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Alla “scoperta” dell’interesse ambientale: dalla Costituzione repubblicana all’Agenda 2030

Relatrice: prof.ssa Giovanna Pizzanelli, Dipartimento di Scienze Politiche

Abstract
Il testo originario della nostra Costituzione del 1948 non prevedeva il termine ambiente, e non avrebbe potuto farlo, dato che l’interesse alla tutela ambientale così come lo conosciamo oggi si è affermato sul finire degli anni Sessanta del Novecento.
Tra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Ottanta del Novecento si è realizzata la cd. “grande trasformazione”: nell’arco di trent’anni la popolazione mondiale si è raddoppiata, si è registrato un forte incremento nei consumi alimentari, l’esplosione dei consumi energetici (a cui si è legata una intensa attività di estrazione e trasporto di fonti fossili), il ricorso all’uso civile della fonte nucleare; ciò ha favorito l’emergere di una coscienza ambientale, il ruolo dell’associazionismo ambientale, la nascita dei partiti ecologisti e un impegno che successivamente, a partire dalla fine degli anni Ottanta, si è declinato nella lotta ai cambiamenti climatici.
La “grande trasformazione” ha imposto un ripensamento collettivo per il passaggio dalla logica dello sfruttamento delle risorse naturali a quella della loro conservazione; un cambiamento di prospettiva che passa attraverso nuove responsabilità, per i soggetti pubblici e per i soggetti privati, rispetto al quale si registrano ancora forti resistenze.
Oggi la normativa ambientale è molto vasta e complessa, anche per dare adempimento agli obblighi nei confronti dell’Unione Europea e dell’ordinamento internazionale, e lo scenario geopolitico internazionale mette in luce segnali contraddittori, recentemente alimentati dalla guerra in atto tra Russia e Ucraina.
La recente riforma costituzionale che ha introdotto la “tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni” tra i principi fondamentali del testo costituzionale e l’inserimento della tutela dell’ambiente e della salute quali limiti all’esercizio della libera iniziativa economica privata, stabilendo altresì che l’attività economica pubblica debba essere coordinata anche ai fini ambientali, comporterà significativi cambiamenti?
Il nostro ordinamento giuridico è pronto a sancire il passaggio dall’antropocentrismo all’ecocentrismo?
Nel nostro Paese, qual è il livello di effettività degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite?
Su questi, tra gli altri interrogativi, l’incontro intende proporre una riflessione, ripercorrendo le tappe fondamentali per l’affermazione dell’interesse alla tutela ambientale nel nostro Paese, al fine di promuovere la cultura ambientale e della sostenibilità.

Incontro online per le classi delle scuole secondarie superiori.

Per prenotazioni e contatti:
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Ultima modifica: Gio 24 Mar 2022 - 12:01

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