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Un accordo per promuovere la diffusione delle attività sportive rivolte a persone con disabilità

L'Università sarà impegnata anche sul fronte della formazione e della ricerca

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GiochiParalimpici082Una rete coordinata di soggetti per promuovere azioni sociali, riabilitative, di diffusione delle attività motorie e sportive rivolte a persone con disabilità. È questo l’obiettivo dell’innovativo accordo che vede per la prima volta insieme Società della Salute della Zona Pisana, Usl Toscana Nord Ovest, Università di Pisa, Comitato Italiano Paralimpico Toscano, Coni Toscana, Ufficio Scolastico Territoriale di Pisa e Inail. Tra le azioni previste la creazione di un albo zonale di associazioni, palestre e strutture idonee a fornire servizi e a seguire le attività motorie di persone con diverse tipologie di disabilità. Ma anche la formazione di laureati specializzati nelle tematiche della motricità, riabilitazione, psicomotricità e terapia; l’attività di ricerca, osservazione e applicazione di ausili sportivi per le persone disabili; la sensibilizzazione tra le scuole a individuare al proprio interno spazi idonei allo svolgimento di attività fisica per studenti con disabilità.

Il documento individua cinque tipologie di attività, conformi agli obiettivi educativi e di salute di diversi target di età e di grado di disabilità, che coprono con continuità le esigenze dei minori, degli adulti e della terza età: educazione motoria dei potenziali attivabili; attività fisica adattata; educazione fisica e ludico motoria; sport adattato; sport paralimpico. Enti, associazioni o palestre che vorranno attivare corsi riconducibili a una o più delle categorie di attività fisiche elencate nel documento e dunque accedere all’albo zonale, saranno valutati da un apposito gruppo formato dagli enti sottoscrittori dell’accordo in base a requisiti professionali o strutturali specifici per ciascuna categoria di attività. Le strutture a cui saranno riconosciuti i requisiti professionali e strutturali specifici per essere inserite nell’albo zonale dovranno sottoporsi periodicamente al monitoraggio dell’Usl e della Sds, prevedere tariffe scontate almeno del 15% rispetto ai costi standard, dare agevolazioni sui costi o sulle modalità di pagamento a coloro che non sono inviati da un piano assistenziale dell’ente pubblico e, dove è possibile, attivare forme di integrazione con tesserati normodotati, tramite corsi aperti o momenti aggregativi.

Il gruppo di lavoro composto dagli enti sottoscrittori dell’accordo avrà il compito anche di individuare le migliori forme di invio e di accesso ai corsi dei soggetti inseriti nell’albo che, soprattutto nei casi di disabilità complesse, prevedranno l’accompagnamento di enti e professionisti preposti alla cura e all’assistenza. Le attività motorie e sportive comprese nell’albo zonale saranno pubblicate sul sito web della Società della Salute, dove gli utenti troveranno l’elenco delle palestre che hanno attivato corsi integrati idonei alla propria disabilità.

L’accordo prevede una stretta collaborazione tra l’Università di Pisa e gli altri soggetti sul versante della ricerca e della formazione dei laureati dell’area medica e di scienze motorie, particolarmente focalizzati nelle tematiche della motricità, riabilitazione, psicomotricità e fisioterapia. Prevista anche una collaborazione nella ricerca, osservazione e applicazione di ausili anche sportivi. Importante il ruolo dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Pisa che si concentrerà soprattutto nel promuovere una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle scuole anche al fine di individuare palestre e spazi idonei per l’inclusione scolastica durante le attività di educazione fisica di studenti con disabilità complesse.

“Quello che presentiamo oggi è un accordo molto innovativo – afferma la presidente della Società della Salute della Zona Pisana, Sandra Capuzzi – e contribuirà a rendere il nostro territorio più accessibile e accogliente per tutti i soggetti con disabilità, che potranno facilmente individuare le strutture a cui rivolgersi per fare sport o attività motoria idonei alla loro condizione specifica, ma anche trovare, all’interno delle scuole, gli spazi idonei per svolgere attività fisica insieme ai compagni normodotati. Questo è possibile grazie all’impegno di sette enti che, per la prima volta, collaborano insieme in maniera sinergica, integrata, e coordinata, ognuno nel proprio raggio d’azione, per realizzare questo obiettivo”.

"All'Università di Pisa sono iscritti circa 600 studenti con disabilità, di cui 120 si rivolgono con frequenza e assiduità all'USID - ha dichiarato il professor Luca Fanucci, delegato del rettore per la Disabilità (il terzo da sinistra nella foto in basso) - Questi ragazzi condividono con noi un percorso importante della loro vita, quello che va dai 19 anni fino alla laurea, alla laurea magistrale, alla specializzazione, al dottorato di ricerca. Con l'esperienza maturata in questi anni, abbiamo potuto vedere quanto il benessere della persona e la propria serenità possano avere un impatto positivo per la carriera universitaria, in particolare per chi ha potuto conoscere l'attività sportiva, rivelatasi per i ragazzi fonte di benessere, leva per accrescere l'autostima e per rafforzare il carattere. È per questo che come Ateneo diamo molto spazio alla promozione delle attività sportive tra i nostri studenti e l'accordo presentato oggi va proprio in questa direzione. In più ci impegneremo sul piano della formazione, in particolare nei corsi dell’area medica e delle scienze motorie e anche su quello della ricerca, studiando nuovi ausili tecnologici a supporto della pratica sportiva per persone disabili".

societa salute fanucci

"Con la sottoscrizione del presente protocollo – spiega il presidente del Comitato Regionale Paralimpico Massimo Porciani - si dà finalmente dignità al movimento paralimpico quale partner di un percorso teso alla valorizzazione delle diverse abilità, contrastandone la loro marginalizzazione. Lo sport per il nostro Comitato, specialmente a livello territoriale, rappresenta uno strumento importante per la socializzazione, la riabilitazione e l'inclusione dei soggetti svantaggiati. Dopo il successo mediatico delle paralimpiadi, è necessario continuare a contrastare l'oblio che colpisce i disabili quando si spengono i riflettori. Questo accordo struttura un rapporto teso a valorizzare i benefici dell'atto sportivo per tutte le disabilità, fisiche sensoriali e intellettivo-relazionali. Oggi viene finalizzato un lavoro di unità degli enti che il nostro Comitato Regionale porta avanti da anni”.

“Questo accordo – afferma Giovanni Lorenzini, direttore Inail Pisa - rappresenta una iniziativa nuova nel panorama delle collaborazioni istituzionali del territorio perché cerca di garantire una offerta diffusa, accessibile e di qualità di azioni in campo sportivo e dell’attività fisica rivolte al mondo della disabilità. Come istituto siamo chiamati da un lato a coinvolgere nel percorso gli invalidi del lavoro, nostri assistiti, dall’altro a supportare le attività degli altri partner per la miglior riuscita del progetto. L’auspicio è che i risultati concreti ed il coinvolgimento delle persone cui è rivolta portino a valutarla come esperienza esportabile”.

"Sono molto soddisfatto dell'esito di questo lavoro portato avanti dalla Presidente Capuzzi insieme ai tanti soggetti istituzionali firmatari dell'accordo – commenta Salvatore Sanzo, presidente del CONI Regionale - Un segnale di progresso e di consapevolezza di quanto lo sport possa aiutare a crescere ed a superare barriere apparentemente insormontabili. Sport inteso non come fine ma come mezzo".

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  • 2 dicembre 2016

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