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«Il nostro Ateneo è orgoglioso di aver contribuito alla formazione di una scienziata d’eccellenza come Anna Grassellino che il magazine D La Repubblica ha da poco nominato Donna dell’Anno 2020 e a cui tutta la nostra comunità fa le sue più vive congratulazioni. Speriamo di averla presto qui a Pisa per un incontro con i nostri studenti». È con queste parole che il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, ha commentato il riconoscimento ottenuto da Anna Grassellino che proprio a Pisa si è laureata 15 anni fa con una tesi in microelettronica per poi volare a Chicago, dove oggi è la direttrice del nuovo Superconducting Quantum Materials and Systems Center con sede al Fermilab.

 

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Anna Grassellino (foto credits: Fermilab)


Ricercatrice brillante e instancabile Anna Grassellino è nata a Marsala 39 anni fa, ha studiato ingegneria elettronica all’Università di Pisa e ha conseguito un dottorato in Fisica all’Università della Pennsylvania. Fa ricerca dal 2008, mentre dall’inizio del 2012 è al Fermilab, prima come postdoc, poi scienziata e group leader nel settore della fisica applicata e delle tecnologie dei superconduttori nel 2014, per diventare Vice-Capo Divisione nel 2016 e Vicedirettore Tecnico nel 2019. Nell'agosto 2020 il DOE (Department of Energy) statunitense l'ha incaricata di progettare e costruire nel suo laboratorio al Fermilab, nei prossimi cinque anni, il computer quantistico di nuova generazione più potente mai esistito con un investimento che si aggira intorno ai 115 milioni di dollari. È anche Professore Associato presso la Northwestern University dove è co-direttrice del Center for Applied Physics and Superconducting Technology.

La sua specializzazione è lo studio delle cavità superconduttive a radiofrequenza, nota come SRF, che rappresentano il cuore dei moderni acceleratori di particelle. Ha ricevuto diversi premi per la scoperta del doping con azoto, una tecnica che aumenta notevolmente l'efficienza di queste cavità SRF. Tra questi, sicuramente da ricordare, il Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers, il massimo riconoscimento che il governo degli Stati Uniti offre a giovani e promettenti professionisti nel settore della ricerca scientifica che nel 2017 le è stato conferito dal Presidente Barak Obama.

 

 

 

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Contest Maker Faire RomeDopo essersi classificata tra gli otto finalisti, “CapisciAMe” - l’app creata da Davide Mulfari durante il dottorato in Ingegneria dell’Informazione all’Università di Pisa - ha vinto il contest “Make to care” promosso da Sanofi Italia nell’ambito di Maker Faire Rome 2020 per premiare i progetti che migliorano la qualità della vita di pazienti e disabili. “CapisciAMe” è la prima app gratuita che aiuta le persone affette da disartria, un disturbo del linguaggio spesso associato a tetraparesi e altre tipologie di disturbi degenerativi, a interagire con i virtual assistant e i sistemi di riconoscimento vocale.

Davide Mulfari è stato proclamato vincitore durante l’Opening Event di Maker Faire Rome 2020, la manifestazione che fa incontrare innovazione, tecnologia e creatività che quest’anno si è svolta in modalità online.

Davide, 35 anni, vive a Messina ed è affetto da una disabilità motoria, la tetraparesi spastica come conseguenza di una paralisi cerebrale infantile. Dopo aver conseguito la laurea specialistica in Ingegneria informatica presso l’Università degli Studi di Messina, ha frequentato il dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Pisa, con tutor il professor Luca Fanucci. Le attività di ricerca condotte si inquadrano nel settore dell’assistive technology e riguardano lo studio delle potenziali ricadute dell’intelligenza artificiale e del machine learning nello sviluppo di soluzioni software open source a basso prezzo per migliorare la qualità della vita a persone con disabilità.

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