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endocasSarà Pisa uno dei dieci centri al mondo abilitati a rilasciare la patente per operare con il robot Da Vinci, il sistema di chirurgia robotica all'avanguardia in campo internazionale per interventi in diverse specialità, dall'urologia alla ginecologia, dalla chirurgia generale alla toracica, dalla cardiochirurgia fino alla chirurgia dei trapianti e con cui, solo nel 2013, sono state eseguite più di 500.000 operazioni nel mondo. La novità è stata presentata mercoledì 30 luglio nella Sala Mappamondi del rettorato da Massimo Augello, rettore dell'Università di Pisa, Carlo Tomassini, direttore della AOUP, Franco Mosca, fondatore del centro di eccellenza Endocas. Nella nostra città, il Da Vinci è in funzione al Centro multidisciplinare di chirurgia robotica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, dove esegue operazioni ad alta complessità, conseguendo vari primati a livello mondiale, oltre che avere determinato la nascita di un Centro di coordinamento regionale di chirurgia robotica.

Negli scorsi giorni, infatti, il centro di eccellenza Endocas per la chirurgia assistita al calcolatore dell'Università di Pisa è stato selezionato tra le strutture che collaboreranno con l'azienda produttrice del robot Da Vinci e con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per stilare e certificare il protocollo di addestramento, chiamato "Fondamenti di chirurgia robotica", aperto al Nicholson Center di Orlando, negli Stati Uniti.
 

robot da vinci

Questo grazie proprio alla presenza di un Centro di chirurgia robotica multidisciplinare ad alto volume e alta qualità come quello della AOUP, elemento indispensabile per l'accesso a questa prestigiosa partecipazione. Tutto ciò a significare come la forte sinergia fra Università e AOUP possa determinare il raggiungimento di risultati di eccellenza a livello internazionale.

Ad oggi esistono numerosi programmi di addestramento ma nessuno riconosciuto a livello internazionale come standard richiesto a coloro che si avvicinano alla chirurgia robotica, una sorta di 'patente' per usare il robot, sulla scia del programma 'Fondamenti di chirurgia laparoscopica', la cui certificazione è già richiesta dal 2009 negli Stati Uniti agli specializzandi di chirurgia che intendono avvicinarsi alla laparoscopia. La stesura di programmi certificati per l'utilizzo del robot Da Vinci inoltre aiuterà a prevenire le conseguenze negative a scapito dei pazienti: negli Stati Uniti nei primi dieci mesi del 2013 sono stati registrati oltre 3000 casi di danni a pazienti.

Fondato dal professor Franco Mosca, che attualmente è il responsabile per i rapporti con l'American College of Surgeons, Endocas è oggi diretto dal professor Mauro Ferrari. È anche il primo e finora unico centro in Italia accreditato dall'American College of Surgeons per l'addestramento dei chirurghi attraverso la simulazione. Il processo di stesura e validazione del protocollo di addestramento inizierà a ottobre e durerà un anno. Sarà guidato dall'ingegner Andrea Moglia, in collaborazione con le équipe di chirurgia dell'AOUP coordinate dal professor Ugo Boggi e dai dottori Luca Morelli e Franca Melfi. Ai lavori parteciperanno anche l'ingegner Vincenzo Ferrari di EndoCAS, il professor Alfred Cuschieri della Scuola Superiore Sant'Anna e il professor Giuseppe Turchetti, economista anch'egli della Scuola Sant'Anna.

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Nella foto in alto: da sinistra Vincenzo Ferrari, ingegnere di Endocas, Ugo Boggi, coordinatore dell'équipe di chirurgia dell'AOUP, Carlo Tomassini, direttore della AOUP, Massimo Augello, rettore dell'Università di Pisa, Franco Mosca, fondatore del centro di eccellenza Endocas.

Ne hanno parlato: 

Wall Street Journal Italia
WebNews.it
ScienzeNews.it
eHealth News
MNews.it
Meet the Life Sciences
Quotidiano Sanità
Corriere Fiorentino
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
PaginaQ
Tiscali.it 
gonews.it 

 

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