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Valorizzare la ricerca dell'Ateneo per lo sviluppo socio-economico del territorio e del Paese

La nuova strategia illustrata sullo speciale "Rapporto Economia Toscana 2023“ de "Il Sole 24 Ore"

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Zucchi RiccardoLa valorizzazione della ricerca – dice il rettore Riccardo Zucchi – è un’attività fondamentale per lo sviluppo socio-economico del territorio e del Paese. L’Università di Pisa sta investendo molto in questo settore e vuole diventare un modello di motore di un ecosistema etico e sostenibile per la crescita”. A questo scopo occorre valorizzare la proprietà intellettuale generata dall’ateneo, aumentare la sua capacità di trasferirla al mondo imprenditoriale e diffonderne la conoscenza nella società mediante processi, prodotti e servizi innovativi che creano valore.

Si è proposto di valutare gli atenei considerando il numero di brevetti in portafoglio. Questo indicatore invoglia a presentare domanda di brevetto per qualsiasi risultato, anche quelli difficilmente sfruttabili commercialmente e non adatti a trasferire la conoscenza nel tessuto produttivo. L’Università di Pisa sta cambiando i criteri di valutazione interni scegliendo di brevettare risultati per la loro attitudine a essere sfruttati sul mercato. L’indicatore di riferimento diventa quindi il numero di brevetti dati in licenza o ceduti ad aziende. Il risultato di questa nuova strategia è la sostenibilità economica della brevettazione accademica e l’innalzamento della qualità e trasferibilità dei brevetti selezionati per la presentazione.

I brevetti e i risultati della ricerca sono la base per la creazione di spin-off accademici. È quindi necessario favorire la cultura imprenditoriale interna e fornire servizi efficaci a chi decide di rischiare.

Iannaccone Giuseppe“Pubblicare i risultati della ricerca in ottime riviste internazionali – afferma il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone – è fondamentale ed è il punto di partenza. Trasferire le conoscenze nella società è la sfida più grande per le università che vogliano essere motori dell’innovazione e della transizione verde e digitale. L’Università di Pisa vuole assumere questo ruolo con responsabilità verso il Paese, con entusiasmo e con la consapevolezza del cambio di mentalità e di postura che esso richiede nella gestione di un ateneo”.

L’Università di Pisa ha definito una strategia che parte dagli studenti dei primi anni offrendo un insegnamento multidisciplinare su start-up e imprenditoria, fruibile dagli studenti di ogni corso di laurea. L’obiettivo è avvicinare gli studenti di qualunque disciplina ai problemi da affrontare per costruire start up innovative e analizzare gli strumenti necessari a risolvere tali problemi consentendo agli studenti di sfruttare al meglio le loro peculiarità disciplinari.

La curiosità stimolata da questo insegnamento trasversale può essere coltivata ulteriormente e trasformata in creatività e disciplina con le attività offerte dal Contamination Lab dell’università, affiancato dall’ufficio di trasferimento tecnologico dell’ateneo. Qui i partecipanti affrontano reali problemi d’impresa e cercano di sviluppare una idea di business che possa poi essere trasformata in azienda.

Troppo spesso la concessione del marchio spin-off dell’Università di Pisa è stato l’ultimo contatto tra i giovani imprenditori e l’ateneo da cui provenivano.

Priami Corrado“L’Università di Pisa - continua il delegato per la valorizzazione della ricerca e le nuove iniziative imprenditoriali, Corrado Priami - si sta dotando di strumenti per accompagnare la crescita di spin-off utilizzando l’esperienza e l’intelligenza collettiva dell’ateneo. Analisi sulle prestazioni degli incubatori nazionali mostrano che la capacità di fare rete con grandi aziende e investitori e fornire supporto manageriale, negoziale e tecnologico alle aziende è il servizio più gradito e più efficace, al contrario dell’uso di spazi fisici che non sembra essere essenziale. Chi meglio di una grande università come la nostra può offrire questi servizi?”

Pisa è la patria di Galileo Galilei, inventore del metodo scientifico. Pisa è stata scelta da Guglielmo Marconi per la prima trasmissione radio intercontinentale, da Olivetti per costruire il primo calcolatore italiano, ed è stato il luogo in cui sono nati il primo corso di laurea in Informatica e il primo nodo Internet d’Italia. Tra i suoi alumni si contano tre premi Nobel e due medaglie Field, il massimo riconoscimento internazionale per la Matematica, e Pisa è oggi la città italiana con la maggior concentrazione di ricercatori rispetto alla popolazione, dieci volte più alta della media europea. Pisa ha un’altissima qualità della vita. Ci sono tutti gli ingredienti per far crescere aziende che diventino attrattori di talenti, minimizzando la fuga dei cervelli che affligge il nostro Paese e aumentando l’occupazione giovanile qualificata. L’Università di Pisa è al fianco delle giovani imprese con tutta la sua esperienza, conoscenza e rete di contatti, fornendo un aiuto concreto e quotidiano.

“Gli studenti di oggi saranno gli imprenditori di domani – conclude il rettore Zucchi – e dobbiamo dotarli dei migliori strumenti che abbiamo individuato analizzando le più avanzate pratiche a livello mondiale. Vogliamo fornire loro non solo teoria, ma anche esperienze pratiche con aziende di livello internazionale.”

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  • 10 febbraio 2023

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