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Torna Converging Skills, l’evento che avvicina università e mondo produttivo: molte le novità
Al via la seconda edizione di Converging Skills, l’evento dell’Università di Pisa lanciato un anno fa per proporre un dialogo sul ruolo dell’università come motore di sviluppo e della valorizzazione delle conoscenze come traino per l’economia e l’innovazione. Quest’anno si terrà il 21 e il 22 maggio al Polo delle Benedettine (in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16 a Pisa). Molti gli ospiti e i relatori tra imprenditori, investitori e startupper. Grande attesa per il via ufficiale di Start Attractor così come per Start Pitch, la sfida per start-up che avranno pochi minuti per presentare le proprie proposte innovative.
“L’università di Pisa continua a investire sulla valorizzazione delle conoscenze per promuovere un ecosistema sostenibile per la crescita culturale, sociale ed economica”, spiega il rettore dell’ateneo pisano Riccardo Zucchi. Un modello che punta alla costruzione di un “sistema Pisa” con l’università al centro. “Ne trarrà beneficio tutta la comunità universitaria: gli studenti che avranno maggiori opportunità, e i docenti che avranno un supporto per le loro relazioni con le imprese”.
Il rettore dell'Unversità di Pisa, Riccardo Zucchi (al centro) durante l'apertura della prima edizione di Converging Skills. Con lui: il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone (a sinistra), e il prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto, Corrado Priami (a destra)
L’idea è di dotare l’ateneo pisano di una struttura esterna per favorire le attività di trasferimento tecnologico. “Guardiamo al contesto nazionale e internazionale - prosegue Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa - I paesi dell’Europa occidentale, e in particolare l’Italia, continuano a perdere colpi rispetto a Stati Uniti e Asia, perché innovano poco e di conseguenza hanno una bassa crescita della produttività e del PIL pro capite. Ma le imprese da sole non bastano: in questa fase storica le università devono ampliare il loro ruolo di supporto all’innovazione. Start Attractor è lo strumento che stiamo costruendo per rendere più efficace la collaborazione con il mondo delle imprese, del lavoro e degli investitori”. La sfida è di favorire il trasferimento delle competenze e dei risultati della ricerca scientifica dall’università alle aziende, per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali e sostenere nell’innovazione quelle già presenti.
In occasione di Converging Skills saranno svelati i partner che si sono uniti all’Università di Pisa per far fiorire Start Attractor: la firma avverrà in un momento ufficiale il 21 maggio alle 12.30.
Start Attractor è diverso dagli altri incubatori di cui si stanno dotando le università. “Start Attractor è una comunità internazionale e inclusiva disegnata per attrarre capitali e talenti - spiega Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto dell’Università di Pisa – e segue modelli di successo già sperimentati in altri parti del mondo, adattati al nostro contesto locale e nazionale”. Start Attractor è stato lanciato nel 2023, ma, prosegue Priami, “quest’anno entriamo nel vivo delle attività selezionando con Start Pitch i vincitori che per primi fruiranno dei suoi servizi. È un momento importante: come in tutte le comunità, si cresce insieme interagendo costruttivamente”.
Ed ecco dunque Start Pitch Pisa: un premio per il miglior progetto di ricerca valorizzabile mediante un’idea di business e per la start-up con il miglior potenziale.
In meno di un mese di apertura del bando, sono state ricevute 32 candidature di altissimo livello provenienti da Pisa, Roma, Milano, Bari, Bologna, Viterbo, Torino… su temi di Med-tech, Digital Health, Deep-Tech, Pharma-tech, Agri-tech. Per la fase finale ne sono state selezionate dodici. E durante Coverging Skills i dodici finalisti avranno cinque minuti per esporre la propria idea, seguiti da cinque minuti di domande e risposte. Al termine della sfida una giuria sceglierà i migliori nelle due categorie: per loro il premio consisterà in servizi di accompagnamento e networking forniti da Start Attractor per un valore rispettivamente di 5000 euro e di 7000 euro.
Start Pitch Pisa si terrà il 22 maggio tra le 11.00 e le 13.00 ed è, come tutto il convegno, aperto al pubblico.
Nota dell'Ateneo sull'occupazione del gruppo "Studentə per la Palestina"
L’Università di Pisa condivide la preoccupazione per la tragica evoluzione della situazione a Rafah e in generale nella Striscia di Gaza, e unisce ancora una volta la propria a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il libero accesso agli aiuti umanitari, auspicando una soluzione definitiva che, nel rispetto del diritto internazionale, garantisca la pacifica convivenza di tutti i popoli della regione.
Ricorda che le istanze presentate in questi giorni dal gruppo "Studentə per la Palestina" sono state ampiamente discusse dal Senato Accademico nella seduta tenutasi il 14 marzo scorso in presenza di delegazioni di tutti i gruppi che avevano proposto mozioni su questi temi, e specifiche iniziative sono state ulteriormente sviluppate nella riunione del Senato Accademico che si è tenuta lo scorso venerdì 10 maggio.
In sintesi:
- Ci siamo impegnati a promuovere lo sviluppo di collaborazioni con istituzioni scolastiche e universitarie palestinesi, la cui difficile sopravvivenza è ulteriormente messa a rischio dai recenti tragici eventi. Il 10 maggio è stato approvato un bando sul modello dei bandi Unicore, riservato a studenti palestinesi, finanziato con un fondo ad hoc costituito dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 aprile scorso.
- Abbiamo avviato un’analisi del significato storico e concettuale delle diverse definizioni di antisemitismo (IHRA e JDA) dopo esserci confrontati con esperti accademici e autorevoli esponenti delle comunità interessate. Il Senato Accademico condivide le definizioni generali (core definitions) di antisemitismo formulate da IHRA e anche da JDA, che appaiono sostanzialmente compatibili fra loro e con la definizione usata comunemente nella lingua italiana, chiarisce che le liste di esempi inclusi nelle definizioni IHRA e JDA hanno un valore orientativo piuttosto che definitorio e normativo, e ribadisce che critiche specifiche e documentate ad atti del Governo di Israele non costituiscono di per sé manifestazioni di antisemitismo, né di mancanza di rispetto alla comunità ebraica.
- Abbiamo deliberato di non aderire a iniziative di boicottaggio, che appaiono in contrasto con la missione dell’università di promuovere il dialogo e di aprire ponti fra culture diverse. Ci siamo inoltre impegnati a gestire gli accordi con università di altri paesi con la massima trasparenza.
- Nel solco dell’art. 11 della Costituzione, abbiamo ribadito il rifiuto della guerra come strumento per risolvere le controversie fra i popoli, e più in generale il ricorso alla violenza in tutte le sue forme. Confermiamo pertanto la scelta politica di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti direttamente rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. Facciamo altresì rilevare che moltissime tecnologie possono essere designate come dual use, e pertanto il criterio del dual use non può essere motivo di proscrizione. Riteniamo quindi che le collaborazioni debbano essere esaminate nel merito caso per caso, ispirandosi all’analisi del loro contesto specifico, con particolare attenzione alle industrie che includono fra le loro attività lo sviluppo di sistemi bellici. Segnaliamo comunque che gli accordi in vigore con Università israeliane non concernono temi militari e neppure tecnologie dual use, e che l’Università di Pisa non ha partecipato all’ultimo bando MAECI Italia-Israele.
In conclusione, l’Università di Pisa conferma l’apertura a discussioni, manifestazioni e confronti che diano spazio a tutte le opinioni in un dibattito libero e pacifico, che rifugga da ogni forma di violenza e di disumanizzazione dell’altro. Ribadisce che studenti e studentesse di origine israeliana, ebraica, palestinese e di ogni altra etnia o religione sono parte a pieno titolo della comunità universitaria pisana e si impegna a promuovere iniziative volte a creare un ambiente in cui ciascuno si possa sentire al sicuro e si identifichi un terreno condiviso di rispetto dei diritti e dei valori umani fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita, unico possibile punto di partenza per ogni tentativo di ricomposizione.