Gli ultimi anni hanno fatto registrare un crescendo di attenzione e di interesse per il fenomeno della violenza di genere all’interno dei contesti universitari e degli enti di ricerca e favorito l’emergere della consapevolezza del ruolo che queste istituzioni sono chiamate ad agire per contrastarlo.
Le università, infatti, sono inevitabilmente inserite in un contesto culturale più ampio, ancora ricco di contraddizioni, disuguaglianze e discriminazioni, dalle quali non possono pensare di essere esenti. In altre parole, la violenza di genere è presente anche all’interno del contesto universitario, e può potenzialmente emergere sia in rapporti verticali, nell’ambito della struttura gerarchica che caratterizza queste istituzioni, sia in rapporti orizzontali, nell’ambito delle relazioni interpersonali quotidiane che nascono all’interno di questi contesti.
Nonostante questa consapevolezza crescente, il fenomeno risulta ancora piuttosto opaco, anche a causa della mancanza di dati statistici sistematici che permettano di identificarne continuità e discontinuità all’interno dei diversi contesti nazionali e istituzionali.
Le iniziative che, anche nel nostro Paese, hanno permesso di far emergere la rilevanza del fenomeno risultano caratterizzate da una elevata eterogeneità in termini di obiettivi, metodi e strumenti che impediscono la comparabilità e la sistematizzazione dei dati raccolti.
All’interno di questo panorama i dati raccolti dal Progetto europeo UniSAFE nel 2022-2023 in 48 università ed enti di ricerca di 15 paesi europei (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Italia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna, Svezia, Turchia) rappresentano un primo scenario utile per comprendere le dinamiche e le specificità che caratterizzano il fenomeno delle molestie e della violenza di genere all’interno di specifici contesti.
Il Questionario su Molestie e Violenze nell’Università di Pisa si pone in dialogo con quello ideato dal Progetto UniSAFE allo scopo di poter confrontare tendenze e fenomenologie e orientare la conoscenza in concrete politiche e strategie di contrasto.
Questi i tratti comuni: rivolgersi a tutte le componenti delle università e degli enti di ricerca coinvolti; rilevare le esperienze di molestie e violenza direttamente correlati con il contesto accademico; rilevare la violenza nelle sue diverse forme (violenza economica, violenza online, violenza psicologica, molestie sessuali, violenza sessuale e violenza fisica) e i comportamenti successivi (segnalazione/denuncia) e le percezioni connesse al tema della violenza (sensazione di sicurezza, fiducia nell’istituzione, etc.)