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Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Emo Chiellini

Già ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie, nel 2018 era stato insignito del Premio Natta

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Nella mattinata di venerdì 21 agosto è scomparso Emo Chiellini, già ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie dell’Università di Pisa, in pensione dal 2010.

Emo Chiellini si laurea in Chimica nel 1963 presso l’Università di Pisa. Dal 1963 al 1972 è ricercatore presso il Laboratorio di Chimica organica industriale dell’Università di Pisa. Dal 1972 al 1980 è assistente di Chimica macromolecolare e di Chimica degli idrocarburi naturali e derivati presso l’Istituto di Chimica Organica Industriale dell’Università di Pisa. Nel 1973 “Senior Felloship” presso il Dipartimento di Chimica Inorganica, Fisica e Industriale dell’Università di Liverpool.

È stato “Visiting Scientist” nel 1974 in URSS nelle Università di Mosca, Leningrado e Novosibirsk e dal 1978 al 1979 presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università del Massachusetts. Nel 1980 è stato nominato Straordinario e quindi Ordinario di Chimica alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, ottenendo la cattedra di Fondamenti Chimici delle Tecnologie, dove ha insegnato fino al 2010. Dal 1984 al 1986 è stato Presidente del Comitato AIM per la ricerca nel Campo della Chimica dei Polimeri; è stato membro della Società Italiana di Chimica, dell’Associazione Italiana di Chimica Macromolecolare; dell'American Chemical Society Polymer Division e Division Polymer Material Science e Engineering.
Nel 1986 e 1987 ha tenuto corsi presso l’Università Nazionale della Somalia e Mogadiscio e presso il Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Nagasaki.

chiellini

Il professor Chiellini ha avuto responsabilità di numerosi progetti di ricerca industriale, in Italia e all’estero. I suoi interessi scientifici in chimica macromolecolare hanno riguardato i polimeri bioattivi di interesse biomedico e farmaceutico, i materiali polimerici biodegradabili per applicazioni ambientali, e i cristalli liquidi. È stato autore di oltre 500 pubblicazioni e contitolare di 35 brevetti. Ha tenuto oltre 300 conferenze su invito. E' stato editore di vari libri (20) e membro del comitato di redazione di J. Bioact. Compat. Polym., Polym. Degr. Stab., and J. Polym. Environ. and J. Polym. Res., J. Appl. Biomat. & Biomech, Biomacromolecules, Macromolecules, J. Mater. Chem., React. Polym, Korean Polym. J., and J. Macromol Res. È stato inoltre membro eletto per il settore della Chimica Industriale nel Comitato di Consulenza del CUN, Presidente della Società Internazionale dei Cristalli Liquidi, Membro del Consiglio Scientifico di due Istituti CNR. Ha organizzato numerosi convegni e conferenze internazionali incluso una Gordon Research Conference su Polimeri Biodegradabili, un ACS-Divisione Polimeri su "Polimeri Bioattivi" e un ACS - Divisione Cellulosa e Materiali Rinnovabili su "Relazione Proprietà/Struttura di Polisaccaridi”. È stato responsabile scientifico di progetti di ricerca industriale e di progetti europei. Membro del Consiglio Scientifico del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM) dalla sua costituzione nel 1994 ed è stato Presidente del Corso di Dottorato in Biomateriali consorziato tra l'Università di Bologna, Milano, Siena e Pisa.

Emo Chiellini è stato fondatore e direttore del Laboratorio Interdisciplinare di Materiali Polimerici Bioattivi per Applicazioni Biomediche ed Ambientali in cui hanno operato ricercatori con curriculum formativo in Scienza e Tecnologia del Materiali, Chimica Organica, Ingegneria Chimica, Scienza dei Materiali, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Biologia Cellulare, Microbiologia e Chimica Ambientale. La sua attività scientifica si è concentrata sulla chimica molecolare, la chimica organica di polimeri sintetici, polimerizzazione stereospecifica, studio delle proprietà delle conformazioni in soluzione dei polimeri, i polimeri per applicazioni biomediche, farmaceutiche e ambientali, polimeri liquido-cristallini. Per più di una decade ha contribuito all'iniziativa dell'Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) per la promozione dello sviluppo sostenibile in Paesi sottosviluppati.

Nel 2018 è stato insignito, a Ferrara, del prestigioso "Premio Natta" per la Chimica, una sorta di Nobel italiano che è stato assegnato negli anni a illustri scienziati di fama internazionale. Il riconoscimento è arrivato per «il suo fondamentale contributo dato allo sviluppo della scienza e tecnologia dei materiali polimerici, polimeri biodegradabili» e per le loro numerose applicazioni nel settore biomedico, farmaceutico e ambientale.

Attualmente ricopriva la carica di presidente del Laboratorio materiali polimerici ecocompatibili (Lmpe), azienda operante nel settore dell’economia circolare presso il parco scientifico di Segromigno in Monte (LU).

Generazioni di chimici e ingegneri lo ricordano come docente di straordinaria capacità didattica e chiarezza; e i colleghi, come infaticabile ed entusiasta promotore di innovazione tecnologica nel campo dei materiali polimerici biaoattivi ed ecosostenibili.

Maurizia Seggiani
Professore ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie 

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  • 24 agosto 2020

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