È stato assegnato giovedì 10 luglio il Premio Marcello Buiatti, giunto quest’anno alla sua terza edizione. A vincere ex aequo l’edizione 2025 sono stati i fisici Marco Labella e Blanca Bruschi, ma in conformità al regolamento, il riconoscimento è stato conferito al più giovane tra i due, Marco Labella.
La cerimonia di premiazione si è svolta nell’ambito del workshop DCP25 – Dynamics & Complexity Pisa 2025, alla presenza della moglie e del figlio del professor Marcello Buiatti.
Marco Labella ha conseguito all’Università di Pisa la Laurea magistrale in Fisica nel 2025 con una tesi dal titolo “Fluorescence microscopy techniques: a tool to investigate crowded dynamics in soft and bio-matter”, sotto la supervisione della professoressa Francesca Cella Zanicchi e del professor Simone Capaccioli.
Nella tesi vengono implementate tecniche di microscopia a fluorescenza, come Single-Particle Tracking (SPT) e FRAP, per studiare la dinamica in materia biologica. I metodi consentono di misurare la diffusione e le proprietà reologiche all’interno di condensati biomolecolari altamente viscosi. Lo studio dimostra la capacità di distinguere moti normali da quelli anomali in ambienti affollati e conferma la fattibilità di investigare i coacervati, aprendo a studi futuri su campioni di rilevanza biologica.
L’argomento della tesi è stato giudicato in linea con le motivazioni del premio, dato che le tecniche utilizzate consentono di investigare in dettaglio la dinamica dello “stato vivente della materia”, concetto elaborato da Marcello Buiatti e a cui si ispira il premio.
“Sono onorato del Premio ricevuto – ha commentato Marco Labella – e ringrazio i familiari di Buiatti per questa grande opportunità. La mia tesi è altamente interdisciplinare e questo riflette un po’ la mia forma mentis che non si limita ad un unico argomento ma tende a più conoscenze trasversali. Sono felice che la mia tesi abbia destato questo interesse, mi auguro che possa essere di motivazione per i futuri laureandi ad intraprendere questo percorso di studi che esula dai classici temi della fisica ma che sta tenendo sempre più banco in letteratura”
Il Premio Buiatti è stato istituito per onorare la memoria del genetista Marcello Buiatti e viene assegnato al miglior lavoro di tesi che, attraverso approcci interdisciplinari, contribuisca a rivelare meccanismi, proprietà o strutture formali del mondo vivente, a qualsiasi livello – dalle cellule agli ecosistemi.
Il riconoscimento è promosso dall’Università di Pisa grazie al sostegno della famiglia Buiatti. Marcello Buiatti ha affiancato all’attività sperimentale un’intensa riflessione teorica sulle origini e e le peculiarità degli esseri viventi, ben sintetizzata nel titolo di uno dei suoi libri più noti, “Lo stato vivente della materia”. La sua visione lo ha portato a collaborare con studiosi di varie discipline e a essere tra i fondatori del Gruppo di Biologia Teorica “Vito Volterra” dell’Università di Pisa, uno dei primi gruppi interdisciplinari in Italia, da cui è poi nato il Centro Interdipartimentale per lo Studio dei Sistemi Complessi (CISSC).