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A un ricercatore pisano il premio dell'Accademia dei Lincei

Raffaele Ciampi premiato per il suo contributo alla ricerca nell’ambito della fisiopatologia della tiroide

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Il 10 giugno, a Roma, un giovane studioso pisano, il dottor Raffaele Ciampi, ha ricevuto il “Premio Internazionale G. Salvatore 2016” che l’Accademia dei Lincei assegna a chi abbia fornito un contributo fondamentale alla ricerca nell’ambito della fisiopatologia della tiroide. Ciampi è assegnista del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa e si occupa da anni di studiare le basi molecolari del carcinoma tiroideo nell’ambito del gruppo di ricerca condotto dalla professoressa Rossella Elisei, dell’unità operativa di Endocrinologia dell'Aoup, diretta dal professor Paolo Vitti.

ciampi premio 

La premiazione è avvenuta durante l’adunanza solenne di chiusura dell’anno accademico dell’Accademia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro dell’istruzione, università e ricerca Stefania Giannini e del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. A Ciampi sono giunti i complimenti dell'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi, che gli ha anche fatto gli “auguri per il proseguimento della sua attività di ricerca, particolarmente preziosa perché va nella direzione di individuare terapie sempre più mirate ed efficaci per i pazienti affetti da tumore”.

Ciampi ha svolto parte della sua attività negli Stati Uniti, nel laboratorio del professor Yuri Nikiforov. La sua ricerca ha portato alla scoperta di un riarrangiamento cromosomico del gene BRAF, oncogene chiave nella carcinogenesi umana. Lo stesso meccanismo di attivazione dell’oncogene BRAF è stato successivamente confermato anche in altri tipi di tumore, come il melanoma ed alcuni tumori del cervello.

Attualmente Ciampi si sta occupando di un altro tipo di tumore che colpisce la tiroide: il carcinoma midollare, tumore le cui cause genetiche sono ancora in parte sconosciute. La conoscenza di tali cause risulta indispensabile per individuare nuovi target che possano essere utilizzati nelle “terapie a bersaglio”. (Fonte Ufficio stampa AOUP).

 

ciampi mattarella

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  • 21 giugno 2016

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