Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

L'immaginario dell’infanzia

Luca Mori racconta 10 anni di conversazioni con i bambini attraverso un viaggio in tutta Italia

  • Condividi l'articolo su Facebook
  • Condividi su Twitter

utopie bambini cover"Utopie di bambini. Il mondo rifatto dall’infanzia sulle utopie" (Edizioni ETS, 2017) racconta oltre 10 anni di conversazioni con bambine e bambini dai 5 agli 11 anni, culminati in un viaggio di 10.000 Km in tutta Italia nell’anno scolastico 2015/2016. L'autore, Luca Mori, svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Ateneo ed è riuscito a realizzare grazie ad un crowdfunding online.

"Utopie di bambini" è il primo della collana "Le Tartarughe. Filosofie in gioco con i bambini" che Luca Mori cura insieme al professore Alfonso Maurizio Iacono. Il libro, che è al tempo stesso punto di arrivo e punto di partenza di un progetto di esplorazione dell’immaginario politico e utopico dell’infanzia, documenta il pensiero dei bambini con abbondanti citazioni, consentendo ai lettori di fare confronti tra le idee proposte in luoghi diversi e ad età differenti. Il è dedicato anzitutto a lettori adulti, in qualsiasi modo interessati al pensiero dei bambini (come educatori, genitori ecc.), ma può essere letto anche insieme ai bambini, che vi troveranno idee, dubbi e proposte di tantissimi loro coetanei. Anticipiamo qui un estratto dalla prefazione di Alfonso Maurizio Iacono.

*****

I bambini di Luca Mori costruiscono mondi, creando e imitando. Essi fanno utopie. Essi inventano mondi intermedi. Le utopie che conosciamo noi adulti spesso sono noiose. Quello che si fa al loro interno è troppo armonico, troppo corretto, troppo pacifico.

È piuttosto noiosa Utopia di Tommaso Moro, così pure quelle del XVIII e XIX secolo. Utopia è un’isola. Le isole di per sé non sono noiose, ma quella in cui naufragò Robinson Crusoe denotava l’agire di un uomo solo. Quando ne approdò un altro, venne asservito. Insieme fecero delle cose, ma sempre in regime di diseguaglianza e di asservimento. Poi vi è l’isola di Peter Pan e dei suoi amici, ma è un luogo senza tempo dove non si cresce mai.

Le utopie che Luca Mori ha aiutato a costruire da Nord a Sud, da Est a Ovest del nostro paese hanno invece il sapore di un gioco in cui i mondi intermedi prendono forma man mano che i bambini costruiscono pezzo per pezzo e insieme, per fantasia e imitazione, gli elementi necessari a far nascere un universo collettivo e autonomo, fatto di regole e di vincoli, ma anche di infinite possibilità e di molteplici sogni. Le utopie di Luca Mori insegnano a pensare da sé, non in modo individuale, bensì in modo collettivo.

Alfonso Maurizio Iacono

  •  
  • 28 febbraio 2017

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa