La neolaureata Simona Izzo premiata alla Camera dei Deputati con l’attestato di “social media reporter”
C’è anche una studentessa dell’Università di Pisa tra i mille neolaureati meritevoli selezionati da Fondazione Italia-Usa che avranno la possibilità di partecipare gratuitamente al master online “Global marketing, Comunicazione e Made in Italy - edizione speciale Giornalismo e uffici stampa”, promosso dalla Fondazione Italia Usa, Centro Studi Comunicare l'Impresa e Agenzia Nova, con l’adesione di MIUR e MiBAcT. Simona Izzo, 23 anni, originaria di Telese Terme (BN), si è laureata da poco in “Discipline dello spettacolo e della comunicazione” e nei giorni scorsi è stata premiata nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma, dove le è stato consegnato un attestato di “social media reporter” riconosciuto da Agenzia Nova.
La neo dottoressa ha svolto una tesi dal titolo “La Valle Telesina: comunicazione e promozione”, discussa con il professo Carlo Marletti. Il suo un progetto di studio è incentrato sulla sua terra di origine, la Valle Telesina e consiste in una descrizione storico-artistica di tutti i comuni, nell’identificazione di quella che è l’identità del territorio – beni storico-artistici, prodotti tipici, tradizioni e paesaggio – e infine nella creazione di un brand che permetta di comunicare e promuovere questa zona.
«Il percorso di studi all’Università di Pisa è stato veramente fondamentale ed efficace e mi ha permesso di incontrare docenti molto preparati che hanno saputo far crescere la mia passione per la comunicazione – commenta la neolaureata – Frequentando il corso, ho avuto l’opportunità di creare progetti di comunicazione per musei e sviluppare la mia creatività, qualità fondamentale che è in ognuno di noi. I miei progetti per il futuro sono sicuramente legati allo studio, vorrei completare ed accrescere le mie conoscenze e competenze, ma spero di potermi affacciare presto al mondo del lavoro per mettere in pratica tutto ciò che ho studiato in questi anni».
The Reversed Game - 25 marzo 2019
Incarico presso il Dipartimento di Informatica nell'ambito del progetto: "Combinatorial methods for analysis and compression of biological sequences"
Incarico presso il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace per la predisposizione di materiali formativi per i volontari e le volontarie del Servizio Civile Nazionale
Incarico presso il Dip. Chimica e Chimica Industriale per “Supporto all’attività didattica dei docenti del Master in Igiene Industriale Prevenzione e Sicurezza e preparazione di materiale didattico per gli allievi del corso 2018-19
Avviso di fabbisogno interno per attività didattica e di supporto alla formazione generale del Servizio Civile Nazionale e Regionale presso il CISP
Incarico presso il Dipartimento di Scienze Politiche per attività di supporto alla ricerca consistente nella: “Traduzione di documenti di carattere sociologico (IT>EN e EN>IT)”
Avviso di fabbisogno interno nell’ambito del progetto “Metabolic flexibility and ectopic fat. Adiposity phenotype, mitochondrial dysfunction, hepatic inflammation, gut microbiota, cardiac failure and genetics for a comprehensive understanding"
Smart Drugs, l'intelligenza a portata di blister
Giovedì 11 aprile in Aula Giovanni Vitali della Scuola Medica a partire dalle 15.00 si terrà la conferenza "Smart Drugs, l'intelligenza a portata di blister". L'incontro passerà in rassegna il contesto socio-culturale che ha portato all'introduzione delle Smart Drugs, gli aspetti biologici, psicologici e la valenza europea delle stesse.
Introduce il professor Giovanni Umberto Corsini; interverranno il professor Antonio Narzisi, psicologo presso IRCCS Stella Maris, Marco Scarselli, associato di Farmacologia dell'Università di Pisa, Orazio Taglialatela-Scafati, ordinario di Biologia Farmaceutica presso l'Università di Napoli Federico II e il professor Franco Tagliaro, ordinario di Medicina Legale dell'Università di Verona.
Link alll'evento su facebook
https://www.facebook.com/events/348488739101017/?ti=ia
L'iniziativa è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Numero dell'iniziativa: 2010
Info:
Gli studenti de L'IstaMina,
diretta, pratica, libera.
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Gli inizi della filosofia in Grecia
Maria Michela Sassi, professoressa di Storia della Filosofia Antica presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, è autrice del volume The Beginnings of Philosophy in Greece, una recente traduzione della Princeton University Press del libro Gli Inizi della filosofia in Grecia edito da Bollati Boringhieri.
Nel saggio la professoressa riparte dagli interrogativi canonici – il quando e il come del pensiero, la sua natura specifica e le sue forme distintive – per ricomporre la trama del sapere arcaico attraverso i punti di fuga, le accelerazioni temporali, le tecniche cognitive (prima fra tutte la scrittura), l’agonismo intellettuale che resero possibile quello che un tempo si sarebbe chiamato «il miracolo greco».
Di seguito una presentazione del volume a firma dell'autrice.
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Solo nell’età di Platone si definisce l’idea che l’”amore di sapere” (questo il senso del conio philosophia) sia un’attività specifica, e i primi pensatori greci non fanno “filosofia” consapevolmente. La sophia dell’età greca arcaica era nozione fluida che si stendeva dai poeti agli studiosi di matematica, e quelli che ora chiamiamo filosofi presocratici erano percepiti come portatori di una sapienza priva di qualsiasi caratterizzazione disciplinare. Ma si trattava certo di una sapienza con nuovi oggetti (il mondo della natura, per esempio) e un piglio critico peculiare.
Quella ragione critica che ritengo cifra essenziale della filosofia, e che come tale trova davvero i suoi inizi nella Mileto di Talete (come sostengo contro una tendenza interpretativa a svalutare la portata filosofica del pensiero presocratico), è una ragione che non si esprime solo nei modi dell’argomentazione. Può appoggiarsi all’autorità di una rivelazione divina, come in Parmenide, o addirittura alla proclamazione della propria origine divina, come in Empedocle. Entrambi ricorrono al verso della tradizione epica, l’esametro, adatto a narrare un mondo di dèi ed eroi. Eraclito, d’altro canto, modella sapientemente i suoi detti enigmatici su moduli oracolari. Ma linguaggio e attitudine da poeta ispirato o veggente, in tutti questi pensatori, convivono con una riflessione sul mondo della natura e sull’anima e sulle modalità con cui queste realtà e i loro princìpi non manifesti possono essere attinti andando oltre i dati sensibili.
A conclusione del mio discorso, nell’ultimo capitolo, insisto sulla necessità di riconoscere che la filosofia nasce in Grecia grazie all’interazione di molteplici stili di razionalità, o “razionalità multiple”. Ho così raccolto l’invito di Yehuda Elkana a ripensare quella nozione di ragione argomentativa che costituisce la più forte eredità del pensiero illuministico, costretti dalla complessità del moderno a portare l’attenzione sui momenti di tensione dialettica e la compresenza di alternative che la realtà esibisce. Intreccio di argomentazioni logiche e immaginario significa apertura alla complessità: il pensiero filosofico ai suoi inizi non merita forse di attrarci proprio per questo?
Maria Michela Sassi