Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Lunedì, 03 Febbraio 2025 10:09

Main Learning Outcomes

Objectives

The program aims to:

  1. Develop Sustainable and Ethical Business Models – Exploring new approaches to food entrepreneurship and rural revitalization through circular economy principles and regenerative practices.
  2. Foster Collaborative Problem-Solving – Engaging a diverse cohort of PhD students, researchers, practitioners, and local stakeholders in the co-creation of solutions that bridge urban-rural divides.
  3. Enhance Social Impact through Innovation – Leveraging design thinking, experiential learning, and fieldwork to generate scalable, community-driven strategies.

 

Suvignano 3.jpg

 

Methodology

Participants will engage in a hybrid learning environment that integrates:

  • Field-based research and hands-on activities in agrifood systems, entrepreneurship, and community-led projects.
  • Workshops and mentorship sessions with leading scholars, designers, and industry experts.
  • Collaborative design sprints to prototype solutions with a strong ethical and environmental impact.

 

Expected Outcomes

The bootcamp will generate tangible results, including:

  • Innovative business concepts and policy recommendations for rural development.
  • Pilot projects that strengthen social cohesion and economic sustainability in agrifood.
  • A network of professionals, scholars, and changemakers dedicated to long-term community impact.

 

Conclusion

By integrating education, entrepreneurship, and design-driven methodologies, Tenuta Lab provides a model for systemic change in agrifood and rural innovation, reinforcing the role of socially responsible business practices in shaping the future of sustainable food systems.

PISA - In occasione della Giornata della Memoria 2025, giovedì 30 gennaio, alle 21.00, al Teatro Nuovo, si è svolto il reading artistico-musicale dal titolo "La giostra nel cielo" a cura del CIDIC - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Università di Pisa e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Interepreti Francesco Pelosini e Alice Bachi, testo e regia di Annick Emdin, coordinamento Carlo Scorrano e musiche dal vivo di Valeria d'Argenio (Produzione Binario Vivo).

IMG_1235.jpg

"La giostra del cielo" narra la storia vera di Irena Sendler, infermiera polacca che salvò 2500 bambini dall’inferno del ghetto di Varsavia, trascrivendo i loro nomi su dei fogli che nascose con cura dentro a dei barattoli prima di dar loro un nome diverso ed affidarli a famiglie ariane o agli istituti. Da semplice infermiera, Irena diventa prima membro e poi capo di un grande gruppo di resistenza, nel quale milita con il nome di Jolanta, cercando di strappare alla morte tutti i bambini che altrimenti sarebbero fucilati sul posto o condotti a Treblinka, e la persona di cui è innamorata, Adam. Grazie a ciò che fece Irena, 2500 vite furono salvate e grazie all’elenco dei nomi, alla fine della guerra, i pochi sopravvissuti poterono ritrovare i loro bambini. Ma soprattutto, la sua vita ci ricorda che nei momenti più bui della storia, ci sono anime che si illuminano, e che anche quando le tenebre sembrano senza fine, esistono persone che possono squarciarle con la loro luce, con la semplicità del loro desiderio: che i bambini possano vivere.

IMG_1109.jpg

 

Lo spettacolo a cura del CIDIC con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri

PISA - In occasione della Giornata della Memoria 2025, giovedì 30 gennaio, alle 21.00, al Teatro Nuovo, si è svolto il reading artistico-musicale dal titolo "La giostra nel cielo" a cura del CIDIC - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Università di Pisa e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Interepreti Francesco Pelosini e Alice Bachi, testo e regia di Annick Emdin, coordinamento Carlo Scorrano e musiche dal vivo di Valeria d'Argenio (Produzione Binario Vivo).

"La giostra del cielo" narra la storia vera di Irena Sendler, infermiera polacca che salvò 2500 bambini dall’inferno del ghetto di Varsavia, trascrivendo i loro nomi su dei fogli che nascose con cura dentro a dei barattoli prima di dar loro un nome diverso ed affidarli a famiglie ariane o agli istituti. Da semplice infermiera, Irena diventa prima membro e poi capo di un grande gruppo di resistenza, nel quale milita con il nome di Jolanta, cercando di strappare alla morte tutti i bambini che altrimenti sarebbero fucilati sul posto o condotti a Treblinka, e la persona di cui è innamorata, Adam. Grazie a ciò che fece Irena, 2500 vite furono salvate e grazie all’elenco dei nomi, alla fine della guerra, i pochi sopravvissuti poterono ritrovare i loro bambini. Ma soprattutto, la sua vita ci ricorda che nei momenti più bui della storia, ci sono anime che si illuminano, e che anche quando le tenebre sembrano senza fine, esistono persone che possono squarciarle con la loro luce, con la semplicità del loro desiderio: che i bambini possano vivere.


prof Giuseppina Sgandurra 2025-01-09 alle 12.53.42.jpgPisa - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito motu proprio l'alta onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla professoressa Giuseppina Sgandurra (foto), riconoscendone il valore del lavoro scientifico e il contributo significativo nel campo della disabilità in età evolutiva: “Per il supporto offerto alla ricerca con coinvolgimento e professionalità”. Insieme a lei è stato premiato anche Giovanni Arras, giovane ricercatore del dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale coordinato da Unipi.

L’alta onorificenza verrà conferita in presenza, direttamente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso il Palazzo del Quirinale il 26 febbraio alle 11,30.

Professoressa associata dell'Università di Pisa al Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale e Responsabile del Laboratorio INNOVATE (Innovative Technologies in Neurorehabilitation) presso l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone, la professoressa Sgandurra (49 anni), si è distinta per il suo impegno nel sociale e per il sostegno ai bambini con disabilità, contribuendo a innovazioni tecnologiche che migliorano la qualità della vita dei bambini con difficoltà motorie.

A “convincere" il Capo dello Stato a conferirle l'alta onorificenza non sono stati solo i risultati accademici e scientifici, ma anche la sua visione e il suo incoraggiamento ai giovani ricercatori. Le parole della professoressa Sgandurra: ”Siate audaci! Quando hai un’idea progettuale non lasciarti scoraggiare dai possibili insuccessi ma continua a prendertene cura perché nel tempo, come in un percorso di gestazione e di nascita, essa crescerà e maturerà con te, finché essa si concretizzerà", rappresentano un invito alla determinazione e alla perseveranza nella ricerca.

E seguendo idealmente questo invito, anche Giovanni Arras, 29 anni, laureato in Filosofia all’Università di Pisa e di origine sarde, si è così avvicinato al mondo della ricerca grazie al progetto europeo AINCP, dedicato alla validazione clinica dell'intelligenza artificiale per la riabilitazione personalizzata dei bambini con paralisi cerebrale, progetto di cui la professoressa Sgandurra è responsabile.

A tre anni dalla scomparsa dell’ex presidente del Parlamento europeo, si è tenuta a palazzo del Pegaso la cerimonia di conferimento del Premio “Miglior tesi di laurea David Sassoli” sul tema “L’Europa, le regioni e i cittadini”, rivolto a giovani laureati degli atenei toscani e giunto alla terza edizione. Bandito nel 2022 dal Consiglio regionale della Toscana e istituito con la legge regionale 21 del 2023, il Premio ha l’alto patrocinio del Parlamento europeo ed è parte del programma delle iniziative nell’ambito della ‘Giornata dell’Europa’, disposto dall’Ufficio di presidenza d’intesa con la presidenza della commissione consiliare Politiche europee e relazioni internazionali.

Premio-Sassoli_gruppo1.jpg

Il primo classificato è Samuele Bernardi, laureato all’Università di Pisa e allievo della Scuola Superiore Sant’Anna, che si è aggiudicato 6.000 euro. Tra gli altri quattro vincitori che si sono classificati secondi ex aequo e hanno ricevuto un premio di 3.500 euro c’è anche Giulio Buoncristiani, un altro laureato dell’Università di Pisa, premiato insieme a Beatrice Marin, Gabriele Sciuto e Alberto Tognarelli, laureati all’Università degli Studi di Firenze. Menzione speciale alla tesi di Tanja Hilpold, laureata all’Università degli Studi di Firenze.

La tesi di Samuele Bernardi, dal titolo “From EU strategic autonomy to EU public order and security. Towards the framing of an EU strategic security?” – con relatrice la professoressa Sara Poli del Dipartimento di Scienze Politiche – pone la questione fondamentale della autonomia strategica dell’UE, orientandosi in una letteratura complessa e affrontando una mole cospicua di fonti bibliografiche e di giurisprudenza; l’originalità dell’elaborato è tanto più apprezzabile per il fatto di basarsi su un copioso lavoro svolto “sul campo”.

samuele_bernardi.jpg
La premiazione di Samuele Bernardi.

La tesi di Giulio Buoncristiani “L’abuso di posizione dominante per l’accesso alle infrastrutture essenziali al settore energetico” – con relatore il professor Simone Marinai del Dipartimento di Giurisprudenza – esamina l’istituto del diritto europeo della concorrenza applicato a un settore di estrema rilevanza per i cittadini: l’energia.

“Questo premio non è solo un modo per ricordare David Sassoli – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – ma vuole dare un messaggio di speranza. È un riconoscimento a giovani eccellenze che hanno avuto la capacità di farci guardare l’Europa anche attraverso un altro punto di vista. I progetti esaminati dalla commissione erano tanti, belli e importanti, ma i cinque premiati sono quelli che riescono a rappresentare al meglio anche la nostra idea. In un tempo in cui le autocrazie crescono e in cui è difficile riuscire a mantenere relazioni internazionali stabili, riteniamo che ci sia bisogno di più Europa, intesa come luogo di pace, di prosperità e in grado di essere un punto di equilibrio in un mondo incandescente. Abbiamo molto da fare e sentiamo tanto la mancanza di David Sassoli, un grande uomo delle istituzioni che ha avuto la capacità di saper avvicinare l’Europa ai cittadini, cambiando il punto di vista: dall’Europa dell’austerità all’Europa in grado di sostenere chi soffre di più”.

giulio_buocristiani.jpg
La premiazione di Giulio Buoncristiani.

Il presidente della commissione Politiche europee Francesco Gazzetti ha parlato di un momento emozionante e intenso. Ha poi ringraziato tutti i componenti della Commissione “per il lavoro portato avanti in questi anni: è merito loro se il Premio Sassoli è diventato un’attività istituzionale importante del Consiglio regionale”. “Questo evento – ha aggiunto – non è stato mai una semplice cerimonia di premiazione, né una commemorazione, ma un ponte che abbiamo voluto costruire con le giovani generazioni: dare risalto a queste tesi di laurea è un modo per essere al loro fianco, supportarne la crescita e riconoscere il livello di qualità delle nostre università e scuola che sono qui tutte rappresentate”. “Le tesi di laurea – ha continuato – individuano i grandi temi che ci accompagnano nella contemporaneità. Mi auguro che anche nella prossima legislatura ci sarà il modo per proseguire su questa strada, con l’obiettivo, tra gli altri, di evidenziare la modernità e l’attualità del pensiero e dell’esempio di David Sassoli”.

Alla cerimonia è intervenuta Alessandra Vittorini, moglie dell’ex presidente del Parlamento europeo. “In questi anni sono state tante le iniziative in Italia e all’estero in ricordo di David – ha detto –. Tra esse ci stanno più a cuore quelle che parlano ai giovani, soprattutto negli ambiti e nei luoghi della formazione, e questa è una delle più solide”. “Quella di oggi – ha continuato – non è una cerimonia, non è una celebrazione, ma un investimento sul futuro che passa attraverso lo studio, la ricerca e un lavoro che guarda lontano, come ci raccontano queste tesi. È un percorso che ci dà speranza. I valori alla base di questo premio, solidarietà, diritti umani, democrazia, libertà di espressione, tutela dalle posizioni dominanti, sono tutti valori che David ha sempre coltivato”.

Ha inviato un videomessaggio da Bruxelles Pina Picerno, vicepresidente del Parlamento europeo, in cui si è complimentata con i vincitori. “Scegliere di dedicare questo premio a David Sassoli è particolarmente significativo – ha detto – La sua esperienza umana e politica continua ad accompagnarci nelle Istituzioni. Il tempo che stiamo attraversando necessita di tutta la capacità di studio e di innovazione di cui siamo capaci. Per l’avanzamento del processo di integrazione europeo occorrono coraggio, passione e intelligenza, la stessa che ha ispirato le tesi che oggi vengono premiate”.

Premio-Sassoli2.jpg

Una ventina gli elaborati valutati dalla Commissione esaminatrice, presieduta da Edoardo Bressanelli, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e composta da Enrico Borghetto, dell’Università degli Studi di Firenze, Vincenzo Bove, della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, Guglielmo Meardi, della Scuola Normale Superiore di Pisa, Luca Verzichelli, dell’Università degli Studi di Siena, Luca Paladini, dell’Università per Stranieri di Siena, Saulle Panizza, dell’Università di Pisa, Sarah St. John, dell’Istituto Universitario Europeo.

“Le tesi avevano come oggetto l’Unione Europea – ha commentato Bressanelli – non soltanto dal punto di vista teorico ma, come era caro a David Sassoli, della ricaduta pratica che ha nella vita quotidiana per le cittadine e per i cittadini. Gli elaborati sono stati premiati anche per la rilevanza politica e pubblica dei temi che hanno trattato”.

Samuele Bernardi, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), si è detto “onorato di aver ricevuto questo premio intitolato alla memoria del presidente David Sassoli, un grandissimo europeista”.

Giulio Buoncristiani, residente a Pontedera (PI), ha ringraziato la commissione esaminatrice: “Non avrei potuto concludere il mio percorso universitario in un modo migliore”, ha detto.

(Fonte: Ufficio stampa Consigio regionale).

From December 10 to 14, 2024, five students from the University of Pisa participated in the “Model United Nations” in Brussels, organised by Circle U., the University Alliance that brings together the University of Pisa and eight other European universities on the same campus. The MUN is a simulation of the work of the United Nations in which participants take on the role of delegates from different countries in one of the many UN offices (UNESCO, WHO, Security Council, or European Council), representing their positions and debating specific issues to achieve global solutions.

ok foto MUN zoe 7

The University of Pisa was represented by Diletta Barachini, Federico Carzedda, Marta Dell’Amico, Maddalena Matilde Lorenzini and Zoe Stroobant, who spent five days discussing this year’s topic, i.e. Artificial Intelligence, together with colleagues from other universities.

After several weeks of preparation, during which participants studied the positions of their assigned country and trained in debating techniques, they travelled to the Belgian capital to meet students from other Alliance universities, led by diplomatic experts.

foto MUN zoe 6

This year, the initiative, which has been welcomed with great enthusiasm since its first edition, has once again proved to be a stimulating and interdisciplinary experience that can enrich the educational offer of the university. This is demonstrated by the two students interviewed who, coming from different study paths, decided to participate in MUN driven by curiosity and interest in international relations.

ok foto MUN marta 3

“Going abroad and meeting new people that, for obvious reasons, have different backgrounds is always an extremely engaging experience, and I was able to expand my knowledge of AI, the countries’ positions on the subject and also the viewpoints of the other students involved,” says Zoe Stroobant, a third-year student of Political Science and International Relations.

“I recommend this experience to everyone because it helps a lot in improving the ability and confidence in speaking in a foreign language in front of an audience, which will certainly be appreciated in a future context,” adds Marta Dell’Amico, a second-year student of Law.

ok fot5o MUN zoe 8 copia

This experience has multiple strengths: from public speaking to negotiation, from dealing with new cultures to deepening knowledge of AI. The answer to the question of whether this experience should be repeated or not is clear and unanimous: a firm yes, which reflects the enthusiasm of those who had the opportunity to participate in the MUN.

Agata Merian Bernacca, Susanna De Luca, Anna Terroni
Circle U. Ambassadors - University of Pisa

 

L’Università di Pisa ha approvato una significativa modifica al proprio Statuto, confermando il proprio impegno per la concreta attuazione dei principi della pace, della sostenibilità e della responsabilità sociale. Questa decisione, che rende l’Ateneo il primo in Italia ad adottare ufficialmente tali principi nelle proprie fonti normative, definisce in modo ufficiale scelte già consolidate nella prassi e sottolinea la volontà di integrare valori etici fondamentali nelle attività accademiche e di ricerca.

“In questi tempi drammatici in cui la vita e la dignità umana hanno subito pesanti attacchi, è indispensabile che l’Università dia un segnale esplicito della sua scelta di campo a favore della pace e si dissoci da ogni attività volta allo sviluppo di armamenti – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi - Abbiamo deciso di intervenire ai massimi livelli, andando a integrare nel principale atto normativo dell’Ateneo questi principi fondamentali”.

Le modifiche riguardano i primi quattro articoli, quelli relativi a “Natura e fini” dell’Ateneo, ai “Valori fondamentali”, alle “Attività istituzionali” e alle “Attività di ricerca”: l’Università di Pisa “Promuove una cultura di pace, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per lo sviluppo sostenibile” (art. 1); “Riconosce la pace quale principio fondamentale e si impegna a promuoverne l’applicazione nell’ambito di tutte le proprie attività istituzionali” e “imposta le proprie attività su un criterio di responsabilità verso l’impatto che queste possono avere su società e ambiente, nel rispetto dei valori e dei principi sopra enunciati” (art. 2); “Condivide i principi della ricerca e innovazione responsabile” (art. 3). Infine, le modifiche all’articolo 4 sulle attività di ricerca: viene specificato che l’Ateneo valuta la qualità delle ricerche ispirandosi ai principi della ricerca e innovazione responsabile ed è inserito il comma 8: “Non sostiene e non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra”.

Questa decisione è il frutto di un percorso avviato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, che, in seduta congiunta, hanno deliberato di istituire una Commissione istruttoria, inclusiva della componente studentesca, per inserire nelle fonti normative dell’Ateneo la scelta politica adottata, ossia di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. La Commissione, istituita con decreto rettorale, ha elaborato le modifiche proposte, approvate dagli Organi di governo dell’Ateneo.

Con queste modifiche, l’Università di Pisa si pone all’avanguardia nel panorama accademico italiano, ribadendo la propria missione educativa e culturale e promuovendo una ricerca e un’innovazione al servizio della società, rispettosa dei diritti umani e dell’ambiente.

La Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CoSA) e l’Energy Manager dell’Università di Pisa sono molto attente all’efficienza energetica, tema molto importante per l’Ateneo sia sul piano ambientale che sul piano economico. Per questo motivo viene data indicazione di spegnere le luci nei vari edifici durante la notte e negli orari di chiusura. Tuttavia, per motivi di sicurezza, alcune luci devono essere lasciate accese, in particolar modo durante il passaggio del servizio di pulizie che viene effettuato anche in fasce orarie notturne. 

Palazzo alla Giornata - Rettorato07.jpg

Per quanto riguarda in particolare Palazzo Carità in Via Santa Maria, su cui l'Ateneo è stato sollecitato a mezzo stampa, il servizio di pulizia è attivo dalle 5:00 alle 8:00 e dalle 17:00 alle 20.30 dal lunedì al venerdì. E’ dunque indispensabile che in tali fasce orarie l’illuminazione sia attiva nei vari locali per garantire il corretto servizio di pulizia in condizioni di sicurezza. Si precisa inoltre che l’illuminazione nel Palazzo Carità è gestita con sensori di presenza nei tre vani scala interni, con un orologio con orari allineati a quelli del servizio pulizie per i corridoi e le altre aree interne comuni, e con interruttore manuale in tutti gli altri locali. Per quanto riguarda infine l’illuminazione esterna del giardino, essa si attiva con orologio astronomico sette giorni su sette e, dalle 23:30, solo nelle parti necessarie.

“Le sollecitazioni esterne sono importanti, perché ci invitano sempre a fare meglio – ha detto la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice per la sostenibilità e l’Agenda 2030 dell’Università di Pisa - nei prossimi mesi la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, previa valutazione tecnica dell’Energy Manager, prenderà in considerazione ulteriori riduzioni di orario dell’illuminazione delle strutture, sempre nel rispetto della sicurezza. Vorrei anche sottolineare che la Commissione è aperta a proposte e soluzioni costruttive e può essere raggiunta attraverso i canali indicati sul sito: https://sostenibile.unipi.it/; non sono necessarie le PEC e generalmente rispondiamo nel giro di pochi giorni. Dal prossimo mese faranno parte della Commissione ulteriori nuovi docenti che daranno maggiore forza ai nostri progetti attuali e futuri.” 

 

 

 

La nota dell’Ateneo a seguito di alcune segnalazioni a mezzo stampa

La Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CoSA) e l’Energy Manager dell’Università di Pisa sono molto attente all’efficienza energetica, tema molto importante per l’Ateneo sia sul piano ambientale che sul piano economico. Per questo motivo viene data indicazione di spegnere le luci nei vari edifici durante la notte e negli orari di chiusura. Tuttavia, per motivi di sicurezza, alcune luci devono essere lasciate accese, in particolar modo durante il passaggio del servizio di pulizie che viene effettuato anche in fasce orarie notturne. 

Per quanto riguarda in particolare Palazzo Carità in Via Santa Maria, su cui l'Ateneo è stato sollecitato a mezzo stampa, il servizio di pulizia è attivo dalle 5:00 alle 8:00 e dalle 17:00 alle 20.30 dal lunedì al venerdì. E’ dunque indispensabile che in tali fasce orarie l’illuminazione sia attiva nei vari locali per garantire il corretto servizio di pulizia in condizioni di sicurezza. Si precisa inoltre che l’illuminazione nel Palazzo Carità è gestita con sensori di presenza nei tre vani scala interni, con un orologio con orari allineati a quelli del servizio pulizie per i corridoi e le altre aree interne comuni, e con interruttore manuale in tutti gli altri locali. Per quanto riguarda infine l’illuminazione esterna del giardino, essa si attiva con orologio astronomico sette giorni su sette e, dalle 23:30, solo nelle parti necessarie.

“Le sollecitazioni esterne sono importanti, perché ci invitano sempre a fare meglio – ha detto la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice per la sostenibilità e l’Agenda 2030 dell’Università di Pisa - nei prossimi mesi la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, previa valutazione tecnica dell’Energy Manager, prenderà in considerazione ulteriori riduzioni di orario dell’illuminazione delle strutture, sempre nel rispetto della sicurezza. Vorrei anche sottolineare che la Commissione è aperta a proposte e soluzioni costruttive e può essere raggiunta attraverso i canali indicati sul sito: https://sostenibile.unipi.it/; non sono necessarie le PEC e generalmente rispondiamo nel giro di pochi giorni. Dal prossimo mese faranno parte della Commissione ulteriori nuovi docenti che daranno maggiore forza ai nostri progetti attuali e futuri.” 

 

 

 

Lo scorso 1º novembre, la pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, causando la morte di 14 persone e il ferimento di altre tre. Le indagini hanno portato all'arresto di 13 persone, tra cui un ministro del governo, con l'accusa di negligenza e corruzione legate ai lavori di ristrutturazione della stazione. Questo tragico evento ha scatenato una serie di proteste studentesche in tutta la Serbia, compreso all’Università di Belgrado, uno dei nove atenei partner dell’Alleanza Europea Circle U., di cui fa parte anche l’Università di Pisa.

Studenti e studentesse hanno occupato numerose facoltà universitarie, chiedendo trasparenza nelle indagini, la pubblicazione di tutta la documentazione relativa ai lavori alla stazione di Novi Sad e la messa sotto accusa delle persone responsabili. Inoltre, hanno richiesto la rinuncia a perseguire gli studenti arrestati durante le manifestazioni e un aumento del 20% del bilancio a sostegno dell'Università e dell'istruzione superiore.

university-of-belgrade-1000x563.jpg

Le proteste hanno ricevuto ampio sostegno da parte dei professori e di molti segmenti della società serba. Tuttavia, la comunità studentesca ha denunciato pressioni da parte dei servizi di sicurezza statali e la divulgazione pubblica dei loro dati personali, alimentando preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti civili. In risposta alle crescenti tensioni, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha concesso la grazia a 13 persone arrestate durante le proteste, tra cui sei studenti, un docente universitario e diversi dirigenti scolastici. Nonostante ciò, le manifestazioni hanno portato alle dimissioni del primo ministro Miloš Vučević, segnando un punto di svolta nella politica serba.

Le proteste continuano, riflettendo un malcontento più ampio nei confronti del governo e una richiesta di maggiore responsabilità e trasparenza da parte delle autorità serbe.

Il 29 gennaio, i rettori e i presidenti delle università di Circle U. - tra cui il rettore dell'Università di Pisa Riccardo Zucchi - e gli studenti e le studentesse della Circle U. Student Union (CUSU)  hanno pubblicato un comunicato di sostegno agli studenti e alla comunità acccademica dell’Università di Belgrado che riportiamo qui di seguito.


*******

 

Circle U. stands with the students and academic community of the University of Belgrade


The Rectors and Presidents of Circle U. and the Circle U. Student Union have been following with great attention the developments at the University of Belgrade and in other universities and faculties across Serbia since December last year. Joining the University of Belgrade leadership, the Rectors and Presidents and CUSU want to express their concerns and show their strong support to the students and their demands.


As reiterated in the Magna Charta Universitatum 2020, the University shall be a site for free enquiry and debate, distinguished by its openness to dialogue and rejection of intolerance. Student engagement – and engagement of the university community members at large – is a key condition to the realisation of this principle. Any action aiming to undermine student engagement is unacceptable.

Student engagement has been at the core of Circle U. since its inception. Back in March 2021, student unions and democracies in our universities, took the initiative to establish the Circle U. Student Union (CUSU). Since then, CUSU has been defending the interests of students by actively participating in all governing bodies of Circle U. as well as in the alliance’s projects, activities and initiatives.

Academic freedom and institutional autonomy are vital to provide high quality, inclusive and societally relevant education and research. Any external influence – being political, cultural or economic – putting these principles at risk is unacceptable.

Circle U. is an alliance of nine leading, comprehensive and research-intensive universities in Europe and beyond. We have developed a vision for the future of higher education and research, for our universities, for our alliance. We are equally committed to achieve this vision based on shared values in the alliance. We value diversity and are promoting dialogue and encouraging a plurality of views and approaches throughout the alliance, while respecting institutional autonomy.

The Rectors and Presidents of Circle U. and CUSU want to express their support to students, professors, researchers, administrative staff members, and ultimately Rector Vladan Djokić and his team at the University of Belgrade, who are under significant pressure that clearly challenges institutional autonomy, academic freedom and, more broadly, democracy.

We will continue to closely follow the developments in Serbia. In dialogue with the University of Belgrade leadership, we will explore any action aiming to actively support the university community at large.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa