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Gli studenti e le studentesse di Ingegneria gestionale al Festival Nazionale dell’Economia Civile

Il racconto della giornata che si è svolta a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio

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Sabato 25 settembre, 15 studenti e studentesse della laurea triennale in Ingegneria gestionale dell’Università di Pisa, accompagnati dalla professoressa Antonella Martini, hanno seguito in presenza una delle giornate del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che si è svolto a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Il Festival ha ospitato cittadini, imprenditori, politici, giovani e organizzazioni della società civile per discutere di un’economia fatta da e per persone, lavoro e relazioni, secondo un paradigma, storicamente nato in Italia, più generativo, sostenibile e resiliente.
 
Per i ragazzi e le ragazze dell’Università di Pisa è stata un’esperienza molto formativa, anche per l’occasione che hanno avuto di incontrarsi di persona, tutti insieme e per la prima volta, dopo mesi di lezioni a distanza. Qui di seguito pubblichiamo il loro racconto della giornata.

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Ripartiamo!

Tre giorni di confronti, presentazioni, storie, dati, idee e risultati su un modo diverso di fare economia, con al centro la persona, la qualità del lavoro, i territori, la fiducia, l’impatto sociale, la responsabilità. Tre giorni con imprenditori, docenti, ministri, giornalisti, artisti, premi Nobel, cittadini e studenti, nella cornice del Salone di Cinquecento, a palazzo Vecchio. È il Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla terza edizione.

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“Volevamo esserci anche noi, lì in quel contesto, finalmente dal vivo – dice la professoressa Antonella Martini – In questi due anni a distanza abbiamo cercato di sfruttare l’opportunità della DAD, creando uno spazio di dialogo, al di là del tempo della lezione, per affrontare temi di attualità, a carattere economico-gestionale. La risposta da parte degli studenti, in termini di interesse e di partecipazione, è stata notevole. Ne è nato un laboratorio settimanale ed una community con oltre 280 studenti di ingegneria gestionale, sia del triennio che della magistrale. Dopo due anni di interazione a distanza, abbiamo avuto modo di incontrarci in presenza, confrontarci ed ascoltare tante storie interessanti. La nostra presenza al Festival non è passata inosservata, né agli organizzatori, né agli imprenditori presenti in sala: ciascuno di noi indossava la maglietta con il logo dell’Ateneo, nel colore nero della Scuola di Ingegneria”.

Dalle parole degli studenti traspare tutta la carica, giovane e piena di speranza, per ripartire.

“Per la ricerca di un giusto senso della vita e del lavoro, basato su equità, mutualità e centralità. Per la identificazione di una felicità che non sia solo profitto. Per un futuro più verde, più equo e più sostenibile per tutti. Per una economia che aiuti a creare le condizioni per le quali la vita sia generativa e ricca di buone e nuove opportunità nel proprio territorio. Un Festival pieno di racconti toccanti, con un focus particolare all'educazione dei giovani e alle generazioni future, che dovranno riportare sempre più in superficie il buon lontano e vecchio concetto di Economia Civile”, racconta Giulia Macelloni, studentessa del terzo anno.

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“Un punto di incontro tra generazioni, giovani studenti che si confrontano con imprenditori, economisti e professori per parlare di un modo diverso di fare economia, l’economia civile”commenta Camilla Moschetti, studentessa del terzo anno.

"Un festival straordinario che pone al centro le persone, il lavoro e le relazioni e che in questa fase di transizione ecologica e digitale, ci consente di andare oltre l’individualismo, educandoci alla cittadinanza, all’inclusione e alla cooperazione. Un’esperienza unica che ci rigenera, ci fa riscoprire il territorio e la sua tradizione e soprattutto ci guida a recuperare il Senso della nostra comunità”, aggiunge Irene Bellucci studentessa del terzo anno.

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“Ciò che maggiormente ho portato con me da quest’esperienza è stato sentire fortemente quanto le imprese abbiano bisogno di noi giovani, di innovazione, e la loro proposta verso di noi di attivarci per essere gli autori di questo cambiamento verso l’economia del futuro”, dichiara Silvia Tedeschi, studentessa del terzo anno.

“Affascinante, formativo e d'ispirazione. Il Festival è stato all'altezza del suo motto: la ricerca di un Senso non solo nel modo di vivere l'Economia, ma anche l'Università perché il valore profondo di un'esperienza si comprende nella sua condivisione con gli altri”, è il commento di Carlotta Orselli, studentessa del terzo anno.

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“Non conoscevo neppure la parola Economia Civile, ma dopo essere stato al Festival ho capito che inevitabilmente sentiremo parlarne sempre di più in futuro. Sono curioso e interessato alle molteplici idee sottese dal termine Economia Civile e come studente e futuro lavoratore, vorrei sperimentare in prima persona le dinamiche, se vogliamo rivoluzionarie, di un conteso lavorativo e sociale proposto da questo nuovo paradigma di fare economia", conclude Marco Consoloni, studente del secondo anno.

Si ringraziano: la dott.ssa Federica Gorrasi (Unità Orientamento), il personale dello Store UniPisa e il personale della portineria centrale della Scuola di Ingegneria.

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  • 27 settembre 2021

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