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Leggi i dettagli: https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/6276-il-miglio-di-pisa

Anche a scuola si impara a riconoscere l’olio buono. Il metodo anticontraffazione dell’olio extravergine d’oliva, creato all’Università di Pisa nella sua prima versione nel 2014, approda negli istituti superiori. La professoressa Valentina Domenici del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale e il professore Sandro Jurinovich dell’ITS Cattaneo di San Miniato hanno sviluppato una versione 'friendly' e gratuita del software per l'analisi dell’olio documentando tutto il lavoro con un articolo sul Journal of Chemical Education della ‘American Chemical Society.


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Studenti alla prova del metodo anticontraffazione

“Abbiamo testato il nuovo software sia con studenti delle quinte dell'istituto Cattaneo sia con gli studenti di Chimica del corso di Chimica Fisica e Laboratorio, di cui sono docente – spiega Valentina Domenici dell’Università di Pisa – portando alla portata di ragazze e ragazzi il nostro metodo per analizzare gli spettri di assorbimento UV-vis e capire, ad esempio, se l'olio è davvero un olio di oliva oppure no”.

Il software, chiamato EVOODec, è scaricabile liberamente. Il suo funzionamento si basa sullo sviluppo del metodo di analisi degli spettri degli oli messo a punto negli ultimi anni nel gruppo della professoressa Valentina Domenici (https://smslab.dcci.unipi.it/olive-oils-research.html) e permette di ottenere informazioni sul contenuto in pigmenti. Pur rappresentando meno del 1% del totale dei composti presenti nell'olio, i pigmenti sono fondamentali per testarne le qualità organolettiche e rivelare le principali frodi a cui può esser stato sottoposto. Oltre ai quattro pigmenti principali (luteina, feofitina-a, feofitina-b e β-carotene) che erano stati oggetto del primo lavoro del 2014, il metodo è stato migliorato per ottenere informazioni anche sulle clorofille (clorofilla-a e clorofilla-b).

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Valentina Domenici del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale e Sandro Jurinovich

Il caso più comundi contraffazione riscontrato dagli studenti, e che ha suscitato molto interesse a riprova del valore didattico di questo metodo, è stato il miscelamento dell'olio di oliva con altri oli vegetali, come l'olio di semi di girasole o di arachidi. Con questo software, gli studenti hanno infine potuto anche verificare l’effetto della cattiva conservazione degli oli, quando vengono sottoposti a illuminazione o a riscaldamento, e a studiare l’evoluzione dei pigmenti nel tempo.

Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa è partner del progetto VOC-TAN finanziato dalla Regione Toscana che ha come obiettivo la realizzazione di un impianto prototipale per la riduzione delle emissioni in atmosfera delle concerie. In particolare l’impianto che sarà realizzato mira alla rimozione e al recupero dei composti organici volatili derivanti dai processi di rifinizione e verniciatura dei pellami.

“Gli attuali impianti di abbattimento a umido raggiungono livelli di efficienza massima pari al 30%, un elevato consumo di acqua e risultano poco efficienti nel captare i composti organici volatili non idrosolubili – dice la professoressa Maurizia Seggiani dell’Ateneo pisano – Si stima che nel solo distretto conciario di Santa Croce sull’Arno i composti organici volatili emessi ammontino a circa 5000 tonnellate l’anno”.

Grazie a VOC-TAN saranno quindi riprogettati i sistemi di abbattimento dei composti organici volatili per renderli più efficienti anche dal punto di vista del consumo idrico. In un’ottica di valorizzazione di scarti industriali e di economica circolare, verrà inoltre validato l’impiego di un rifiuto derivante dal trattamento termico dei fanghi conciari, il Keu, come sorbente dei composti organici volatili.

“Il progetto porterà a un primo beneficio diretto sull’ambiente in termini di miglioramento della qualità dell’aria – conclude Seggiani - un secondo effetto positivo diretto sull’ambiente sarà poi rappresentato dal risparmio del consumo di acqua grazie al trattamento in continuo della fase acquosa circolante”.

Insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa sono partner di VOC-Tan: SIME srl, come capofila, Compolab srl e SUED srl.

Voc TanIl Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa è partner del progetto VOC-TAN finanziato dalla Regione Toscana che ha come obiettivo la realizzazione di un impianto prototipale per la riduzione delle emissioni in atmosfera delle concerie. In particolare l’impianto che sarà realizzato mira alla rimozione e al recupero dei composti organici volatili derivanti dai processi di rifinizione e verniciatura dei pellami.

“Gli attuali impianti di abbattimento a umido raggiungono livelli di efficienza massima pari al 30%, un elevato consumo di acqua e risultano poco efficienti nel captare i composti organici volatili non idrosolubili – dice la professoressa Maurizia Seggiani dell’Ateneo pisano – Si stima che nel solo distretto conciario di Santa Croce sull’Arno i composti organici volatili emessi ammontino a circa 5000 tonnellate l’anno”.


“Il progetto porterà a un primo beneficio diretto sull’ambiente in termini di miglioramento della qualità dell’aria – conclude Seggiani - un secondo effetto positivo diretto sull’ambiente sarà poi rappresentato dal risparmio del consumo di acqua grazie al trattamento in continuo della fase acquosa circolante”.Grazie a VOC-TAN saranno quindi riprogettati i sistemi di abbattimento dei composti organici volatili per renderli più efficienti anche dal punto di vista del consumo idrico. In un’ottica di valorizzazione di scarti industriali e di economica circolare, verrà inoltre validato l’impiego di un rifiuto derivante dal trattamento termico dei fanghi conciari, il Keu, come sorbente dei composti organici volatili.

Insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa sono partner di VOC-Tan: SIME srl, come capofila, Compolab srl e SUED srl.

C’è tempo fino al 30 marzo per partecipare Fi/oTO 2022, il concorso fotografico a tema botanico bandito ogni anno dall’Orto e Museo botanico del Sistema museale di ateneo dell’Università di Pisa. Il bando è aperto a tutti.
La commissione di valutazione selezionerà al massimo 30 immagini che saranno caricate il 16 aprile sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/OrtoBotUnipi) e sulla pagina Instagram ufficiale dell’Orto e Museo Botanico (https://www.instagram.com/ortobotanicopisa).
Tra queste foto, risulterà vincitrice quella che raccoglierà, entro le ore 10:00 del 16 maggio, il maggior numero di interazioni sulle pagine social.
Il primo classificato riceverà come premio una copia della ‘Flora d’Italia’ di Sandro Pignatti (4 volumi), mentre le 12 fotografie (vincitrice inclusa) più votate saranno utilizzate per il calendario 2023 dell’Orto e Museo Botanico di Pisa.
La premiazione della foto vincitrice avverrà presso l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa il 18 maggio. A partire da quella data, sarà allestita una mostra temporanea che esporrà tutte le foto meritevoli che hanno preso parte al concorso.
Tutti i dettagli, il regolamento e le modalità di partecipazione sono consultabili alla pagina: https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2022/01/concorsofito2022.

Il progetto della ciclabile per il nuovo dipartimento di Scienze veterinarie a San Piero a Grado in partnership col Comune di Pisa, le convenzioni per il car sharing, i 15 erogatori d’acqua installati in Ateneo in collaborazione con Acque spa a cui se ne aggiungeranno altri 16. E ancora: dal gennaio 2021 l’Università di Pisa assorbe energia elettrica prodotta esclusivamente con Certificazione di Garanzia di Origine da fonte rinnovabile (GO), questo a fronte di un consumo annuo medio di 26 GWh, equivalente a circa 10.000 appartamenti di medie dimensioni.

Sono queste alcune delle azioni sostenibili che hanno un impatto diretto sul territorio e la città, che venerdì 18 marzo alle 10 saranno raccontate dalla Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Ateneo (CoSA) di  fronte al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione in seduta congiunta.

L'incontro, dal titolo "La sostenibilità è una CoSA seria", è aperto alla città e a tutti gli interessati grazie alla diretta streaming sul canale YouTube di Ateneo (http://call.unipi.it/sostenibile).

Dopo i saluti del Rettore Paolo Mancarella, il presidente della Commissione Marco Raugi coordinerà gli interventi dei componenti della commissione referenti delle varie aree: Daniele Antichi parlerà di spazi verdi ed ecosistemi, Carlo Carminati di mobilità sostenibile, Elisa Giuliani di gestione di acqua e rifiuti Luca Lanini di architettura sostenibile, Maria Luisa Cialdella di energia e Giovanna Pizzanelli di cultura della sostenibilità.

"Le Università, sia per il loro ruolo sociale, sia in quanto collettività numerose, svolgono un ruolo fondamentale per l’affermazione della cultura della sostenibilità e la messa in pratica di nuovi modelli di sviluppo e di comportamento  - ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella - Partendo da questa consapevolezza, l'Università di Pisa, ormai da anni, sta compiendo azioni concrete in questa direzione che, grazie al lavoro svolto dalla Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Ateneo, mirano a dare un contributo incisivo allo sviluppo sostenibile.  Si tratta di un atto di responsabilità sociale che ci tenevamo a condividere con i nostri concittadini, affinché sapessero cosa stiamo facendo, consci che la nostra comunità universitaria, dati i suoi numeri, può avere un impatto importante  sulla qualità della vita di tutta Pisa".

Ogni terzo sabato del mese, l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa propone una visita guidata dedicata alle sue preziose collezioni vegetali, un patrimonio botanico unico che muta nel corso delle stagioni. Il prossimo appuntamento, dal titolo “Il risveglio della primavera”, è previsto sabato 19 marzo alle ore 15 con prenotazione obbligatoria da effettuare entro le ore 11 di venerdì 18 marzo scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

"Gran parte del pubblico visita in autonomia la nostra struttura, ma il livello di fruizione derivante da una visita autonoma non è paragonabile all'esperienza che può essere garantita da una visita guidata dai nostri comunicatori botanici – dichiara il professor Lorenzo Peruzzi, direttore dell'Orto e Museo Botanico – Proprio per questo motivo abbiamo pensato di lanciare dallo scorso febbraio i “sabati botanici". Al terzo sabato di ogni mese offriremo, a un numero limitato di persone, la possibilità effettuare una visita guidata con tematica calibrata su quanto di meglio può offrire l'Orto e Museo Botanico in quel momento. Il sabato botanico di marzo, ad esempio, sarà dedicato al risveglio primaverile di molte delle piante nelle nostre collezioni".

Il costo della visita, che partirà con un minimo di 6 partecipanti paganti, è 8 euro a persona (gratuito sotto i 6 anni). Per accedere all’Orto e Museo Botanico i visitatori dovranno esibire la certificazione verde rafforzata COVID-19 (Super Green Pass) e il documento di identità. Ulteriori informazioni su https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/.

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