Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Il 'pecorino anticolesterolo' su RaiUno

In collegamento dal Centro 'Avanzi', la trasmissione 'Occhio alla spesa' ha intervistato Andrea Serra

  • Condividi l'articolo su Facebook
  • Condividi su Twitter

pecoreIl 10 gennaio 2012 il programma di RaiUno "Occhio alla spesa" si è collegato in diretta con il Centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali "Enrico Avanzi" (CIRAA) dell'Università di Pisa, dove il dottor Andrea Serra ha parlato del "pecorino anticolesterolo", uno speciale formaggio in grado di far diminuire l'LDL (il colesterolo dannoso) studiato da un gruppo di ricerca dell'Ateneo pisano. Il pecorino è stato prodotto alimentando cinquanta pecore di un allevamento in provincia di Grosseto con una speciale miscela di cereali e semi di lino in quantità non inferiore al 30%. A seguire il progetto è stata un'équipe guidata dai professori Pierlorenzo Secchiari (coordinatore nazionale) e Marcello Mele.

I ricercatori hanno formulato un mangime sperimentale contenente semi di lino estrusi (una fonte naturale di acidi grassi omega-3). La composizione degli acidi grassi del formaggio ha evidenziato che nel grasso del formaggio ottenuto dalle pecore alimentate con il mangime contenente semi di lino vi è stata una diminuzione di quasi il 30% degli acidi grassi saturi, indicati come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, e un aumento di acidi grassi omega-3 e di CLA (quest'ultimo con proprietà favorevoli rispetto al controllo e alla prevenzione dell'ipercolesterolemia nell'uomo) rispettivamente del 200% e del 400%. Tali proprietà sono spesso riscontrate anche nei formaggi ottenuti da latte prodotto da pecore alimentate con pascoli in primavera, periodo di massima disponibilità di erba nelle condizioni pedoclimatiche che contraddistinguono l'area mediterranea. La strategia nutrizionale messa a punto, pertanto, consentirebbe di prolungare il periodo di disponibilità di formaggi con queste caratteristiche per tutto l'anno.

Durante la sperimentazione, fatta all'ospedale Brotzu di Cagliari dal gruppo coordinanti dal professor Sebastiano Banni, il formaggio arricchito è stato distribuito a soggetti leggermente ipercolesterolemici e sovrappeso. Ogni sperimentazione ha previsto la partecipazione di 20 soggetti e, dopo 3 settimane di assunzione giornaliera di 90 grammi di formaggio arricchito naturalmente in CLA, i pazienti mostravano una diminuzione significativa del colesterolo-LDL (quello dannoso) di circa il 10%. Questi risultati hanno messo in evidenza che il formaggio di pecora, quando ottenuto da latte prodotto con opportuni sistemi di allevamento, non solo non induce aumento della colesterolemia, ma può contribuire ad abbassarla e, pertanto, può essere convenientemente introdotto nella dieta di soggetti ipercolesterolemici.

Attualmente il gruppo di ricerca di Secchiari e Mele sta verificando la possibilità del trasferimento su "larga scala" della tecnica e del prodotto messe a punto. Nell'ambito della misura 124 del PSR 2007-2013 della Regione Toscana sono state organizzate sperimentazioni che coinvolgono un certo numero di aziende nelle quali verrà utilizzata la razione sperimentata in precedenza il cui latte verrà caseificato presso il Caseificio di Manciano (GR). Per quanto riguarda la sperimentazione sull'uomo, in collaborazione con la Fondazione Leonardo di Padova presso il Policlinico di Abano Terme, nell'ambito del Progetto denominato CLADIS, il formaggio arricchito verrà somministrato a pazienti anziani. La possibilità di inserire nella dieta di questa categoria di soggetti il formaggio pecorino assume una particolare importanza in quanto questo alimento è in grado di fornire calcio a elevata biodisponibilità e proteine molto digeribili e dell'ottimo valore biologico.

Guarda il video della trasmissione.

  •  
  • 10 gennaio 2011

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa