Sono tre gli studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria Nucleare ed Energetica dell’Università di Pisa che tra fine giugno e inizio luglio hanno preso parte alla seconda edizione della “Nuclear Competition and Summer School”, organizzata a Budapest dalla European Nuclear Education Network (ENEN). Silvia Picchi, Francesco D’Addona e Stefano Mannucci hanno presentato il proprio lavoro di tesi a una giuria di esperti e agli altri partecipanti e Silvia Picchi è stata premiata per il suo elaborato.
“Oltre all’emozione di poter presentare e discutere il proprio lavoro con degli insegnanti altamente qualificati, ascoltare le presentazioni dei propri colleghi è stato uno dei momenti più stimolanti dell’evento – commenta Silvia Picchi, studentessa del corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica – Una volta concluse le presentazioni, abbiamo continuato a discutere delle nostre tesi per scambiarci opinioni sul lavoro svolto e feedback sulle diverse università ed enti di ricerca di provenienza: al di là dello spirito ci competizione, c’è stato un vero momento di incontro e confronto con colleghi e colleghe di tutta Europa”.
“Questa esperienza è stata estremamente utile per la mia carriera professionale da vari punti di vista – aggiunge Francesco D’Addona – Oltre a migliorare la sicurezza nel discutere dei miei studi di ricerca e del mio lavoro durante presentazioni pubbliche, mi ha dato l’opportunità di incontrare diversi colleghi e professori provenienti da ambienti e con formazioni educative differenti, aiutandomi ad ampliare le mie conoscenze in modo orizzontale, concentrandomi su ambiti nucleari anche non strettamente legati al mio principale tema di ricerca. L’opportunità di fare networking con diversi colleghi provenienti da tutto il mondo rappresenta, a mio avviso, un’occasione unica di crescita oltre che professionale come giovane ricercatore, anche e soprattutto personale, dandomi la possibilità di conoscere e stringere nuove amicizie con ragazzi e ragazze da tutto il mondo che condividono come me la passione per l’ingegneria nucleare”.
“L’esperienza vissuta durante la Summer School è stata estremamente arricchente anche dal punto di vista formativo – conclude Stefano Mannucci, studente del corso di laurea magistrale in Ingegneria Nucleare – Dopo anni di università in cui non avevo mai avuto l’occasione di vedere dal vivo un reattore, avere la possibilità di osservarne uno in funzione e di vedere gli operatori all’opera è stato molto interessante e mi ha dato un’idea concreta di cosa significhi lavorare in un impianto nucleare. Allo stesso modo, non potrò mai dimenticare il coinvolgimento emotivo e le sensazioni provate osservando i macchinari del National Institute of Oncology operare sui pazienti a pochi metri da noi”.