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Una rete di oltre 40 partner per il progetto "Anche Noi"

Anche Unipi nel sistema territoriale per favorire l’inserimento di disabili e persone con disturbi mentali nel mondo del lavoro

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Settecento mila euro di finanziamento e una rete di oltre quaranta partner per favorire l’inserimento e l’integrazione lavorativa dei disabili e persone alle prese con disturbi mentali. Tutto questo è molto altro ancora è “Anche Noi”, il progetto della Società della Salute della Zona Pisana finanziato dalla Regione nell’ambito dei finanziamenti europei POR-FSE per il periodo 2014-2020, che nei prossimi mesi entrerà pienamente nella fase attuativa.

Il progetto è stato presentato venerdì 7 agosto alla presenza della Presidente e del Direttore della Società della Salute della Zona Pisana, rispettivamente, Sandra Capuzzi e Alessandro Campani, della professoressa Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell’Università di Pisa e del professor Luca Fanucci, delegato per l'USID, l'Unità di Servizi per l'Integrazione degli studenti con Disabilità dell'Ateneo pisano.

progetto anche noi sds

“È un finanziamento particolarmente importante perché queste risorse non sono dedicate solo per assistere ma anche per sostenere percorsi di autonomia attraverso l’inserimento occupazionale – ha spiegato la Presidente della SdS della Zona Pisana Sandra Capuzzi –: concretamente, infatti, realizzeremo interventi di formazione professionale per cento persone in condizione di disabilità o alle prese con problemi di salute mentale e almeno i quattro quinti di essi effettueranno laboratori ed esperienze formative in azienda di durata semestrale”. Per quest’ultime è prevista un’indennità di partecipazione di circa duecento euro.

“Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a far parte del network di enti, associazioni e realtà del territorio che oggi si impegnano a realizzare il progetto "Anche noi" – ha dichiarato la professoressa Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell’Università di Pisa - Di fatto mettiamo a disposizione la nostra esperienza nell’assistenza alle persone con disabilità maturata in molti anni attraverso gli uffici dell’USID, lavorando in particolare sui servizi di orientamento universitario, accoglienza e supporto nelle attività che caratterizzano la vita di ogni studente, dalle lezioni in aula, allo studio a casa, allo sport. Il risultato è che, insieme a tutte le altre realtà del territorio, riusciremo a fornire un servizio ancora più integrato ed efficiente”.

“Siamo ben contenti di offrire la nostra collaborazione al progetto “Anche Noi” – ha spiegato il professor Emanuele Rossi - Il contributo della Scuola “Sant’Anna” sarà soprattutto di tipo tecnico-scientifico e finalizzato a classificare nel modo più corretto possibile il livello e la condizione di disabilità in modo da consentire d’impostare fin da subito un progetto individualizzato il più possibile adeguato alle condizioni della persona. Per questo ci avvarremo della cosiddetta “Icf”, la classificazione internazionale del funzionamento e delle disabilità che dal 2001 è stata adottata anche dall’Organizzazione mondale della Sanità”.

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Sono destinatari del progetto, che entrerà nella sua fase operativa all’inizio del 2017, i disabili iscritti negli elenchi della legge 68/1999, ossia persone con disabilità fisiche e sensoriali fino al 100% o in condizione di “gravità” e soggetti con disabilità intellettive, di media o alta gravità e con valutazione d’invalidità compresa fra il 75 e il 100%. Nella salute mentale, invece, saranno inseriti sia soggetti a rischio di marginalità sociale che persone con disturbi dello spettro autistico.

Tre le filiere produttive coinvolte nel progetto: all’agricoltura sociale vanno aggiunti il settore dei servizi, manifatturiero-artigianale e informatica, e quello del turismo e della ristorazione. Per ciascuna delle persone coinvolte nel progetto saranno realizzati i cosiddetti “piani attuativi personalizzati”, veri e propri progetti calati sui bisogni e le necessità del singolo, con tanto di monitoraggio e accompagnamento da parte di operatori qualificati.

Ricchissima la rete dei partner: oltre a SdS Zona Pisana, Università di Pisa e Scuola Sant’Anna, infatti, ci sono le cooperative sociali Agape, Il Melograno, Alzaia, Arnera, Axiis, Copernico, L’Opportunità, Paim, Ponteverde e Aforisma; l’Agenzia italiana per la Campagna e l'agricoltura responsabile ed etica, associazioni Spes, Dinsi Une Man, Persone Down, L'Alba, Anmic e Autismo Pisa, Centro di ricerche agroalimentari “Avanzi” dell’Università di Pisa, Cia, Coldiretti, CIF Vicopisano, Circolo Scherma Navacchio Polisportiva Dilettantistica, Cna, Ente Nazionale Sordi, Fondazioni Dopo Di Noi a Pisa e Stella Maris, Im.O.For. Toscana, Ipssar G. Matteotti, Liceo Artistico Russoli, società agricola Natura Nakupenda Soc. Agricola Srl, Performat, Istruzione Superiore “Santoni”, Uildm Pisa, Unione italiana ciechi, Unitalsi Toscana, e Azienda Usl Toscana Nord Ovest.

Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile contattare il numero verde gratuito di “InformareComunicando”: 800.086540.

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  • 7 ottobre 2016

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