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Il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere per la tutela del territorio spezzino

Firmata la "Convenzione di ricerca e valorizzazione" dei beni storici, artistici, culturali e paesaggistici

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Giovedì 2 marzo, a Palazzo Civico della Spezia, è stato presentato un importante accordo di valorizzazione territoriale che prevede la collaborazione tra Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, il Comune della Spezia, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa e la Società Storica Spezzina. Tale accordo, che si inquadra sotto il nome di “Convenzione di Ricerca e Valorizzazione” e si prefigge, nell’ambito della più ampia collaborazione fra le parti e sotto la supervisione della Soprintendenza, di dare reale concretezza a progetti aventi lo scopo di studiare, recuperare, tutelare e valorizzare, nelle forme più adeguate, tutti i beni storici, archeologici, artistici, monumentali e paesaggistici presenti e caratterizzanti il territorio spezzino.

Hanno sottoscritto l’accordo il vice sindaco della Spezia, Cristiano Ruggia, Vincenzo Tinè, soprintendente generale della Liguria, Laura Niggi, dirigente del Comune della Spezia, il professor Pier Luigi Barrotta, direttore del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Ateneo Pisano, la professoressa Enrica Salvatori, presidente della Società Storica Spezzina.

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La Convenzione, oltre a essere strumento indispensabile per il corretto studio e tutela dei richiamati beni, può positivamente incidere, sia sulla promozione di una vera economia turistica del territorio, sia sulla crescita culturale della sua popolazione. In particolare la Convenzione impegna i soggetti sottoscrittori alla collaborazione reciproca al fme di perseguire i seguenti obiettivi:

- promozione di un centro di raccolta e di studio dei dati storici, archeologici, culturali e paesaggistici del Comune della Spezia;
- redazione di schede descrittive dei beni conformi al modello fornito dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo;
- redazione di schede attestanti la vulnerabilità sismica degli edifici storici e/o contenenti opere di interesse storico o archeologico;
- elaborazione di una carta storico-artistico-monumentale-archeologica in grado di documentare i beni culturali presenti sul territorio del Comune della Spezia;
- elaborazione, grazie alla raccolta sistematica e ragionata dei dati suddetti, di un possibile piano unitario di ricerca, tutela e promozione dei beni culturali spezzini;
- proposizione di progetti mirati e particolari in cui si possa approfondire lo studio, storico, storico­ artistico, monumentale, archeologico e paesaggistico di singoli beni.

Il risultato sarà una più ampia conoscenza della città sia da parte degli Enti sia da parte dei suoi abitanti; questo permetterà una più efficace tutela dei Beni Culturali del territorio spezzino e l'individuazione di nuovi possibili spunti di valorizzazione. (Comunicato Comune della Spezia e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona).

Nella foto qui sotto: da sinistra Enrica Salvatori, Cristiano Ruggia, Vincenzo Tinè e Claudio Falchi.

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  • 2 marzo 2017

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