Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

CLIOHRES.net un modo nuovo per fare ricerca storica in Europa

Un articolo pubblicato sul “News Alert” della Commissione europea traccia il bilancio delle attività del network d’eccellenza terminate nel 2010

[English version]

  • Condividi l'articolo su Facebook
  • Condividi su Twitter

Ann Katherine IsaacsIn cinque anni ha contribuito a cambiare il modo con cui si fa ricerca storica in Europa, attraverso la collaborazione internazionale fra università e studiosi: in un articolo pubblicato sul n. 14 di SCOOP, il "Socio-economic and Humanities Research for Policy News Alert Service", dal titolo "Using history to combat old stereotypes and foster citizenship", viene tracciato il bilancio di CLIOHRES.net, il network di eccellenza del Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo, coordinato dall'Università di Pisa sotto la direzione della professoressa Ann Katherine Isaacs e conclusosi alla fine del 2010.

CLIOHRES.net è stato il più importante progetto europeo nel settore delle scienze umane e sociali che, tra il 2005 e il 2010, ha registrato risultati e numeri importanti: 45 università partecipanti, in rappresentanza di 31 nazioni dell'Unione Europea, ma anche dell'European Free Trade Association (Islanda, Norvegia), della Svizzera, della Serbia, della Russia e del Sudafrica; 180 ricercatori coinvolti, equamente divisi tra docenti e giovani dottorandi, con competenze multidisciplinari che spaziano dalla storia alla geografia, dalla linguistica alla filosofia, dalla sociologia alla storia dell'arte; un budget complessivo di 4 milioni e mezzo di euro, finanziato nell'ambito del VI Programma Quadro dell'Unione Europea; 51 volumi e oltre 700 tra saggi e materiali di ricerca prodotti, tutti pubblicati dalle Edizioni Plus, casa editrice dell'Ateneo di Pisa, e liberamente accessibili e scaricabili dal sito www.cliohres.net.

La rete "CLIOHRES", sintesi di "Creating Links and Innovative Overviews for a New History Research Agenda for the Citizens of a Growing Europe", è partita dalla considerazione che la storia è uno dei principali fattori che contribuiscono all'auto-rappresentazione di individui e gruppi, e quindi alle modalità attraverso le quali essi si rapportano con "gli altri". È dunque uno strumento che potrebbe generare valori di apertura e di vicinanza, ma che più frequentemente alimenta incomprensioni, divisioni e conflitti.

tavolo CliohresIl Network ha suddiviso i suoi lavori in sei gruppi tematici di ricerca, che si sono occupati rispettivamente di Stati, legislazioni e istituzioni; di Potere e cultura, compresi gli aspetti legati al linguaggio, alle arti e all'architettura; di Paradigmi religiosi e filosofici; di Lavoro, società e prospettive di genere; di Frontiere e identità; di Europa rispetto al mondo. Sono state inoltre sviluppate tematiche trasversali che hanno affrontato, approfondito e discusso alcuni dei concetti fondamentali che oggi si pongono di fronte "al cittadino di un'Europa che cresce": la cittadinanza, l'identità, la discriminazione, la tolleranza, la migrazione, il genere.

Per leggere l'articolo pubblicato sul "Socio-economic and Humanities Research for Policy News Alert Service" è possibile collegarsi al link http://scoopproject.org.uk/using-history-to-combat-old-stereotypes-and-foster-citizenship.aspx.

  •  
  • 7 luglio 2011

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa