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L’Università di Pisa modello europeo di eccellenza per una delegazione accademica dall’Iraq

L’Ateneo pisano ha accolto 19 rappresentanti di Atenei, Ministeri e Unesco che lavorano per rinnovare il sistema di istruzione superiore nel loro paese

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Per una settimana saranno in visita all’Ateneo pisano per conoscere la sua organizzazione, le sue caratteristiche e le sue eccellenze, con l’obiettivo di capire come funziona una moderna università europea e approfondire un processo di modernizzazione del sistema di istruzione superiore in Iraq. Dal 28 ottobre al 1° novembre una delegazione di diciannove persone, eminenti accademici, rettori, prorettori e presidi, insieme a membri dei Ministeri dell'Istruzione della Regione autonoma curda (KRG) e dell'Iraq federale (IQ), e al personale dell’UNESCO visiterà dipartimenti e laboratori dell'Università di Pisa nell'ambito di un progetto guidato dall'UNESCO, finanziato dalla Commissione Europea, nato per rinnovare i curricula TVET (Vocational Higher Education) allineandoli con l'Area Europea dell'Istruzione Superiore (EHEA) e quindi del “Processo di Bologna”. Gli ospiti vengono dalle tre università politecniche del Kurdistan iracheno e dalle quattro grandi università techniche dell'Iraq Federale, fra cui anche quella di Mossul.

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La visita all'Università di Pisa è una tappa importante nel progetto, che ha già visto tre workshop nel Kurdistan iracheno tenuti dalla professoressa Katherine Isaacs, presso le Università Politechniche di Erbil, Suleimania e Duhok durante la primavera e estate del 2019. Il progetto è guidato da Rory Robertshaw, senior project officer dell'UNESCO a Bagdad. La finalità della visita è di poter studiare da vicino come vengono organizzati concretamente, in Europa, i corsi di studio secondo i principi dell'apprendimento incentrato sullo studente, allineati con le università dei 48 paesi che implementano il 'Processo di Bologna'. L'Iraq (IQ federale e Regione autonoma curda), grazie al progetto dell'UNESCO, ha già creato un quadro dei titoli e un sistema di accreditamento. Ora l'enfasi si sposta verso il disegno dei corso di studio, che sarà al centro dei lavori della settimana.

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Dopo una visita alla Scuola di Ingegneria, la delegazione è stata accolta in rettorato per un incontro con gli esperti di Bologna Maria Sticchi Damiani, Carla Salvaterra, Marco Abate, nonché con Katherine Isaacs, attuale vice presidente del “Gruppo dei Seguiti di Bologna" (BFUG) e esperta per il progetto TVET dell'UNESCO nell’Iraq. A dare il benvenuto agli ospiti c’era il rettore Paolo Mancarella. Nei giorni successivi i delegati visiteranno vari dipartimenti e laboratori, fra i quali i laboratori della Scuola di Ingegneria, i dipartimenti di Informatica, di Economia, e il centro Avanzi a San Piero a Grado. Visiteranno la Scuola Normale Superiore e l'Area Pisana del CNR.

I lavori informeranno gli sforzi dei ministeri e delle università stesse per ammodernare i sistemi dell'istruzione superiore del Iraq Federale e del Kurdistan iracheno. Futuri progetti sono programmati per estendere i risultati alle altre istituzioni superiori in Iraq.

 

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  • 28 ottobre 2019

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