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Al via il progetto europeo ArchAIDE

Martedì 14 giugno alla Gipsoteca di Arte Antica il kick off meeting

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archAIDE Prende ufficialmente il via il progetto ArchAIDE (Archaeological Automatic Interpretation and Documentation of cEramics) finanziato dalla Comunità Europa nel programma Horizon 2020. Il progetto, di cui il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa è coordinatore, verrà presentato pubblicamente alla stampa e alla comunità scientifica al kick off meeting di martedì 14 giugno 2016, alle ore 10 presso la Gipsoteca di Arte Antica in Piazza San Paolo all’Orto 20. Sono partner del progetto istituti di ricerca e aziende private di 5 paesi: Consiglio Nazionale delle Ricerche – ISTI (Italy), Tel Aviv University (Israel), University of York (United Kingdom), Universitat de Barcelona (Spain); Universitaet zu Koeln (Germany); Baraka Arqueologos s.l. (Spain); Elements centro de gestio i difusio de patrimoni cultural (Spain); Inera srl (Italy).

Il progetto, di durata triennale, svilupperà una App altamente innovativa che mira a rivoluzionare la pratica archeologica attraverso il riconoscimento automatico dei frammenti ceramici, elementi chiavi per la datazione e la comprensione dei contesti storici. L’obiettivo è quello di aiutare gli archeologi a ridurre tempi e costi di una parte fondamentale del loro lavoro attraverso uno strumento molto pratico, utilizzabili con facilità direttamente sul campo e in qualunque parte del mondo, realizzato delle più avanzate tecnologie ICT. ArchAIDE mira inoltre a migliorare l’accesso e la valorizzazione del patrimonio archeologico europeo attraverso la creazione e l’implementazione di un database open data che permetterà il riutilizzo di tutte le informazioni che verranno prodotte sia dal team di progetto sia dagli users della App.

“ArchAIDE è un progetto ambizioso che si rivolge a tutti gli operatori del mondo archeologico, dai liberi professionisti alle ditte archeologiche, dai ricercatori ai curatori museali, ai funzionari pubblici, in un’ottica di collaborazione globale le cui parole chiave sono innovazione, sostenibilità e condivisione”, spiega la professoressa Letizia Gualandi dell’Ateneo pisano, coordinatrice del progetto.
Insieme a lei alla presentazione saranno presenti i professori dell’Università di Pisa Paolo Barale e Alessandro Polsi e per le istituzioni e le aziende partner Julian D. Richards (University of York), Lior Wolf (Tel Aviv University), Jaume Buxeda i Garrigós (Universitat de Barcelona), Matteo Delle Piane (Consiglio Nazionale delle Ricerche – ISTI), Michael Heinzelmann (Universitaet zu Koeln), Miguel Ángel Hervás (Baraka Arqueologos s.l.), Llorenç Vila Socias (Elements centro de gestio i difusio de patrimoni cultural), Massimo Zallocco (Inera srl).

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  • 13 giugno 2016

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