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176° Curtatone e Montanara: una lezione per il presente
“Allora come oggi, l’università era consapevole di ciò che le accadeva intorno e si sentì in dovere di partecipare in prima persona e questo è un aspetto estremamente positivo. Il pericolo è quando l'università si richiude in se stessa”. Con queste parole, lunedì 27 maggio, il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, ha aperto ufficialmente le celebrazioni per il 176° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara (29 maggio 1848).
Rendendo omaggio ai membri del Battaglione Universitario Toscano che presero parte alla battaglia, il rettore ha invitato a cogliere i messaggi più attuali di questa celebrazione che per l’Ateneo pisano “ha un forte valore identitario. Oltre ad essere un doveroso omaggio alla memoria di coloro che presero parte a questo evento fondante del nostro Risorgimento”. “Sta a noi fare in modo – ha commentato Zucchi - che il giudizio della storia su quello che stiamo facendo oggi sia positivo come è quello su Curtatone e Montanara”.
Alle parole del rettore hanno fatto eco quelle del sindaco di Pisa, Michele Conti, che ha sottolineato come “celebrare l’anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara è un dovere per le istituzioni cittadine pisane”. “La memoria di quei giorni gloriosi – ha dichiarato il sindaco - ci ricorda l'importanza dei valori di libertà, giustizia e solidarietà che hanno animato i nostri predecessori. Il loro esempio ci sprona a essere cittadini consapevoli e attivi, impegnati nella costruzione di una società migliore e più giusta".
Molto sentito anche l’intervento dell’assessore allo sport del Comune di Curtatone, Matteo Totaro, che ha ricordato le gesta degli studenti e dei docenti partiti dai banchi dell’Università di Pisa e il forte legame che ancora oggi, dopo 176 anni, unisce Curtatone e Pisa. Tanto che proprio in questi giorni, ha detto, una strada del comune lombardo è stata intitolata ad Enrico Mayer, che partì volontario per i campi di Lombardia al servizio del generale C. De Laugier.
A testimonianza del coinvolgimento territoriale che ebbe la battaglia di Curtatone e Montanara, l’intervento del vicesindaco del Comune di Pontedera, Alessandro Puccinelli che ha evidenziato la presenza, tra quei volontari, “di tanti giovani pontederesi”. “Pontedera lega molti dei suoi simboli proprio al risorgimento e ai suoi valori – ha concluso Puccinelli – Giornate come quella odierna, ci aiutano nella conservazione di una memoria che si tramanda di generazione in generazione, portando avanti insegnamenti da trasmettere ai giovani”
Il corteo, di cui facevano parte anche l’assessora a Istruzione, Formazione professionale, Università e Ricerca della Regione Toscana, Alessandra Nardini, il presidente della Federazione provinciale di Pisa dell’Istituto del Nastro Azzurro, Alberto Andreoli, il vicepresidente dell’Associazione Laureati Ateneo Pisano (ALAP), Lorenzo Gremigni, e i rappresentanti dell’Ordine SaVOT, della Goliardia Pisana, è partito dal Camposanto Monumentale di Pisa.
Qui, dopo i saluti ufficiali, l’Ateneo e il Comune di Curtatone hanno deposto le loro corone ai piedi del monumento funebre di Ottaviano Fabrizio Mossotti, il docente di Fisica matematica e Meccanica celeste che, in quel lontano maggio del 1848, guidò il Battaglione Universitario Toscano verso i campi lombardi per dare sostegno alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco durante la prima guerra di indipendenza. Tra i suoi membri, 384 studenti e 30 docenti dell'Ateneo pisano al cui coraggio l’Università rende omaggio ogni anno in quella che è una delle cerimonie più sentite dalla comunità universitaria.
Lasciato il monumento marmoreo realizzato nella seconda metà del XIX secolo dallo scultore Giovanni Duprè, il corteò ha quindi proseguito il suo cammino verso il cortile del Palazzo della Sapienza dove sono state deposte altre tre corone ai caduti nella Battaglia.
Le celebrazioni sono poi proseguite nell’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza con un intervento del direttore del CIDIC - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura, Saulle Panizza; la proiezione del video, curato da Nicola Trabucco, “Curtatone e Montanara, un viaggio per immagini e documenti” e una relazione di Pietro Finelli, Direttore Domus Mazziniana, dal titolo: “Son uomo e son soldato, note su Nazione armata, volontariato e Guardia Nazionale nel Risorgimento”.
Ha chiuso il programma della giornata una selezione di canti risorgimentali eseguiti dal Coro dell’Università di Pisa - magistralmente diretto da Silvia Mannari – intercalati dalla lettura di alcuni brani tratti da documenti inediti di Giuliano Carmignani, milite del Battaglione Universitario Toscano, a cura di Lorenzo Gremigni dell’ALAP.
L’evento è stato organizzato dal Comitato scientifico per la commemorazione del 176° anniversario della Battaglia di Curtatone e Montanara e dal CIDIC - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura.
Il professore D’Auria dell’Università di Pisa eletto ai vertici della American Nuclear Society
Il professore Francesco D’Auria (foto) dell’Università di Pisa è stato eletto ai vertici della American Nuclear Society, un'organizzazione internazionale che riunisce scienziati, ingegneri e professionisti impegnati a sviluppare le applicazioni pacifiche del settore nucleare. La cerimonia di conferimento della carica di Fellow avverrà in apertura della conferenza annuale dell’ANS il prossimo 17 giugno a Las Vegas. Come recita la motivazione, la nomina di D’Auria è avvenuta sia in riconoscimento dei suoi eccezionali contributi alla termoidraulica dei reattori nucleari e in particolare ai metodi di analisi delle incertezze, sia per il suo impatto come educatore di una generazione di ingegneri nucleari.
Francesco D’Auria, nato a Benevento nel 1954, ha conseguito laurea e dottorato all’Università di Pisa dove attualmente è ordinario di impianti nucleari al Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni. D’Auria fa parte della American Nuclear Society dal 1981 così come di altre società e gruppi internazionali. Ha fondato e diretto numerose riviste scientifiche e la sua produzione scientifica è di oltre 1200 articoli di cui è coautore. Attualmente è Editor in Chief della rivista Elsevier J Nuclear Engineering and Design.