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La storia della scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze

Il volume pubblicato dalla Pisa University Press con la prefazione di Luciano Modica

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copertina libroIl libro "Accademia delle Belle Arti di Firenze. Scultura 1784-1915", appena pubblicato dalla Pisa University Press, nasce dall’esigenza di ricostruire la storia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e di mettere finalmente in luce il suo prestigioso patrimonio artistico, oggi ospitato, in gran parte, in vari musei cittadini. Il volume è frutto di anni di ricerche condotte prevalentemente su fonti archivistiche e letterarie da studiosi di primo piano. Lo presentiamo qui con una prefazione di Luciano Modica, presidente dell'Accademia e già rettore dell'Ateneo.

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Nel 2013 un grande convegno tenuto nell’Accademia di Napoli ha fatto il punto sui patrimoni culturali delle Accademie di Belle Arti in Italia, sul loro valore culturale, artistico, didattico e sulla loro conservazione. In quell’occasione fu lanciato un richiamo affinché ogni Istituto affrontasse consapevolmente la propria identità attraverso un’attività di conoscenza approfondita del proprio patrimonio implementando, al contempo, le azioni per la sua salvaguardia.

E’ anche tenendo conto dei risultati di quel convegno che oggi ho l’onore di presentare questo lavoro attento e fecondo che coordina lo sforzo di indagine storico-artistica che in questi anni è stato condotto nella nostra Accademia. Un lavoro puntuale che si è sviluppato con la piena adesione e consapevolezza degli organi accademici a partire dall’attenta convinzione con il quale il Consiglio di Amministrazione ha appoggiato l’iniziativa, la viva adesione del Collegio dei professori e perfino degli studenti che potranno trovare, in queste pagine, alcune risposte alle domande che sorgono a chiunque viva la nostra Accademia, le nostre aule i nostri corridoi così affollati di opere.

E sono proprio le opere scultoree quelle da cui si è deciso di iniziare questa approfondita ricognizione storico artistica perché la loro rilevanza artistica, numerica e la loro presenza materiale è quella che si impone anche al visitatore che, per caso, entrasse nel nostro istituto ed è il fondamento della collezione di cui il Granduca Pietro Leopoldo volle dotare nel 1784 la riformata Accademia di Belle Arti dalla più antica Accademia del Disegno. Questa storia plurisecolare che è storia di Firenze e che vive, ancor oggi, grazie al quotidiano impegno dei docenti è la stessa che ci deve indurre a proseguire questo cammino di ricerca e conservazione per il quale al curatore di questo volume, assieme agli autori che si sono fatti portavoce di una importante eredità del passato, va il mio sincero plauso.

Luciano Modica
Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze

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  • 20 febbraio 2017

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