Sarà il navigatore Giovanni Soldini il protagonista dell'appuntamento conclusivo della manifestazione "Dolce acqua", la due giorni di riflessione sul bene idrico tra ricerca, salute e arte, che si svolge a Pisa e Calci il 26 e 27 novembre. Soldini incontrerà il pubblico e gli studenti mercoledì 27, alle ore 17.30, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci. In un colloquio informale con il giornalista Michele Lupi, suo amico di infanzia a attuale direttore dell'edizione italiana della rivista "Rolling Stone", racconterà la sua passione per il mare e i tanti record accumulati in oltre vent'anni di carriera, che ne hanno fatto uno dei personaggi più noti del mondo velico internazionale.
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In particolare, Giovanni Soldini descriverà la sua ultima impresa velica, con il primato ottenuto sulla rotta New York-San Francisco attraverso Capo Horn. Partito il 31 dicembre del 2012 con un equipaggio composto da otto velisti di diverse nazioni, a bordo del monoscafo Maserati VOR 70, Soldini ha tagliato la linea del traguardo sotto il Golden Gate il 16 febbraio del 2013.
Con poco più di 47 giorni di navigazione, è riuscito a battere il precedente primato di oltre dieci giorni, aggiudicandosi il record della Rotta dell'Oro, così chiamata in ricordo delle prime navi a vela che la percorrevano per trasportare i coloni sulle piste della corsa all'oro. Da questa esperienza è nato il libro "Sulla Rotta dell'Oro", appena pubblicato da Longanesi.
Giovanni Soldini, nato a Milano nel 1966 e residente a Sarzana, in provincia di La Spezia, ha compiuto per la prima volta la traversata dell'Atlantico a soli 16 anni. Dopo aver vinto diverse gare, si è affermato a livello internazionale trionfando nell'edizione 1998-1999 della Around Alone, il giro del mondo a vela per navigatori solitari. In questa occasione, si è reso protagonista anche del salvataggio in mare di Isabelle Autissier, che gli è valso nel 2000 la Légion d'honneur , massima onorificenza dello Stato francese, da parte del presidente Jacques Chirac.
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Uno degli effetti più drammatici della crisi che ha colpito il nostro paese è il calo delle iscrizioni all'università che negli ultimi cinque anni si sono ridotte di circa il 13% a livello nazionale. Le cause di questo possono essere facilmente individuate: le famiglie a reddito medio-basso hanno sempre minori disponibilità economiche per far studiare i figli e in quest'ultimi c'è sempre meno convinzione sul fatto che la laurea possa offrire vantaggi effettivi per aprire le porte del mercato del lavoro. In controtendenza rispetto a tutto questo, sono invece cresciute le immatricolazioni alle ex facoltà, ora dipartimenti, più orientate all'economia reale, come Agraria, che fa registrare, con un +45%, il tasso di crescita più alto. A conferma di tale incremento, si pensi che nelle ex facoltà di Agraria dei principali atenei del Nord si è verificato un vero e proprio boom con un aumento complessivo pari al 134% dal 2009 ad oggi. Probabilmente questo è un segnale di cambiamento culturale in atto, confermato anche dall'aumento delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e negli istituti tecnici agrari, agroalimentari e agroindustriali.
Anche il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (ex facoltà di Agraria) dell'Università di Pisa ha fatto registrare un notevole incremento delle immatricolazioni ai corsi di laurea triennale. Dai dati statistici è possibile osservare un progressivo incremento del numero degli immatricolati a partire dall'a.a. 2010-2011 dove, rispetto all'anno successivo, si osserva un incremento del 30%; incremento confermato anche l'anno seguente con un +16%. Un dato rilevante, e se vogliamo singolare, è anche l'aumento, a partire dall'a.a. 2008-2009, della popolazione femminile, che oggi è pari al 51% degli immatricolati. Si è rilevato, ultimamente, anche un evidente interessamento da parte degli studenti stranieri, europei, asiatici e sudamericani, ai corsi di studio del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-forestali.
Una possibile spiegazione di tale aumento di iscritti è la crescita di opportunità nel settore agricolo, dovuta anche al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati nuovi mestieri, tant'è che circa il 70% delle imprese create da giovani opera in attività multifunzionali come l'agriturismo, le fattorie didattiche, la vendita diretta dei prodotti tipici, la trasformazione aziendale del latte in formaggio e delle olive in olio, la produzione di pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.
Queste opportunità di lavoro stanno attraendo sempre più i giovani in uscita dalla scuola dell'obbligo anche in virtù del richiamo forte verso le tematiche ambientali e del tentativo di fuga dalle città, sovraffollate e caotiche, in cui spesso viviamo. Per citare un esempio concreto di questa imprenditorialità giovanile presente nel nostro territorio possiamo ricordare l'azienda "Mi coltivo" che cura la produzione biologica nei campi di Pappiana (San Giuliano Terme). Con questo progetto una cooperativa di giovani ha iniziato a produrre verdura e frutta da vendere direttamente ai cittadini senza intermediari. Le famiglie di Pisa e Lucca "adottano" un appezzamento di terreno, dopo averlo scelto in un catalogo, e stipulato un contratto della durata di un anno decidendo cosa coltivarci. L'appezzamento viene coltivato dai soci della stessa cooperativa e i prodotti che nascono da tali orti vengono consegnati direttamente ai consumatori finali, senza passare da intermediari.
Una segnalazione particolare va fatta anche per il forte incremento (circa il 53% in 3 anni) degli immatricolati al corso di laurea in Viticoltura ed Enologia. In questo caso la forza trainante è data da un prodotto, il vino, fortemente caratterizzato dal territorio di produzione e nel quale i giovani riconoscono non solo uno sbocco lavorativo ma anche uno strumento di affermazione sociale e di riconquista di un patrimonio storico-culturale legato al territorio che altrimenti andrebbe perso per sempre.
A tutti questi giovani che ritornano alla terra e che saranno i nostri futuri imprenditori agricoli e custodi del territorio, del nostro cibo, della nostra cultura, oltre che del nostro benessere economico, vanno i nostri più sentiti auguri per un futuro di prosperità e di soddisfazioni professionali e umane.
Rossano Massai
Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali
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Il 4 e il 5 novembre, Alexander Heinz, vice direttore dei programmi internazionali del King's College di Londra, è stato ospite all'Università di Pisa. La visita ufficiale era finalizzata a comprendere e discutere possibilità di collaborazione e di scambio future tra i due atenei. Da alcuni anni l'Università di Pisa ha attivato con il King's College una convenzione che permette agli studenti iscritti al corso di Informatica Umanistica di svolgere attività di tirocinio a Londra. L'obiettivo della visita di Heinz era fare un punto sui risultati degli scambi in essere e discutere la possibilità di migliorare e incrementare le collaborazioni. Inoltre, Alexander Heinz ha voluto conoscere da vicino alcuni servizi dell'Ateneo pisano, in particolare il Job placement e l'organizzazione dell'Ufficio Relazioni internazionali.
L'intervista di Radioeco
Durante la sua visita Alexander Heinz è stato intervistato dalle ragazze della redazione di Unipinews di Radioeco. Pubblichiamo qui di seguito il testo dell'intervista e il link al podcast sul sito di Radioeco.
D: Molti dei nostri ascoltatori probabilmente conoscono già il King's College, una delle università più prestigiose della Gran Bretagna. Qual è il suo ruolo al King's College e il motivo per cui è venuto qui a Pisa?
H: Sì, come hai detto tu, molte persone conoscono il King's College. È una vecchia istituzione, ma non quanto quella di Pisa, ha 184 anni, mi pare, ed è composta, ovviamente, da tantissimi individui, contiamo circa 4.000 impiegati e circa 30-40.000 studenti, come anche l'Università di Pisa, suppongo. È un'istituzione molto vasta dunque, e io in particolare lavoro nell'organo deputato alle relazioni esterne per la direzione amministrativa (ERD- External Relations Directorate), il quale svolge diverse funzioni; interviene, ad esempio, nel caso in cui le borse di studio non siano usufruibili a livello internazionale. Nello specifico mi occupo proprio della gestione dei Programmi internazionali. Il King's ha un lungo passato di istruzione non-standard. Nel diciannovesimo secolo fu istituito il dipartimento di studi serali, ma il mio campo di interesse comprende tempi più lunghi, come l'intera stagione invernale o quella estiva, come, appunto, i programmi estivi all'estero: abbiamo Summer Schools in India e sicuramente ne istituiremo altre in Indonesia, Cina...
D: Il King's College è conosciuto come una delle migliori università del mondo. Quali programmi di studio offre e, più precisamente, quali sono i corsi che è orgoglioso di presentare agli studenti internazionali?

H: Abbiamo un gran numero di corsi, e impiegherei troppo tempo se ve li elencassi uno per uno nel dettaglio. Posso dirvi che abbiamo nove aree di competenza, simili ai campi di studio che avete a Pisa, che vanno dagli studi umanistici, alle materie scientifiche. Abbiamo una scuola d'odontoiatria, istituti globali – che sono nuovi istituti creati per i paesi svantaggiati – in Cina, uno in India, Brasile, Russia. Esiste anche un istituto che segue i Paesi in via di Sviluppo, e poi ancora un istituto di specializzazione in Psichiatria, in Medicina, Giurisprudenza (che per noi è separato dalle Scienze Politiche), Scienze Naturali e Matematiche, Infermieristica, Scienze Sociali e molti altri, giusto per darvi un'idea. La maggior parte di questi corsi può essere frequentata da studenti provenienti da altri paesi.
D: Uno studente straniero è interessato a uno dei vostri programmi di studio: qual è la procedura per iscriversi? Ci sono particolari abilità richieste? Esistono agevolazioni particolari (es. borse di studio) per gli studenti? Quali sono i requisiti necessari per essere ammessi?
H: Abbiamo appena concluso un incontro in cui si è parlato proprio di questo. Devo dire che questa tra le due istituzioni è stata la collaborazione che ha dato più frutti fino ad ora. Informatica umanistica è un settore molto all'avanguardia e credo che il vostro dipartimento sia un pochino più vecchio del nostro. Cerchiamo di spingere molti dei nostri studenti a venire a studiare da voi, voglio dire, studiare in un posto come il vostro circondati da così tanta arte e storia è un vero privilegio. I vostri studenti giunti a studiare da noi, credo che alla fine si siano sentiti molto soddisfatti per i corsi intrapresi e anche ben integrati. Credo che il vostro sia uno dei dipartimenti leader nel campo dell'informatica umanistica, quindi la collaborazione tra i nostri istituti sta andando molto bene.

D: Siete interessati ad allargare questa collaborazione ad altri settori? Se sì, nelle discipline umanistiche (filosofia, storia dell'arte) i nell'area scientifica (ingegneria, fisica, informatica)?
H: È proprio su questo che cerchiamo di porre la nostra attenzione e i nostri sforzi futuri, ossia, come possiamo far sì che i nostri studenti possano scegliere come meta per i loro studi Pisa e i campi di ricerca attivati da voi. In particolare siamo interessati, attraverso questa collaborazione tra le due nostre università, ad ampliare i campi di ricerca, campi aperti anche ai laureandi, e questo può includere campi sia umanistici che scientifici; oppure aree che includano tutti e due questi campi. So che voi siete forti per quanto riguarda "ingegneria"; ecco, questo non si può dire altrettanto di noi; continuiamo a chiamare ingegneri dall'estero, e questo viene fatto nonostante noi abbiamo un dipartimento d'ingegneria qui a Londra.
D: Il King's College ha un ufficio di Job Placement? Se sì, pensa che gli studenti internazionali potrebbero essere aiutati a trovare un'occupazione dopo l'esperienza di studio al King's?
H: Sì, abbiamo un ufficio che si occupa di "tirocini" ed io personalmente conosco molto bene e sono molto vicino a tutti coloro che collaborano ed organizzano questo organo. Ho avuto modo d'intrattenere una conversazione davvero interessante con i vostri responsabili didattici. Stiamo programmando un corso a Londra che permetta a chi già si trovi lì per motivi di studio, nel momento in cui si trovano a compilare i nostri moduli (penso di iscrizione ndt), di indicare quali siano le loro preferenze in materia di tirocini e stage. Vi sono vari steps che portano verso il colloquio finale, anche per quei nostri studenti ritenuti qualificati dalle imprese a cui avevano fatto domanda nei loro moduli, esprimendo il loro interesse di effettuare un tirocinio presso le loro sedi, e che magari si trovano a studiare in Italia. È comunque possibile effettuare un colloquio con queste aziende via Skype. Grazie ai nostri uffici dediti ai tirocini e al job placement, i nostri studenti hanno anche la possibilità di venire a conoscenza di tutte quelle linee guida che permettano loro di compilare in maniera corretta un CV, senza incappare in qualche errore imbarazzante, come può essere l'allegare al CV una propria foto, o scrivere la propria data di nascita, visto che questo in Inghilterra non si fa più, sono pratiche cadute in disuso. Dobbiamo ricordarci che è vero, viviamo nello stesso continente, ma a volte le nostre aspettative nel leggere un CV sono diverse, e cose richieste durante un colloquio o nelle analisi dei vari CV in un paese non sono le stesse in un altro. Dando un'occhiata al nostro portale web, nella sezione dedicata ai tirocini vi sono i requisiti richiesti durante un colloquio. Sul come candidarsi, (e magari anche seguendo queste dritte, non sarete presi), ma la cosa importante è mostrare sempre il vostro entusiasmo, il vostro interesse e dimostrare chi siete veramente. Questo ufficio-tirocini è anche molto utile in quanto, attraverso dei seminari, vi diamo alcune idee su cosa è alla fine un tirocinio, di cosa si tratta e in che modo viene eseguito e concepito qui in Inghilterra. I colloqui per i tirocini, così come il clima durante l'esperienza lavorativa, non sono uguali in tutti i paesi. In Germania ad esempio, si tende a comunicare tutto, anche ciò che non ci piace o lo riteniamo poco produttivo; in Inghilterra invece, si cerca di evitare i disaccordi. Abbiamo anche i programmi estivi Erasmus, molto interessanti, e stiamo cercando di renderli ancor più intriganti in modo tale da spingere i nostri studenti del King's a venire qui in Italia a fare una nuova esperienza di studio.
Per due giorni Firenze diventa la capitale dei ricercatori europei. Su iniziativa di Regione Toscana e Commissione Europea, il 26 e il 27 novembre il capoluogo toscano ospiterà al Palaffari, in Piazza Adua, la "Conferenza Europea Marie Curie" un evento di grande impatto a cui sono attesi circa 400 ricercatori dai vari Paesi d'Europa che si inserisce in una fase molto delicata per la ricerca europea, il lancio del nuovo programma ("Orizzonte 2020").
Alla conferenza prenderanno parte anche numerosi ricercatori dell'Università di Pisa: dopo i saluti istituzionali, nella conferenza d'apertura, a partire dalle 14.30, interverranno i professori Ugo Boggi, Guido Tonelli e Giuseppe Iannaccone. Il 27 novembre, invece, il professor Paolo Ferragina farà un intervento all'interno della sessione "Big data e data mining" (prevista alle ore 11) dal titolo "On the Power of Algorithms". Nelle sessioni parallele pomeridiane parleranno poi dei loro progetti di ricerca Rani Reshma, Gianluca Brunori, Benedetta Mennucci e Massimiliano Razzano.
"Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa - sostiene Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana e assessore anche per i rapporti con il mondo della ricerca scientifica - sia per l'importanza della conferenza Marie Curie e sia perché si tratta di un riconoscimento al sistema toscano della ricerca, un sistema che esprime diverse eccellenze italiane ed europee".
Questo incontro viene tenuto a cadenza annuale in un Paese diverso del vecchio continente. Quest'anno la scelta è toccata all'Italia puntando sulla Toscana. Circa 200 fra i ricercatori iscritti alla conferenza di Firenze sono beneficiari delle borse di studio intitolate alla scienziata polacca Nobel per la fisica e per la chimica.
Oltre alla conferenza vera e propria (presentazioni, dibattiti, attività di networking con ricadute su centri, università, industrie) il programma prevede iniziative parallele: visite ai laboratori e ai centri di ricerca presenti in Toscana. Scopo principale dell'iniziativa è fornire un forum ai ricercatori che favorisca uno scambio di esperienze sul loro lavoro e sugli sviluppi della ricerca scientifica. Dell'Università di Pisa saranno coinvolti il THERMOLAB, il Laboratorio MAPPA e i Chromatography and mass spectrometry laboratories (SCIBEC) del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, il Centro di ricerca "E. Piaggio" e il laboratorio Emerging Technology and innovation for cultural heritage (ETICH) del dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Sono previsti anche scambi di punti di vista con personalità della politica, della ricerca e dell'industria.
"Per la Regione Toscana - sottolinea Stella Targetti - è una bella occasione per valorizzare il proprio sistema non solo ampliandone la visibilità ma anche, in continuità con uno specifico evento tenuto a Bruxelles a fine maggio, coinvolgendo fattivamente nella definizione dei programmi le Università e i Centri di ricerca toscani".
Programma: https://mariecurieactions.teamwork.fr/en/programme
Iniziative parallele (visite ai centri di ricerca e laboratori): https://mariecurieactions.teamwork.fr/en/activities
Due giornate di riflessione sulla risorsa acqua, con appuntamenti scientifici e stand divulgativi che si alterneranno con spettacoli teatrali, giochi, mostre e, a conclusione dell'iniziativa, l'incontro con il navigatore Giovanni Soldini. È questo il programma di "Dolce acqua. L'acqua nella ricerca, nella salute, nell'arte", organizzato dall'Università di Pisa e dal Museo di Storia Naturale di Calci, con il coordinamento del professor Roberto Barbuti, in occasione dell'anno internazionale della cooperazione per l'acqua. La manifestazione si terrà martedì 26 e mercoledì 27 novembre 2013 nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, con un'importante appendice in calendario alla Certosa di Calci.
Già arrivando al complesso di Largo Bruno Pontecorvo, i visitatori saranno accolti all'esterno da una prima sorpresa, rappresentata da un grande ippopotamo realizzato dall'azienda Naturaliter, leader degli allestimenti museali. All'ingresso dell'edificio, potranno inoltre girare tra i circa quindici stand che presentano progetti di ricerca e pubblicazioni sul tema dell'acqua.
Gli appuntamenti scientifici si apriranno martedì 26, alle ore 9.30, con i saluti delle autorità e con un primo dibattito sulla varietà e sulle caratteristiche delle diverse specie ittiche, a cui parteciperanno anche studiosi della Humboldt University di Berlino e del Museo di Storia Naturale di Parigi. Nel pomeriggio, con inizio alle ore 14.30, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni si confronteranno sulle problematiche idriche dal livello locale ai progetti di cooperazione internazionale.
Alle 16.45 andrà in scena il breve spettacolo teatrale su "Acqua minerale" scritto da Achille Campanile e interpretato da Agnese Bernardini, Raffaele Pica e Giacomo Terreni, a cui seguirà la tavola rotonda su "Acqua minerale o naturale?".

Il dibattito scientifico e istituzionale sul bene acqua proseguirà mercoledì 27, dalle ore 9.30. Alle ore 12 è previsto un intervento ludico su "I giocattoli, l'acqua e la conoscenza dell'ambiente" a cura di Roberto Papetti, mastro giocattolaio e autore di libri per ragazzi.
Nel primo pomeriggio, alle ore 16, la manifestazione si sposterà al Museo di Storia Naturale di Calci per l'inaugurazione della mostra di pittura di Antonio Possenti dal titolo "Storie d'acqua".
La conclusione dell'iniziativa è programmata nuovamente nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, alle ore 17.30, dove si terrà l'incontro con il navigatore Giovanni Soldini. Il noto velista sarà a Pisa per illustrare il suo ultimo record di traversata tra New York e San Francisco via Capo Horn, che ha portato alla pubblicazione del volume "Sulla rotta dell'Oro", edito da Longanesi. A coordinare il dibattito interverrà Michele Lupi, amico di lunga data di Soldini e attuale direttore dell'edizione italiana della rivista "Rolling Stone".
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La Andrea Bocelli Foundation e il Massachusetts Institute of Technology, nella volontà di aprirsi al confronto e condividere i risultati del lavoro comune, hanno organizzato una giornata di workshop a Boston il prossimo 6 dicembre alla presenza di nomi di eccellenza internazionale nei campi della ricerca scientifica e tecnologica e dell'economia dello sviluppo. Tra loro anche tre docenti dell'Università di Pisa, Antonio Bicchi, Ugo Faraguna e Luca Fanucci.
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"Siamo davvero orgogliosi di questo progetto – dice la Presidente Laura Biancalani - e soprattutto che la sua valenza culturale, di innovazione e sviluppo sia stata riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri tanto da essere inserito nel programma ufficiale delle Celebrazione dell'Anno della Cultura Italiana in America. Siamo orgogliosi inoltre di avere ottenuto il patrocinio delle Università di Pisa, di Firenze e della Scuola Superiore Sant'Anna e di avere con noi rappresentanti di Università di un po' tutte le parti d'Italia: il nord (Venezia Ca' Foscari e Milano Bicocca), il centro (Pisa, Firenze e Sant'Anna), il sud (Palermo)".
È la seconda giornata di studio che la Andrea Bocelli Foundation organizza al fine di divulgare i risultati raggiunti con la sua attività e stimolare il dialogo e la ricerca quale mezzi principali per la crescita comune. "Siamo fieri che la Andrea Bocelli Foundation abbia scelto il MIT per collaborare alla realizzazione di questa importante occasione di approfondimento" – aggiunge Jeffrey Newton, Vice Presidente del MIT - Condividiamo l'impegno della Fondazione nella ricerca tecnologia al fine di aiutare le persone a superare i propri limiti, soprattutto in quelli imposti alle persone non vedenti o ipovedenti, e ci sentiamo anche profondamente coinvolti nell'affrontare insieme la lotta per l'abbattimento della barriere imposte dalla povertà in tutto il mondo. Rendiamo onore alla Andrea Bocelli Foundation per l'impegno in questi due importanti ambiti".
La giornata si articola nello specifico in due workshop paralleli dedicati ai programmi di intervento della Andrea Bocelli Foundation: "Challenges" e "Break the Barriers", legati entrambi all'attività di ricerca del MIT. Nel programma Challenges la Andrea Bocelli Foundation lavora con un gruppo multidisciplinare di ricerca del MIT per la realizzazione di un insieme di dispositivi che permetta al non vedente o ipovedente di acquisire maggiore autonomia soprattutto nella svolgimento della sua vita quotidiana e nella socialità.
Nel programma Break the Barriers la Fondazione agisce individuando interventi nella lotta alla povertà che siano misurabili per impatto e numero di vite salvate e per questo guarda con attenzione le attività di J-Pal, (Jameel Poverty Action Lab) al MIT, una rete internazionale di ricercatori che utilizzano la valutazione randomizzata come metodo per combattere la povertà.
Per informazioni e iscrizioni www.abfmit2013.com.
Ha fatto tappa a Pisa la torcia delle Universiadi invernali, che si svolgeranno in Trentino dall'11 al 21 dicembre del 2013. Portata da una delegazione del Comitato organizzatore, guidato dal presidente del CUS Trento, Gianluca Tasin, la fiaccola è stata accolta a Palazzo alla Giornata, sede del Rettorato, dai rappresentanti delle principali istituzioni cittadine: Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti dell'Ateneo, Marilù Chiofalo, assessore per le Politiche socioeducative e scolastiche del Comune, e Denny Innamorati, presidente del CUS Pisa.
Dopo i saluti introduttivi, la torcia è stata accesa con il fuoco benedetto da Papa Francesco e custodito in una lanterna. Dal Rettorato è partito il primo tedoforo, Soriano Ceccanti, un atleta disabile, ex CUS Pisa, vincitore dei mondiali di fioretto individuale nel 1990 e di numerose medaglie paraolimpiche. In Piazza Garibaldi è seguita la prima staffetta, con il passaggio della torcia da Ceccanti a Alice Fagioli, del Gruppo sportivo Fiamme Azzurre.
All'imbocco di via Ulisse Dini il testimone è andato nelle mani di Marco Martini, recente vincitore della 10 chilometri di podismo del campionato nazionale dei dipendenti universitari. Nel centro di Piazza dei Cavalieri il nuovo cambio, con la partenza di Daniele Meucci, fondista dell'Esercito e atleta di rilievo internazionale, giunto decimo pochi giorni fa alla maratona di New York.
In Via Santa Maria la torcia è passata a Stefano La Rosa, del Centro Sportivo Carabinieri, che all'ingresso di Piazza dei Miracoli l'ha consegnata ad Anna Bongiorni. È stata proprio la velocista della società CUS Pisa Atletica Cascina e della Forestale a effettuare il giro d'onore intorno a Piazza dei Miracoli, seguita dagli altri cinque tedofori e accompagnata da una folla di appassionati, cittadini e curiosi.
Il passaggio a Pisa della torcia delle Universiadi invernali è stato coordinato dal Comitato organizzatore di Trento, dal CUS Pisa e dall'Università di Pisa. La fiaccola, partita dalla Città del Vaticano il 6 novembre, è impegnata in un lungo tour attraverso alcune città universitarie europee. Ha fatto tappa a Roma, Torino, Losanna e ora Pisa, mentre nei prossimi giorni proseguirà in diverse altre località, tra cui Milano, Venezia e Monaco di Baviera. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www.universiadetrentino.org
Venerdì 15 novembre, nella Sala Mappamondi di Palazzo alla Giornata, l'Università di Pisa ha firmato una convenzione quadro con l'Universitas Nasional dell'Indonesia (UNAS), con cui nasceranno presto accordi di scambio e collaborazioni. La delegazione di Jakarta è arrivata in Italia con il rettore El. Amry Bermawi Putera, alcuni docenti e un gruppo di studenti che, dopo la firma, hanno offerto uno spettacolo di musiche e danze tipiche. Ad accogliere gli ospiti indonesiani c'erano il prorettore vicario Nicoletta De Francesco, il prorettore per la promozione dell'internazionalizzazione Marco Guidi, il prorettore alla didattica Paolo Mancarella e una rappresentanza di direttori di dipartimento, docenti e staff dell'Ateneo.
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All'Università di Pisa arrivano i finanziamenti per i giovani ricercatori: il MIUR ha assegnato i fondi per i progetti FIRB "Futuro in ricerca" selezionando tre ricercatori pisani come coordinatori nazionali di progetti e altri tre come responsabili locali di unità. I vincitori che guideranno la ricerca a livello nazionale sono Christian Frasconi del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, che per il suo progetto ha ottenuto complessivamente 1.464.608 euro, Paola Binda del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, che ha avuto 782.141 euro, e Laura Galli del Dipartimento di Informatica, con 244.121 euro. I tre responsabili locali di unità sono Maurizio Gemelli del dipartimento di Scienze della terra, che gestirà un finanziamento di 263.923 euro, Pietro Antonio Podolak del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, che ha avuto 275.114 euro, e Michele Corradi, sempre del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, con 103.994 euro.
Christian Frasconi coordinerà il progetto «Integrazione e confronto di mezzi e itinerari tecnici innovativi a diversa "intensità ecologica" finalizzati a una gestione intelligente di sistemi agricoli conservativi». Si tratta di una ricerca interdisciplinare finalizzata a rendere possibile l'integrazione tra sistemi colturali conservativi e integrati/biologici in differenti scenari, grazie allo sviluppo di macchine e strategie agronomiche innovative che permettano di applicare le tecniche di lavorazione ridotta anche in assenza di mezzi chimici di sintesi. Al fine di perseguire questo obiettivo generale, collaboreranno 5 unità di ricerca: il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, l'Istituto di Scienze della vita della Scuola Superiore Sant'Anna Pisa, il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università degli studi di Perugia, il dipartimento di Scienze agrarie dell'Università degli studi Bologna e il dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Saranno realizzati prototipi di macchine innovative ritenute indispensabili per l'implementazione di sistemi colturali conservativi ad alta efficienza energetica.
Il progetto di ricerca guidato da Paola Binda, intitolato «Codifica dello spazio multimodale nelle prime mappe visive», sarà finalizzato a studiare i meccanismi cerebrali preposti alla codifica di stimoli sensoriali visivi. Scopo primario del progetto è stabilire se e fino a che punto il cervello dell'adulto mantenga la capacità di riorganizzarsi in maniera plastica, attraverso studi di neuroimmagine e studi comportamentali su soggetti sani e con patologie del sistema visivo, corredati da modelli computazionali. Le ricerche che saranno completate in questo progetto hanno un'importanza fondamentale nelle neuroscienze di base e possono avere un forte impatto in ambito clinico. È proprio di questi mesi la notizia che pazienti non vedenti, a causa di una patologia dell'occhio possono ricevere l'impianto di un chip che rileva la luce e manda segnali al cervello, potenzialmente ripristinando alcune capacità visive dopo lunghi anni di cecità. Capire se e come la cecità porti a una riorganizzazione cerebrale è fondamentale per supportare lo sviluppo di queste nuove tecnologie e sviluppare nuove tecniche riabilitative. Le altre unità di ricerca coinvolte sono l'Università di Firenze, l'Istituto di Neuroscienze del CNR, l'Ospedale e l'Università San Raffaele.
Laura Galli, si occuperà invece di «Programmazione Mista-Intera Non-Lineare (MINLP): modellazione e risoluzione di problemi di ottimizzazione complessi». Il suo progetto ha l'obiettivo di esplorare diverse classi di problemi MINLP, la "nuova frontiera" della Ricerca Operativa. La Ricerca Operativa è la disciplina che si dedica alla risoluzione di problemi decisionali "complessi" e si caratterizza per essere fortemente interdisciplinare, ponendosi come interfaccia tra l'informatica, la matematica, l'ingegneria, l'economia, la fisica, la chimica e altro ancora. I problemi MINLP sono di grande interesse pratico, poiché legati alla possibilità di modellare strutture complesse più aderenti alle attuali sfide applicative e saranno indagati coniugando un approccio teorico/metodologico, in cui si sviluppano tecniche di soluzione innovative per ampie classi di problemi MINLP, con una forte componente applicativa in cui si affrontano problemi reali (in particolare relativi alle reti di telecomunicazione, al trasporto pubblico e alla sanità).
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Intoscana.it
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Il Museo di Storia Naturale di Calci e il Museo degli Strumenti per il Calcolo del Sistema Museale di Ateneo partecipano al XXIII congresso dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) dal titolo "Allestire per comunicare nei musei scientifici: spazi e tecnologie per una cultura accessibile", in programma a Venezia, al Museo di Storia Naturale, dal 13 al 15 novembre 2013.
Gli interventi dei pisani in trasferta saranno cinque: "Paleontologia dal vivo. I nuovi allestimenti del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa" a cura di Chiara Sorbini, Giovanni Bianucci e Walter Landini; "Designing an exhibition about the history of personal computing" a cura di Giovanni Antonio Cignoni e Fabio Gadducci; "Di necessità, virtù. L'esperienza del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa col finanziamento CIPE 36/2002" a cura di Chiara Sorbini, Giovanni Bianucci e Walter Landini; "'Plasticità fenotipica'" della didattica sull'Evoluzione dei vertebrati" a cura di Marco Alberto Luca Zuffi, Martina Calamusa, Simone Farina, Patrizia Scaglia e Silvia Sorbi; "La tecnologia al servizio della natura. L'uso dei codici a barre (Data Matrix e Qr-code) nel Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa" a cura di Simone Farina.
L'ANMS, Associazione Nazionale Musei Scientifici, riunisce istituzioni che svolgono attività di conservazione, ricerca e comunicazione in ambito scientifico. Tra i suoi compiti rientrano la tutela del patrimonio nazionale di museologia scientifica, il supporto alla funzione educativa e divulgativa, la promozione di intese fra istituzioni per facilitare scambi di esperienze e per la formulazione di normative comuni.