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Il PhD+ premia la migliore idea di impresa 2016

Cinque finalisti si sono contesi il “Best idea Award” 2016. Premiati anche i migliori spin off nati nelle scorse edizioni

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team vincitore cardZbox

Sono cinque le idee di impresa che si sono contese la finale dell’edizione 2016 del PhD+, il programma dell’Università di Pisa che insegna a valorizzare i risultati della ricerca e a sviluppare progetti innovativi. Il “Best Idea Award 2016” è andato a cardZbox (il team nella foto a destra), una piattaforma accessibile tramite app che permetterà di fare giochi da tavolo utilizzando lo smartphone come unico pezzo del gioco. Le altre idee in gara erano The Bulb, Tennis commander, PFQ.io, Intraoral ultrasonic probe, con uno special guest ZonzoFox, idea nata recentemente da alcuni studenti che avevano seguito l’edizione del PhD+ dello scorso anno, a dimostrazione del fatto che il PhD+ offre strumenti e competenze anche per procrastinare lo sviluppo di imprese quando si hanno idee vincenti.

Guarda le foto della giornata.

La finale di quest’anno prevedeva anche un contest tra gli spin off nati dalle scorse edizioni del PhD+, ormai affermati nel panorama nazionale e internazionale e premiati con numerosi riconoscimenti: in gara c’erano QB RoboticsBioBeatsEchoes, Jos Technology e IV Tech. A risultare vincitori a pari merito del “Time Award” sono stati Jos Technology, con la sua “superficie di energia” su cui è possibile alimentare e ricaricare dispositivi elettrici ed elettronici senza l’uso di cavi, e BioBeats, nota per la sua app che genera musica dal battito del cuore, che sta sviluppando una piattaforma per le analisi biometriche.

i finalisti copySolo per citare i loro ultimi successi, Jos Technology è risultato vincitore dell’Audi Innovation Award di quest’anno e, da pochi giorni, tra i 12 finalisti del Premio Italian Master Startup Award, la cui finale si terrà il prossimo 12 maggio a Novara; BioBeats ha appena ricevuto da White Cloud Capital, negli USA, un finanziamento di oltre 2 milioni di dollari per “Hear and Now”, una app in grado di rivelare il livello di stress.

L’evento conclusivo del PhD+ è stato aperto dai saluti di Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione dell’Università di Pisa, a cui sono seguiti gli interventi di Mattia Corbetta della Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico, e di Alessandro Fusacchia, Capo di Gabinetto del Ministro dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che hanno descritto alcune recenti iniziative nazionali nell'ambito dell'innovazione e della creazione di start up.

“Con la giornata di oggi si conclude un sessennio di grandi soddisfazioni legate ai risultati ottenuti con questo percorso formativo che ha costituito l’asse portante di molteplici iniziative svolte dal nostro Ateneo nell’ambito del Trasferimento Tecnologico e della Valorizzazione della Ricerca – ha dichiarato il professor Paolo Ferragina

ferragina fusacchia corbettaI risultati riguardano non solo le numerose spin-off, alcune delle quali hanno presentato i loro prestigiosi risultati nella sessione del Time Award 2011-15, ma anche più in generale la diffusione dello “spirito imprenditoriale” tra gli oltre 600 studenti che hanno partecipato al PhD+, obiettivo precipuo questo del percorso sin dalla sua creazione, e hanno avuto come ricaduta un incremento della visibilità dell’Ateneo sia in Italia sia all’estero nell’ambito della Valorizzazione della Ricerca e dell’Innovazione. Oggi, anche grazie a questa manifestazione, l’Ateneo pisano ha potuto ospitare importanti rappresentanti del MIUR e del MiSE che hanno descritto ai nostri giovani ricercatori le iniziative governative di promozione e incentivazione alla creazione di impresa e all’innovazione nella Scuola, Università e Pubblica Amministrazione, e, motivo per noi di grande soddisfazione, hanno riconosciuto il PhD+ come una Best Practice italiana”.

“Bisognava esserci, a Pisa, non solo per celebrare la ricorrenza del Phd+, ma anche per connettere un’altra tappa importante di un percorso ambizioso – ha commentato Alessandro Fusacchia - Al MIUR ci siamo dati un impegno: se il 2015 è stato l’anno della scuola – grazie ai tre miliardi d’investimenti, il 2016 vorremmo fosse ricordato come l’anno della scommessa istituzionale sul capitale umano. Abbiamo però bisogno di schemi di senso, luoghi e strumenti (insomma: regole del gioco) per fare in modo che questo capitolo vitale del futuro del Paese decolli”.

torta phd“La contaminazione di competenze generata dall’incontro di culture imprenditoriali di Paesi diversi costituisce uno degli ingredienti di successo per i maggiori ecosistemi dell’imprenditorialità innovativa – ha aggiunto Mattia Corbetta - Anche l’Italia deve essere sempre più capace di attrarre e trattenere imprenditori innovativi provenienti da tutto il mondo: con i programmi Italia Startup Visa e Hub – che hanno semplificato, accelerato e informatizzato le procedure di erogazioni dei visti e di conversione dei permessi di soggiorno per i cittadini non europei che vogliono venire o trattenersi nel nostro Paese per avviare o investire in una startup innovativa – il Ministero dello Sviluppo Economico ha offerto una risposta concreta a questa esigenza. L’evento conclusivo di PhD Plus, un percorso ad alta vocazione internazionale, ha rappresentato una audience ideale per la comunicazione di questi due programmi: l’auspicio è che tante università italiane seguano l’esempio di Pisa aprendosi al mondo con programmi strategici di attrazione di nuove idee e di nuovi talenti, affinché l’ambiente accademico italiano si trasformi in un vero e proprio ecosistema dell’innovazione a vocazione globale”.

I numeri del 2016
I numeri di quest’anno dicono che l’interesse per questo percorso formativo è cresciuto ancora: sono 120 gli studenti provenienti da tutte le aree scientifiche e umanistiche e divisi pressoché equamente tra dottorandi e laureandi magistrali che hanno frequentato le lezioni in aula, selezionati da un totale di circa 200 studenti che avevano richiesto di partecipare al percorso. Un altro centinaio di allievi collegati da due Università brasiliane (Universidade Estadual de Campinas e Universidade Positivo – Curitiba) ha potuto fruire dei seminari in streaming attraverso la piattaforma e-learning dell’Ateneo (mediateca.unipi.it) e prendere parte a tutti gli eventi collaterali al PhD+, tra cui il pitch finale e le attività di coaching e mentoring.

Fino ad oggi il PhD+ ha generato 32 progetti imprenditoriali, di cui 23 trasformati in imprese e tra questi 12 accreditati come spin off dell’Università di Pisa, che hanno ricevuto numerosi premi o riconoscimenti in prestigiose competizioni nazionali e internazionali. Queste start-up hanno anche sviluppato un legame con le attività di brevettazione dell'Ateneo realizzando 14 brevetti e, recentemente, 6 spin-off dell’Ateneo sono state finanziate nella Fase 1 dello SME Instrument di Horizon 2020, dimostrando così di avere un grado di innovatività di profilo internazionale.

Ne hanno parlato: 
RepubblicaFirenze.it
inToscana.it 
Tirreno
Nazione Pisa 
Tirreno.it
PisaInformaFlash.it

 

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