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«Conviene investire in ricerca?», intervento del professor Andrea Bonaccorsi a un seminario del Senato

Alla presenza dei presidenti della Repubblica e del Senato, il docente dell'Università di Pisa ha sottolineato il ruolo economico della ricerca nelle società avanzate

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Si è tenuto martedì 10 dicembre, nella sede del Senato di Palazzo Madama, l'incontro su "Scienza, innovazione e salute", a cui hanno partecipato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente del Senato, Pietro Grasso. L'iniziativa, che ha affrontato tematiche diverse che vanno dalla biomedicina alla fisica, dagli investimenti in ricerca al rapporto tra cultura umanistica e cultura scientifica e tra scienza e libertà, mirava a ripristinare un utile dialogo tra il mondo della cultura scientifica - da cui derivano competenze tecniche essenziali, se solo si pensa alla ricerca sulle staminali, agli OGM o alla sperimentazione animale - e il mondo della politica, che viene spesso chiamato a deliberare su tali argomenti.

Tra gli scienziati invitati all'incontro c'era anche il professor Andrea Bonaccorsi, docente di Ingegneria economico-gestionale dell'Università di Pisa e componente del Consiglio direttivo dell'ANVUR, che ha tenuto una relazione dal titolo "Conviene investire in ricerca?". Utilizzando gli studi sul ruolo economico della ricerca nelle società avanzate, il professor Bonaccorsi ha cercato di dimostrare che investire in ricerca conviene, perché in questo campo si ottengono tassi annui di rendimento mediamente compresi tra il 20 e il 50%, nettamente superiori ad altre forme di investimento pubblico. Senza dimenticare, naturalmente, che ci sono significativi benefici prodotti dal capitale umano qualificato. A questo riguardo, il professor Bonaccorsi ha evidenziato che i ricercatori sono mediamente più produttivi da giovani e che sarebbe dunque necessario definire una strategia pluriennale di reclutamento, in modo da permettere ai giovani non strutturati di sapere che vi saranno opportunità di inserimento e di carriera.

Di fronte al progressivo calo di fondi destinati al sistema italiano dell'università e della ricerca, il professor Bonaccorsi ha concluso richiamando l'esigenza di trovare nuove forme di finanziamento, destinando, per esempio, una quota degli utili ricavati dalle grandi aziende pubbliche o agganciando automaticamente la spesa in ricerca a qualche voce di fiscalità generale.

L'intervento integrale del professor Bonaccorsi è disponibile sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo www.unipi.it

11-12-2013

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