La Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Pisa, congiuntamente alla Scuola di Medicina e all’intera comunità accademica pisana, esprime la propria più ferma solidarietà e vicinanza al medico in formazione specialistica in Ginecologia e Ostetricia vittima, nella mattinata di ieri, di una grave aggressione da parte dei familiari di una partoriente.
L’episodio, avvenuto durante l’attività di affiancamento di guardia con lo strutturato di riferimento, ha visto il giovane medico essere prima oggetto di violenze verbali e successivamente fisiche, senza alcuna ragione o giustificazione.
Tale aggressione rappresenta non solo una palese violazione delle norme di tutela del personale sanitario, sancita dalla recente legge 171/2024 contro la violenza negli ambienti di cura, ma costituisce anche un gravissimo atto lesivo nei confronti del mondo universitario, del diritto–dovere alla formazione e dei principi fondamentali di rispetto e civiltà che dovrebbero essere alla base di ogni rapporto umano, tanto più in contesti di serenità e gioia come quelli legati alla nascita di una nuova vita.
La comunità accademica pisana condanna con fermezza ogni forma di violenza ai danni degli operatori sanitari e rinnova il proprio impegno a promuovere ambienti di lavoro e di formazione sicuri, fondati sul rispetto reciproco, sulla collaborazione e sulla fiducia tra cittadini e professionisti della salute.
L’Ateneo si riserva la possibilità di agire a difesa dei diritti dei propri docenti, ricercatori, personale tecnico e sanitario, medici in formazione e dipendenti in tutte le sedi giuridiche competenti, promuovendo ogni azione legittima per assicurare tutela, riconoscimento e giustizia ove si siano subite vessazioni o violenze.
La Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia
La Scuola di Medicina
Il Rettore dell’Università di Pisa