Sabato 18 ottobre si è spento a Volterra il professor Roberto Santacroce, vulcanologo di fama internazionale, a lungo docente dell’Università di Pisa. Nato a Milano nel 1944, nel 1986 vinse la cattedra di Vulcanologia alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Pisa. Dal 1998 al 2002 è stato direttore del dipartimento di Scienze della Terra. Nel 2004 era stato insignito dell’Ordine del Cherubino e nel 2016 era stato nominato professore emerito.
Pubblichiamo qui di seguito un ricordo del professor Roberto Santacroce a firma di Giovanni Zanchetta, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa.
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Roberto Santacroce era nato a Milano il 13 ottobre 1944, dove aveva vissuto fino al 1956, anno in cui la famiglia si trasferì a Viareggio. Dopo la maturità classica e la laurea in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Pisa, è entrato a far parte dell’ateneo pisano dove ha svolto la sua carriera scientifica ed accademica. Ha ricoperto prima l’incarico di tecnico laureato presso l’Istituto di Mineralogia e Petrografia e successivamente quello di professore incaricato di Petrografia Applicata. Divenuto assistente universitario alla cattedra di Petrografia, nel 1986 è diventato professore straordinario e successivamente professore ordinario di Vulcanologia, ruolo che ha poi ricoperto fino al 2014.

Roberto Santacroce è stato un brillante docente di varie discipline, spaziando dalla vulcanologia alla petrografia, dai fondamenti delle scienze della Terra alla pericolosità dei fenomeni naturali, accompagnando con entusiasmo un gran numero di studenti alla scoperta delle geoscienze. Ha ricoperto numerosi ruoli istituzionali per il Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa, di cui è stato anche direttore dal 1998 al 2002.
A livello nazionale, Santacroce è stato membro del Consiglio Scientifico del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia (GNV) del CNR dove, fino al 1992, è stato coordinatore della Linea “Mitigazione e zonazione del rischio vulcanico”, direttore dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia del CNR a Catania dal 1986-1990, membro della commissione tecnico- scientifica per la Prevenzione e Previsione dei Grandi Rischi dal 1988 al 1994, membro della Commissione Italiana per il Programma Internazionale “Litosfera”, vicepresidente del Gruppo Italiano di Vulcanologia (GIV). Ha fatto parte del Comitato Editoriale di Acta Vulcanologica e del Periodico di Mineralogia, ed è stato membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia. Dal 2007 al 2009 è stato vicepresidente dell’Associazione Italiana di Vulcanologia (AIV), di cui era stato uno dei soci fondatori.
Nel 2004 è stato insignito dell’Ordine del Cherubino dell’Università di Pisa, quale premio per aver contribuito ad accrescere il prestigio dell’Ateneo. Nel 2016 è stato nominato professore emerito.

A livello internazionale, Santacroce è stato presidente della Commissione “Mitigation of Volcanic Disasters” della Associazione Internazionale di Vulcanologia e di Chimica dell’Interno della Terra (IAVCEI), membro del Consiglio Scientifico Internazionale dell’Institut Superieur d’Etudes et Recherches Scientifiques et Techniques (ISERST) della Repubblica di Gibuti, e in più occasioni è stato invitato a tenere corsi, conferenze e seminari.
L’attività di ricerca di Roberto Santacroce ha abbracciato molti aspetti della vulcanologia e della petrologia delle rocce vulcaniche, dall’origine dei magmi e le relazioni tra tettonica geodinamica e vulcanismo. Di grande risalto internazionale furono gli studi del vulcanismo nella regione dell’Afar cui egli dette uno stabile apporto come membro del team italo-francese insieme a Giorgio Marinelli, Haroun Tazie`, Franco Barberi e Jaques Varet. Negli anni ’80-90 la sua attività si rivolse soprattutto allo studio del vulcanismo recente e attivo finalizzato alla definizione di modelli di funzionamento dei vulcani, alla ricostruzione delle dinamiche eruttive alla valutazione ed alla zonazione della pericolosità e del rischio. Le sue ricerche sul Vesuvio hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, un punto di partenza fondamentale per la comprensione del funzionamento di questo importante sistema vulcanico e per la definizione multidisciplinare della zonazione della pericolosità basata su studi di terreno e modellazione numerica. La sua attività di ricerca lo ha portato a coordinare numerosi progetti di ricerca finalizzati alla comprensione dei vulcani attivi, oltre che alla cartografia geologica di aree vulcaniche italiane. Le sue ricerche hanno abbracciato, oltre alle aree vesuviana e flegrea, quella dei Vulsini e delle Isole Eolie, oltre a numerosi altri studi in America latina.

Roberto Santacroce è stato e resterà un rappresentante di spicco dell’Università di Pisa e della vulcanologia italiana, e ha formato negli anni un numero importante di allievi e ricercatori di grande rilievo che oggi portano avanti la disciplina a livello nazionale e internazionale. Persona schietta e apparentemente burbera, Roberto era un generoso, con una grande propensione a dare fiducia e spazio ai giovani che aveva contribuito a formare. Una persona a cui tanti di noi saranno sempre riconoscenti sia sul piano umano che professionale.
Ciao Roberto, cha la terra ti sia lieve.
Giovanni Zanchetta
Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra