“La magia di tornare bambini”, il primo cortometraggio sul Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa
Un distinto e anziano signore si affaccia davanti alla Certosa di Pisa a Calci, entra nel Museo di Storia Naturale, ne attraversa le sale e le gallerie e si sofferma su alcuni esemplari fino a quando, immerso tra le meraviglie della Wunderkammer, ritorna magicamente bambino, riscoprendosi esploratore curioso e appassionato delle infinite bellezze custodite in quella sede. È questa la trama, semplice ed elegante, che ispira il primo cortometraggio realizzato sul Museo dell’Università di Pisa, dal titolo “La magia di tornare bambini”, nato per raccontare, promuovere e valorizzare la sua storia, le sue collezioni ed esposizioni, con al centro la sua capacità di suscitare emozioni nel visitatore.
Utilizzando un linguaggio che unisce immagini e musica, la storia si snoda lungo una giornata, dal mattino - quando il signore arriva al Museo - sino al tardo pomeriggio, quando ne esce. Il luogo, le persone, i reperti, le sale, tutto viene presentato come in un viaggio, all’interno del quale lo spettatore è portato a immedesimarsi con il visitatore e a percepire il Museo sia come contenitore di preziosi reperti, sia e soprattutto come scrigno di impressioni uniche e personali.
L'idea del cortometraggio è nata all'interno del Museo che ne ha curato la progettazione e la sceneggiatura, e ha visto la collaborazione di diverse persone e strutture. Il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) ha avuto un ruolo importante, coordinando la regia, le riprese e il montaggio e realizzando le musiche originali, a testimonianza di come il confluire in un unico Centro delle varie realtà professionali già operanti nell’Ateneo in ambito multimediale, musicale e della comunicazione, oltre che editoriale, possa favorire la realizzazione di prodotti culturali di qualità. Grande disponibilità a far parte del progetto è stata assicurata dagli interpreti, in maniera volontaria e sempre con grande entusiasmo.
“Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è una delle risorse turistiche, oltre che scientifiche, più importanti del nostro territorio. – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – Promuoverlo in questo momento è fondamentale per dare maggior solidità alla ripartenza dell’economia pisana. Il fatto poi che questo spot nasca da una collaborazione tutta interna all’Università, tra due Centri di Ateneo - il Museo di Storia Naturale e il CIDIC - mi pare un ulteriore segnale positivo. Solo basandosi su una comunità coesa e capace di collaborare, infatti, si può mantenere alta l’eccellenza di un’Università come la nostra”.
“Il Museo – ha aggiunto il direttore Damiano Marchi - raccoglie un patrimonio di grande rilievo storico e scientifico, frutto di oltre quattrocento anni di ricerca naturalistica dell’Ateneo pisano. Oltre a essere un riferimento culturale per la comunità, accoglie oggi i visitatori con un’esperienza immersiva e ricca di significati. Ci auguriamo che il video, oltre a raccontare le esposizioni, possa trasmettere l’emozione che una visita al Museo può suscitare nei visitatori di ogni età”.
Il video è disponibile sul canale YouTube del Museo e dell’Università, all’indirizzo: https://youtu.be/WSnrtUOWAj8
I Musei dell’Università di Pisa aderiscono alla Notte Europea dei Musei
Il 14 maggio il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa aderisce all Notte Europea dei Musei con incontri e visite guidate ad ingresso gratuito all’Orto Botanico, le Collezioni Egittologiche, il Museo della Grafica e la Gipsoteca di Arte Antica.
L’Orto Botanico (Via Luca Ghini 13), che ad aprile ha visto un boom di visitatori con la cifra record di ben 10.006 ingressi, risultato inedito che conferma il trend positivo partito già dall'estate post lockdown del 2021, organizza l’attività per famiglie “Un cardellino curioso alla scoperta dell’Orto Botanico di Pisa”. Il percorso itinerante tra letture, indovinelli e inediti accompagnamenti musicali si svolgerà dalle 15 alle 16, su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili.
Le Collezioni Egittologiche organizzano “Una Notte alle Collezioni Egittologiche”, con visite guidate gratuite su prenotazione che permetteranno di visitare le sale recentemente riallestite e la mostra “Dall’Egitto a Pisa. Gaetano Rosellini e le sue collezioni”. Le visite guidate si svolgono in tre turni alle 21:00, 21:45 e 22:15.
La Gipsoteca di Arte antica (Piazza San Paolo all’Orto 20) offre, nell’ambito dell’apertura serale dalle 19-23:30, visite guidate gratuite alle collezioni e alla mostra “Terra”.
Il Museo della Grafica (Lungarno Galilei 9), nell’ambito della mostra “Manca sempre qualcosa”, resta aperto ad ingresso gratuito fino alle 22 e ospita alle 18 l’incontro con l’artista Stefano Tonelli. L’evento, a ingresso gratuito, vede l’intervento di Paolo Pesciatini, Fabio Canessa, Fabio Lazzari, Nicola Micieli, Massimo Trocchi e Alessandro Tosi.
Le iniziative del Sistema Museale organizzate per la Notte dei Musei rientrano nel più ampio programma di “Amico Museo. Aria di primavera nei musei toscani” giunto alla sua XIX edizione. Nell’ambito di questo evento, dal 6 maggio al 5 giugno i musei della Toscana accoglieranno l’invito della Regione ad aprire le loro porte con visite guidate, presentazioni di opere, esposizioni straordinarie, laboratori, animazioni.
L’Università di Pisa propone due sessioni del test TOLC-S erogato dal CISIA
L’Università di Pisa propone agli studenti delle scuole superiori due sessioni del test TOLC-S erogato dal Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso (CISIA), il sistema volto a valutare la preparazione delle aspiranti matricole che intendono accedere ai corsi di studio di area scientifica dell’Ateneo. Le prove si svolgeranno giovedì 19 e 26 maggio in presenza, nell’Aula G del Polo Fibonacci.
La prova sarà valida per l’immatricolazione ai seguenti corsi di Laurea: Biotecnologie, Chimica, Chimica per l'Industria e l'Ambiente, Fisica, Informatica, Matematica, Scienze Biologiche, Scienze Geologiche, Scienze Naturali e Ambientali.
Per informazioni ci si può rivolgere all’Unità Didattica del Dipartimento di Matematica, all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Selezione per n. 3 unità di personale cat.C presso il Dip.di Economia e management. Scad.30/05
Selezione di una unità di personale cat.C presso la Direzione Servizi per la didattica e gli studenti. Scad.30/05
Selezione per un tecnico cat.D presso il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale. Scad. 30/05
“La magia di tornare bambini”, primo cortometraggio sul Museo di Storia Naturale dell’Ateneo
Un distinto e anziano signore si affaccia davanti alla Certosa di Pisa a Calci, entra nel Museo di Storia Naturale, ne attraversa le sale e le gallerie e si sofferma su alcuni esemplari fino a quando, immerso tra le meraviglie della Wunderkammer, ritorna magicamente bambino, riscoprendosi esploratore curioso e appassionato delle infinite bellezze custodite in quella sede. È questa la trama, semplice ed elegante, che ispira il primo cortometraggio realizzato sul Museo dell’Università di Pisa, dal titolo “La magia di tornare bambini”, nato per raccontare, promuovere e valorizzare la sua storia, le sue collezioni ed esposizioni, con al centro la sua capacità di suscitare emozioni nel visitatore.
Utilizzando un linguaggio che unisce immagini e musica, la storia si snoda lungo una giornata, dal mattino - quando il signore arriva al Museo - sino al tardo pomeriggio, quando ne esce. Il luogo, le persone, i reperti, le sale, tutto viene presentato come in un viaggio, all’interno del quale lo spettatore è portato a immedesimarsi con il visitatore e a percepire il Museo sia come contenitore di preziosi reperti, sia e soprattutto come scrigno di impressioni uniche e personali.
L'idea del cortometraggio è nata all'interno del Museo che ne ha curato la progettazione e la sceneggiatura, e ha visto la collaborazione di diverse persone e strutture. Il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) ha avuto un ruolo importante, coordinando la regia, le riprese e il montaggio e realizzando le musiche originali, a testimonianza di come il confluire in un unico Centro delle varie realtà professionali già operanti nell’Ateneo in ambito multimediale, musicale e della comunicazione, oltre che editoriale, possa favorire la realizzazione di prodotti culturali di qualità. Grande disponibilità a far parte del progetto è stata assicurata dagli interpreti, in maniera volontaria e sempre con grande entusiasmo.
“Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è una delle risorse turistiche, oltre che scientifiche, più importanti del nostro territorio. – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – Promuoverlo in questo momento è fondamentale per dare maggior solidità alla ripartenza dell’economia pisana. Il fatto poi che questo spot nasca da una collaborazione tutta interna all’Università, tra due Centri di Ateneo - il Museo di Storia Naturale e il CIDIC - mi pare un ulteriore segnale positivo. Solo basandosi su una comunità coesa e capace di collaborare, infatti, si può mantenere alta l’eccellenza di un’Università come la nostra”.
“Il Museo – ha aggiunto il direttore Damiano Marchi - raccoglie un patrimonio di grande rilievo storico e scientifico, frutto di oltre quattrocento anni di ricerca naturalistica dell’Ateneo pisano. Oltre a essere un riferimento culturale per la comunità, accoglie oggi i visitatori con un’esperienza immersiva e ricca di significati. Ci auguriamo che il video, oltre a raccontare le esposizioni, possa trasmettere l’emozione che una visita al Museo può suscitare nei visitatori di ogni età”.
La magia di tornare bambini
(cortometraggio di 4’ e 43”)
Idea e progettazione: Silvia Battaglini, Patrizia Scaglia
Sceneggiatura: Alessandro Bargagna, Silvia Battaglini, Federica Gerini, Patrizia Scaglia
Regia: Emiliano Dalle Piagge
Assistente alla regia: Andrea Donati
Riprese drone: GCAVCOM
Grafica: Francesca Gelichi
Musica: Manfred Giampietro
Mastering audio: Vladimiro D’Angella
Interpreti in ordine di apparizione: Giampaolo Bargagna, Pietro Vasarelli, Massimo Del Grande, Samantha Dell’Amico.
12 maggio: giorno delle donne nella matematica
Dal 2019 ogni anno, il 12 maggio, si celebra in tutto il mondo il Giorno delle donne nella matematica. È stata scelta questa data perché il 12 maggio 1977 nasceva a Teheran Maryam Mirzakhani, matematica di estremo valore, prematuramente scomparsa nel 2017, a causa di un cancro al seno.
Sin da giovanissima la Maryam rivela il suo talento vincendo due medaglie d’oro alle Olimpiadi Internazionali della Matematica. Dopo essersi laureata all’Università Sharif di Teheran, nel 2004 la Mirzakhani ottiene il dottorato dall’Università di Harvard, e nel giro di pochi anni è professoressa Princeton e poi a Stanford. La sua ricerca, nell’ambito della geometria delle superfici di Riemann, ottiene risultati eccezionali, tanto da meritare nel 2014 la medaglia Fields, massimo riconoscimento mondiale che per i matematici è l’analogo del premio Nobel. Mirzakhani è l’unica donna ad averlo ricevuto fino ad oggi.
Nelle poche interviste che ha rilasciato, Maryam Mirzakhani parla della bellezza della matematica e dell’estrema gioia che le procura il suo lavoro. Con la scelta della data del suo compleanno per questa celebrazione, si è voluto sottolineare l’alto valore scientifico della ricerca delle donne in questo settore, e anche uno stile che vuole essere di ispirazione per creare un ambiente di lavoro gioioso e inclusivo.
Il 12 maggio per le matematiche di tutto il mondo è un giorno di festa, da condividere con le loro comunità, per celebrare i loro risultati scientifici e uno stile di lavoro.
Per questo giorno ogni anno sono previsti vari eventi, sia locali che virtuali. In particolare, vi segnalo l’iniziativa dell’UMI - Unione Matematica Italiana che ha pubblicato un fumetto su Maryam Mirzakhani (autori Silvia Ziche e Davide La Rosa) davvero meritevole di attenzione
Ilaria Del Corso
Professore Associato presso il Dipartimento di Matematica
Al via Unibuddy, il nuovo servizio di promozione internazionale all'Università di Pisa
Per far conoscere sempre di più l’Università di Pisa in ambito internazionale e attrarre studenti da tutto il mondo interessati a immatricolarsi a un corso di studi, è stato attivato un nuovo servizio “Chat with our students and staff”, attraverso la piattaforma Unibuddy sul sito web dell’Ateneo nella sezione in inglese e spagnolo. Questi sono i link: https://unibuddy.unipi.it/EN/ e https://unibuddy.unipi.it/ES/.
Il servizio è strutturato come una vera e propria chat, con domande e risposte dirette e veloci e gli studenti interessati hanno la possibilità di parlare con i sei studenti internazionali già iscritti all’Università di Pisa, selezionati con il bando per gli studenti part-time. Questi “ambasciatori”, di diverse nazionalità e lingue, rispondono nella loro lingua madre fornendo un supporto per le questioni più pratiche come l’immatricolazione ma anche incoraggiando e spronando gli studenti che li contattano ad intraprendere il “viaggio” verso Pisa attraverso il racconto della propria esperienza personale.
Oltre a rispondere agli studenti, gli ambasciatori sono impegnati nella pubblicazione di blog, video tematici e post che spaziano dalla preiscrizione sul sito del Ministero dell’Università e Ricerca “Universitaly” alle borse di studio, dagli alloggi allo sport, tenendo quindi in considerazione tutti gli argomenti di interesse che possano aiutare i potenziali nuovi studenti
Dal 6 aprile quando il servizio è stato attivato ci sono stati quasi 800 visitatori, più di 150 contatti e gli ambasciatori e lo staff hanno risposto a più di 1000 domande. La promozione continua anche sui profili social dell’ufficio internazionale: Instagram, Facebook e TikTok. I paesi con il maggior numero di richieste sono Egitto, India e Pakistan ma gli studenti che hanno contattato il servizio spaziano dal Regno Unito alla Turchia, l’Etiopia, gli Stati Uniti, l’Iran e molti altri.
“Con questo progetto, supervisionato dall’Unità di Promozione Internazionale, coordinata dalla dott.ssa Laura Nelli - dichiara Francesco Marcelloni, prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali - abbiamo deciso di parlare ai giovani di altre nazionalità, potenzialmente interessati ad iscriversi all’Università di Pisa, nella loro lingua e con i loro strumenti. Intendiamo far capire ai potenziali studenti cosa troveranno all’Università di Pisa attraverso gli occhi di chi li ha preceduti e con l’immediatezza della loro lingua”.
Raccogliere i frammenti dell’anima: un convegno per Francesco Petrarca, il poeta dell’Io
«Non devi dimenticarti di te stesso»; «Mi dedicherò a me stesso quanto più potrò, e raccoglierò i frammenti sparsi della mia anima»: sembrano le battute conclusive di una lunga e sofferta seduta di psicoterapia, i consigli dell’analista e i propositi di un paziente che prova, con fatica, a rimettere insieme i pezzi del proprio Io. Si tratta invece di un dialogo in latino scritto a metà del ‘300, una conversazione immaginaria tra Sant’Agostino, il filosofo cristiano de Le Confessioni, la prima autobiografia della storia, e l’alter ego dell’autore, Francesco Petrarca.
Che scrive questo dialogo, intitolato Secretum - il “suo segreto”-, come un diario negli anni della tremenda epidemia della peste nera. Quell’epidemia gli porterà via Laura, l’amore di sempre. Quell’epidemia lo porterà a riscrivere completamente la sua vita e la sua opera. Da quell’epidemia nascerà il Canzoniere, il titolo che per primo si associa al nome di Petrarca, colonna della nostra letteratura e dei nostri programmi scolastici ma senza la notorietà del più anziano Dante.
Il Petrarca, ingombrante oggetto di studio per liceali già pronti a dimenticarlo. Strano, a ben vedere, perché il poeta di Laura è probabilmente il più “moderno” e rivoluzionario tra i suoi contemporanei: è lui il primo a costruire un’intera opera letteraria attorno al proprio Io, lui il primo a raccontare la propria interiorità in tutte le sue contraddizioni e debolezze, paure e desideri, sofferenze e speranze; è lui il primo a raccontare in prima persona quanto sia complesso l’animo umano, quanto sia difficile vivere cercando di sentirsi in sintonia con se stessi. Lui, il Petrarca, che mette insieme i pezzi della sua storia nelle poesie del Canzoniere, il cui titolo originale, Frammenti in volgare, sembra richiamare quei “frammenti dell’anima” che si proponeva di raccogliere e riunire mentre un’epidemia implacabile sembrava divorare il mondo attorno a lui.
Questo “nuovo” Francesco Petrarca veniva fuori nel 1992, trent’anni fa, da un saggio illuminante intitolato proprio I frammenti dell’anima. L’autore, Marco Santagata, tra i più importanti critici e divulgatori letterari del nostro tempo, è scomparso un anno fa. L’Università di Pisa, dove per un trentennio ha insegnato letteratura italiana, sceglie di ricordarlo attraverso un grande convegno internazionale dedicato proprio al capolavoro di Francesco Petrarca, il “suo” poeta. Sceglie di ricordarlo riunendo i più importanti studiosi dell’opera petrarchesca per mostrare quanto quel saggio, I frammenti dell’anima, sia stato fondamentale per ridefinire il ritratto di Petrarca, mettendo a nudo un autore lontano nel tempo ma vicinissimo nella sincerità e complessità psicologiche che animano la sua poesia. L’evento, dal titolo significativo Fragmenta recollecta, “i frammenti raccolti”, si svolgerà a Pisa, presso lo splendido auditorium di Palazzo Blu, dal 12 al 14 maggio. Giungeranno studiosi da ogni parte del mondo a portare ciascuno un frammento del “proprio” Petrarca, a parlare d’amore e senso di colpa, sofferenza esistenziale e rinascita. Ma non sarà solo questo: l’evento vedrà anche momenti d’arte, come le letture attoriali dal Canzoniere ad opera di Mario Pirovano, allievo ed erede artistico di Dario Fo, o l’ascolto del pluripremiato corto d’opera L’aurea d’amore, ispirato alla storia immortale di Petrarca e Laura. Si cercherà di ridare la meritata notorietà a un autore che può parlare ai lettori di oggi e mostrarsi simile a loro, incerto e fragile, ansioso e affamato di serenità. Un autore che ha vissuto anni tempestosi come i nostri e che può insegnarci tanto, anche la bellezza che nasce dal dolore. Chiunque abbia scritto poesia dopo Petrarca, fino ai nostri giorni, ha sempre dovuto fare i conti con Petrarca: è tempo per tutti di riscoprirlo