione dei Presidenti stessi. Nel corso della storia repubblicana queste funzioni si sono allargate e ristrette, perché interpretate da uomini politici all’interno di momenti politici. Ecco perché, per capire davvero i Presidenti della Repubblica, i loro profili vanno letti dentro alle stagioni della politica italiana.

Pubblichiamo qui di seguito la nota al lettore che introduce alla lettura del volume.

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libro perticiSoltanto dodici persone hanno fatto il Presidente della Repubblica e una tra queste – Sergio Mattarella – ha appena ricominciato a farlo, a seguito della rielezione. Non pare essere stato facile per nessuno, almeno ripercorrendo i momenti salienti del mandato di ciascuno, come avviene nelle pagine che seguono.

Questo breve libro esce all’indomani della tredicesima elezione di un Presidente della Repubblica da parte del Parlamento in seduta comune, integrato con i delegati regionali. Si è trattato, forse, dell’elezione più difficile da capire: per una settimana abbiamo assistito a votazioni completamente a vuoto, prive di un candidato in campo (salvo che nel quinto scrutinio e nel risolutivo ottavo). Questo ha creato disorientamento nei cittadini, ancora una volta delusi dai propri rappresentanti, e ha riaperto interrogativi su quale sia il miglior modo di eleggere il Presidente.

Ecco che, quindi, quest’ultima vicenda sembra rendere di particolare attualità le riflessioni che abbiamo sviluppato in queste pagine dedicate ai Presidenti della Repubblica italiana. Infatti, vedere come e perché i diversi Presidenti della Repubblica sono stati scelti e come hanno esercitato il loro mandato avvicina alla Costituzione, che consente al Capo dello Stato di adattare il proprio ruolo alle circostanze; avvicina alla politica, dentro la quale il mandato presidenziale nasce e vive; avvicina alle istituzioni, tra le quali la Presidenza della Repubblica è l’unica a godere ancora della generale fiducia dei cittadini, dai quali le altre sembrano sempre più lontane.

Giunto sul Colle più alto, il Presidente è solo, ma è anche al centro di una fitta rete di relazioni istituzionali saper gestire le quali è assai complesso. Ecco che allora sull’esercizio di questo potere solitario, eppure profondamente interconnesso con gli altri, pesano diversi elementi: anzitutto «chi è» il Presidente, quali sono le sue caratteristiche personali e «da dove viene», quali esperienze (anzitutto istituzionali) ha fatto prima di arrivare al Quirinale; in secondo luogo «come arriva», e cioè come è stato eletto, sulla base di quale maggioranza e, quindi, di quale disegno politico-istituzionale voluto dalle forze parlamentari; infine, «dove si inserisce», qual è il contesto politico-istituzionale nel quale viene ad esercitare le sue funzioni. Tutto questo finisce per caratterizzare il modo in cui il Presidente esercita i suoi poteri, così flessibili, e quindi la sua Presidenza, che è lunga ben sette anni e quindi destinata a subire adattamenti in fasi diverse.

Le pagine che seguono si propongono quindi di leggere, con la lente di chi osserva le istituzioni da ormai molti anni unita a quella del costituzionalista, l’intera galleria dei Presidenti, ritenendo che questo possa essere utile per continuare a delineare la figura del Capo dello Stato e per meglio comprendere ed interpretare le successive presidenze, a partire da quella appena iniziata con la rielezione di Mattarella. Una rielezione che il Presidente uscente avrebbe preferito evitare, tanto più dopo quella del suo predecessore, per non rischiare di innescare una prassi. Una rielezione che, alla fine, è stata comunque accettata in ossequio alla Costituzione che rimette la scelta al Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati regionali, e quindi, in ultima analisi, ai partiti. Ha detto, infatti, il Presidente, dopo avere prestato nuovamente giuramento: «il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni hanno preso la loro decisione. È per me una nuova chiamata – inattesa – alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi». Un nuovo settennato ha avuto così inizio.

Andrea Pertici

Sabato 28 maggio, una delegazione dell'Ateneo si è recata in Lombardia per partecipare alle celebrazioni legate al 174° anniversario dalla battaglia di Curtatone e Montanara. Un momento fondante, tanto della storia dell'Università di Pisa, quanto della creazione dell’Italia unita; un legame profondo che ci unisce a quelle terre dal 29 maggio di 174 anni fa.

Per l'Ateneo di Pisa erano presenti Massimo Caboara, Michele da Caprile e Monica Lupetti, componenti del Comitato scientifico che, insieme al CIDIC, si occupa della memoria della Battaglia. Li ha accompagnati Maurizio Marrazzini.

Le celebrazioni sono state organizzate dal Comune di Curtatone, in collaborazione con le istituzioni lombarde ed insieme a molte associazioni culturali. Sodalizi, è giusto sottolinearlo, provenienti da varie regioni del nostro paese e prezioso strumento di conservazione della memoria nazionale.

Cerimonia al Sacrario di Curtatone
Un momento della Cerimonia al Sacrario di Curtatone

Oltre a Guido Bertolaso, ex responsabile della Protezione Civile nazionale, ed a Francesco Paolo Tronca, prefetto e consigliere di amministrazione, erano presenti i vertici delle istituzioni lombarde, moltissimi sindaci, nonché la delegazione inviata dall’Università di Siena e le scuole del territorio mantovano.

Il programma è stato segmentato in alcuni momenti principali, distinti nel luogo, nella funzione e nel contenuto. Presso il Sacrario di Curtatone, posto nel luogo dove combatté il Battaglione Universitario, sono stati commemorati i caduti e deposte le corone alla loro memoria. Nei giardini di Corte Spagnola, luminosa e spaziosa sede del Comune, dove i partecipanti si sono successivamente spostati, il pubblico ha potuto ascoltare gli indirizzi di saluto portati dalle istituzioni e dalle associazioni presenti. Michele da Caprile è intervenuto a portare il saluto dell'Università di Pisa.

Guido Bertolaso
Un momento della premiazione di Guido Bertolaso

Il prefetto Tronca, anticipando idealmente la consegna del premio dedicato alla Battaglia, ha letto una relazione attraverso la quale ha ricostruito il contesto storico ed ha rievocato i principali momenti dello scontro; le passioni e gli ideali che animarono i volontari universitari.

Il culmine e, insieme, la conclusione della manifestazione è stata la consegna a Guido Bertolaso del “Premio Curtatone e Montanara”, istituito nel 2018 per iniziativa del sindaco della cittadina lombarda, Carlo Bottani. 

Guarda il video della premiazione sul canale Youtube di Mantovauno network. 

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