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Un viaggio per immagini nelle principali pievi e chiese del Valle del Serchio grazie al progetto dell’Università di Pisa

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Apre al pubblico sabato 9 dicembre 2017 la seconda sala del Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio, allestito presso i locali della Volta dei Menchi nel centro storico di Barga, in provincia di Lucca. La sala è dedicata alle Pievi e alle Chiese della Garfagnana e della Media Valle del Serchio ed è stata realizzata con la collaborazione di un gruppo di ricerca dell'Università di Pisa. La selezione delle 10 chiese è stata compiuta sulla base dell’effettiva fruibilità e di un’integrità non eccessivamente compromessa dai rimaneggiamenti avvenuti in seguito a eventi calamitosi, sismici o bellici.
Meno imponenti dei castelli, ma con un ruolo importante nel tessuto sociale e nell’economia del territorio, le pievi e le chiese della Valle del Serchio sono fiorite in prevalenza tra il VI e il XIII secolo per emanazione diretta del potere ecclesiastico. Centri non solo spirituali, alcune sono nate in seguito al riordino del Vescovo lucchese Frediano (VI secolo), altre per volontà della Contessa Matilde di Canossa (XI e XII secolo), altre ancora in sostituzione di chiese precedenti.
Nel tempo, quasi tutte hanno subìto interventi e modifiche: possono essere passate da una a tre navate, o hanno arricchito le proprie facciate di ornamenti, come pure gli interni. Hanno potuto subire un cambio di orientamento e di ingresso, o sono state promosse di livello trasformandosi, come a Barga, da chiesa castellana in Duomo. Ancora oggi le possiamo ammirare fare capolino tra i sassi delle alture o il verde dei boschi, così come le possiamo incontrare annesse ai borghi, e vederle dominare, con il proprio austero profilo, ampie zone di Valle.
Tutte le pievi e le chiese sono state filmate e raccontate in esclusiva per il museo multimediale dal gruppo di ricerca del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa (in particolare col Centro interdisciplinare di Comunicazione), coordinato dalla professoressa Sandra Lischi (immagini, testi, ricerche e dispositivi multimediali curati da Marco Bigliazzi, Andreina Di Brino, Gianluca Paoletti). La collaborazione con l’Ateneo prosegue anche per la successiva sala, che verrà aperta in primavera e che racconta la vita di quattro personaggi illustri che hanno avuto un ruolo nel sistema delle fortificazioni della Valle.
Il gruppo di ricerca universitario ha ideato e curato un allestimento che contempla un viaggio per immagini nelle principali pievi e chiese del territorio, corredato da testi e concepito per una visita attiva, attraverso la possibilità di interagire attraverso uno schermo interattivo come già sperimentato nella prima sala.
Alle ore 11.00 del 9 dicembre è prevista la cerimonia di inaugurazione, ma il museo resta aperto e visitabile gratuitamente durante il weekend.

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