“In un’altra vita” al Teatro Nuovo
Mercoledì 30 aprile, alle ore 21.00, presso il Teatro Nuovo, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "In un'altra vita" di Federico Malvaldi, con Daniele Paoloni e Veronica Rivolta.
Cosa accade quando veniamo dimenticati? Quali sentimenti siamo costretti ad attraversare nell’attimo in cui ci accorgiamo che negli occhi e nella memoria della persona che amiamo, o che abbiamo amato, non esistiamo più?
I protagonisti di questa storia sono Anna ed Elia. Quasi vent’anni di vita insieme: un amore nato durante i tempi dell’università che si è alimentato, è cresciuto ed è sopravvissuto fino a quando, un giorno, Elia non ha guardato Anna negli occhi senza più riconoscerla. Il passato che si sgretola. Un passato fatto di sogni, rimpianti, sbagli e reiterazioni. Anni in cui i due hanno fatto di tutto per restare insieme nonostante le loro differenze e le difficoltà a incastrarsi l’uno con l’altra, cercando di superare le proprie disfunzionalità per trovare una forza comune all’interno del rapporto di coppia.
A un certo punto, però, tutto finisce. E anche se il dissesto sembra improvviso, in realtà sono i piccoli terremoti quotidiani, privati e relazionali, ad aver logorato una relazione che col tempo ha smesso di crescere, per stagnarsi in un’immobilità senza via d’uscita.
Una produzione la Compagnia Mauri Sturno, in collaborazione con Remuda Teatro E.T.S. Spettacolo finalista al Festival Inventaria 2024 e vincitore di una residenza presso Artesia Teatro, selezionato all’interno della rassegna PILLOLE2023 di Fortezza EST e selezionato alla Biennale College 2022. Lo spettacolo fa parte del cartellone 2024/2025 del Teatro Nuovo sostenuto da Fondazione Pisa, soci Coop Pisa e Unicoop Firenze.
Il costo del biglietto ridotto per studenti, docenti e dipendenti dell'Università è di 10 euro.
Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa
Per partecipare agli spettacoli del Teatro Nuovo è richiesta la tessera associativa annuale di Binario Vivo (costo 3 euro).
Tesseramento online: https://www.cloud32.it/GES/pub/iscrisocio/232333/01
Contatti: 392.3233535; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elezioni del Rettore dell’Università degli Studi di Catania per il sessennio 2025/2031
Sono indette le elezioni del Rettore dell’Università degli Studi di Catania per il sessennio 2025/2031.
Tutte le informazioni al link: http://albo.unict.it/files/5782459_81881.pdf
Musica, memoria e solidarietà: il Concerto di Primavera dell’Università di Pisa
Una serata all'insegna della musica, della memoria e della solidarietà quella che si è svolta domenica 27 aprile al Teatro Verdi di Pisa, in occasione della Giornata della Solidarietà. Il Concerto di Primavera, organizzato dal Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell'Università di Pisa, in convenzione con il Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno, ha raccolto un pubblico numerosissimo: il teatro era al completo, a conferma dell'interesse e della partecipazione della città e della comunità accademica.
Protagonista dell'evento è stata l'Orchestra dell'Università di Pisa, nata nel 2010 su iniziativa della professoressa Carolyn Gianturco e oggi parte integrante del Polo Musicale "Maria Antonella Galanti" del CIDIC, sotto la responsabilità scientifica del professor Fabrizio Cigni. Alla guida dell'orchestra, il maestro Manfred Giampietro, direttore stabile sin dalla fondazione, ha proposto un programma di grande suggestione che ha unito il lirismo malinconico di Robert Schumann con l'energia vitale di Ludwig van Beethoven.
Dopo l'apertura con l'Ouverture “Coriolano” di Beethoven, pagina intensa e drammatica ispirata alla figura tragica del condottiero romano, il pubblico ha potuto ascoltare il Concerto per violoncello e orchestra op. 129 di Robert Schumann, affidato al talento di Giada Campanelli, giovane solista dell’Orchestra e studentessa dell’Università di Pisa. La serata è duqnue arrivata a conclusione con l’esecuzione della Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93 di Beethoven, una delle opere più brillanti e leggere del compositore di Bonn.
Laureata in Fisica all'Università di Pisa vince lo Young Experimental Physicist Prize 2025
Laura Zani, laureata in Fisica nel 2016 all'Università di Pisa e dottore di ricerca nello stesso ateneo nel 2020, ha vinto il prestigioso Young Experimental Physicist Prize 2025 della Divisione di Fisica delle Alte Energie e delle Particelle della European Physical Society (EPS). Il premio, conferito a giovani fisici sperimentali che si sono distinti nei primi anni di carriera, riconosce l'eccellenza nella ricerca nel campo della fisica e dell'astrofisica delle particelle.
Laureatasi e formata presso il Dipartimento di Fisica "E. Fermi" dell’Università di Pisa e la sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Laura Zani si è distinta per il suo contributo innovativo alla ricerca di fenomeni oltre il Modello Standard. Dopo un'esperienza formativa presso lo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC) negli Stati Uniti, ha iniziato a lavorare sugli esperimenti delle B-factories, prima con BaBar e poi con Belle II in Giappone, focalizzandosi sulla ricerca di mediatori di materia oscura e decadimenti rari del leptone tau.
Durante il suo dottorato, ha firmato la prima pubblicazione di fisica dell’esperimento Belle II e ha ricoperto ruoli di grande responsabilità come la guida del Tau Physics Analysis Working Group e il coordinamento del Silicon Vertex Detector. Il suo impegno nella calibrazione, nell’analisi dei dati e nella gestione della qualità delle misure ha consentito a Belle II di raggiungere risultati di punta, imponendo limiti stringenti su decadimenti rari del tau e migliorando significativamente le prestazioni del rivelatore.
Oggi ricercatrice a tempo indeterminato presso la sezione INFN di Roma Tre, Laura Zani continua a contribuire in modo decisivo allo studio delle violazioni di sapore leptonico e alla ricerca di nuova fisica, consolidando il suo ruolo di riferimento nella comunità internazionale della fisica delle particelle.
La terapia compressiva nel paziente con patologie vascolari e linfatiche degli arti
Sede
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Obbiettivo del corso
L'obiettivo del corso è fornire un aggiornamento teorico-pratico approfondito per la gestione delle lesioni vascolari e linfatiche degli arti, con un focus specifico sulle lesioni venose e sulla terapia compressiva. Attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussione di casi clinici reali, il corso mira a sviluppare competenze avanzate nelle seguenti aree:
- Valutazione diagnostica delle lesioni vascolari, con particolare attenzione alle lesioni
- Applicazione della terapia compressiva per il trattamento delle lesioni
- Monitoraggio dell'evoluzione delle lesioni, con la capacità di adattare il trattamento in base alle risposte del paziente.
- Approccio multidisciplinare alla gestione delle lesioni vascolari, considerando le interazioni tra diverse figure professionali (medici, infermieri, specialisti).
- Personalizzazione del trattamento per migliorare gli esiti clinici, rispondendo alle necessità specifiche di ogni paziente.
Requisiti per l'ammissione
Sono ammessi a partecipare alla selezione i candidati, anche cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso, alla data di scadenza del Bando, del titolo di:
-Laurea in Infermieristica o Lauree equipollenti
-Laurea in Medicina e Chirurgia
Durata
Il corso inizierà il 04.06. 2025 e terminerà il 01.12. 2025. Per un totale di 45 ore - CFU 6.
Scadenza domanda di ammissione
Domande entro il 15.05.2025 collegandosi al seguente link:
https://survey.unipi.it/index.php/465927?lang=it
Costo
€ 600,00
Bando e moduli
Modulo A – Bollo su istanza di ammissione
Contatti
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Selezione di un collaboratore presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale
Selezione per un funzionario, settore scientifico- tecnologico, presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro Ambientali
L’intestino parla al cervello: gli squilibri del microbiota intestinale sono la causa di alcuni disturbi del neurosviluppo
Il disturbo da deficienza di CDKL5 (CDD) è una malattia genetica rara e grave che colpisce prevalentemente le bambine, causando encefalopatia, epilessia farmaco-resistente, gravi ritardi nello sviluppo motorio e cognitivo, e problemi visivi. Fino ad oggi, le terapie si sono concentrate principalmente sul cervello, ma una svolta inaspettata arriva da uno studio coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e pubblicato sulla rivista Cell Reports: per la prima volta è stato dimostrato come uno squilibrio nel microbiota intestinale (l'insieme dei batteri che popolano il nostro intestino) abbia un ruolo causale in alcuni sintomi neurologici del disturbo da deficienza di CDKL5.
“È stato sorprendente scoprire un legame così stretto e causale tra l'intestino e le manifestazioni neurologiche in questa malattia. Guardare all'intestino per capire e trattare una malattia del cervello non è più fantascienza” afferma Paola Tognini, ricercatrice presso il Centro Interdisciplinare Health Science della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatrice dello studio.
Le cure sul microbiota portano a un miglioramento delle risposte neurali
La ricerca ha analizzato soggetti modello per la CDD, scoprendo che la composizione del loro microbiota intestinale era profondamente diversa da quella dei soggetti sani, specialmente nelle fasi giovanili dello sviluppo. Ma la ricerca è andata oltre. Somministrando antibiotici contro il microbiota “alterato”, si è verificato un netto miglioramento delle risposte neuronali e del comportamento nei soggetti malati.
Durante le sperimentazioni condotte da Francesca Damiani, dottoranda del laboratorio BIO@SNS della Scuola Normale Superiore e prima autrice dello studio, è stato trapiantato il microbiota intestinale dei modelli CDD in modelli sani. Sorprendentemente, i modelli sani che hanno ricevuto il microbiota "malato" hanno iniziato a sviluppare alcuni dei sintomi tipici della CDD. Questa è la prova diretta che il microbiota alterato non è solo una conseguenza della malattia, ma ne influenza attivamente i sintomi neurologici.
"I nostri dati suggeriscono che le alterazioni del microbiota non sono un semplice effetto collaterale, ma giocano un ruolo attivo. Questo ci offre un bersaglio completamente nuovo: modulando il microbiota intestinale, ad esempio con probiotici mirati, diete specifiche o persino il trapianto di microbiota, potremmo essere in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti e potenziare l'efficacia di altre terapie” spiega Paola Tognini.
La collaborazione con Normale, Unipi, CNR e Max Planck Institute
Hanno partecipato allo studio Maria Grazia Giuliano (SSSA), Elena Putignano dell’istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, Andrea Tognozzi, dottorando dell’Università di Pisa, Sara Cornuti (SNS) e Tommaso Pizzorusso, direttore del Laboratorio BIO@SNS della Scuola Normale Superiore. L’analisi nei diversi modelli è avvenuta grazie alla collaborazione con Vera Kalscheuer e Vanessa Suckow del Max Planck Institute di Berlino.
Nonostante la nostra lunga esperienza nello studio della CDD – afferma Tommaso Pizzorusso, professore ordinario di Neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore – questa ricerca ci ha aperto gli occhi. Per la prima volta abbiamo avuto una prova chiara di quanto sia limitante concentrarsi su un solo organo per lo studio delle malattie. È essenziale ampliare la prospettiva e indagare le interconnessioni sistemiche, come quella intestino-cervello, per comprendere a fondo le cause e le manifestazioni delle malattie neuropsichiatriche.”
Questo studio si è sviluppato grazie all’interazione e al supporto economico delle famiglie dei pazienti, riunite nell’associazione CDKL5 Insieme Verso la Cura: una sinergia che sottolinea l'importanza del legame tra ricerca e pazienti.
Contratti di ricerca
"La Comunicazione Nonviolenta: essere me, incontrare te" (II ciclo) - Corso di Formazione CISP
Il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace organizza il corso di formazione dal titolo "La Comunicazione Nonviolenta: essere me, incontrare te" (II ciclo), riconosciuto da The Center of Nonviolent Communication.
L’attuale momento storico e sociale che stiamo vivendo rende sempre più evidente che il conflitto è un’esperienza relazionale che fa parte della vita umana e che, a seconda dei modi che vengono scelti per attraversarlo, permette di costruire collaborazione e cooperazione oppure potenziare gli aspetti separativi e distruttivi delle relazioni, fino alla guerra.
“La Comunicazione Nonviolenta: essere me, incontrare te” è un percorso annuale articolato in 2 cicli che, portando attenzione ai diversi ambiti della comunicazione e delle relazioni interpersonali, permette di approfondire il tema sia sul piano teorico, sia su quello della pratica, sia su quello dell’integrazione naturale della teoria nel proprio agire e relazionarsi con se stessi/e e le altre persone. Svilupperemo delle tracce che aiutano a vivere i principi della nonviolenza e ad attraversare con efficacia le dinamiche conflittuali.
ll secondo ciclo del percorso formativo si compone di 5 moduli. Ciascun modulo è composto da 12 ore di formazione.
Il secondo ciclo avrà perciò la durata di 60 ore e si svolgerà tra giugno 2025 e gennaio 2026.
Per accedere al II° ciclo occorre aver frequentato il I° ciclo o almeno 24 ore di formazione con trainer di Comunicazione Nonviolenta certificati da The Center for Nonviolent Communication (CNVC).
Destinatari:
Il corso è rivolto a tutte le persone che sono impegnate a vario titolo in gruppi e organizzazioni e intendano investire affinché la dimensione della comunicazione rappresenti una efficace risorsa per il lavoro. In particolare, si rivolge a chi svolge ruoli di conduzione di gruppi di apprendimento o di relazione di aiuto (quali coordinatore o coordinatrice di un gruppo di lavoro, formatore o formatrice, insegnante, educatore/trice, counselor, coach, ecc.), ma costituisce un’occasione di apprendimento o di aggiornamento per chiunque si trovi, nel proprio contesto professionale o associativo, a interagire – a vari livelli di responsabilità – con collaboratori o collaboratrici.
Il corso inoltre è aperto anche a tutti/e coloro che desiderano sviluppare la propria crescita personale e migliorare le proprie competenze nel campo della comunicazione efficace, da utilizzare nella propria vita privata o professionale.
Per informazioni sul corso, bando, programma, calendario, costi e modalità d'iscrizione, vai al link: https://cisp.unipi.it/formazione/corsi-di-alta-formazione/corso-la-comunicazione-nonviolenta-essere-me-incontrare-te/
Le iscrizioni al primo ciclo sono aperte fino a lunedì 28 aprile 2025.
Quote agevolate riservate al personale Unipi.
Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.