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Il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace organizza il corso di formazione dal titolo  "La Comunicazione Nonviolenta: essere me, incontrare te" (I ciclo), riconosciuto da The Center of Nonviolent Communication.

L’attuale momento storico e sociale che stiamo vivendo rende sempre più evidente che il conflitto è un’esperienza relazionale che fa parte della vita umana e che, a seconda dei modi che vengono scelti per attraversarlo, permette di costruire collaborazione e cooperazione oppure potenziare gli aspetti separativi e distruttivi delle relazioni, fino alla guerra.

“La Comunicazione Nonviolenta: essere me, incontrare te” è un percorso annuale articolato in 2 cicli che, portando attenzione ai diversi ambiti della comunicazione e delle relazioni interpersonali, permette di approfondire il tema sia sul piano teorico, sia su quello della pratica, sia su quello dell’integrazione naturale della teoria nel proprio agire e relazionarsi con se stessi/e e le altre persone. Svilupperemo delle tracce che aiutano a vivere i principi della nonviolenza e ad attraversare con efficacia le dinamiche conflittuali.

ll primo ciclo del percorso formativo si compone di 3 moduli, il secondo di 5 moduli. Ciascun modulo è composto da 12 ore di formazione.
Il primo ciclo sarà perciò della durata di 36 ore che si svolgeranno tra marzo e maggio 2025.

Le formatrici e i formatori sono trainer certificate/i da The Center for Nonviolent Communication.

Destinatari:

Il corso è rivolto a tutte le persone che sono impegnate a vario titolo in gruppi e organizzazioni e intendano investire affinché la dimensione della comunicazione rappresenti una efficace risorsa per il lavoro. In particolare, si rivolge a chi svolge ruoli di conduzione di gruppi di apprendimento o di relazione di aiuto (quali coordinatore o coordinatrice di un gruppo di lavoro, formatore o formatrice, insegnante, educatore/trice, counselor, coach, ecc.), ma costituisce un’occasione di apprendimento o di aggiornamento per chiunque si trovi, nel proprio contesto professionale o associativo, a interagire – a vari livelli di responsabilità – con collaboratori o collaboratrici.

Il corso inoltre è aperto anche a tutti/e coloro che desiderano sviluppare la propria crescita personale e migliorare le proprie competenze nel campo della comunicazione efficace, da utilizzare nella propria vita privata o professionale.

Per informazioni sul corso, bando, programma, calendario, costi e modalità d'iscrizione, vai al link: https://cisp.unipi.it/formazione/corsi-di-alta-formazione/corso-la-comunicazione-nonviolenta-essere-me-incontrare-te/

Le iscrizioni al primo ciclo sono aperte fino a mercoledì 26 febbraio 2025.
Quote ridotte per chi si iscrive entro mercoledì 19 febbraio 2025.
Quote agevolate riservate al personale Unipi.

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Fino al 3 marzo 2025 è possibile candidarsi al bando per le 100 borse di studio MUR-CRUI per titolari di protezione internazionale iscritti ad un ateneo italiano nell’a.a. 2024/25.

Informazioni al link: https://www.tirocinicrui.it/100-borse-mur-titolari-protezione-internazionale/ 

È scomparso all’età di 75 anni il professor Ubaldo Bonuccelli, a lungo docente di Neurologia all’Università di Pisa, in pensione dal 2021.

Qui di seguito pubblichiamo un ricordo del professore a firma di Gabriele Siciliano e Roberto Ceravolo e dei colleghi e delle colleghe del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale.

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Ubaldo BonuccelliUbaldo Bonuccelli si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa nel 1975, dove nel 1979 si è specializzato in Neurologia. Ha quindi intrapreso la sua attività professionale presso la Clinica Neurologica diretta dal professor Alberto Muratorio, dedicandosi al contempo ad argomenti di ricerca nelle malattie neurodegenerative. Nel 1989 ha conseguito la Specializzazione in Farmacologia presso l’Università di Cagliari su tematiche di neurofarmacologia nella malattia di Parkinson.

È stato professore associato di Neurologia, fino al 2007, quindi ordinario di Neurologia all’Università di Pisa. È stato Direttore della UOC di Neurologia dell’Ospedale Versilia dal 2001 al 2011, quando poi è diventato Direttore della UOC Neurologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa.

Dopo la iniziale formazione a Pisa, ha maturato esperienze di neurofarmacologia di base e clinica con soggiorni in istituzioni nazionali e in USA, dedicandosi in particolare a numerosi aspetti di ricerca sulla Malattia di Parkinson, sviluppando nel tempo qualificate collaborazioni con i più importanti istituti di ricerca a livello internazionale in tale ambito. Ha organizzato numerosi congressi e convegni nazionali e internazionali dedicati in particolare al Parkinson.

È autore di oltre 500 pubblicazioni.  Fellow dell’American Academy of Neurology (dal 1990), ha ricoperto importanti cariche statutarie in società scientifiche, Presidente dell’European Society for Clinical Neuropharmacology (1996-1997), Presidente dell’Associazione Autonoma Disturbi del movimento e Malattia di Parkinson (DISMOV-SIN) (2004-2005), affiliata alla Società Italiana di Neurologia, Presidente Società LIMPE (2010-12).

Ha dato uno straordinario impulso alla ricerca sulla Malattia di Parkinson e ha contribuito in modo significativo alla realizzazione delle linee guida per la gestione della malattia, curando altresì aspetti divulgativi nella conoscenza delle malattie neurologiche come nel caso della Associazione per la Ricerca Neurologica ATORN-ARNO fondata negli anni 80, del periodico “Amici del Cervello news” e del libro di grande successo di pubblico e critica “Intervista al Cervello. Come funziona, come potenziarlo e mantenerlo efficiente”, scritto insieme al giornalista Fabrizio Diolaiuti.

Persona di grandissimo acume e intelligenza, con raffinatissimo intuito clinico e profonda cultura neurologica e coinvolgente curiosità, ha trasmesso a decine di allievi oggi operanti in Italia e all’estero la passione per la ricerca, l’entusiasmo per esplorare strade innovative e impervie, ribadendo sempre il fondamento dell’arte medica di attenzione empatica e partecipativa ai bisogni dei pazienti

Gabriele Siciliano e Roberto Ceravolo, con i colleghi e le colleghe del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale.

Il 12 febbraio dalle 17.45 alle 19 lo spettacolo aperto alla cittadinanza che unisce arte e scienza curato dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e INFN

Prima iniziano le braccia poi il resto del corpo, ogni ballerino e ballerina rappresenta un qubit di un computer quantistico; quindi, tutto si trasforma in luce proiettate sulle mura del Camposanto monumentale dietro la Torre pendente di Pisa. È la "danza dei qubit", uno spettacolo aperto al pubblico che mette insieme arte e scienza e che andrà in scena mercoledì 12 febbraio dalle 17.45, sul far del tramonto, fino alle 19 in Piazza dei Miracoli.

Evento in occasione dell’anno internazionale della scienza e tecnologie quantistiche. Lo spettacolo apre a Pisa l’anno internazionale della scienza e tecnologie quantistiche (IYQ25) inaugurato il 4 febbraio scorso con una cerimonia ufficiale a Parigi https://quantum2025.org/. L’anno del quantum è stato stabilito dall’UNESCO per celebrare i 100 anni dall’inizio dello sviluppo della meccanica quantistica. QuESTA teoria fisica fondamentale, ancora mai stata smentita da alcun esperimento, continua a incuriosire con i suoi misteri: sia le persone non esperte per il suo funzionamento controintuitivo e lontano dall’esperienza quotidiana, sia le persone esperte per i numerosi interrogativi che suscita a partire dal perché funzioni così bene. 

Flash mob e video mapping in Piazza dei Miracoli. La serata prevede un flash mob iniziale alle 17,45. A partire da un’idea nata alla Sherbrooke University in Canada, i movimenti dei danzatori e delle danzatrici riprodurranno un formalismo matematico utilizzato per rappresentare visivamente lo stato quantistico. Nella seconda parte del programma, dalle 18,15 una coreografia di luci sarà proiettata sulle mura sud del Camposanto monumentale, con la collaborazione dell’Opera Primaziale. Si tratta dell’evoluzione temporale della “funzione d'onda”, uno tra i più semplici processi quantistici chiamato quantum walk. Il videomapping rappresenta la probabilità di trovare una particella quantistica in una regione di spazio, una volta fatta una misura. I pattern luminosi saranno tanto più intensi quanto più grande sarà la probabilità calcolata mediante la celebre equazione di Schroedinger.

“La danza dei qubit visualizza in maniera intuitiva la matematica della fisica quantistica attraverso la danza, per coinvolgere in prima persona il pubblico, e le immagini, per formare un ricordo vivido nella memoria di chi assisterà - racconta la professoressa Marilù Chiofalo dell’Università di Pisa - Da anni con il mio gruppo di ricerca esploriamo in collaborazioni internazionali metodi per raccontare la scienza anche attraverso i linguaggi dell’arte che, come la matematica, sono estremamente densi e compatti. Un esempio è l’installazione interattiva Quantum Jungle di Robin Baumgarten liberamente visitabile prima a Palazzo Blu e adesso al Polo Fibonacci dell’Ateneo: tra l’altro una sua copia ha appena fatto comparsa all’inaugurazione dell’Year of Quantum a Parigi! Questa volta utilizzeremo il linguaggio della danza, che si rivela così efficace e coinvolgente nella narrazione scientifica, e infatti la coreografia nasce in un team di scienziate e scienziati, ballerine e ballerini”.

Le collaborazioni. La "danza dei qubit" è stata realizzata con una collaborazione internazionale coordinata dall’Università di Pisa e dall’Institut Quantique de Université de Sherbrooke in Quebec, che coinvolge il consorzio europeo CircleU, sostenitore e cofinanziatore grazie al supporto del professor Alessio Cavicchi, delegato dell’Ateneo pisano per la promozione della Cultura imprenditoriale. Il progetto coreografico è di Giulia Sandroni e Rachele Bellina della Scuola di danza Elsa Ghezzi di Pisa, l’interpretazione danzante è delle allieve e allievi della Scuola Première Progetto Danza di Valentina Bardelli, il videomaking a cura MUMU srl di Lorenzo Garzella. Il team scientifico coordinato da Marilù Chiofalo è composto da Jorge Yago Malo, Antonio Romano, Chiara Coviello, Vittoria Stanzione e Sebastiano Bresolin del Dipartimento di fisica, con la collaborazione di Ghislain Lefebvre e Dominique Wolfshagen di Sherbrooke, e di Simon Goorney della Aarhus University di CircleU.  L’evento ha il supporto dell’Associazione Frontiers Detectors for Frontiers Physics e la collaborazione tecnica della ditta Bufalini Francesco srl.

In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato al 26 febbraio con lo stesso orario.

QuBitDance_25_IT.jpgLo spettacolo che si doveva svolgere il 12 febbraio è stato rimandato per maltempo al 26 febbraio con lo stesso orario, dalle 17.45 alle 19.

 

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Prima iniziano le braccia poi il resto del corpo, ogni ballerino e ballerina rappresenta un qubit di un computer quantistico; quindi, tutto si trasforma in luce proiettate sulle mura del Camposanto monumentale dietro la Torre pendente di Pisa. È la "danza dei qubit", uno spettacolo aperto al pubblico che mette insieme arte e scienza e che andrà in scena mercoledì 12 febbraio dalle 17.45, sul far del tramonto, fino alle 19 in Piazza dei Miracoli.

Evento in occasione dell’anno internazionale della scienza e tecnologie quantistiche. Lo spettacolo apre a Pisa l’anno internazionale della scienza e tecnologie quantistiche (IYQ25) inaugurato il 4 febbraio scorso con una cerimonia ufficiale a Parigi https://quantum2025.org/. L’anno del quantum è stato stabilito dall’UNESCO per celebrare i 100 anni dall’inizio dello sviluppo della meccanica quantistica. QuESTA teoria fisica fondamentale, ancora mai stata smentita da alcun esperimento, continua a incuriosire con i suoi misteri: sia le persone non esperte per il suo funzionamento controintuitivo e lontano dall’esperienza quotidiana, sia le persone esperte per i numerosi interrogativi che suscita a partire dal perché funzioni così bene. 

Flash mob e video mapping in Piazza dei Miracoli. La serata prevede un flash mob iniziale alle 17,45. A partire da un’idea nata alla Sherbrooke University in Canada, i movimenti dei danzatori e delle danzatrici riprodurranno un formalismo matematico utilizzato per rappresentare visivamente lo stato quantistico. Nella seconda parte del programma, dalle 18,15 una coreografia di luci sarà proiettata sulle mura sud del Camposanto monumentale, con la collaborazione dell’Opera Primaziale. Si tratta dell’evoluzione temporale della “funzione d'onda”, uno tra i più semplici processi quantistici chiamato quantum walk. Il videomapping rappresenta la probabilità di trovare una particella quantistica in una regione di spazio, una volta fatta una misura. I pattern luminosi saranno tanto più intensi quanto più grande sarà la probabilità calcolata mediante la celebre equazione di Schroedinger.

“La danza dei qubit visualizza in maniera intuitiva la matematica della fisica quantistica attraverso la danza, per coinvolgere in prima persona il pubblico, e le immagini, per formare un ricordo vivido nella memoria di chi assisterà - racconta la professoressa Marilù Chiofalo dell’Università di Pisa - Da anni con il mio gruppo di ricerca esploriamo in collaborazioni internazionali metodi per raccontare la scienza anche attraverso i linguaggi dell’arte che, come la matematica, sono estremamente densi e compatti. Un esempio è l’installazione interattiva Quantum Jungle di Robin Baumgarten liberamente visitabile prima a Palazzo Blu e adesso al Polo Fibonacci dell’Ateneo: tra l’altro una sua copia ha appena fatto comparsa all’inaugurazione dell’Year of Quantum a Parigi! Questa volta utilizzeremo il linguaggio della danza, che si rivela così efficace e coinvolgente nella narrazione scientifica, e infatti la coreografia nasce in un team di scienziate e scienziati, ballerine e ballerini”.

Le collaborazioni. La "danza dei qubit" è stata realizzata con una collaborazione internazionale coordinata dall’Università di Pisa e dall’Institut Quantique de Université de Sherbrooke in Quebec, che coinvolge il consorzio europeo CircleU, sostenitore e cofinanziatore grazie al supporto del professor Alessio Cavicchi, delegato dell’Ateneo pisano per la promozione della Cultura imprenditoriale. Il progetto coreografico è di Giulia Sandroni e Rachele Bellina della Scuola di danza Elsa Ghezzi di Pisa, l’interpretazione danzante è delle allieve e allievi della Scuola Première Progetto Danza di Valentina Bardelli, il videomaking a cura MUMU srl di Lorenzo Garzella. Il team scientifico coordinato da Marilù Chiofalo è composto da Jorge Yago Malo, Antonio Romano, Chiara Coviello, Vittoria Stanzione e Sebastiano Bresolin del Dipartimento di fisica, con la collaborazione di Ghislain Lefebvre e Dominique Wolfshagen di Sherbrooke, e di Simon Goorney della Aarhus University di CircleU.  L’evento ha il supporto dell’Associazione Frontiers Detectors for Frontiers Physics e la collaborazione tecnica della ditta Bufalini Francesco srl.

Venerdì, 07 Febbraio 2025 09:26

La scienza al femminile. Storie e testimonianze

Presentazione del volume in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza dell’11 febbraio

Martedì 11 febbraio, alle 16.00, nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (Via del Borghetto, 80, Pisa) dell’Università di Pisa, si svolge la presentazione del volume "La scienza al femminile. Storie e testimonianze"(Franco Angeli) a cura di Maria Pia Abbracchio dell'Università degli Studi di Milano e Giacomo Lorenzini dall’Ateneo pisano.

L’evento si svolge in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza dell’11 febbraio, celebrata in tutto il mondo e istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015 con il patrocinio dell’UNESCO.

Il libro - che raccoglie i contributi presentati a un evento organizzato dal Dipartimento nel settembre 2023 - sottolinea l’importanza di offrire modelli di ruolo femminili per ispirare le giovani generazioni raccontando storie di scienziate di ieri e di oggi.

“Nonostante i progressi nell’accesso all’istruzione superiore, persistono ancora notevoli disparità di genere nella scelta dei percorsi di studio, in particolare nelle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) – sottolinea Lorenzini - Nel mondo soltanto il 28% dei ricercatori è di sesso femminile. Ciò è per lo più legato a stereotipi e pregiudizi secondo cui le donne avrebbero una minore attitudine a perseguire materie scientifiche. Tale divario di genere è un tassello fondamentale del più ampio problema del gender gap".

“La scarsa visibilità di donne in ruoli di leadership nel mondo scientifico fa sì che le ragazze abbiano meno modelli a cui ispirarsi e meno stimoli a intraprendere carriere STEM – conclude Lorenzini - La parità di genere nella scienza richiede un impegno costante per eliminare le disuguaglianze nelle opportunità di carriera, nelle condizioni di lavoro e nel riconoscimento dei meriti”.

La partecipazione è libera fino a esaurimento posti disponibili.

samuele_risoli.jpg

Samuele Risoli (foto) è tra i primi dottorati del programma nazionale di dottorato “Sustainable Development and Climate Change”. Risoli ha discusso la sua tesi il 28 gennaio a Pavia, ottenendo il titolo  con il massimo dei voti, “with honours”. Il suo percorso si è svolto nell’ambito del Curriculum 5 - Agriculture and Forestry, con attività di ricerca condotta sotto la supervisione della professoressa Cristina Nali e del professore Lorenzo Cotrozzi del gruppo di Patologia vegetale del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, uno degli oltre 50 affiliati del programma nazionale di dottorato.

La tesi di dottorato, intitolata “Biocontrol of Fusarium head blight in wheat: using hyperspectral data and metabolomics for a sustainable management”, ha affrontato il problema della fusariosi della spiga nel grano, esplorando l’efficacia di strategie di biocontrollo mediante approcci innovativi basati su dati iperspettrali e metabolomica, con un approccio volto alla sostenibilità e alla riduzione dell’uso di agrofarmaci chimici.
Il risultato conferma il ruolo centrale dell’Università di Pisa nella formazione di giovani scienziati impegnati nello sviluppo di soluzioni avanzate per un’agricoltura più sostenibile.

La tesi svolta al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa

Samuele Risoli dell'Università di Pisa è tra i primi dottorati del programma nazionale di dottorato “Sustainable Development and Climate Change”. Risoli ha discusso la sua tesi il 28 gennaio a Pavia, ottenendo il titolo  con il massimo dei voti, “with honours”. Il suo percorso si è svolto nell’ambito del Curriculum 5 - Agriculture and Forestry, con attività di ricerca condotta sotto la supervisione della professoressa Cristina Nali e del professore Lorenzo Cotrozzi del gruppo di Patologia vegetale del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, uno degli oltre 50 affiliati del programma nazionale di dottorato.

La tesi di dottorato, intitolata “Biocontrol of Fusarium head blight in wheat: using hyperspectral data and metabolomics for a sustainable management”, ha affrontato il problema della fusariosi della spiga nel grano, esplorando l’efficacia di strategie di biocontrollo mediante approcci innovativi basati su dati iperspettrali e metabolomica, con un approccio volto alla sostenibilità e alla riduzione dell’uso di agrofarmaci chimici.
Il risultato conferma il ruolo centrale dell’Università di Pisa nella formazione di giovani scienziati impegnati nello sviluppo di soluzioni avanzate per un’agricoltura più sostenibile.

Giovedì, 06 Febbraio 2025 16:02

Bando "Progetto Fosbury"

Il Forum delle Associazioni Familiari bandisce il concorso per un premio di laurea triennale o magistrale o per una tesi di dottorato.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 15 novembre 2025.

Informazioni, bando e modulo della domanda al link: https://www.forumfamiglie.org/progetti/progetto-fosbury/ 

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

As this is a Blended Intensive Programme (BIP), students from universities outside of Pisa may be eligible for financial support through Erasmus mobility funds.

We strongly recommend that all applicants contact their home university’s Erasmus office and their Circle U. mobility coordinators as soon as possible (preferably right after the application is made) to inquire about the specific steps required to obtain pre-approval of credits, which is a mandatory condition for applying for mobility funding.

Since these procedures vary across institutions, UNIPI is unable to provide direct assistance. By taking early action, selected students (who will be notified by mid-March) will be able to complete the necessary formalities without delays or unexpected issues.

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