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Assegnato al ricercatore Nicola Tonellotto il premio “1000x i Millennials”

Istituito dal CAFRE, premia la didattica dei docenti

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È stato assegnato il Premio “1000x i Millennials” istituito dal CAFRE, il Centro Interdipartimentale per l'Aggiornamento, la Formazione e la Ricerca Educativa dell’Università di Pisa, nato per incentivare e riconoscere i docenti che si sono distinti in iniziative per aggiornare e potenziare l'efficacia della propria didattica, rispondendo in particolare ai bisogni delle nuove generazioni (i Millennials). A vincere è stato Nicola Tonellotto, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione che si è aggiudicato un riconoscimento di 1000 euro come fondo di ricerca. Il premio è stato annunciato nel corso del convegno che il CAFRE organizza annualmente per diffondere la conoscenza di buone prassi e iniziative dei docenti (è possibile visionare il video integrale del Convegno sul Canale YouTube del CAFRE).

Il sistema innovativo progettato e sperimentato da Nicola Tonellotto, Carlo Vallati e Pietro Ducange del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e da Antonio Cisternino del Dipartimento di Informatica, permette agli studenti di eseguire esperienze pratiche di installazione e configurazione di sistemi software ed esercizi di programmazione distribuita su piattaforme tecnologiche di largo uso nelle società IT con focus su applicazioni di Artificial Intelligence, Data Science e Cyber Security.

didattica innovativa 

“L'adozione e uso di tecnologie informatiche è ormai pervasivo in tutte le attività dei nostri giovani studenti, basti pensare al grande numero di piattaforme sociali nate negli ultimi anni per "arricchire" le interazione sociali dei giovani – spiega Nicola Tonellotto - L'uso continuo di tali tecnologie permette ai nostri giovani studenti di sviluppare una forte competenza, anche istintiva, nell'uso delle tecnologie "lato utente". Tuttavia la comprensione delle infrastrutture e delle tecnologie necessarie per implementare tali piattaforme è molto difficile e complessa. Le basi necessarie per confrontarsi con le tecnologie ICT sono fornite dai primi anni di corsi di laurea STEM, ma l'integrazione di tali conoscenze per sviluppare e usare sistemi distribuiti su vasta scala per implementare piattaforme con milioni di utenti richiede corsi dedicati. L'adozione di piattaforme di elaborazioni reali (cioè basate su veri e propri cluster di calcolatori) per l'installazione e lo sviluppo di applicazioni distribuite che sfruttano strumenti allo stato dell'arte (cioè usati correntemente da un gran numero di società ad alta tecnologia) permette agli studenti di comprendere i dettagli necessari per lo sfruttamento efficace di tali strumenti e poter rispondere fin da neo-laureati alle richieste di mercato mettendo a disposizione le competenze acquisite”.

La commissione del premio era composta da Angelo Baggiani (PA Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia), Maria Luisa Chiofalo (PA Fisica), Valentina Domenici (Presidente, PA Chimica e Chimica Industriale), Isidoro Ferrante (PA Fisica), Massimo Guiggiani (PO Ingegneria Civile e Industriale), Michele Lanzetta (PA Ingegneria Civile e Industriale, Direttore CAFRE), Andrea Taddei (PA Filologia, Letteratura, Linguistica, Vicedirettore CAFRE).

"La commissione ha valutato le undici proposte pervenute da docenti appartenenti a Dipartimenti diversi e che hanno riguardato varie discipline, mostrando come l'innovazione nella didattica sia sperimentata con modalità e strumenti diversi in vari ambiti – aggiunge la professoressa Valentina Domenici, presidente della commissione – Tutti i progetti sperimentati dai colleghi, alcuni proprio durante il lockdown legato all'emergenza covid-19, hanno mostrato come sia importante la ricerca in didattica e la sperimentazione di nuove metodologie anche a livello universitario. Il progetto selezionato dalla giuria come destinatario della prima edizione del premio Innovazione nella Didattica "1000 x i Millennials" si è distinto proprio per l'utilizzo di strumenti didattici tecnologicamente avanzati pensati in modo particolare per la generazione dei nativi digitali, con l'obiettivo di aumentarne la comprensione e l'utilizzo critico da parte degli allievi".

“È stato arduo selezionare un lavoro considerata la qualità e ampia diversità delle proposte – ha commentato il direttore del CAFRE, professor Michele Lanzetta – Tra i coautori del lavoro premiato figura Antonio Cisternino e quindi il premio ha anche un valore simbolico, di riconoscere la capacità di avere trasferito online i corsi dell'ateneo”.

Hanno partecipato al premio: Filippo Lipparini, ricercatore del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Carmen Dell'Aversano, professore associato al dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Gaetano Angelici professore associato Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Elena Bonaccorsi, professore associato del Dipartimento di Scienze della Terra, Nicola Tonellotto, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (vincitore), Carmelo De Maria, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Davide Caramella, professore ordinario del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Marialaura Tamburello, assegnista di ricerca al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Rosa Poggiani, professore associato al Dipartimento di Fisica, Lina Malfona, professore associato del DESTEC, Massimo Gobbino, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, Gloria Mugelli, dottore di ricerca, membro del Laboratorio di Antropologia del Mondo Antico Laboratorio di Antropologia del Mondo Antico al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.

Fuori bando hanno presentato una proposta al convegno Sergio Giudici, ricercatore al Dipartimento di Fisica, e Giuseppe Iannaccone, professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione.

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  • 12 ottobre 2020

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