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piccolo scimpanzeBaby Chimpanzees play in a very similar way to human beings. They alternate diverse game phases human in the same way human infants do. This is the principle result of a study on game behaviour of a large species of Pan troglodytes , published in the scientific journal 'PloS ONE'. University of Pisa Research was carried out by Doctors Elisabetta Palagi and Giada Cordoni from the University of Pisa Natural History and Territory Museum in collaboration with the Institute of Science and Technology of Cognition at the CNR ( National Council for Research) in Rome. This project is included in the international socio-biological research that the Calci Museum has been conducting for many years.

gioco di lottaThis research is the result of observations that the researchers conducted in large European parks hosting many reproductive colonies. Over the long run these observations gave rise to data on 15 immature monkeys, infants and youths, allowing precise comparison of play in the diverse age phases. This study of Pisan researchers focussed principally on the analysis of parameters relating to social play when there are two or more animals. The results obtained demonstrated that there exist appreciable variations during the passage from the infant to the later youth stages in chimpanzees, as there are in man. In particular this research study reinforced the fact that solitary play and social play follow two ontogenetically different paths. While the former shows a peak frequency during infancy, the latter maintains reasonably constant levels during the entire immature phases. These differences are not only quantitative but also qualitative since the young chimps become more articulate (given the number of game patterns used in a session) and more balanced (given the modality and frequency these directional patterns are exchanged amongst the players).

PalagiThe importance of this study resides in the fact that the data regarding non human primates were compared (in the standardised and precise way) with the data present in the literature on human game behaviour. What emerged was that like the baby chimps children of pre-school age, from 0 to 3 years, show very high levels of solitary game play and the frequency of the social game of wrestling remains reasonably constant. Both immature chimpanzees and Homo sapiens showed they prefer games with their playmates of the same age which, in adolescents of both species, becomes more balanced and complex, even if also more competitive.

Starting with the idea of a contestation of the close philogenetic association between Homo sapiens and other anthropomorphic monkeys, this research suggests that the behavioural confrontation among these species plays a crucial role for illuminating the biological bases of many behaviour patterns present in what we can call, from a zoological and evolutive point of view, the "animal-man".

Giovedì, 22 Dicembre 2011 09:20

I piccoli scimpanzé giocano come noi

piccolo scimpanzeI piccoli scimpanzé giocano in modo molto simile agli esseri umani, alternando le diverse fasi ludiche come fanno i bambini in età infantile. È questo il risultato principale di uno studio sul comportamento ludico delle grandi antropomorfe della specie Pan troglodytes, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale "PLoS ONE". La ricerca è stata realizzata dalle dottoresse Elisabetta Palagi e Giada Cordoni, del Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università di Pisa, in collaborazione con l'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del CNR (Roma). Il progetto scientifico, coordinato dalla stessa dottoressa Palagi, rientra nell'ambito delle ricerche socio-biologiche che il Museo di Calci conduce da molti anni a livello internazionale.

gioco di lotta scimpanzèLa ricerca è il frutto di osservazioni che le ricercatrici hanno condotto in grandi parchi europei che ospitano numerose colonie riproduttive. Le osservazioni a lungo termine hanno dato la possibilità di raccogliere dati su 15 immaturi, sia piccoli che giovani, consentendo una comparazione precisa del gioco nelle diverse fasi di età. Lo studio delle ricercatrici pisane si è concentrato principalmente sull'analisi dei parametri relativi al gioco sociale, cioè quello effettuato da due o più animali. I risultati ottenuti hanno dimostrato che, nello scimpanzé come nell'uomo, esistono variazioni apprezzabili durante il passaggio dalla fase infantile a quella giovanile. In particolare, la ricerca ha evidenziato che il gioco solitario e il gioco sociale seguono due traiettorie ontogenetiche differenti: mentre il primo mostra un picco di frequenza durante l'infanzia, il secondo mantiene livelli pressoché costanti in tutta la fase immatura. Le differenze non sono solo di carattere quantitativo, ma anche qualitativo, poiché le sessioni di gioco sociale, nei giovani scimpanzé, diventano più articolate, dal punto di vista del numero di pattern ludici utilizzati in una sessione, e più bilanciate, dal punto di vista delle modalità e delle frequenze con cui vengono scambiati i pattern direzionali tra giocatori.

Elisabetta PalagiL'importanza di questo studio risiede nel fatto che i dati riguardanti i primati non-umani sono stati comparati, in modo standardizzato e puntuale, con i dati presenti in letteratura sul comportamento di gioco dell'uomo. È emerso così che i bambini in età prescolare da 0 a 3 anni, come i piccoli di scimpanzé, mostrano più alti livelli di gioco solitario, mentre il gioco sociale di lotta rimane pressoché costante dall'infanzia all'adolescenza. Sia gli immaturi di scimpanzé che quelli di Homo sapiens prediligono il gioco con i coetanei che, negli adolescenti di entrambe le specie, diviene più bilanciato e complesso, sebbene anche più competitivo.

Partendo dalla constatazione della stretta vicinanza filogenetica tra Homo sapiens e le altre scimmie antropomorfe, la ricerca suggerisce che il confronto comportamentale tra specie assume un ruolo cruciale per far luce sulle basi biologiche di molti comportamenti presenti in quello che, dal punto di vista zoologico ed evolutivo, possiamo chiamare l'"animale uomo".

 

Guarda il video dei ricercatori del Museo di Storia naturale e del Territorio "Madagascar, missione-Berenty: qualche ingrediente per fare ricerca".


Ne hanno parlato:

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Mercoledì, 21 Dicembre 2011 14:13

A Economia il concerto degli auguri di Natale

Lunedì 19 dicembre 2011 nell'Auditorium del Palazzo dei Congressi si è svolto il tradizionale concerto degli Auguri di Natale della facoltà di Economia. L'appuntamento, giunto alla settima edizione, ha rappresentato, come sempre, un significativo momento di incontro tra il personale della facoltà, ma anche con colleghi di altre strutture e dell'amministrazione centrale, che, a vario titolo, collaborano strettamente con la facoltà.

Il Concerto di quest'anno si è ispirato alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ed è stato caratterizzato dalla presenza, sulla scena, di studenti, docenti e personale non strutturato che hanno intrattenuto il pubblico presente. Da qui la titolazione "Concerto... in Economia". Gli studenti di "RadioEco" hanno effettuato una "intervista impossibile" a personaggi conosciuti e meno conosciuti del Risorgimento italiano, interpretati da giovani studenti e laureati; il professor Luca Spataro, docente di Economia politica, con la sua chitarra classica, ha presentato alcuni brani tratti dal repertorio delle canzoni napoletane; la dottoressa Manuela Cortese, collaboratrice della facoltà, al pianoforte, con il figlio Michele La Greca al clarinetto, ha eseguito brani di Baermann, Lefèvre e Verdi; Patty L'Abbate, ex allieva, accompagnata da Piergiorgio Pirro al pianoforte, ha presentato un repertorio di "sonorità jazz" italiane.

L'evento si è concluso con l'intervento del preside Dianora Poletti, che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa, sottolineando come questa edizione sia l'ultima per la facoltà, visti i grandi cambiamenti organizzativi che coinvolgeranno l'Ateneo nei prossimi mesi. L'augurio del preside è stato quello di tenere comunque vivo l'entusiasmo per continuare a lavorare insieme per la nostra Università.

L'evento è stato realizzato con il sostegno di: Cassa di Risparmio di San Miniato, Geofor SpA, CDC Spa, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, Associazione Ordini dei Dottori Commercialisti Alto Tirreno, Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pisa, Lucca, Massa Carrara, La Spezia e Livorno, Palazzo dei Congressi, Bar Tozzini, Universo Libro e Centro Stampa.

L'intera comunità dell'Ateneo pisano, formata da 55.000 studenti, 1.500 docenti e quasi altrettanti tra amministrativi, tecnici e bibliotecari, sarà chiamata nelle prossime settimane a rispondere ai questionari on line sui principali temi della vita universitaria. I questionari, che rientrano nell'ambito del progetto di definizione del primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, rispondono all'esigenza di sviluppare un'indagine conoscitiva "a tappeto" come mai è stata realizzata nel nostro Ateneo. L'iniziativa è stata presentata martedì 20 dicembre 2011, nella Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello, dal prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, dal prorettore per le Politiche di bilancio e coordinatrice del progetto del Bilancio Sociale, Ada Carlesi, e dal direttore amministrativo, Riccardo Grasso.

I questionari, elaborati dalle varie Commissioni che stanno lavorando già da alcuni mesi al progetto del Bilancio Sociale, sono indirizzati agli stakeholder interni che compongono la comunità accademica pisana. Saranno naturalmente anonimi e utilizzati solo per indagini di tipo statistico. Nella sola prima giornata, i questionari sono stati compilati da 408 docenti su un totale di 1.499, 494 amministrativi, tecnici e bibliotecari su 1.452 e 1.375 studenti su 55.000.

Per quanto riguarda i docenti e il personale tecnico-amministrativo, si tratta di circa venti quesiti che spaziano dalla didattica alla ricerca, dalle attività di trasferimento tecnologico ai rapporti con il sistema universitario pisano e toscano, dalla riforma del sistema universitario al nuovo Statuto, dalla valorizzazione delle capacità professionali al clima lavorativo, dalla conciliazione tra tempo lavoro e tempo famiglia alle condizioni generali di vita. I dipendenti hanno già ricevuto una mail al proprio indirizzo di ufficio, generata automaticamente dal sistema, con il link alla pagina personalizzata dove si potrà rispondere al questionario.

Per quanto riguarda gli studenti, il questionario si compone di otto sezioni e di una quarantina di quesiti. In questo caso, gli ambiti dell'indagine riguardano l'immagine percepita dell'Ateneo e della città; la didattica; le strutture, le biblioteche e le aule studio; i servizi, tra i quali le segreteria studenti, l'USID, il servizio di ascolto e consulenza, il Job Placement, il CUS, la mensa e l'alloggio; l'internazionalizzazione e la comunicazione. Gli studenti possono accedere al questionario tramite il portale "Alice", utilizzando le proprie credenziali d'Ateneo e cliccando prima sulla voce "Bilancio Sociale" e poi su quella "Nuovo".

Come ha scritto il rettore in una mail indirizzata a tutto il personale e agli studenti dell'Ateneo, "partecipare con alcuni minuti del proprio tempo per rispondere alle domande del Questionario è un'occasione che ogni componente della nostra comunità dovrebbe sentire come diritto e dovere ed è anche un modo per evidenziare punti di forza e di debolezza, per segnalare esigenze e problemi e, in ultima analisi, per contribuire a far crescere la nostra Università". Non a caso, parallelamente alla messa in rete dei questionari del Bilancio Sociale, è in partenza una campagna di comunicazione che ha come slogan "L'Università migliora con te!" e come immagine quella di alcuni studenti, docenti e tecnici-amministrativi che, tutti insieme, compongono la scritta "Con te".

Per incentivare gli studenti a partecipare in modo numeroso all'iniziativa, l'Università, in collaborazione con alcuni sponsor, mette anche in palio dei premi che saranno assegnati con estrazione tra coloro che compileranno il questionario. I vincitori potranno quindi ricevere 2.000 chiavette USB griffate Università di Pisa, 1.000 voucher con lo sconto di 15 euro offerti dalla AIR ONE SpA, 20 netbook offerti dalla Banca di Credito Cooperativo di Fornacette, 5 stampanti multifunzione Canon offerti dalla Effegi di Ospedaletto.

I questionari, come già detto, rientrano nel progetto che mira a realizzare il primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, uno strumento fondamentale per conoscere meglio all'interno e far conoscere all'esterno la complessa realtà dell'Ateneo. Il Bilancio Sociale, che sarà pronto a metà del 2012, sarà un supporto importante nel processo decisionale, fornendo anche le basi conoscitive per adottare con sempre maggiore efficacia la cultura della valutazione e del merito.

È possibile manipolare lo stato di un oggetto? Se nella fisica classica questo è già noto, a livello nanometrico il cambiamento di stato si scontra con i limiti imposti dalla meccanica quantistica, come quelli della velocità della trasformazione e della fragilità intrinseca di ogni oggetto quantistico. Una ricerca appena apparsa sulla pagina web della rivista "Nature Physics" dimostra come sia possibile manipolare oggetti quantistici alla velocità massima e con un'efficienza perfetta. L'articolo é frutto di una collaborazione tra il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e il NEST-Scuola Normale Superiore, con la partecipazione di Mark Bason, Matthieu Viteau, Nicola Malossi, e Oliver Morsch dell'Istituto di Ottica del CNR, Ennio Arimondo, Donatella Ciampini e Riccardo Mannella dell'Università, Paul Huillery dottorando in cotutela dell'Università di Pisa e quella di Paris Sud, e infine Rosario Fazio e Vittorio Giovannetti, della Scuola Normale.

L'ingegneria quantistica prevede l'uso di uno strumento quantistico, come la radiazione emessa da un laser, per preparare singoli oggetti quantistici in uno stato ben determinato e per controllarne l'evoluzione temporale con la massima efficienza in relazione allo stato quantistico che si vuole ottenere. Questo obiettivo, che attualmente stimola numerose ricerche nell'ambito di una forte competizione internazionale, riguarda una grande varietà di sistemi studiati in fisica, chimica e biologia.

Nell'articolo oggetto della pubblicazione sono stati studiati, sia teoricamente che sperimentalmente, nuovi protocolli di manipolazione che, lavorando nel limite imposto dal principio di indeterminazione quantistica di Heisenberg, e quindi con la massima efficienza teorica possibile, consentono di raggiungere lo stato bersaglio con efficienza del 100%, pur essendo estremamente robusti rispetto a variazioni dei parametri sperimentali di controllo. Sono state quindi verificate le straordinarie possibilità associate al mondo quantistico quando l'operatore, diventando l'equivalente di quel "Dio che non gioca a dadi" invocato da Albert Einstein, impone la migliore manipolazione quantistisca in relazione allo stato bersaglio. L'esperimento sfrutta per la sua realizzazione i condensati di Bose-Einstein, protagonisti del premio Nobel in Fisica nel 2001. Essi sono degli oggetti quantistici costituiti da atomi ultrafreddi resi identici in tutte le loro proprietà attraverso un complesso schema di manipolazione laser.

Pur essendo un'attività svolta nell'ambito della ricerca di base, il lavoro pubblicato può avere importanti ripercussioni anche in altri settori. I risultati ottenuti, infatti, sono di immediata applicazione per l'ottimizzazione dei protocolli con cui operano, in campo medicale, i macchinari per la diagnostica basata sulla risonanza magnetica nucleare. Inoltre possono avere un impatto anche in altri settori, in particolare nell'informazione quantistica, sulla strada che condurrà alla costruzione di calcolatori in grado di elaborare dati in modo straordinariamente efficiente grazie all'uso delle leggi della meccanica quantistica. Il recente sviluppo tecnologico ha anche dimostrato come l'ingegneria quantistica mentre viene estesa verso il mondo mesoscopico, si applica in tutti quei casi in cui sono manipolati sistemi in regime quantistico, come ioni intrappolati, giunzioni superconduttrici, punti quantici. A questi sistemi, che possiedono un grande potenziale applicativo, possono essere estesi diversi dei risultati della ricerca pubblicata.

Una figura professionale nuova nel panorama professionale nazionale, capace di progettare e realizzare infrastrutture hardware-software distribuite innovative: si sono laureati a Pisa i primi tre "professionisti del network" che hanno frequentato il corso di laurea magistrale in "Informatica e Networking", istituito da Università di Pisa e Scuola Superiore Sant'Anna. Venerdì 16 dicembre 2011 Alberto Bandettini (26 anni, di Lucca), Tiziano De Matteis (24 anni, di Lecce) e Fabio Luporini (24 anni, di Lucca) hanno discusso la loro tesi di laurea nell'Aula Magna nuova del Palazzo della Sapienza, laureandosi con 110 e lode. La proclamazione è avvenuta alla presenza del vicedirettore della Scuola Sant'Anna, Pierdomenico Perata, e del prorettore alla Didattica dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella.

Le tesi discusse toccano argomenti di ricerca particolarmente avanzata – metodologie di progettazione, modelli di programmazione valutazione delle prestazioni di architetture parallele - e forniscono un contributo rilevante nel settore dei sistemi di elaborazione ad alte prestazioni. La commissione di laurea era composta da Marco Vanneschi, del dipartimento di Informatica, presidente del corso di laurea e relatore delle tre tesi, Piero Castoldi, della Scuola Superiore Sant'Anna e vicepresidente del corso di laurea, Giancarlo Prati, direttore dell'Istituto di tecnologie della comunicazione, dell'informazione e della percezione della Scuola Superiore Sant'Anna, Marco Danelutto, del dipartimento di Informatica, e Stefano Giordano, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, in rappresentanza dei tre dipartimenti e istituti che partecipano al corso di laurea.

Il corso di laurea, che è tenuto totalmente in lingua inglese e annovera tra i suoi studenti alcune decine di stranieri, è riservato ogni anno a 40 studenti provenienti dalle lauree in Informatica, Ingegneria informatica e Ingegneria delle telecomunicazioni o ad altre lauree che soddisfino i requisiti curriculari minimi. Attivato nell'anno accademico 2009-2010, il corso produrrà nei prossimi mesi diversi altri laureati. "La figura professionale dei laureati in Informatica e Networking è caratterizzata da un nuovo modo di integrare le due discipline (appunto l'Informatica e il Networking) che, seppur entrambe nell'ambito dell'ICT (Information and Communication Technology), sono state tradizionalmente tenute distinte a livello scientifico e didattico", spiega il professor Marco Vanneschi. "Oggi, e nell'immediato futuro, è invece richiesta la capacità di progettare, in modo innovativo, sistemi ed applicazioni nei quali le due discipline siano fuse intimamente. Molte aziende e istituzioni, oltre al mondo della ricerca, richiedono questo tipo di competenza in Italia e, in particolare, nelle sedi internazionali più qualificate, anche grazie al fatto che il corso di laurea è internazionale". "È motivo di grande soddisfazione vedere i primi laureati di questo corso di laurea magistrale, che hanno brillantemente completato un percorso formativo, fortemente interdisciplinare e altamente selettivo", aggiunge il professor Piero Castoldi.

I primi tre laureati, e quelli che seguiranno nei prossimi mesi, sono già stati contattati da aziende e laboratori di ricerca e sviluppo avanzata. Inoltre, nell'ambito della collaborazione tra dipartimento di Informatica e società LIST di Pisa, sono state assegnate, in questi giorni, otto borse di approfondimento a studenti del primo e del secondo anno: a testimoniare dell'importanza che una certa parte del mondo industriale più avanzato attribuisce alla capacità di studio e di ricerca innovativa.

Mercoledì, 21 Dicembre 2011 08:10

A Economia il Concerto degli auguri di Natale

concerto EconomiaLunedì 19 dicembre 2011 nell'Auditorium del Palazzo dei Congressi si è svolto il tradizionale concerto degli Auguri di Natale della facoltà di Economia. L'appuntamento, giunto alla settima edizione, ha rappresentato, come sempre, un significativo momento di incontro tra il personale della facoltà, ma anche con colleghi di altre strutture e dell'amministrazione centrale, che, a vario titolo, collaborano strettamente con la facoltà.

Il Concerto di quest'anno si è ispirato alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ed è stato caratterizzato dalla presenza, sulla scena, di studenti, docenti e personale non strutturato che hanno intrattenuto il pubblico presente. Da qui la titolazione "Concerto... in Economia". Gli studenti di "RadioEco" hanno effettuato una "intervista impossibile" a personaggi conosciuti e meno conosciuti del Risorgimento italiano, interpretati da giovani studenti e laureati; il professor Luca Spataro, docente di Economia politica, con la sua chitarra classica, ha presentato alcuni brani tratti dal repertorio delle canzoni napoletane; la dottoressa Manuela Cortese, collaboratrice della facoltà, al pianoforte, con il figlio Michele La Greca al clarinetto, ha eseguito brani di Baermann, Lefèvre e Verdi; Patty L'Abbate, ex allieva, accompagnata da Piergiorgio Pirro al pianoforte, ha presentato un repertorio di "sonorità jazz" italiane.

concerto Economia 1L'evento si è concluso con l'intervento del preside Dianora Poletti, che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa, sottolineando come questa edizione sia l'ultima per la facoltà, visti i grandi cambiamenti organizzativi che coinvolgeranno l'Ateneo nei prossimi mesi. L'augurio del preside è stato quello di tenere comunque vivo l'entusiasmo per continuare a lavorare insieme per la nostra Università.

L'evento è stato realizzato con il sostegno di: Cassa di Risparmio di San Miniato, Geofor SpA, CDC Spa, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, Associazione Ordini dei Dottori Commercialisti Alto Tirreno, Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pisa, Lucca, Massa Carrara, La Spezia e Livorno, Palazzo dei Congressi, Bar Tozzini, Universo Libro e Centro Stampa.

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Tirreno Pisa

Martedì, 20 Dicembre 2011 12:14

Un'indagine a tappeto per il Bilancio sociale

conf. stampa Bilancio SocialeL'intera comunità dell'Ateneo pisano, formata da 55.000 studenti, 1.500 docenti e quasi altrettanti tra amministrativi, tecnici e bibliotecari, sarà chiamata nelle prossime settimane a rispondere ai questionari on line sui principali temi della vita universitaria. I questionari, che rientrano nell'ambito del progetto di definizione del primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, rispondono all'esigenza di sviluppare un'indagine conoscitiva "a tappeto" come mai è stata realizzata nel nostro Ateneo. L'iniziativa è stata presentata martedì 20 dicembre 2011, nella Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello, dal prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, dal prorettore per le Politiche di bilancio e coordinatrice del progetto del Bilancio Sociale, Ada Carlesi, e dal direttore amministrativo, Riccardo Grasso.

I questionari, elaborati dalle varie Commissioni che stanno lavorando già da alcuni mesi al progetto del Bilancio Sociale, sono indirizzati agli stakeholder interni che compongono la comunità accademica pisana. Saranno naturalmente anonimi e utilizzati solo per indagini di tipo statistico. Nella sola prima giornata, i questionari sono stati compilati da 408 docenti su un totale di 1.499, 494 amministrativi, tecnici e bibliotecari su 1.452 e 1.375 studenti su 55.000.

poster bilancio socialePer quanto riguarda i docenti e il personale tecnico-amministrativo, si tratta di circa venti quesiti che spaziano dalla didattica alla ricerca, dalle attività di trasferimento tecnologico ai rapporti con il sistema universitario pisano e toscano, dalla riforma del sistema universitario al nuovo Statuto, dalla valorizzazione delle capacità professionali al clima lavorativo, dalla conciliazione tra tempo lavoro e tempo famiglia alle condizioni generali di vita. I dipendenti hanno già ricevuto una mail al proprio indirizzo di ufficio, generata automaticamente dal sistema, con il link alla pagina personalizzata dove si potrà rispondere al questionario.

Per quanto riguarda gli studenti, il questionario si compone di otto sezioni e di una quarantina di quesiti. In questo caso, gli ambiti dell'indagine riguardano l'immagine percepita dell'Ateneo e della città; la didattica; le strutture, le biblioteche e le aule studio; i servizi, tra i quali le segreteria studenti, l'USID, il servizio di ascolto e consulenza, il Job Placement, il CUS, la mensa e l'alloggio; l'internazionalizzazione e la comunicazione. Gli studenti possono accedere al questionario tramite il portale "Alice", utilizzando le proprie credenziali d'Ateneo e cliccando prima sulla voce "Bilancio Sociale" e poi su quella "Nuovo".

Come ha scritto il rettore in una mail indirizzata a tutto il personale e agli studenti dell'Ateneo, "partecipare con alcuni minuti del proprio tempo per rispondere alle domande del Questionario è un'occasione che ogni componente della nostra comunità dovrebbe sentire come diritto e dovere ed è anche un modo per evidenziare punti di forza e di debolezza, per segnalare esigenze e problemi e, in ultima analisi, per contribuire a far crescere la nostra Università". Non a caso, parallelamente alla messa in rete dei questionari del Bilancio Sociale, è in partenza una campagna di comunicazione che ha come slogan "L'Università migliora con te!" e come immagine quella di alcuni studenti, docenti e tecnici-amministrativi che, tutti insieme, compongono la scritta "Con te".

Per incentivare gli studenti a partecipare in modo numeroso all'iniziativa, l'Università, in collaborazione con alcuni sponsor, mette anche in palio dei premi che saranno assegnati con estrazione tra coloro che compileranno il questionario. I vincitori potranno quindi ricevere 2.000 chiavette USB griffate Università di Pisa, 1.000 voucher con lo sconto di 15 euro offerti dalla AIR ONE SpA, 20 netbook offerti dalla Banca di Credito Cooperativo di Fornacette, 5 stampanti multifunzione Canon offerti dalla Effegi di Ospedaletto.

I questionari, come già detto, rientrano nel progetto che mira a realizzare il primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, uno strumento fondamentale per conoscere meglio all'interno e far conoscere all'esterno la complessa realtà dell'Ateneo. Il Bilancio Sociale, che sarà pronto a metà del 2012, sarà un supporto importante nel processo decisionale, fornendo anche le basi conoscitive per adottare con sempre maggiore efficacia la cultura della valutazione e del merito.

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Ne hanno parlato:

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Martedì, 20 Dicembre 2011 11:35

Questionario on line del Bilancio sociale

Fino al 10 marzo è possibile rispondere ai questionari on line sui principali temi della vita universitaria. Il contributo di tutti servirà a realizzare il primo Bilancio Sociale dell'Università di Pisa, il documento che descrive con cifre e parole le scelte, le attività e gli impegni dell'Ateneo per la collettività e la comunità universitaria.

Premi in palio per gli studenti che compilano il questionario

bimbetta

Per gli studenti che compilano il questionario l'università mette in palio dei premi:

 - 20 netbook

 - 5 stampanti multifunzione

 - 1000 buoni sconto su biglietti aerei

 - 2000 chiavette USB da 4GB

La compilazione richiede circa 15-20 minuti. Il questionario, assolutamente anonimo, si compone di otto sezioni e di una quarantina di quesiti.
Gli ambiti dell'indagine riguardano l'immagine percepita dell'Ateneo e della città; la didattica; le strutture, le biblioteche e le aule studio; i servizi, tra i quali le segreteria studenti, l'USID, il servizio di ascolto e consulenza, il Job Placement, il CUS, la mensa e l'alloggio; l'internazionalizzazione e la comunicazione.
Gli studenti possono accedere al questionario tramite il portale "Alice", utilizzando le proprie credenziali d'Ateneo e cliccando prima sulla voce "Bilancio Sociale" e poi su quella "Nuovo".

 

Questionario per dipendenti

Questionario per il Bilancio SocialeSi tratta di circa venti quesiti che spaziano dalla didattica alla ricerca, dalle attività di trasferimento tecnologico ai rapporti con il sistema universitario pisano e toscano, dalla riforma del sistema universitario al nuovo Statuto, dalla valorizzazione delle capacità professionali al clima lavorativo, dalla conciliazione tra tempo lavoro e tempo famiglia alle condizioni generali di vita.

I dipendenti potranno rispondere al questionario usando il link che hanno ricevuto in una mail generata automaticamente dal sistema. Se non hai ricevuto la mail contatta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

© Franco FiceliÈ possibile manipolare lo stato di un oggetto? Se nella fisica classica questo è già noto, a livello nanometrico il cambiamento di stato si scontra con i limiti imposti dalla meccanica quantistica, come quelli della velocità della trasformazione e della fragilità intrinseca di ogni oggetto quantistico. Una ricerca appena apparsa sulla pagina web della rivista "Nature Physics" dimostra come sia possibile manipolare oggetti quantistici alla velocità massima e con un'efficienza perfetta. L'articolo è frutto di una collaborazione tra il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa e il Laboratorio NEST (National Enterprise for NanoScience and nanoTechnology) della Scuola Normale Superiore, CNR ed IIT, con la partecipazione di Mark Bason, Matthieu Viteau, Nicola Malossi, e Oliver Morsch dell'Istituto di Ottica del CNR. Per l'Università di Pisa hanno partecipato Ennio Arimondo, Donatella Ciampini e Riccardo Mannella, Paul Huillery dottorando in cotutela dell'Università di Pisa e quella di Paris Sud; per il NEST Rosario Fazio e Vittorio Giovannetti, docenti della Scuola Normale.

L'ingegneria quantistica prevede l'uso di uno strumento quantistico, come la radiazione emessa da un laser, per preparare singoli oggetti quantistici in uno stato ben determinato e per controllarne l'evoluzione temporale con la massima efficienza in relazione allo stato quantistico che si vuole ottenere. Questo obiettivo, che attualmente stimola numerose ricerche nell'ambito di una forte competizione internazionale, riguarda una grande varietà di sistemi studiati in fisica, chimica e biologia.

Per esempio, in una reazione chimica si richiede di produrre una particolare struttura con la massima efficienza e nel minor tempo possibile. Illuminando i reagenti con una radiazione laser opportunamente manipolata nella sua intensità e nella sua lunghezza d'onda si possono aumentare di ordini di grandezza sia la velocità del processo che la sua efficienza. In questo regime i principi fondamentali della meccanica quantistica impongono limiti molto stringenti a quello che si può pensare di realizzare in pratica: ad esempio, un cambiamento di stato quantistico ha una massima velocità a cui può essere operato, e tipicamente le manipolazioni degradano rapidamente lo stato quantistico e non consentono di arrivare al risultato desiderato con efficienza completa.

© Franco FiceliNell'articolo oggetto della pubblicazione sono stati studiati, sia teoricamente che sperimentalmente, nuovi protocolli di manipolazione che, lavorando nel limite imposto dal principio di indeterminazione quantistica di Heisenberg, e quindi con la massima velocità teorica possibile, consentono di raggiungere lo stato bersaglio con efficienza del 100%, pur essendo estremamente robusti rispetto a variazioni dei parametri sperimentali di controllo. Sono state quindi verificate le straordinarie possibilità associate al mondo quantistico quando l'operatore, diventando l'equivalente di quel "Dio che non gioca a dadi" invocato da Albert Einstein, impone la migliore manipolazione quantistisca in relazione allo stato bersaglio. L'esperimento sfrutta per la sua realizzazione i condensati di Bose-Einstein, protagonisti del premio Nobel in Fisica nel 2001. Essi sono degli oggetti quantistici costituiti da atomi ultrafreddi resi identici in tutte le loro proprietà attraverso un complesso schema di manipolazione laser.

Pur essendo un'attività svolta nell'ambito della ricerca di base, il lavoro pubblicato può avere importanti ripercussioni anche in altri settori. I risultati ottenuti, infatti, sono di immediata applicazione per l'ottimizzazione dei protocolli con cui operano, in campo medicale, i macchinari per la diagnostica basata sulla risonanza magnetica nucleare. Inoltre possono avere un impatto anche in altri settori, in particolare nell'informazione quantistica, sulla strada che condurrà alla costruzione di calcolatori in grado di elaborare dati in modo straordinariamente efficiente grazie all'uso delle leggi della meccanica quantistica. Il recente sviluppo tecnologico ha anche dimostrato come l'ingegneria quantistica mentre viene estesa verso il mondo mesoscopico, si applica in tutti quei casi in cui sono manipolati sistemi in regime quantistico, come ioni intrappolati, giunzioni superconduttrici, punti quantici. A questi sistemi, che possiedono un grande potenziale applicativo, possono essere estesi diversi dei risultati della ricerca pubblicata. (Foto © Franco Ficeli)

Leggi l'articolo su "Nature Physics".

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