L'azione del silenzio
"L'azione del silenzio" è il titolo del viaggio teatrale attraverso lo spazio ed il tempo che avrà come palcoscenico la Certosa Monumentale di Calci. Tre serate, il 25, 26, 27 luglio, con cena e monologhi teatrali per raccontare sia la storia della Certosa di Pisa sia la scelta, le difficoltà ed il premio finale di un monaco certosino.
Le tre serate fanno parte del progetto regionale Vetrina Toscana "Il gusto dell'arte (l'arte del gusto)" a cui partecipano il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, la Camera di Commercio di Pisa, la Confesercenti e Confcommercio locali.
Il costo della serata è di 30 euro. Per prenotare: 050 2212975 (giorni feriali dalle 8.00 alle 13.00); 050 2212970 (sabato e festivi dalle 10.00 alle 19.00); Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Finanziati cinque progetti di ricerca nell'ambito dell'accordo tra l'Università di Pisa e il MIT
Sono cinque i progetti di ricerca selezionati nell'ambito dell'accordo tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology, che saranno ora sviluppati in collaborazione tra le due prestigiose istituzioni accademiche. Le ricerche riguardano diversi ambiti dell'ingegneria e la matematica. Scelti dopo un'attenta valutazione delle 19 proposte presentate, i progetti vincitori saranno finanziati attraverso dei rimborsi per viaggi e soggiorni che i gruppi di ricerca potranno programmare nell'università partner. I contatti diretti tra ricercatori mirano a sviluppare le idee progettuali e le forme di collaborazione, con l'obiettivo di definire progetti di respiro più ampio.
I cinque vincitori del MIT-UNIPI Project sono:
- Gianluca Fiori, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, studierà le potenzialità dei materiali bidimensionali come il grafene e MoS2 nel campo dell'elettronica di prossima generazione e nei rivelatori di radiazioni (in collaborazione con il professor Francesco Forti, del dipartimento di Fisica), sfruttando le competenze già possedute sia nella fabbricazione che nella simulazione dei dispositivi su scala nanometrica. Il referente del MIT è Tomas Palacios;
- Michele Lanzetta, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, mira a sviluppare un gripper (mano di robot) basato su una specie di calamita in grado di afferrare anche oggetti "non-ferromagnetici", di qualunque forma e dimensioni. Questa tecnologia è un misto di un magnete, una ventosa e del nastro adesivo, con la capacità di incollarsi e scollarsi a piacere dall'oggetto. Il referente del MIT è Karl Iagnemma;
- Matteo Novaga, del dipartimento di Matematica, svolgerà attività nell'ambito del calcolo delle variazioni e delle sua applicazioni sia a problemi geometrici che fisico-matematici. In particolare, si occuperà di modelli variazionali nel trattamento di immagini, di evoluzioni geometriche e di superfici minime. Il referente del MIT è Tobias Holck Colding;
- Roberto Mauri, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, realizzerà uno studio di tipo teorico, sperimentale e numerico, sul livello fondamentale degli effetti interfacciali legati a flussi di emulsioni in mezzi porosi, allo scopo di sviluppare un modello predittivo che permetta di controllarli. Il referente del MIT è Ruben Juanes;
- Elisabetta Rosellini, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, ha come obiettivo lo sviluppo di scaffold che imitano il tessuto cardiaco naturale e che sono capaci di promuovere la rigenerazione del miocardio infartuato a seguito dell'impianto nel corpo del paziente. La filosofia alla base della progettazione è un approccio bioispirato, poiché gli scaffold traggono ispirazione dalla natura a molteplici livelli, quali la composizione chimica, l'architettura della matrice e la presenza di segnali biochimici capaci di guidare il processo di rigenerazione. Il referente del MIT è Ali Khademhosseini.
L'Università di Pisa ha ritenuto particolarmente significative altre sette proposte e deciso di sostenerle per consentire di avviare una fattiva collaborazione con i gruppi di ricerca del MIT coinvolti e per gettare le basi per progetti futuri. In questo caso i selezionati sono Benedetta Mennucci, del dipartimento di Chimica; Diego Lo Presti, del dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni (Destec); Rocco Rizzo, sempre del Destec; Andrea Pucci, del dipartimento di Chimica; Monica Puccini, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale; Luca Fanucci, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione; Marco Coccocioni, di Ingegneria dell'informazione.
Nel mese di settembre sarà emanata una nuova call per il finanziamento di nuovi progetti in collaborazione con il MIT.
Quattro studenti di ingegneria gestionale al lavoro per CicloPi, il bike-sharing di Pisa
Oltre settemila questionari on line per conoscere le esigenze dei potenziali utenti, uno studio di fattibilità tecnica ed economica più le linee guida per gestire il servizio. Per un anno quattro studenti di ingegneria gestionale dell'Università di Pisa hanno collaborato con Pisamo alla realizzazione di CicloPi, il servizio di bike sharing cittadino inaugurato a maggio. Un'esperienza che è diventata una tesi di laurea che Simone Topazzini, Chiara Niccolai, Eleonora Zanzi e Luisa Gianfrotta hanno discusso il 17 luglio nell'aula magna di ingegneria alla presenza del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, del prorettore agli studenti Rosalba Tognetti e dell'assessore alla mobilità del Comune David Gay. Dopo i discorsi e i saluti delle autorità presenti che hanno auspicato future collaborazioni fra l'Ateneo e il Comune, il voto di laurea: Luisa Gianfrotta ha preso 110/100 e lode, Simone Topazzini 105/110, Chiara Niccolai 110/110 e lode e Eleonora Zanzi 110/110.
Dunque una storia a lieto fine, cominciata circa un anno fa, nel marzo del 2012, quando i quattro studenti, per superare l'esame del dell'ingegner Gionata Carmignani, hanno ricevuto l'incarico di realizzare un progetto di gestione aziendale di un servizio di bike-sharing. Caso volle che l'architetto Marco Bertini dell'ufficio Biciclette di Pisamo fosse giusto in quel periodo alle prese con l'idea di sviluppare qualcosa di simile per Pisa. Dal primo incontro ne sono quindi seguiti altri e il progetto si è ampliato fino a diventare la tesi di laurea dei quattro ragazzi.
"Il ruolo dei quattro studenti – ha spiegato l'ingegner Carmignani - è stato quello di proporre idee, strumenti e metodi per guidare il processo progettuale del servizio. Fra l'altro il loro contributo ha permesso a Pisamo di redigere il bando di gara per la gestione del servizio".
"I risultati ottenuti – ha aggiunto Carmignani - sono stati ottimi e l'esperienza ha permesso soprattutto di ottenere un grande risultato: per i ragazzi l'opportunità di applicare concretamente i loro studi, per l'amministrazione comunale di sperimentare metodi innovativi di progettazione dei servizi che potranno essere utili nel futuro e infine, per l'Università, di compiere una delle sue missioni fondamentali, cioè trasferire competenze, metodi e buone pratiche alla comunità in cui opera. Il tutto naturalmente a titolo assolutamente gratuito".
"Sfruttando il caso bike-sharing – ha concluso Carmignani - la tesi propone un modello di progettazione e sviluppo dei servizi pubblici e privati. E' infatti importantissimo avere un approccio 'progettuale' in modo da avere meno problemi all'atto dell'erogazione del servizio. Il ruolo dell'ingegnere gestionale è proprio questo: fornire strumenti utili per pensare bene prima ciò che si vuol realizzare dopo, che si tratti di prodotti o, a maggior ragione, di servizi".
Commento del rettore dell'Università di Pisa sui dati ANVUR di valutazione della ricerca 2004-2010
"L'Università di Pisa - commenta il rettore Massimo Augello - si piazza al 12° posto tra le 32 grandi università valutate complessivamente nelle 14 aree considerate. La posizione dell'Ateneo è poco più bassa, invece, se consideriamo il rapporto tra dimensione e qualità delle strutture prese in considerazione.
I dati ANVUR confermano in sostanza l'eccellenza di tutte le aree delle scienze naturali (matematica , fisica e scienze della terra), oltre che di quella delle Scienze politiche e sociali. L'Università di Pisa mantiene un'elevata qualità anche nel settore medico e in quello umanistico.
In definitiva - pur avendo bisogno di maggior tempo per analizzare i dati in modo disaggregato e avere quindi un quadro completo e dettagliato della situazione - siamo soddisfatti del risultato acquisito, tanto più considerando che i dati ANVUR riguardano il periodo 2004-2010 e che negli ultimi anni registriamo performance in decisa e continua crescita.
Questo risultato deve servirci come stimolo per migliorare ulteriormente, affinché Pisa possa continuare a essere punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale e internazionale, e per rispondere al meglio alle logiche dei futuri processi valutativi".
Una nuova sede di prestigio per la biblioteca di Geografia
La biblioteca di Geografia dell'Università di Pisa troverà definitivamente spazio nel complesso ex Salesiani, una delle strutture più belle e prestigiose dell'Ateneo che sarà inaugurata nel 2014. L'Università di Pisa ha recentemente trasferito a Palazzo Boileau il nucleo della collezione di Geografia maggiormente utilizzato da studenti e docenti, e presso l'Archivio generale di Ateneo di Montacchiello le riviste non più sottoscritte e le monografie di rara e saltuaria consultazione. Questa iniziativa rappresenta il primo passo verso una sistemazione definitiva e di grande dignità per questa prestigiosa biblioteca che per molti anni è stata relegata in un ambiente poco adeguato a una razionale disposizione delle collezioni e a una confortevole fruizione da parte degli utenti.
Il primo temporaneo spostamento della Biblioteca di Geografia a Palazzo Boileau, in spazi certamente non ampi, ma sicuramente più gradevoli di quelli della precedente sede in via San Giuseppe, è stato l'occasione per una prima fase di revisione della collezione di Geografia che per molti anni ha vissuto come isolata dal contesto del Sistema bibliotecario dell'Università e dall'evoluzione e aggiornamento grazie al quale le altre biblioteche dell'Ateneo partecipano a buon diritto alla vita culturale cittadina e nazionale.
Scelte rispondenti a una logica locale e circoscritta piuttosto che a una logica di integrazione e di sistema hanno fatto sì che la maggior parte dei testi di geografia non sia catalogato. Questo significa che quei testi così prestigiosi esistono solo per una cerchia ristretta di utenti che frequentano abitualmente quei locali e ne conoscono l'esistenza. I testi della biblioteca di Geografia saranno ora finalmente catalogati: con questa operazione sarà possibile utilizzare e apprezzare non solo il nucleo della collezione che sarà ospitato nella nuova biblioteca del complesso ex Salesiani, ma tutto il materiale meno utilizzato - non per questo meno ricco di testi rari e degni di valorizzazione - collocato nell'Archivio di Ateneo.
In questa fase di revisione è stato eliminato un corpus di tesi di laurea che risultavano doppie – all'Archivio di Montacchiello vengono già depositate le copie consegnate alle segreterie studenti – e volumi, non più consultati da molti anni, che avevano subito gravi danni del tempo. A Palazzo Boileau è stata trasferita anche la collezione cartografica - di competenza del dipartimento di Civiltà e forme del sapere - in attesa anch'essa di trovare una sede definitiva nel complesso ex Salesiani.
Venti scienziati per lanciare un laboratorio di ricerca sulla scienza dei dati
La comunità scientifica che studia di big data, si è data appuntamento all'Auditorium del CNR dell'area della ricerca di S. Cataldo, giovedì 18 luglio (programma in linea sul sito www.sobigdata.eu). L'evento è promosso da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione (Isti) e l'Istituto di informatica e telematica (Iit), e dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. "Da Pisa, dove è nata l'informatica italiana, - spiega Domenico Laforenza, presidente del Cnr pisano - parte l'iniziativa di riunire la comunità scientifica che in maniera multidisciplinare, affronta i temi dei big data intendendosi quell'enorme mole di dati che tutti noi, cittadini, istituzioni e imprese anche involontariamente lasciamo quando usiamo internet con i nostri pc, tablet, smartphone ". L'evento rappresenta il lancio di un laboratorio di ricerca sui temi dei big data e del social mining che, a partire da una nucleo iniziale di scienziati toscani, intende aggregare una vasta rete europea di ricercatori di varie discipline. "I big data sono il nuovo microscopio che rende 'misurabile' la società - dice Franco Turini, direttore del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa - e, in prospettiva, possono aiutarci a prevedere crisi economiche, epidemie e pandemie, diffusione di opinioni, distribuzione delle risorse economiche o energetiche, bisogni di mobilità. Sono, insomma, nuovi strumenti per aumentare, o accelerare, la conoscenza e migliorare la qualità delle decisioni, sia a livello di singoli cittadini, che di istituzioni e imprese".
L'agenda dell'incontro è ricca: oltre alle presentazioni divulgative dei ricercatori, ci saranno due tavole rotonde con Stella Targetti (Vice Presidente Regione Toscana), Franco Accordino (Commissione europea), Emanuele Baldacci (dirigente Istat), Cosimo Comella (dirigente garante privacy), Flavia Marzano (Stati generali dell'innovazione), Renato Soru (AD di Tiscali), Oscar Cicchetti (CdA Telecom Italia), Gianluigi Gigliucci (Enel Ricerca). Il nucleo di ricercatori che ha dato vita all'iniziativa è composto da: Fosca Giannotti, Raffaele Perego e Fabrizio Sebastiani (Isti-Cnr), Andrea Passarella e Maurizio Tesconi (Iit-Cnr), Paolo Ferragina e Dino Pedreschi (Dip. Informatica, Univ. Pisa), Monica Pratesi (Dip. Economia e Management, Univ. Pisa), Guido Caldarelli (IMT Lucca), Fabrizio Lillo (Scuola Normale Superiore), Roberto Barontini (Scuola S. Anna), Paolo Raviolo (Univ. Siena), Filomena Maggino (Univ. Firenze). La partecipazione è libera ma occorre registrarsi online su www.sobigdata.eu .
A Pisa il X Simposio dell'International Plato Society
Fra il 15 e il 20 luglio 2013, l'International Plato Society celebra con il patrocinio dell'Università di Pisa, per iniziativa del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, il X Simposio. Il convegno ha per argomento proprio il 'Simposio', nel corpus forse il dialogo più profondo e fascinoso, più enigmatico e sublime, il dialogo che Platone ha senza dubbio scritto con l'ispirazione di una Musa fertile, capace di connettere letteratura e filosofia, nel gioco sottile fra codici espressivi, per lo slancio più esplicito verso la dimensione ideale.
Molto denso il programma: 13 relazioni plenarie, 96 relazioni in sedute parallele, 8 relazioni da PhD, una variegata successione dalla quale non è difficile attendere una riflessione dettagliata sulle singole pagine, il discorso di Fedro, di Pausania, di Erissimaco, il mito di Aristofane sull'uomo sfera, il noto encomio di Agatone, il racconto di Socrate su Diotima con la klimax di eros, il grande ingresso in scena di Alcibiade ubriaco.
Una platea di circa 200 studiosi si riunisce lunedì e sabato al Palazzo dei Congressi, martedì e venerdì al Polo Carmignani, presso la Scuola Sant'Anna mercoledì e presso la Scuola Normale giovedì, con la Certosa di Calci per l'assemblea generale, seguita da una sera di musica barocca nella chiesa. Dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica giunge l'invito al più ampio impegno di condivisione, per una settimana che conferma lo storico prestigio dell'Università di Pisa.
Creata nel 1989, l'International Plato Society vanta oltre 500 membri, una catena di scambi e convegni locali, una collana con 32 volumi di buon livello, una rivista, il "Plato Journal", e una capillare bibliografia periodica in rete. La sua complessa struttura, con Comitato esecutivo e Comitato editoriale su cinque continenti, ha permesso, per ogni Simposio, l'organizzazione in sedi lontane, Città del Messico, Perugia, Bristol, Granada, Toronto, Gerusalemme, Würzburg, Dublino, Tokyo. Il merito è di studiosi dal riconosciuto spessore, Conrado Eggers Lan, Livio Rossetti, Christopher Rowe, Tomás Calvo, Thomas Robinson, Samuel Scolnicov, Michael Erler, John Dillon, Shinro Kato e Noburu Notomi.
Per ogni Simposio, una trama di relazioni, che ha illuminato problemi e aspetti di Fedro, Politico, Timeo e Crizia, Eutifrone, Carmide, Liside, Leggi, Gorgia e Menone, Filebo, Repubblica. La International Plato Society offre una chiara, energica voce della ricerca su letteratura e filosofia nel mondo antico fra sensibilità poetica e paideutica, fra interpretazione sistematica e analitica.
Domenica 14 luglio ingresso gratuito al Museo della Grafica per la chiusura della mostra “Arte botanica nel terzo millennio"
Domenica 14 luglio ingresso gratuito al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi per la chiusura della mostra "Arte Botanica nel terzo Millennio. Botanical Art into the third Millennium" e dalle 18 alle 22 ai visitatori sarà offerto un aperitivo per festeggiare il "finissage" dell'esposizione.
La mostra "Arte Botanica nel terzo Millennio" presenta 155 opere di artisti contemporanei in gran parte provenienti dalla collezione londinese di Shirley Sherwood, oltre ad un nucleo di artisti brasiliani e ad un'ampia panoramica di italiani.
Il percorso espositivo si apre con i riferimenti alla lezione di Rory McEwen, Margaret Mee e Margaret Stones, che alla metà del '900 seppero indicare la modernità della pittura botanica in termini di sensibilità artistica e descrizione scientifica. Seguono poi oltre 150 opere che testimoniano l'ampia gamma descrittiva e interpretativa con cui gli artisti riescono a restituire la complessità del mondo naturale. Il percorso si conclude con alcuni protagonisti della scena artistica contemporanea che hanno rivolto al tema una significativa attenzione: dalle attente meditazioni sulle tecniche e sui maestri dei secoli passati, alle coraggiose sperimentazioni grafiche e materiche che uniscono dipinti e tempere a fotografie, collage, video e istallazioni.
Ultimi giorni per visitare la mostra “Arte botanica nel terzo millennio”
Ultimissimi giorni per visitare la mostra "Arte botanica nel terzo millennio" al Museo della Grafica in lungarno Galilei 9 a Pisa. L'esposizione, che chiuderà il 15 luglio, presenta circa 150 opere di artisti contemporanei in gran parte provenienti dalla collezione londinese di Shirley Sherwood, oltre ad un nucleo di pittori brasiliani e ad un'ampia panoramica di italiani. Il Museo della Grafica è aperto da martedì a venerdì dalle 17 alle 21; sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 22. Il biglietto costa 5 euro e l'ingresso è gratuito per studenti, under 14, over 65, insegnanti, accompagnatori, guide turistiche e possessori di Edumuseicard.
Bronzi antichi dello Yemen in restauro all’Università di Pisa
Oggetti in bronzo provenienti da collezioni di antichità sudarabiche saranno restaurati al dipartimento di Civiltà e forme del sapere grazie a un accordo tra l'Università di Pisa e il Museo militare di Sana, nello Yemen. I manufatti sono arrivati a Pisa in occasione di un incontro tra una delegazione di autorità yemenite e il gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Alessandra Avanzini, che si inquadra in una più ampia iniziativa di cooperazione intrapresa dall'Ateneo pisano e dal museo yemenita finanziata dal Ministero degli Affari Esteri. I bronzi verranno, nei prossimi mesi, restaurati dai tecnici del dipartimento e successivamente verranno esposti per la prima volta in Italia in una mostra appositamente allestita.
La collaborazione tra Università di Pisa e Yemen ha come obiettivi generali la promozione del Museo, la conservazione della sua collezione di antichità sudarabiche e la formazione scientifica e tecnologica del suo personale. Il Museo Militare di Sana, infatti, è uno dei più prestigiosi e conosciuti musei dello Yemen. Ospitato in un edificio di epoca ottomana, il Museo custodisce un'importante collezione di antichità sudarabiche, risalenti alla cultura che fiorì in Arabia del sud dall'inizio del I millennio a.C. fino all'avvento dell'Islam, molte delle quali già in passato scelti per la mostra internazionale itinerante sulla civiltà antica dello Yemen.
La fase che ha recentemente preso avvio prevede una serie di attività, tra le quali la catalogazione dei reperti sudarabici, il restauro di alcuni manufatti, il riallestimento di alcuni locali destinati a ospitare la collezione sudarabica secondo i più avanzati principi della museologia contemporanea, la formazione del personale del museo nel campo della catalogazione digitale e del restauro e la promozione internazionale del Museo.
In particolare, il nuovo accordo firmato dal Generale della difesa Yahya Abdulla bin Abdulla as-Saqladi, regola il prestito all'Università di Pisa della collezione di oggetti in bronzo iscritti del Museo. La delegazione yemenita, guidata dal direttore del Museo, il Colonnello Abed Mohammed al-Thour ha accompagnato i manufatti in bronzo, che sono stati affidati al dipartimento.
Durante la visita della delegazione, sono state anche discusse e programmate le attività da svolgere nel prosieguo della collaborazione; sono stati inoltre organizzati incontri con studenti e ricercatori interessati alla cultura sudarabica, principalmente finalizzati allo studio autoptico dei reperti e delle loro iscrizioni.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca pisano e il Museo è iniziata nel 2010 con il progetto CASIS, già finanziato dal MAE nell'ambito del Programma esecutivo di collaborazione scientifica e tecnologica con lo Yemen (anni 2006-2009); sospesa per gli avvenimenti politici e sociali dello Yemen, è ripresa all'inizio del 2013 grazie al progetto europeo ERC "Digital Archive for the Study of pre-Islamic Arabian Inscriptions", di cui Alessandra Avanzini è coordinatore, e al supporto del Ministero degli Affari Esteri, Divisione generale per la promozione del Sistema Paese, Ufficio VI - Missioni archeologiche, antropologiche, etnologiche.