Va a un team di bioingegneri del DII – Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e di ricercatori dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria la vittoria all’AESS Challenge Problem. La sfida, lanciata quest’anno dall’ IEEE Aerospace and Electronic Systems Society (AESS), consisteva nel proporre soluzioni a un problema aperto nel settore dei sistemi radar.
Il team composto da Andrea Gargano, dottorando in Smart Industry al DII, Pasquale Scilingo e Alberto Greco, docenti di ingegneria biomedica al DII, Marco Mercuri e Marida De Maria, dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, ha proposto una soluzione a un problema ancora aperto, e che riguarda l’uso della tecnologia radar per il monitoraggio della frequenza e della variabilità cardiaca di persone ferme e in movimento.

“L’uso del radar per il monitoraggio dei segnali cardiaci – spiega Andrea Gargano – è di grande interesse non solo per la comunità scientifica che fa ricerca, ma soprattutto per chi opera in contesti clinici. Si tratta infatti di sviluppare una tecnologia che consenta il monitoraggio di un parametro vitale essenziale in modo non invasivo, senza necessità di applicare dispositivi sul paziente, e in modo totalmente rispettoso della privacy. Un sistema contactless e non invasivo permetterebbe diagnosi precoci di condizioni come l’apnea notturna e le aritmie, come anche il monitoraggio più agevole di soggetti non idonei all’uso di dispositivi indossabili, come neonati e animali. Al momento, il principale ostacolo nell’ uso del radar è il fatto che la tecnologia attuale non consente il monitoraggio di soggetti in movimento: la rilevazione del segnale infatti si concentra sul movimento della parete toracica, ma il segnale radar non distingue tra il movimento cardiaco e l’insieme degli altri movimenti del corpo della persona”.
“La nostra soluzione si chiama LONGEVITY – prosegue – e combina la tecnologia radar messa a punto dai colleghi dell’Università di Reggio Calabria con algoritmi di machine learning e analisi dei segnali che stiamo mettendo a punto a Pisa. Il sistema radar a doppia antenna (trasmittente e ricevente) acquisisce il segnale di ritorno dalla cassa toracica, mentre i nostri algoritmi ci consentiranno di separare il segnale generato dal battito del cuore da quello generato dal movimento del resto del corpo”.
Le potenziali applicazioni sono numerose: medicina 5.0, grazie alla possibilità di ottenere misure da remoto e in tempo reale, l’interazione uomo-robot (ad esempio, acquisizione da remoto di dati fisiologici per potenziare le macchine con capacità di intelligenza sociale ed emotiva), operazioni di monitoraggio in diversi ambienti reali: nuove applicazioni nel monitoraggio delle persone, come edifici intelligenti (ad esempio, riconoscimento dell’attività, controllo adattivo della luce e della temperatura ambientale in base all’occupazione), o sorveglianza attraverso i muri in operazioni di ricerca e soccorso, ad esempio per individuare persone in ambienti bui, in aree piene di fumo o sotto edifici crollati e frane. Un’altra promettente applicazione è il monitoraggio del conducente, che consente di tracciare i parametri vitali e lo stato dei conducenti di veicoli. Inoltre, le tecniche di machine learning ed elaborazione del segnale sviluppate in questo progetto hanno il potenziale per essere applicate alla ricerca sulla salute di animali e animali domestici (ad esempio, per il monitoraggio non invasivo dei cavalli nelle stalle).
“Fino ad ora il sistema è stato testato su persone e cavalli – conclude Gargano – Grazie al finanziamento di questo premio da parte di IEEE AESS, nei prossimi mesi lavoreremo allo sviluppo del progetto per portare un risultato concreto alla prossima IEEE Radar Conference, che si terrà a Phoenix nel maggio 2026”.



