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Una App aiuta gli studenti a seguire una corretta alimentazione

Parte la sperimentazione del progetto Rasupea nelle mense universitarie di Pisa

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Conoscere le abitudini alimentari degli studenti e aiutarli a seguire una corretta alimentazione. E' questo l'obiettivo del progetto Rasupea (Mensana) promosso dall'Università di Pisa e dalla Scuola Superiore Sant'Anna in collaborazione con l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana e Pharmanutra.

rasupea

Da venerdì 21 ottobre sarà disponibile per gli studenti universitari pisani un’applicazione per PC, tablet e smartphone che permetterà loro di autodiagnosticarsi eventuali disturbi oro-gastroenterici e di conoscere allo stesso tempo il proprio indice di massa corporea (BMI). Il sistema farà quindi vedere i cibi presenti giornalmente nel menù delle mense di Pisa con l’indicazione di quelli che sono più congeniali al suo stato per avviarlo ad una dieta personalizzata. Gli studenti potranno così apprendere corretti atteggiamenti alimentari nella fase critica di uscita dall'ambiente famigliare. Attraverso questo stesso sistema sarà inoltre possibile tracciare il regime alimentare degli studenti mettendo in relazione le abitudini alimentari e la presenza di disturbi o patologie.

Gli studenti possono partecipare all'iniziativa utilizzando le credenziali di ateneo per registrarsi ed accedere al sistema e nel caso di situazioni particolari sarà possibile consultare gratuitamente un gruppo di gastroenterologi che seguirà l’evoluzione dei disturbi e valuterà il da farsi.

“Vogliamo fornire agli studenti una costante informazione, direi giornaliera, sui corretti regimi alimentari e personalizzati - ha spiegato il professor Roberto Barale coordinatore del progetto - sia per mantenere un BMI ottimale (oggi grande problema emergente) che per eventuali disturbi, e comunque, per un corretto regime alimentare. Sviluppata maggior consapevolezza di sé, speriamo che gli studenti utilizzino le indicazioni ricevute anche per i pasti fuori mensa, e addirittura le riportino tra amici e famigliari contando su una diffusione "virale" di queste informazioni. Credo che la Regione abbia l'intenzione, una volta sperimentato positivamente questo modello, di esportarlo ad ogni tipo di mensa, non solo universitaria"

Entusiasta della collaborazione con l'Università per ospitare nelle mense del DSU Toscana la sperimentazione del progetto Rasupea il presidente dell'Azienda Regionale Marco Moretti: "uno dei nostri principali obiettivi nell'ambito della ristorazione collettiva è quello di offrire un menù differenziato e qualitativamente di livello alla moltitudine di studenti che frequentano le nostre mense, cercando di tutelare la loro salute attraverso la scelta di ingredienti genuini e rigidamente controllati. Questo progetto ci permette di andare oltre riscontrando attraverso una verifica incrociata quanta sia alta la compatibilità fra la nostra offerta alimentare e la tolleranza dei consumatori, in maniera tale che possiamo ottimizzarla e renderla sempre più appetibile."

Il progetto Rasupea è coordinato dal professor Roberto Barale, genetista del dipartimento di Biologia dell'Ateneo pisano, in tandem col professor Giuseppe Turchetti, economista sanitario della Scuola Sant'Anna, con la fondamentale collaborazione di ricercatori di stomatologia, gastroenterologia,informatici, statistici dell'Ateneo e del CNR, e particolarmante di tre assegnisti (un gastroenterologo e due statistici-informatici) specificamente finanziati da questo progetto oltre che del supporto di Pharmanutra. Il progetto è sostenuto dalla Regione Toscana nell'ambito dei finanziamenti destinati ai progetti più interessanti per i settori agricoltura, salute e sicurezza alimentare.

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  • 3 ottobre 2016

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